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02/12/23
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GHOST + UNCLE ACID AND THE DEADBEATS + TWIN TEMPLE - Mediolanum Forum,Assago (MI), 05/05/2022
14/05/2022 (871 letture)
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Ritorno in grande stile ai concerti metal per il sottoscritto: stasera sono di scena i Ghost con tutto il carrozzone al seguito in quel di Assago, e non vedo l'ora di godermi finalmente uno show -perché letteralmente di questo si tratta- con i fiocchi. Le aspettative sono piuttosto alte e per fortuna saranno ripagate, ma andiamo con ordine...
TWIN TEMPLE Palco spoglio sovrastato da un drappo raffigurante il logo della band, ecco che su losche note entrano in scena i coniugi Alexandra e Zachary James, accompagnati dai loro musicisti: i due stanno coreograficamente inscenando una funzione (satanica, ovviamente) e non sappiamo cosa aspettarci... ma ecco che i losangelini attaccano con il primo pezzo e -sorpresa!- ci ritroviamo catapultati nell'America degli anni '50/'60 del secolo scorso! Il ritmo dei brani à irresistibile, su pezzi tipo Let's Have a Satanic Orgy o Sex Magick ci ritroviamo a dimenare i fianchi con il sorriso stampato in faccia, ammaliati dalla bella singer un po' strega e un po' vampira e dai riff chitarristici del marito, nonché dagli strumenti a fiato dei bravi turnisti che li accompagnano; una satanic doo-wap che ci conquista da subito come anche la sensuale Alexandra che lancia rose su un pubblico decisamente divertito prima di bere da una coppa del sangue (presumibilmente finto) e baciare appassionatamente il marito; del resto ce lo si poteva aspettare da una coppia di satanisti praticanti, no? Buonissima apertura di concerto, tutti d'accordo du questo.
SETLIST TWIN TEMPLE 1. In Lvx 2. Sex Magick 3. Let's Have a Satanic Orgy 4. Satan's a Woman 5. I'm Wicked 6. In Nox
UNCLE ACID AND THE DEADBEATS Atmosfere completamente diverse per il prossimo gruppo: doom e riff granitici la fanno da padrone con gli Uncle Acid and the Deadbeats, il cui set scorre lento e pachidermico come le note che ne compongono i brani (e questo è un complimento). Il leader Kevin R. Starrs si ispira a Black Sabbath ed Electric Wizard -guarda caso britannici pure loro- tirando fuori un sound melmoso che ipnotizza la platea fin dall'opener Mt. Abraxas per poi spesso esplodere in spiazzanti cambi di velocità; menzione particolare per il suono grasso e assolutamente appropriato del basso suonato da Justin Smith che scapoccia sovente in un headbanging sfrenato quando il pezzo lo richiede, mentre l'altro chitarrista Vaughn Stokes si prodiga anche al microfono insieme a Starrs per un effetto a due voci al tempo stesso cantilenante e straniante. Va detto che nel parterre qualcuno -probabilmente non avvezzo al genere- lamenta troppa omogeneità tra le canzoni, ma gli inglesi escono tra meritatissimi applausi dopo una prova di assoluto livello.
SETLIST UNCLE ACID AND THE DEADBEATS 1. Mt. Abraxas 2. Mind Crawler 3. Shockwave City 4. 13 Candles 5. Pusher Man 6. I'll Cut You Down 7. Melody Lane
GHOST Ed ecco infine il momento delle star della serata, i Ghost. Avevo già avuto occasione di vederli dal vivo in maniera "crescente": la prima volta di pomeriggio (quasi "mortificante" per le band e chissà che caldo sotto quei costumi e le maschere!) in un Sonisphere milanese, quindi di spalla ai Metallica proponendo le hit dell'acclamato Prequelle (e già in quell'occasione si era visto il salto di qualità degli svedesi) ma l'idea di vederli headliner con una scenografia all'altezza per questo ImperaTour -geniale- era troppo stuzzicante. E infatti la creatura del buon Tobias Forge si è confermata assolutamente all'altezza di cotanta grandiosità. Lo dico subito, è stato un concerto spettacolare sotto tutti i punti di vista: dal palco raffigurante la chiesa di Papa Emeritus IV, ai costumi steampunk dei vari Nameless Ghoul, alla scaletta vera e propria. Si è attinto ovviamente all'ultimo Impera, già farcito di instant classic come Kaisarion, Hunter's Moon e Call Me Little Sunshine passando per il già citato predecessore del 2018 -Rats è ormai imprescindibile- fino a toccare Meliora, ma tirando fuori dal cilindro anche delle graditissime chicche come Mary on a Cross e Kiss the Go-Goat dall'EP Seven Inches of Satanic Panic; c'è pure spazio per una cover dei Metallica, magari non indispensabile ma tutto sommato gradita dagli intervenuti.
