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METAL SU TELA - # 1 – Intervista a Mariusz Lewandowski
12/10/2020 (1697 letture)
Se è vero che il metal è prima di tutto musica, questa è fortemente legata a tutta una serie di altre dimensioni. Una di queste è l’immagine, come già abbiamo avuto modo di affermare nella serie di articoli dedicata a quei pittori che hanno avuto un’influenza sull’immaginario di questo vasto universo sonoro. Ora è arrivato il momento di volgere lo sguardo verso altri artisti, non meno importanti: quelli che dipingono le copertine degli album. Ma anziché descriverne l’arte dall’esterno, come si può fare con i grandi maestri, abbiamo deciso di parlare direttamente con loro. Questo l’obbiettivo della nuova serie Metal su tela, che esordisce con un nome particolarmente in vista in questi ultimi anni: Mariusz Lewandowski

I suoi paesaggi oscuri e surreali hanno sedotto moltissime band e miriadi di ascoltatori. La firma di Mariusz Lewandowski si ritrova sulle copertine degli ultimi lavori di Atlantean Kodex, Abigail Williams, Bell Witch, Psycroptic, Atramentus e molti altri. Uno stile affascinante e personalissimo, frutto di decenni di perseveranza, riflessione e perfezionamento continuo.


Griso: Ciao Mariusz, grazie per la disponibilità e benvenuto su Metallized. Potresti presentarti in due parole?
Mariusz Lewandowski: Ciao, mi chiamo Mariusz Lewandowski. Vivo a Górowo Iławeckie, una piccola città nel Nord della Polonia, non lontano dal confine russo, e ho festeggiato i miei 60 anni quest’anno.

Griso: Da quanto tempo dipingi? Hai seguito una formazione o sei autodidatta?
Mariusz Lewandowski: Dipingo fin da quando riesco a ricordarmi e, come capita in questi casi, è difficile dire precisamente da quanto tempo lo faccio. Si tratta di un processo che va avanti dalla mia prima infanzia e che non si è mai interrotto da allora. Non ho frequentato nessuna formazione né università professionale, i miei maestri sono il tempo, la pittura, la tela e molta abnegazione. Ho l’impressione di stare imparando in permanenza, di scoprire sempre nuovi strati della mia consapevolezza. Sto ancora costruendo le mie capacità.

Griso: Come descriveresti lo stile dei tuoi quadri? Li consideri come parte di una corrente artistica più larga? Trai ispirazione da altri artisti?
Mariusz Lewandowski: Non ho mai pensato ai miei quadri come parte di un movimento. Nel mio caso è più simile alla musica, guardo se il risultato mi piace o meno indipendentemente dal genere. Come ho detto in precedenza, sono autodidatta, per cui potrai notare l’influenza di diversi pittori, dal periodo barocco fino ad oggi. Da Rembrandt ho per esempio studiato la luce, mentre l’artista che ha lasciato la più forte impronta sui miei quadri è probabilmente Beksiński.

Griso: Dove trovi l’ispirazione per i soggetti dei tuoi dipinti?
Mariusz Lewandowski: Suonerà sicuramente banale, ma si tratta del mio io interiore. Non sto dicendo che sono una catastrofe interiore, ma mi piace mostrare alla gente dei mondi irreali con un pizzico di decadenza. Ricordare che siamo letali e mortali. Mi piacerebbe scriverci su un giorno, ma per il momento devo dipingere.

Griso: Si può dire che la maggior parte dei tuoi quadri rappresentino dei paesaggi oscuri, epici e talvolta spaventosi. Hai sempre dipinto questo tipo di soggetti, o anche immagini più “leggere”?
Mariusz Lewandowski: Ho dipinto molti paesaggi, nature morte e ritratti, è un buon modo per farsi la tecnica. Ho anche molto copiato i vecchi maestri, ma ad un certo punto mi sono reso conto che era molto più interessante inventare dei paesaggi o dei personaggi che non esistono nella realtà. Al momento sono riluttante all’idea di tornare a dipingere come facevo anni fa, forse nemmeno mai lo farò, questo tipo di creatività non mi si addice più.

