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INFERNUM METALLUM - Storie e leggende del black metal in Italia
14/02/2023 (1462 letture)
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Già molto noti agli appassionati di libri sul metal (ma non solo), Mariano Fontaine e Cristiano Mastrangeli si cimentano adesso su un’opera che tratta la storia del black metal italiano, inquadrando la questione anche dal punto di vista sociologico.
1980, L’ALBA DELLA RIVOLUZIONE Non che gli appassionati della “nera fiamma” siano particolarmente interessati a costruirsi un’immagine piacevole nei confronti del mondo esterno. Anzi, misantropia, estetica poco amichevole e tematiche non certo sanremesi sono alla base della proposta e tutto ciò non rende facile penetrare questa realtà da parte di critici privi di specifica preparazione. Tuttavia e specialmente nella nostra Penisola, di questo settore musicale si conosce ben poco e una sua storia nazionale, per quanto essenzialmente rivolta a chi già è pratico del campo, mancava. I due autori sono personaggi navigati e già conosciuti da chi bazzica questi lidi, dato che Mariano Fontaine viene dal mondo della carta stampata (ma è noto anche come musicista con gli Housebreaking) e può vantare plurime esperienze come giornalista e autore di altri libri. Spesso in compagnia del sodale Cristiano Mastrangeli, a sua volta noto giornalista e scrittore. Interessante l’organizzazione generale dell’opera, a partire dell’estetica e dall’impaginazione che ricorda volutamente proprio il periodo delle vecchie fanzine in cui i due si sono formati. Il libro, prendendo in considerazione gli anni che vanno dal 1980 fino all’alba del nuovo millennio, inquadra tutto non solo in ottica prettamente didascalica, elencando cioè una serie di gruppi utilizzando apposite schede, ma inserisce considerazioni storiche e culturali sul fenomeno black metal, “l’ultima vera rivoluzione ad aver scosso le fondamenta della musica e della sottocultura rock dai primi anni Novanta a oggi”. È giustappunto in questo approccio che va ricercato il perché ultimo dello scritto, ma è pure importante il lavoro di ricerca e scrematura (2000 le band inserite nel primo elenco) che ha portato a considerare nel computo una nutrita schiera di gruppi ritenuti per un verso o per l’altro ineludibili dagli autori.
NOVE CERCHI DI FIGURINE Ovviamente e come per tutte le opere che si occupano di fare una cernita, ognuno di noi può divertirsi a fare il gioco delle figurine Panini (celo, celo, manca, celo…), ma non è questo il modo giusto per affrontare la lettura. Nel novero di quelle presenti possiamo citare a titolo di esempio Bulldozer, Necrodeath, Mortuary Drape, Sinoath, Funeral Oration, Evol, Cultus Sanguine, Heretical, Buio Omega e via discorrendo, ma è l’aver affrontato il contesto storico-sociale in cui il black metal nostrano è nato e si è evoluto, unitamente all’organizzazione “dantesca” dello scritto, a caratterizzare il libro. Se da un lato è più che opportuno guardare al momento storico e politico generale in relazione all’impatto sulla società nel suo complesso per spiegare ogni fenomeno di costume, grande o piccolo che sia, tanto è gradevole rilevare come tutto sia stato organizzato per “cerchi concentrici”. Come nella Divina Commedia. I due, oltretutto, lo fanno senza sconti (”Il black metal italiano ha avuto tanti aspetti spigolosi, in primis gelosie, invidie. Ricordiamo bene gli anni ’90. C’erano fazioni assolutiste. Un po’ l’ardore della gioventù, un po’ la società, un po’ gli eco della scena norvegese, tutto ciò creava una divisione”) e questo rende tutto più credibile. Presenti poi dichiarazioni da parte di molti artisti – Handful Of Hate, Inchiuvatu, Spit Extreme Wing, etc. - , a definire ancora meglio il quadro generale. In virtù di quanto sopra Infernum Metallum si rivela alla fine un libro non didascalico (era un grosso rischio, per fortuna evitato), ben scritto, utile e avvincente. Un must per chi segue già il mondo del black e pure per chi vuole saperne di più. Anche nel senso più lato del termine.
::: ::: ::: RIFERIMENTI ::: ::: :::
TITOLO: Infernum Metallum – Storie e leggende del black metal in Italia
CASA EDITRICE: Tsunami Edizioni
AUTORE:: Mariano Fontaine e Cristiano Mastrangeli
Collana: Le Tempeste
Formato: 16 x 23
Legatura: Brossura con alette
Pagine: 390
Prezzo: Euro 25,00
ISBN: 978-88-94859-65-7
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Premetto che non l\'ho letto. Però mi sento di dire che un libro non può essere una fonte definitiva e univoca di un movimento così complesso. Questo è uno dei tanti, che da il proprio contributo con testimonianze e dichiarazioni di alcuni protagonisti. Se si vuole avere una visione realistica e completa di un movimento culturale bisogna attingere da più di un testo, secondo me. |
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8
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Io l\'ho abbastanza apprezzato ma diverse band inserite potevano tranquillamente essere intercambiate con altro, nel senso che non le ricordo per queste grandi doti o che se parlasse troppo nei tempi passati. Poi ci sta, ci mancherebbe... nel complesso un buon libro ma che non aggiugne poi chissà cosa a progetti analoghi. |
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7
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Sicuramente migliore \"Come il metal italiano è diventato se stesso\" è autoprodotto, magari impaginato peggio e con qualche refuso però è pieno di notizie, approfondimenti originali, competenza e dischi consigliati |
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6
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Per Zess , Quale Libro è Meglio Di Questo ? A Me Serve Per Scoprire La Nostra Versione Del Genere E Le Sue Band , |
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Libro utile? Tutto il contrario, e scritto anche malino. Estremamente impreciso e lacunoso, scritto evidentemente da persone che queste cose le hanno lette su internet e non vissute. C\'è molto di meglio in giro. |
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Purtroppo sono pienamente daccordo con Luigi....a parte la parte introduttiva che mette bene in risalto lo spaccato e la componente diciamo \"sociale\" del genere ..il resto mi risulta essere una chiaccherata mal assortita tra vari compari/conoscenti.... |
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2
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Ci scrivevo, nelle vecchie fanzine. |
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Non mi trova d\'accordo la recensione. Non c\'è nessun taglio sociologico, ma è un libro che racconta storie in modo superficiale e non so quale vecchia fanzine abbia letto il recensore perché non si ritrova niente di tutto questo . È il solito libro per gli amici degli amici da non leggere ma da tenere lì come vuoto soprammobile |
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