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NANOWAR OF STEEL - Una Risata vi Seppellirà
09/03/2023 (1727 letture)
Ormai non si fermano più i nostrani Nanowar of Steel. Dopo il successo del loro singolo Norwegian Reggaeton e del precedente LP Italian Folk Metal, il gruppo romano è tornato con il nuovo album Dislike to False Metal che lancia definitivamente il quintetto tra le formazioni di punta della Napalm Records. Abbiamo raggiunto il chitarrista Mohamed Abdul, che ci ha concesso una lunga chiacchierata dove abbiamo parlato del disco, del power metal e di quanto sia importante non prendersi sul serio quando si suona un genere come l'heavy metal.

Pez: Prima di tutto ti dico benvenuto sulle nostre pagine e ti chiedo: ho visto che fra poco iniziate il tour europeo. Siete pronti? Vi state esercitando?

Mohamed Abdul: Sì, più o meno [ride, ndr], il giusto. Più che altro sarà una speranza sopravvivere. Sono parecchie date e per noi è la prima volta che facciamo un tour di questa portata... speriamo di sopravvivere. Diciamo che spero di poterti dire: “ce l'abbiamo fatta” sennò vuol dire che non ce l'abbiamo fatta ahah.

Pez: Allora capirò in base ai vostri aggiornamenti se siete siete vivi o meno ahah. Beh direi di iniziare subito a parlare del nuovo album e ti domando: “Dislike to False Metal suona proprio come una dichiarazione di guerra e mi sembra naturale chiederti chi siano questi “falsari” che volete combattere

Mohamed Abdul: Dislike to False Metal è un titolo che in realtà, dal nostro punto di vista, rappresenta un po' il nostro target cioè i Trve metallari che si sono evoluti nel tempo. Mi spiego: son partiti all’epoca con dei messaggi incendiari, ti ricorderai anche tu quelle scritte “Death to False Metal” che erano scritti su dischi di un gruppo con un nome simile al nostro [serve specificare chi? - ndr] al netto di qualche lettera in più o in meno [ride, ndr]. L'evoluzione al giorno d'oggi, allo stato attuale è che invece di augurare la morte a chi ascolta il “false metal”, quest'orda di persone cattivissime ed agguerritissime manifesta il suo disprezzo attraverso un dislike o un unfollow. Arrivano incazzatissimi, sembrano che devono pignorare tutta casa ma poi alla fine ti mettono una faccina brutta. Questo rappresenta il nostro modo per, non tanto per dichiarare guerra, ma per rappresentare quello che è il nostro pubblico, che ci meritiamo [ride, ndr].

Pez: Vi siete dati al reggaeton con Norwegian Reggaeton, al gospel con Valhalleluja, alla disco music con Disco Metal, alla canzone messicana con Chupacabra Cadabra, al boogie con Dimmu Boogie, voglio chiederti: avete già in mente il prossimo genere musicale da esplorare?

Mohamed Abdul: Beh no, nel frattempo fra l'altro c'è pure stata la Mazurka [riferimento a La Mazurka del Vecchio che Guarda i Cantieri, ndr], i canti nostalgici del ventennio e ora non sappiamo più che cazzo fare adesso [ride, ndr]. Ci penseremo in tour, qualche idea verrà fuori.

Pez: Ne avete di tempo

Mohamed Abdul: Sì esatto. Potrei dirti anche il neomelodico ma pure quello lo abbiamo già fatto... Non ne ho proprio idea.

Pez: Legandomi alla domanda che ti ho fatto prima, volevo chiederti: ascoltando questo disco, e ti parla uno che, detta brutalmente, il power metal lo ha messo un po' da parte per concentrarmi su altri generi un pelo più estremi.

Mohamed Abdul: Puoi dire che ti fa cagare a spruzzo.

Pez: Eeeeeeeeehm... diciamo che non mi fa impazzire, cioè mi gasa eh però non mi garba più come un tempo. Ma in questo disco mi è molto piaciuto il fatto che avete esplorato più generi. Sono una persona a cui piace sentire dei suoni dove “non dovrebbero esserci”, quindi ti voglio chiedere se quando scegliete un genere musicale atipico è difficile comporci un brano attorno.