Griso: Su molti dei tuoi dipinti sono visibili simboli e riferimenti cristiani. Qual è lo spazio della religione nel tuo universo visivo?
Mariusz Lewandowski: Abbastanza recentemente sono riuscito a liberarmi dal giogo che stavo portando sulle spalle da mezzo secolo a questa parte, e ti assicuro che non è stato semplice. Questo cambiamento è visibile nel mio lavoro. Quando sono maturato mentalmente, ho abbandonato le interpretazioni bibliche e l’omaggio al “Signore”. Volevo la verità. Ho iniziato a fare domande scomode, come ad esempio perché una persona debba domandare perdono, ringraziare e stare in ginocchio per tutta la sua vita. Ora voglio spingere le persone a riflettere sulla religione, che considero come un grande freno allo sviluppo umano e un’offesa all’intelligenza. Quindi, per rispondere alla tua domanda, al momento utilizzo i simboli religiosi come segnali di pericolo.

Griso: Se non mi sbaglio, i quadri che posti sulla tua pagina Facebook sono tutto olii su tela. È l’unica tecnica che usi? Quali sono i suoi punti forti?
Mariusz Lewandowski: Hai osservato bene, l’olio su tela è l’unica tecnica che utilizzo. Credo di essere troppo vecchio per sperimentare, questa tecnica mi si addice.

Griso: Parliamo ora del rapporto tra i tuoi dipinti e la musica. Da quando i tuoi quadri sono stati usati come copertine per album metal? Come è successo?
Mariusz Lewandowski: Tutto è successo grazie a quella bellissima cosa che è Internet. I Bell Witch, dei veri gentlemen, mi chiesero se sarebbe stato possibile dipingere l’artwork del loro nuovo album. Si trattava di una nuova sfida per me, e dal momento che ci capivamo molto bene, ho accettato. Il risultato di questa collaborazione è il quadro Essence of Freedom, realizzato nel 2017, che è stato usato per l’album Mirror Reaper. L’album è stato molto ben accolto e recensito, e da quel momento mi sono giunte nuove offerte, centinaia di e-mail, di messaggi su Facebook e Instagram, e quindi la cosa è proseguita. Devo dire che si tratta di un’esperienza interessante. Forse limita un po’ la mia libertà artistica, ma mi permette di incontrare delle persone molto interessanti, con idee e pensieri degni di nota.

Griso: Come funziona la collaborazione con gli artisti? I musicisti ti chiedono il permesso di utilizzare uno dei tuoi quadri per il loro album, o dipingi anche su commissione?
Mariusz Lewandowski: In entrambi modi. Se dipingo su commissione, discuto i termini generali con la band, che mi manda la musica e i testi. Funziona meglio quando i ragazzi mi danno carta bianca, mentre è più difficile se provano ad abbozzare qualcosa per me, perché questo mi blocca e limita il mio processo creativo. Dipingo su richiesta per Bell Witch, Psycroptic, Eremit, Atramentus, Mizmor, Fuming Mouth, Pervy Perking, False e forse qualcun altro.

Quando invece i musicisti utilizzano un quadro che ho già dipinto, la questione è ovvia: la squadra decide. Fino ad ora è stato il caso di Atlantean Kodex, Morgue Supplier, Sepulcher, Shrine of the Serpent, Cardiac Rupture, Myriad Drone e Rogga Johansson.

Griso: Accetti ogni richiesta da parte dei gruppi che ti contattano, o hai dei criteri per decidere?
Mariusz Lewandowski: È molto semplice, dobbiamo essere sulla stessa lunghezza d’onda. Per molti progetti le cose non hanno funzionato, solo per pochi mi accanisco. Per ora, i criteri sono chiari: buona musica, testi interessanti e libertà creativa.

