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20/02/23
TURMION KATILOT
LEGEND CLUB - MILANO
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CORELEONI + SERAINA TELLI - Druso, Ranica (BG), 20/11/2022
26/11/2022 (400 letture)
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Vivida serata all’insegna dell’hard rock targato Quattro Cantoni quella che ha visto esibirsi una vecchia gloria ed un astro nascente della scena elvetica. Parliamo infatti di mr. Leo Leoni, membro storico dei Gotthard oggi col suo progetto dei CoreLeoni e l’affascinante Seraina Telli, fuoriuscita tre anni or sono dalle Burning Witches per dedicarsi ad un proprio percorso solista.
LOCATION L’evento si è svolto in seno al Druso di Ranica, località a pochi km da Bergamo. Il locale è ben arredato, come si conviene a un rock club, col consueto “tappeto” di locandine degli eventi clou svoltisi negli anni e dispone di due postazioni per il beveraggio, di cui una con rivendita del merchandising del club. Vincente l’idea di piazzare dei barili nell’area live, che risulteranno estremamente comodi per posare i bicchieri mentre si assiste allo show. Ed a proposito di questo, scelta di tre birre alla spina (Ichnusa a 5 euro, Aflligen e Moretti rossa) che rivela come l’onestà, unita all’affabilità del personale, siano assolutamente di casa. Non v’è dubbio come il Druso negli anni si sia ritagliato un proprio spazio proponendo un’offerta variegata e di qualità ergo, tappa obbligatoria per quanti non vi siano ancora stati!
SERAINA TELLI Formazione a trio per la band dell’incantevole Seraina Telli che si presenta con look alla Cindy Lauper, ghigno beffardo su alcuni banner simil Billy Idol e chitarra modello stratocaster personalizzata con battipenna tigrato. La scaletta è composta da 11 pezzi interamente tratti dall’album Simple Talk fresco di stampa che rappresentano un convincente cocktail di hard rock melodico con vaghe reminiscenze punk rock di Joan Jett/Blondie memoria. Il vocalizzo di Seraina rispetto al disco è maggiormente apprezzabile, potendo sfoggiare un discreto controllo melodico e minor ruvidezza che in studio non aveva convinto appieno. I tre palesano una tecnica basilare, niente assoli, tranne che su Take Care, basso che segue sostanzialmente la tonica e, a tratti, qualche lieve incertezza del batterista. La setlist è ben strutturata laddove si alternano ritmiche tirate fino all’episodio acustico di Remember You. Peccato solo per un suono di chitarra leggermente ovattato e non sufficientemente in evidenza. Seppur il campo sia sovraffollato, la Telli possiede tutte la carte in regola per un’ulteriore crescita, sì da potersi destreggiare alla pari di nomi più blasonati, vantando all’uopo un’ugola invidiabile ed un fascino non comune.
SETLIST SERAINA TELLI 1. Dreamer 2. Remedy 3. I'm Not Sorry 4. Medusa 5. Not One of Your Kind 6. G.E.B. 7. Remember You 8. Fever 9. Take Care 10. I Dare To 11. Modern Warrior
CORELEONI Considerando il curriculum, alte erano curiosità ed aspettative intorno all’esibizione dei CoreLeoni, creatura del veterano chitarrista dei Gotthard Leo Leoni che, tra gli altri, annovera tra le propria fila il vecchio amico Jgor Gianola in qualità di seconda ascia. Alla voce troviamo il valido Eugent Bushpepa che da circa un anno ha preso il posto di Ronnie Romero dei Rainbow di Ritchie Blackmore. Quel che emerge fin dalle prime note è che Leoni abbia voluto sprigionare l’anima più focosa dei Gotthard, dei quali riprende quasi tutte le song, e quel che fuoriesce è un hard rock di razza, di chiara matrice Whitesnake fino ad arrivare, nelle sezioni più pesanti, ad echi dei Judas Priest di You've Got Another Thing Comin' e degli Accept. La voce brillante del nuovo arrivato conferisce peraltro ulteriore valore aggiunto ad una proposta già di per sé dinamica e accattivante. Suoni finalmente cristallini e un muro sonoro cesellato da un’accoppiata di Marshall in colorazione rosso sfavillante sorreggono una delle migliori esibizioni hard rock viste durante l’anno. La partenza è al fulmicotone e vede, su Sister Moon, un assolo di Leoni con la chitarra dietro la schiena. La posa alla Jimi Hendrix permette di rilevare i segni del tempo sulla sua fida Les Paul Custom a tre pick-up che, in barba ai relic di fabbrica, presenta un manico fascinosamente consumato. Lo spettacolo avanza lavico, senza interruzioni né pause tra una canzone e l’altra, fatto salvo un fugace saluto ed apostrofo roseo di Bushpepa alla giovane moglie in platea. Su Let it Be (nulla a che fare con il classico dei Beatles, nda), che enuclea aperture melodiche ed efficaci armonizzazioni a doppia chitarra, Leoni imbraccia una Gibson double neck in stile Jimmy Page e poco più avanti, sul brano Mountain Mama, in pieno “ritorno alle origini” sfodera addirittura un pedale talk box! Subito dopo parte l’immancabile duello di chitarre al cui termine viene accennata Hey Joe. E non manca neppure l’assolo di batteria. Che dire, gli amanti dell’hard rock sanguigno duro e puro e delle performance senza fronzoli, coi CoreLeoni troveranno assolutamente pane per i loro denti, Da segnalare infine, prima della chiusura, il duetto Leoni/Gianola in mezzo al pubblico ma, soprattutto, Magna cum laude, al netto di un bis fuori programma, Fist in Your Face, il concerto è durato sostanzialmente due ore! Qualche giovincello prenda esempio…
SETLIST CORELEONI 1. Sister Moon 2. Make My Day 3. Standing in the Light 4. Downtown 5. Movin' On 6. She Goes Down 7. Purple Dynamite 8. Guilty Under Pressure 9. Let It Be 10. Sometimes 11. Let Life Begin Tonight 12. Mountain Mama 13. Like It or Not 14. Firedance 15. Ride On 16. Sick & Tired 17. Here Comes the Heat
--- Encore ---
18. All We Are 19. Fist in Your Face 20. Lay Down the Law
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Utilissimo avere due band e fare praticamente gli stessi concerti con le stesse canzoni... a questo punto che tenga solo i CL, visto che le cose migliori le scrive ormai per questa sua "band" personale |
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