Mohamed Abdul: Non lo so, non so dirti cosa è più difficile. Uno può dirti cosa è difficile solo in comparazione con qualcos'altro no? Alla fine noi facciamo questa roba da sempre, da vent'anni. Ho dei side-project con cui propongo sempre roba comica.

Pez: I Bardomagno giusto?

Mohamed Abdul: Sì sì. Non so dirti se sia più facile o più difficile. Posso farti una comparazione tra i due progetti che ho, ma in termini più generali veramente non so risponderti perché ci sono delle difficoltà che appartengono a tutti e due i modi di fare musica. Qui poi entra in gioco il solito discorso tra musica seria come genere e musica seria come approccio. Supponendo che si stia parlando di persone che stanno scrivendo seriamente musica, la persona che vuole essere preso sul serio si deve comunque confrontare con il fatto che gran parte delle vie sono ormai state esplorate ed è molto più difficile essere originali. Per esempio, se dovessi partire da zero a scrivere una canzone “non comica”, io sarei veramente in difficoltà perché non saprei come muovermi. Quindi questo vuol dire che scrivere musica un po' più pazza, con dei riferimenti un po' più pop da un certo punto di vista è più facile no? Cioè mettere della roba in stile mariachi è un po' più semplice ma dall'altro lato c'è il discorso invece che riguarda tutto il tema della resa comica, che invece non fa parte dell'equazione della “musica seria”. Ci sono molte band che hanno scritto pezzi storici e incredibili che però se vai a leggere i testi... È un po' il discorso che facevi tu sul power metal no? Quante band suonano da paura, fanno della musica incredibile però poi vai a vedere i testi e sono sempre le solite cose: draghi, spade etc... Noi questa cosa non possiamo farla, non è che possiamo dire: “vabbè abbiamo scritto una canzone talmente figa che anche se diciamo le solite cose - sticazzi - e no, noi invece siamo forzati a scrivere qualcosa che faccia ridere e che abbia la gag comica legata il più possibile a quello che sta succedendo anche a livello musicale e questo è una difficoltà in più. Per chiudere, è difficile dirti cosa è più facile e cosa è più difficile tra le due, la difficoltà la trovi in tutti e due i modi di fare musica. Ti ho dato una risposta di due ore vero?

Pez: Ma molto interessante, non me l'aspettavo

Mohamed Abdul: Scusami, alzo le mani. Te l'avevo detto subito ahahah.

Pez: Il nuovo album conferma una crescita nella produzione e nella cura dei dettagli che dura ormai da diverso tempo. Come avete lavorato a questo disco? Avete cambiato qualche metodo di approccio? Avete provato qualcosa di nuovo oppure avete lavorato come fate sempre?

Mohamed Abdul: No no, di sicuro è cambiato qualcosa, almeno rispetto ai primi album. Se usiamo come modello di riferimento Italian Folk Metal, allora ti direi che non è cambiato nulla, se invece usiamo come riferimento quelli usciti precedentemente, sono cambiate molte cose perché sia questo album qui che Italian Folk Metal sono stati tutti e due scritti durante la fine della pandemia - le ultime canzoni di Dislike to False Metal sono state scritto un anno fa circa - che ripeto era la coda del Covid. Questo ha fatto sì che l'intera produzione di questi due album fosse più concentrata su di noi, su di me in particolare. Ho fatto un lavoro di produzione più massiccio rispetto a quello che facevo nei primi lavori ma abbiamo comunque lavorato con la produzione di Christian Ice. Almeno per Italian Folk Metal avevamo spinto di più dal nostro lato; su questo Dislike to False Metal siamo tornati a collaborare un po' più esplicitamente con Christian Ice. Le canzoni sono state tutte scritte da remoto, quindi ovviamente è cambiato un po' l'approccio rispetto a come si faceva una volta. C'è da dire comunque che noi era da anni che seguivamo questo approccio. Anche Norwegian Reggaeton, che hai appena citato, è stata scritta in remoto perché sono anni ormai che noi non siamo più tutti nella stessa città. Però diciamo che, facendo un esempio, il tempo che abbiamo avuto per curare gli arrangiamenti, tanto per dirtene una, è stato molto di più rispetto ai dischi precedenti a causa degli avvenimenti accaduti negli ultimi anni. Di conseguenza su questo disco siamo riusciti a fare un lavoro molto più di fino sugli arrangiamenti delle canzoni rispetto a quanto potevamo fare prima perché, lavorando da casa e restando isolati, avevamo molto più tempo per metterci la testa diciamo.