Griso: E questo ci porta alla nostra ultima domanda: ascolti metal? Quali sono le band e i generi che apprezzi maggiormente?
Mariusz Lewandowski: Sono un giovane di 60 anni che è cresciuto ascoltando hard rock e heavy metal, quindi capirai che Deep Purple, Ozzy Osbourne e Dio sono i più vicini al mio cuore. Tuttavia, il contatto con le generazioni metal più giovani mi ha aperto la mente, specialmente per quanto riguarda i testi. Ascolto musica specialmente quando lavoro, e lavoro di notte. In questo caso, ascolto principalmente il cosiddetto “symphonic rock”: Yes, Tangerine Dream, Genesis, Vangelis. Si tratta di una gran varietà di generi, l’importante è che sia buona musica.

Griso: Siamo giunti alla fine di quest’intervista, grazie ancora e buon lavoro!
Mariusz Lewandowski: Grazie molte a voi! Dziękuję!

Fonte immagini (escluse le copertine degli album): Facebook/MariuszLewandowski.



Black Me Out
Sabato 16 Luglio 2022, 18.28.54
20
R.I.P. Mariusz.
Luka 2112
Giovedì 29 Ottobre 2020, 23.20.49
19
Sono un disegnatore e a maggior ragione trovo interessantissima questa nuova rubrica complimenti vivissimi,
Griso
Martedì 27 Ottobre 2020, 10.18.08
18
@Skull, dipende se dipinge espressamente per altri gruppi o se i suoi quadri sono stati scelti dopo essere stati dipinti. Nel secondo caso, uscirebbe fuori dal soggetto della serie, anche se ciò non toglie che possa essere recuperato in seguito.
SkullBeneathTheSkin
Mercoledì 21 Ottobre 2020, 15.51.59
17
@Griso: Håkon Gullvåg "lo telefonerai" vero? Mammia mia sono rimasto estasiato dall'artwork dell'ultimo Motorpsycho... strepitoso!
Rasta
Venerdì 16 Ottobre 2020, 17.30.29
16
Qualcuno la battuta doveva farla!
Fabio Rasta
Venerdì 16 Ottobre 2020, 17.02.19
15
Che bei quadri e che colori! Tramettono insieme sofferenza e tranquillità (Il 9 richiama moltissimo il Salmo 23 di Davide). /// Farsi fare una copertina da questo qui è un gol assicurato. Garantito Lewandowski!
Silvia
Giovedì 15 Ottobre 2020, 23.08.06
14
Fantastica rubrica, appena posso leggo intervista e commenti . Al volo vedo che cita i Sepulcher e ci avrei scommesso che la copertina di Panoptic Horror fosse sua, con quel monolite che toglie il fiato! Uno stile inconfondibile, veramente "claustrofobico". Oh mamma mia, poi chi non è rimasto colpito da Mirror Reaper? Inquietante davvero
Luigi
Martedì 13 Ottobre 2020, 19.51.37
13
@ gamba: credo di si.
fasa ez
Martedì 13 Ottobre 2020, 17.24.20
12
Bell'intervista e bell'argomento quasi mai trattato dai vari siti. Bravi. Nihil 10, quoto. RIP.
Graziano
Martedì 13 Ottobre 2020, 16.49.42
11
Ottima intervista ad un illustratore che amo. Grazie!!!
Nihil
Martedì 13 Ottobre 2020, 15.39.41
10
Ricordiamo il grande Timo Ketola.
gamba.
Martedì 13 Ottobre 2020, 9.52.07
9
Paolo Girardi non è l'autore della bellissima copertina del bellissimo four phantoms, sempre dei Bell Witch?
Cristiano Elros
Lunedì 12 Ottobre 2020, 21.52.54
8
Sapevo che questo articolo sarebbe arrivato prima o poi. La copertina di The Course of Empire degli Atlantean Kodex la trovo bellissima e perfettamente in linea con l'album, e sono parecchio contento di averla come poster in camera. In ogni caso, l'influenza di Beksinski.
Luigi
Lunedì 12 Ottobre 2020, 19.47.38
7
