|
15/12/23
DESTRAGE
LOCOMOTIV CLUB - BOLOGNA
|
|
MOTORPSYCHO - Vox Club, Nonantola (MO), 13/05/2022
18/05/2022 (772 letture)
|
Appena due giorni dopo il concerto dei Mogwai torno al Vox di Nonantola per un altro concerto. Questa volta si cambia genere e si passa all'alternative/progressive rock dei Motorpsycho. I norvegesi non hanno, o almeno non ancora, un nuovo album da presentare, ma appena le restrizioni si sono “ufficialemente” agevolate ne hanno approffitato per un tour europeo che ha toccato anche il nostro paese per quattro date, segno che la band in Italia è parecchio amata. Non avendo mai avuto l'occasione di vederli da vivo, l'opportunità di sentirli direttamente nella provincia della mia città era un'occasione troppo ghiotta.
MOTORPSYCHO Arrivo al locale in perfetto orario e dopo la tappa al banchetto del merch, prendo posto davanti al fonico per gustare al meglio la musica proposta dalla band. Sono le 21 appena passate quando il trio (per questo tour sono accompagnati da un turnista) fa il suo ingresso sul palco senza introduzioni eccessive o prolisse. Attaccano subito con Psychotzar, i suoni sono perfettamente bilanciati: il basso di Bent Saether è massiccio, la voce uguale a quella del disco, la chitarra di Hans Magnus viene direttamente dagli anni '70 e il drumming precisissimo di Tomas Jarmyr mi lascia ipnotizzato. Se il primo pezzo è servito per scaldare il pubblico del locale, con la successiva The All is One la band inizia le parentesi psichedeliche tipiche della loro musica. The United Debased mostra ancora la maestria dei membri nel suonare gli strumenti che usano. In Every Dream Home conferma la scelta della scaletta che alterna pezzi più ritmati e da headbang a quelli più complessi ritmicamente e psichedelici e ispirati agli anni '70. Io rimango ancora estasiato dalla precisione di tutti ma soprattutto di Tomas Jarmyr che sembra voler dimostrare come i contorti pattern di batteria dei brani siano in realtà semplici da suonare. Si prosegue velocemente con la veloce The Other Fool seguita a ruota dalla jazzanteWhip that Ghost. I due brani (insieme al bis) saranno gli unici estratti da un disco più datato della band di Trodheim ovvero Let Them Eat Cake. Si ritorna alle più recenti The Transmutation of Cosmoctopus Lurker e At Empire's End, più il tempo passa più sono convinto che questo gruppo probabilmente in studio hanno avuto degli alti ma anche dei bassi ma dal vivo sono assolutamente una macchina da guerra. L'acustica Delusion (The Reign of Humbug serve solo da introduzione a quello che è il pezzo forte della serata: l'esecuzione intera di N.o.x, una lunga suite di quarantacinque minuti suddivisa in cinque parti. Prima dell'inizio il cantante Bent scherza col pubblico dicendo che: questo brano durerà un po', quindi se volete andare a fumare una sigaretta potete farlo che tanto siamo ancora qua. È difficile descrivere un brano del genere che è la summa di tutto ciò che hanno scritto i Motorpsycho, soprattutto con la trilogia di dischi composta da The Crucible, The Tower e The All is One. Lunghe digressioni psichedeliche, cavalcate hard rock, prog anni '70 e alternative si scambiano fra di loro fino alla conclusione dell'esecuzione assolutamente perfetta e senza sbavature, incredibile perfomance. Finito il brano, la band ci saluta velocemente per poi tornare sul palco per eseguire una Vortex Surfer cantanta anche dal pubblico in sala ormai preda del carisma dei norvegesi. Il brano è bellissimo in studio ma è dal vivo che rende di più, sia la parte in acustico iniziale che quella elettrica ed epica. Finito di suonare, il gruppo ci saluta definitivamente consapevole di aver regalato quasi tre ore di ottima musica.
Dopo aver chiesto la scaletta al fonico, mi dirigo all'uscita del locale pensando che sicuramente tornerò a rivedere i Motorpsycho. Sono sicuramente una delle band da vedere dal vivo almeno una volta, se posso dare un consiglio fate come me, andateci, anche se le lunghe parentesi strumentali non fanno per voi, sicuramente riuscirete ad apprezzare la musica che il trio di Troldheim propone: massicia, psichedelica ma soprattutto puramente rock.
SETLIST MOTORPSYCHO 01. Psychotzar 02. The All is One 03. The United Debased 04. In Every Dream Home 05. The Other Fool 06. Whip That Ghost (Song for a Bro') 07. The Transmutation of Cosmoctopus Lurker 08. At Empire's End 09. Delusion (The Reign of Humbug) 10. N.O.X. I: Circles Around the Sun Pt.1 11. N.O.X. II: Ouroboros (strange Loop) 12. N.O.X. III: Ascension 13. N.O.X. IV: Night of Pan 14. N.O.X V: Circles Around the Sun Pt.2
Encore 15. Vortex Surfers
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4
|
Anche se non ho il polso del loro successo all'estero, mi sento di dire che non raccoglieranno mai e poi mai quanto in realtà meritano... |
|
|
|
|
|
|
3
|
Bel report e buon concerto, anche se all'inizio i suoni erano un po' impastati... |
|
|
|
|
|
|
2
|
Dal vivo non temono confronti... grande grande band. |
|
|
|
|
|
|
1
|
visti a torino ieri sera magnifici
|
|
|
|
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|