Pez: Guarda, apprezzo l'accento romano quindi sono a posto così ahahah

Mohamed Abdul: Ma è proprio quello il problema! [ride, ndr]

Pez: Voglio chiedervi per voi viene prima la musica o il testo di una canzone?

Mohamed Abdul: In che senso viene prima?

Pez: Scrivete prima la musica o il testo di una canzone dove poi provate a scriverci la musica intorno?

Mohamed Abdul: Cosa viene prima temporaneamente nel processo di scrittura? Non c'è una legge comune, ma per noi è più facile che si parta a scrivere la musica attorno ad un testo. Quindi vuol dire che se in presenza di un pensiero come “io voglio fare una canzone sulle pantofole coi gatti”, noi ci mettiamo lì a scervellarci per capire il modo o la resa sonora più interessante con cui esaltare la nostra idea. Solo allora si parte a fare diverse proposte e la musica è al servizio dell'idea comica, sempre. Un’altra possibilità che invece può capitare è che a qualcuno venga in mente un concetto più generale: “oh rega (testuali parole, ndr) mi è venuta in mente una canzone da discoteca, proviamo a buttarci giù un testo che si sposi bene con l'idea”, giusto per fare qualche esempio ed è lì che prendiamo un'altra direzione. In ogni caso la canzone e il testo cerchiamo di corredarli il più possibile, vediamo di fare il modo che le stronzate che diciamo abbiano una stretta relazione con la musica e, ritornando al discorso di prima, è sempre la musica che sta al servizio delle nostre idiozie. Terra terra, chi viene prima o dopo non è importante.

Pez: Vorrei farti un paio di domande su delle canzoni specifiche.

Mohamed Abdul: vai!

Pez: La prima è su Disco Metal. Come è nata l'idea per il video? È un videoclip pieno di riferimenti alla cultura cinematografica sul genere di Ultimatum alla Terra?

Mohamed Abdul: Aaaaah boh! Cioè nel senso è nato un po' come è nata la canzone. Abbiamo collaborato con il nostro videomaker di fiducia Valerio Fea, gli abbiamo sottoposto il testo e lui ha proposto una serie di idee. Alcune rimarcavano di più il testo altre andavano un po' oltre. L'idea ci era piaciuta e siamo andati verso quella direzione che è molto attinente al testo. Era abbastanza semplice concepire il video partendo dalla canzone.

Pez: Proseguo con Pasadena 1994 che rievoca la nostra sconfitta ai mondiali di USA '94. Nel pezzo c'è Joakim Brodem dei Sabaton
che è uno dei vostri ospiti in questo disco insieme a Madeleine Liljestam (Eleine). Come sono nate queste collaborazioni e come scegliete i vostri ospiti?
Mohamed Abdul: Gli ospiti li scegliamo in base alle canzoni ovviamente. Avevamo bisogno di una voce femminile per una canzone sulla forfora [Winterstom in the Night, ndr] perché comunque alla fine, tendenzialmente si può dire in effetti, nella media, senza discriminare nessuno, la calvizie è un tema piuttosto rilevante più per gli uomini che per le donne; quindi anche solo per un discorso temporale le donne devono relazionarsi con l'igiene del cuoio capelluto per un lasso di tempo maggiore e per il fatto che la vita delle donne è più lunga di quella degli uomini, quindi per definizione sono più esperte di cura per la cute [ride, ndr] e di conseguenza, per noi era fondamentale avere una voce femminile in un brano che parla della forfora come Winterstorm in the Night, che portasse tutto il “know how” della tematica. Più o meno quello che è successo con i Sabaton. In questo caso la canzone è stata scritta proprio per fare una loro parodia.

Pez: Effettivamente suona molto come un loro pezzo.

Mohamed Abdul: È stata scritta sulla falsariga di una loro canzone proprio per descrivere quegli eventi storici per cui i Sabaton, inspiegabilmente, non ne hanno mai parlato finora. E io che mi chiedevo: “Ma perché? Cosa ci vogliono nascondere i Sabaton?”.