Mi fa piacere che Lewandowski stia raccogliendo molti consensi nella comunità metal, se lo merita! Apprezzo il suo stile e molti dei suoi lavori (dall’ormai celeberrima cover di “Mirror Reaper” fino al recente artwork di “Stygian” degli Atramentus), così come apprezzo il fatto che utilizzi la tecnica dell’olio su tela, un dettaglio non da poco visto che al giorno d’oggi (nell’era del digitale) in giro si vedono parecchi obbrobri (senz’anima). Ecco, volendo rimanere in tema e parlare di coloro i quali dipingono per davvero (con estro e fantasia) direi che una menzione particolare la meriti senz’altro un nostro connazionale, Paolo Girardi, che è davvero molto bravo. Riguardo all’intervista c’è un punto che non mi è chiaro e mi riferisco alla domanda sulla “religione”; dalla risposta che ha dato Mariusz sembrerebbe di capire che sia stato credente e che poi si sia ravveduto ma non ne sono del tutto sicuro, ad ogni modo, non posso che essere d’accordo con lui quando dice di considerare la religione come “un’offesa all’intelligenza”!!
progster78
Lunedì 12 Ottobre 2020, 16.54.15
6
Non conoscevo questo artista, ma devo dire che guardando i suoi lavori....tanto di cappello. Trovo splendida la copertina degli Atramentus.
No Fun
Lunedì 12 Ottobre 2020, 14.53.25
5
Mirror Reaper dei Bell Witch è uno dei miei album preferiti e il dipinto in copertina fu una delle cose, quando uscì, che mi spinse all'acquisto immediato. Ma non sapevo che il dipinto fosse stato fatto apposta per il disco e che fosse il primo che faceva. E poi che belle le parole con cui parla della band. Complimenti per l'intervista. Quadri stupendi ma anche ottimi gusti musicali!
No Fun
Lunedì 12 Ottobre 2020, 14.53.25
4
Mirror Reaper dei Bell Witch è uno dei miei album preferiti e il dipinto in copertina fu una delle cose, quando uscì, che mi spinse all'acquisto immediato. Ma non sapevo che il dipinto fosse stato fatto apposta per il disco e che fosse il primo che faceva. E poi che belle le parole con cui parla della band. Complimenti per l'intervista. Quadri stupendi ma anche ottimi gusti musicali!
Griso
Lunedì 12 Ottobre 2020, 13.52.50
3
Grazie mille dei complimenti! Sono felice che troviate interessante questa nuova rubrica!
SkullBeneathTheSkin
Lunedì 12 Ottobre 2020, 13.38.59
2
Che dire... è per questo tipo di "esclusive" che siete i numeri uno. Intervista e rubrica molto molto interessanti, partenza col botto. Bravo Griso e buon lavoro!
L'ImBONItore
Lunedì 12 Ottobre 2020, 13.25.54
1
Eeeeee potevo mai esmiremi da un aghticolo molto ben fatto e chiaro eeeee coinsciso ? Questo pittore non lo conoscevo, ma davvero bravo, molto evocativo, connesso con le sue emozioni e sa espghimeghle sul tela ! Io sci vedo come influenze anche eeeee Pieter Brugel il vecchio. Dipinsce solo con la tecnica del olio su tela eeeeeee eeeeeh? E be', li si vede che e' solo un autodidatta ! Ma per esseghe tale, e' davvegho bravo ! La prossima volta che lo intervistate, veeeeeeeeedete di citarmi, che semmai mi contatta e gli fascio un accordo commerciale che qudruplichera' i suoi guadagni. Bell'articolo e continuate con questa interessante rubrica, che le copertine sono assolutamente parte integrante di un album.
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8) Psycroptic - As the Kingdom Drowns, 2018
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9) Abigail Williams - Walk Beyond the Dark, 2019
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10) Atlantean Kodex - The Course of Empire, 2019
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