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17/06/23
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BANCO DEL MUTUO SOCCORSO - Live tour: Orlando, le forme dell’amore – Teatro ABC - Catania, 02/03/23
16/03/2023 (947 letture)
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Trasferta a corto raggio – circa un’ora di strada per noi – per arrivare alla location designata per l’esibizione dal vivo di una delle leggende del progressive rock italiano e mondiale: il Banco del Mutuo Soccorso. L’appuntamento con la band ha fruttato la possibilità di assistere alle prove pre-concerto, di condurre una lunga intervista con Vittorio Nocenzi della quale leggerete più in là e di fare un saporitissimo backstage
IN VOLO SUL GIARDINO DEI CANNOLI DEL MAGO Viaggio decisamente breve quello che da Messina ci conduce presso il Teatro ABC di Catania, per assistere alla prima di tre date siciliane del Banco del Mutuo Soccorso (Palermo e Agrigento le altre due). Tutto questo nel quadro del tour Orlando, le forme dell’amore, da lungo tempo in corso. Inoltre, i festeggiamenti per il cinquantenario dell’uscita del loro primo album che ha indotto la band a costruire una scaletta ad hoc, ha permesso agli intervenuti - in discreto numero, per la cronaca - di gustarsi una serie di canzoni che hanno fornito una panoramica dell’attività del gruppo tra passato e presente. Per quanto possibile con un singolo concerto, chiaramente. L’arrivo in perfetto orario all’appuntamento stabilito col cantante Tony D’Alessio, ci consente di assistere alle prove e di notare quanto e come ogni piccolo particolare dello spettacolo vada affinato in relazione all’acustica del teatro. Ma pure come Vittorio Nocenzi sia decisamente in forma nel dirigere le operazioni. Tanto musicalmente, quanto per ciò che riguarda le luci e vari altri parametri. Terminato il soundcheck entriamo nel backstage dove, oltre a essere accolti molto amichevolmente da musicisti e addetti ai lavori, dobbiamo annotare la presenza nei camerini di Franco Neri, uno dei più bravi pasticceri dell’isola, specializzato in cannoli. Veniamo quindi coinvolti in una serie di assaggi gourmet insieme alla band, che ci è parso poco educato rifiutare. Giusto per non far fare brutta figura a Metallized, si capisce. Dopo aver mangiato e bevuto, aver condotto una piacevole intervista della quale leggerete in seguito, parlato allegramente di vecchi concerti e altro ed aver scattato varie foto (alcune delle quali decisamente poco serie), che altro potevamo fare per coprire l’ora circa che mancava prima di iniziare? Ovviamente andare a cena, dove abbiamo coscientemente testato vari rustici catanesi il cui contenuto per singolo pezzo sarebbe bastato a sfamare una famiglia milanese di quattro persone. Rientriamo quindi a teatro appena prima dell’inizio del concerto e ci accomodiamo in prima fila. Leggermente brilli, magari, ma vigili (quasi) a sufficienza.
UN SALVADANAIO PIENO DI MUSICA Come detto, il concerto di questo tour è concepito in tre parti eseguite comunque di seguito, distinte dalla presentazione dei vari blocchi e dei pezzi da parte di Nocenzi. La prima, in ossequio ai festeggiamenti per i 50 anni dalla sua uscita (l’album è del 72, ma la coda del tour è arrivata al 2023), ha fatto apprezzare al pubblico l’intera scaletta di “Salvadanaio”, come comunemente viene identificato l’album che per la prima volta ha segnalato il gruppo alla scena. La parte centrale è stata appannaggio di alcuni estratti dal loro ultimo album e infine la terza, che ha offerto una panoramica generale del lavoro del Banco nel corso degli anni. Partenza quindi nel segno del più che classico, con l’esecuzione integrale di uno dei dischi che ha segnato la storia della musica rock italiana e non solo. La formazione attuale del Banco l’ha eseguito col giusto piglio, agli ordini di un Nocenzi il quale, come vi ho già accennato, non sembra voler dare la minima confidenza agli anni e ai problemi di salute che lo hanno afflitto in tempi non molto distanti. Anche perché la struttura della band, che può contare su due chitarre e due tastiere, con la seconda suonata da Michelangelo Nocenzi, figlio di Vittorio (la sezione ritmica è composta da Marco Capozi al basso e Dario Esposito alla batteria), consente di ottenere un suono pieno e teatrale come serve. Col veterano Marcheggiani a duettare spesso con il leader del gruppo. Ottime le esecuzioni vocali di D’Alessio, in possesso di una timbrica adatta alla bisogna, di eccellenti capacità interpretative e di una presenza scenica di derivazione metal perfettamente coerente con la sua storia personale. E nonostante siano passati oltre dieci lustri, quel lontano esordio conferma ancora la sua valenza artistica, risultando sempre dannatamente piacevole da ascoltare. D’impatto la parte centrale, che ha permesso a chi non ne fosse edotto di rilevare quanto il Banco sia ancora in grado di produrre ottima musica e altrettanto interessanti i testi, che si riallacciano circolarmente all’esordio. Dimostrando quanto certi argomenti – amore e guerra, sintetizzando al massimo – siano ancora attualissimi e certi problemi relativi a questioni religiose, tragicamente insoluti. Proemio e Serve Orlando Adesso i momenti migliori di questo segmento del concerto. Il finale dedicato ai successi più noti, oltre a divertire tutti (anche i non puristi del prog), ha consentito di ricordare chi non c’è più, ma c’è ancora. E pure di notare come Eterna Transiberiana non possa forse essere classificabile tra i classici, ma sia di sicuro un altro grande brano. Concerto che si chiude con la band a ringraziare tutti, tanti applausi e molti dei musicisti a intrattenersi in sala col pubblico. Tutto ciò a dimostrare come a dispetto degli anni che passano e delle formazioni che cambiano, quando ci sono passione, capacità, amore per la musica e voglia di dire ancora qualcosa di forte, andare avanti abbia ancora senso. Così come fare qualche chilometro per assistere a spettacoli dal vivo invece di fruire tutto da remoto.
SETLIST UFFICIALE 1. In Volo (Base) 2. RIP 3. Passaggio 4. Metamorfosi 5. Il Giardino del Mago 6. Traccia 1
7. Proemio 8. Pianura Rossa 9. Serve Orlando Adesso 10. Non mi Spaventa più l’Amore
11. Il Ragno 12. Conquista 13. Eterna Transiberiana 14. Moby Dick 15. Paolo Pa 16. Evoluzione * 17. Lontano da
18. Non mi Rompete
*(tagliata per questione di tempi)
Foto a cura di Carmelo Currò
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Il Banco è un’idea che non puoi fermare. Transiberiana e Orlando sono album molto validi e a mio parere Orlando è il superiore tra i due. |
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