Pez: E lui come l'ha presa?

Mohamed Abdul: Adesso ci arrivo, tanto tocca a te risentirti il pippone che ti sto facendo ahah. Poi noi abbiamo scoperto che i Sabaton erano “dalla nostra parte” perché come tu ti ricorderai che nei mondiali del '94, il Brasile batté proprio la Svezia in semifinale.

Pez: Oh sai che non me lo ricordo proprio

Mohamed Abdul: In realtà me lo sono ricordato anche io poco fa. Quindi gli svedesi speravano che l'Italia potesse vendicarli per quella sconfitta che subirono quell'anno. La Svezia fu la squadra rivelazione del mondiale ed era capitanata da Thomas Brolin e Dhalin, giocatori incredibili che hanno militato anche nella Roma per alcuni anni. Tornando al discorso di prima, loro speravano in una nostra vittoria ma purtroppo sappiamo tutti come finì, una sorta di “Waterloo calcistica” e quindi viene da sé chiamare i Sabaton per cantare di un evento del genere che si è parlato poco in musica. Ora come siamo entrati in contatto con Joakim? Ci siamo conosciuti in radio anni fa - doveva ancora uscire Norwegian Reggaeton - e io mi ero presentato perché ci aveva fatto conoscere un nostro amico in comune che voleva presentarmelo. Sono andato lì, era appena uscita Bismark e gli feci i complimenti anche perché sono un fan dei Sabaton. Gli portai dei CD in omaggio e lui disse che ci conosceva già e voleva rimanere in contatto, così è stato. Tra l'altro ci hanno chiamato per il Sabaton Open Air l'estate scorsa. Semplicemente gli abbiamo detto che avevamo scritto questa canzone e lui ci ha risposto: “la canzone è figa, l'idea è geniale non capisco perché non dovrei farlo” e lo ha fatto.

Pez: Il ragionamento fila

Mohamed Abdul: Poi al netto di quanto sia vero o no è stato un figo anche perché una disponibilità del genere da artisti di quel calibro lì non è che si trova tutti i giorni. Quindi siamo super super grati ai Sabaton.

Pez: Collegandomi alla domanda di prima, c'è qualcuno con cui vuoi o vorreste collaborare?

Mohamed Abdul: Sì e la risposta è nel nostro disco: Chris Bowes [Alestorm, ndr] e non aggiungo nient'altro.

Pez: Onesto. Ultima domanda su un brano: all'inizio di Chupacabra Cadabra c'è palesemente una citazione che non starò a dire ma che ogni metallaro dovrebbe conoscere. Ascoltando mi è venuto naturale chiedermi se queste citazioni le fate per omaggiare l'artista oppure per mettere alla prova l'ascoltatore.

Mohamed Abdul: Tutti e due ovviamente. Cioè in realtà il nostro primo obiettivo rimane quello di mettere qualcosa che faccia ridere detta in maniera brutale.

Pez: A me ha fatto ridere.

Mohamed Abdul: Ovviamente è un omaggio a chi ha fatto quelle parti perché, oltre a voler essere un attestato di stima, è un modo per considerarle degli standard o delle citazioni così note che fanno parte del patrimonio culturale collettivo del mondo metal. In questo caso [si ferma, ndr] è difficile senza fare spoiler. Insomma, ci trovavamo nella situazione di far funzionare questo brano che aveva un genere musicale particolare - la canzone è Chupacabra Cadabra -… Ora, non so quanto sia intuibile il genere dal titolo, ma quanto meno la gente potrebbe aspettarsi un genere un po' del cazzo [ride, ndr]. Essendo inoltre un genere molto strano, volevamo cercare un'idea valida che introducesse il tutto e ci è venuto in mente di sperimentare con generi i più distanti possibile da quello che sarebbe venuto dopo. Il risultato è quello che senti all'inizio; uno stacco talmente brusco che fa ridere e che fa dire: “ma che cazzo...”.

Pez: Va bene, io ho un'ultima domanda. Io vi ho conosciuti con Master of Pizza quando ancora vi chiamavate Nanowar e basta, poi è arrivato il pezzo su Mastrota, successivamente Norwegian Reggaeton e infine l'approdo a Napalm Records. Te l'aspettavi questa esplosione?