Tra un cambio d'abito di Forge e l'altro i Nameless Ghoul si ritagliano il loro spazio sfidandosi in prove di forza a suon di assoli -arrivando persino ad accennare Funiculì funiculà- ma uno dei momenti più divertenti è quando sul finale di Miasma la crew porta sul palco una cassa da cui esce, una volta rianimato con l'apposito defibrillatore, un indispettito Papa Nihil che si prodiga al sax da par suo: standing ovation per lui! Ma il vero valore aggiunto è proprio il frontman, simpatico quando improvvisa e scherza col pubblico e con i musicisti, istrionico quando bardato da dandy-zombie o Papa Emeritus tiene in pugno il Forum di Assago, e anche estremamente professionale nonché vocalmente inappuntabile.
Gran finale: tutti a cantare a squarciagola Dance Macabre e infine a saltare al ritmo irresistibile di Square Hammer. Questo è ciò di cui avevamo bisogno per far ripartire i live, uno show a tutto tondo che riempie gli occhi oltre alle orecchie: la proposta pop-metal che tanto si rifà alle orecchiabili sonorità degli Eighties può piacere o meno, ma va dato atto ai Ghost di aver tirato su uno spettacolo degno di tale nome, un evento che tra fuochi ed esplosioni, coriandoli e banconote personalizzate che ti piovono in testa, ti fa pensare che sì, il biglietto vale i soldi spesi. Chapeau, Tobias, e lunga vita a Papa Emeritus!
SETLIST GHOST Imperium [intro tape] 1. Kaisarion 2. Rats 3. From the Pinnacle to the Pit 4. Mary on a Cross 5. Devil Church 6. Cirice 7. Hunter's Moon 8. Faith 9. Spillways 10. Ritual 11. Call Me Little Sunshine 12. Helvetesfonster 13. Year Zero Spöksonat 14. He Is 15. Miasma 16. Mummy Dust 17. Kiss the Go-Goat ---Encore--- 18. Enter Sandman (Metallica cover) 19. Dance Macabre 20. Square Hammer
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8
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Concerto fenomenale...unica pecca l'inutile cover dei Metallica che toglie tempo solo all'esecuzione di un pezzo del loro repertorio. |
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7
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Senza soffermarmi sulla loro proposta musicale che può essere apprezzata o meno, sono comunque ormai proiettati verso scenari per loro diciamo interessanti. Se pensiamo che una band di caratura e grandezza come i Mastodon aprirà i loro concerti nel tour nordamericano...(per me impensabile ma tant'è) |
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6
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Concordo con @HeroOfSand_14 che i Ghost possano portare avanti l'eredità del rock. Molte delle band amate o ben viste da (noi) scafati e critici non hanno secondo me la stessa capacità di "iniziare nuovi adepti" al rock/metal. Non è cosa da poco, anzi. |
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5
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Ero presente in prima fila, per me è stato il secondo rituale, e non ha deluso. I concerti dei Ghost sono una garanzia a livello di spettacolo e performance, e spero tanto tornino l'anno prossimo, magari inserendo pezzi come Watcher in the sky e Respite on the spitalfields in scaletta, sarei molto curiosa di sentirle live. |
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4
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come mai Monstrance Clock non è in scaletta in sto tour? strano èun classicone |
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3
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Show impeccabile. Momento più alto della serata la doppietta year zero/he is; semplicemente da brividi |
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2
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Che figata, sarà per la prossima volta. |
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1
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Tornare ad un concerto dopo 2 anni e mezzo è stata veramente un'emozione (l'ultimo live visto era proprio dei Ghost a Mantova), così come vedere finalmente il Forum di Assago (per me scomodo e tutto sommato niente di che rispetto a quanto pensassi). I Twin Temple mi hanno parecchio divertito, veramente bravi ed intrattenenti (avevo paura suonassero death metal violento a vedere il palco), gli Uncle Acid invece per me inascoltabili..sarà che non sopporto il doom, ma sono stati di una pesantezza unica, un blocco monolitico di musica iper omegenea e con un volume esagerato. Che dire dei Ghost? Beh, assoluti mattatori, Forge sa come inscenare uno spettacolo difficile da dimenticare, sia a livello visivo che musicale. Per me loro porteranno avanti il rock nei prossimi anni salvo sorprese, non gli manca nulla. I pezzi di Impera poi sono splendidi anche dal vivo, però gli encore con Dance Macabre e Square Hammer fanno invidia a qualunque band, due pezzi strepitosi. Grandissimi, grandi emozioni |
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