Mohamed Abdul: No no no assolutamente. Già oggi da questo progetto, almeno a livello personale, ho ottenuto molto di più di quanto avrei mai sperato di ottenere quando ho fatto la mia prima nota sulla chitarra. No assolutamente no, è chiaro, ovviamente non ci si ferma a grattarci i ”dindarini” sopra questa cosa, anzi, è solo l'inizio.

Pez: Infatti voglio chiederti quale sarà il prossimo step come band.

Mohamed Abdul: Se ci pensi sono sempre gli stessi: scrivere i dischi, fare tournée ed espandersi. Noi in questo modo siamo entrati anche abbastanza tardi nel mondo discografico e questo di fatto è il nostro primo disco con Napalm perché quello prima era un disco destinato solo al nostro mercato italiano quindi per noi questo è una “specie di debutto”, dobbiamo vedere come va il tour e se le cose andranno bene la speranza è quello di poter dedicarci, non lo vorrei dire ma lo dico, a tempo pieno a questo progetto.

Pez: Lo spero per voi ragazzi.

Mohamed Abdul: Speriamo. Ah ecco questa è una cosa bella. Spesso leggiamo sotto le news delle webzine o i video dei commenti del tipo “questi hanno capito come fare soldi”. Ecco, mi piacerebbe molto poterti dire di sì.

Pez: Ma guarda lasciali perdere quelli. Ecco loro sono veramente i Trve Metaller, scritto con la v.

Mohamed Abdul: Guarda io spero un giorno di poter rispondere a queste persone con un semplice “sì, è vero” [ride, ndr]. Non voglio piangere miseria per carità, ma tutti questi soldi che dicono che si vedono non sono mai così tanti. Le cose stanno andando bene, certo, ma non siamo in condizioni di poter svolgere il lavoro di musicisti come un lavoro a tempo pieno, quindi mi auguro un giorno che quello che ci dicono si avveri.

Pez: Ora ho finalmente finito le domande. Ti ringrazio per il tuo tempo e ti lascio questo spazio per dire quello che vuoi ai lettori.

Mohamed Abdul: Se non vi piacciamo mettete dislike, se invece sì schiacciate quello dei like!



Luca
Giovedì 30 Marzo 2023, 15.32.32
8
I Sabaton alla fine hanno successo per tre motivi: -tematiche storiche -canzoni di facilissima presa sul pubblico (quasi pop in senso lato) -il frontman che è un personaggione e anche se ha una voce niente di che nei sabaton è perfetto (il chitarrista è bravissimo a cantare ma se avesse cantato lui paradossalmente la band non avrebbe avuto il successo che ha, sarebbe stata una band come tante in quanto è pieno di voci del genere nel power).
Painkiller
Sabato 18 Marzo 2023, 13.37.12
7
Sì sì Tino, concordo. 😊
Tino
Sabato 18 Marzo 2023, 12.36.31
6
Musicisti di questo livello fanno quello che vogliono, Bradley hall o Mark the Hammer fanno decine di video dove costruiscono pezzi in stile di bande famose con non poca ironia, penso che non abbiano voluto sminuire i sabaton ma semplicemente scherzarci su, e il frontman svedese è stato al gioco, il risultato finale è ottimo
Painkiller
Venerdì 17 Marzo 2023, 7.56.02
5
E mettiamola così, la band ha dimostrato che non ci vogliono dei geni a scrivere una canzone dei Sabaton, tanto che senza il video sembra proprio un loro pezzo. Sabaton finiti dopo Carolus Rex 🤣
Antman
Mercoledì 15 Marzo 2023, 16.01.15
4
Un grosso like a Joakim Broden per aver accettato di cantare in una canzone che di fatto è una presa per il culo della sua band. Un figo.
Alberto
Mercoledì 15 Marzo 2023, 8.19.44
3
Nel senso migliore del termine, direi
Marco B.
Mercoledì 15 Marzo 2023, 7.18.33
2
un gruppo di coglioni
McCallon
Martedì 14 Marzo 2023, 18.51.15
1
Ok, sto ascoltando l\'album ora, finalmente ho capito il discorso su Chupacabra Cadabra
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