|
22/09/23
ESCUELA GRIND
FREAKOUT CLUB VIA EMILIO ZAGO, 7C - BOLOGNA
|
|
LACUNA COIL - Bactrim, nerd e videogiochi
02/05/2023 (2377 letture)
|
Puntata in terra siciliana da parte di Cristina Scabbia la quale, invitata da Blow Rock per intrattenere il pubblico siciliano con un DJ set da tenere presso l'Ice Club di Catania, ha infiammato la nottata sotto l'Etna. L'occasione era da non perdere e la breve distanza ci ha reso possibile arrivare prima dell'evento per intervistare la bellissima cantante.
Francesco: Ciao Cristina, come stai? Non so se ti ricordi della nostra ultima intervista in riva al mare, ma il mio metodo è quello di non preparare nulla e di andare completamente a braccio. Cristina: Certo. Molto meglio, così finisce tutto in una normale conversazione, che è molto più divertente.
Francesco: Ottimo. Partiamo da questo ritorno catanese, allora. Cristina: E dopo un sacco di anni. Non ricordo esattamente quanto ne siano passati dall'ultima volta. Circa dieci, no?
Francesco: Qualcosa in più. Ricordi il bus? Cristina: Ah, il tour Red Bull.
Francesco: Esatto. Quello che io chiamavo il Bactrim Tour, visto che il sapore della bevanda sponsor è praticamente identico allo sciroppo per la tosse che mi davano da bambino. Mi avete costretto a berne litri nel backstage perché non c'era altro. Ricordo però qualche buona bevuta nel pomeriggio davanti alla spiaggia e del buon cibo e qualche birra “di contrabbando” la sera, presa da Marco dal vostro frigo nel pre-concerto. Cristina: Ah, ah... Pensa che noi adesso abbiamo l'endorsment della Monster. Siamo passati al nemico (altre risate – NdA).
Francesco: Le mie sbevazzate di nascosto interesseranno sicuramente moltissimo i lettori, ma ho idea che due o tre di loro siano più interessati a te. Stasera torni qui per un DJ Set rock, un'esperienza relativamente inconsueta da queste parti. Cristina: In realtà non sarà un vero DJ set, dal momento che io ho selezionato i gruppi e le canzoni da far ascoltare, ma sarà un professionista a occuparsi di “passarle” durante la nottata. Si tratta di un'ospitata, di un modo diverso per passare del tempo con i fan catanesi. Una maniera di far vedere che anche a me piace fare le serate, uscire, incontrare gente, ballare, divertirmi e ascoltare musica come a tutti quanti. Sono contentissima di essere tornata.
Francesco: A proposito dell'uscire e del divertirsi, in questi ultimi tempi mi sono spesso trovato a fare la stessa domanda a un elevato numero di artisti e band, ma sempre di dimensione nazionale e perlopiù underground. Mi manca quindi il punto di vista di un artista davvero di caratura mondiale. Mi riferisco alle conseguenze della pandemia e al modo in cui musicisti “grossi” l'hanno affrontata. Non ho avuto modo di fare la domanda a un artista che appartiene a una band come i Lacuna Coil, che di certo non si può più definire underground da un pezzo. Mi interessava quindi sapere che impatto ha avuto il Covid su una realtà di livello internazionale. Cristina: Devo dire che a noi le cose sono andate comunque bene, perché abbiamo la fortuna di essere cresciuti come band in un periodo in cui si poteva ancora fare carriera. Il paragone con quelle che nascono adesso è che tutto è molto più difficile e veloce nel consumo del prodotto musicale, spesso usa e getta. Se un singolo funziona si va avanti, se non funziona si passa all'artista successivo. Noi abbiamo avuto la fortuna di poter far crescere una fan base molto grande, che ci ha molto supportato durante il periodo della pandemia. Acquistando il merch per esempio, sapendo che stavamo passando un periodo di fermo obbligato senza poter andare in tour o fare null'altro. Ci è però servito per imparare altre cose. Io sono tornata ai videogiochi, al computer, a cose che avevo lasciato un po' da parte nel corso degli anni per dedicarmi alla musica. Ho aperto un canale Twitch, ho fatto la mia linea di merchandising e anche quello mi ha tenuta occupata. Non abbiamo però scritto musica, perché abbiamo avuto tutti una sorta di blocco creativo.
Francesco: Questo è un relativamente strano perché, per quanto possa essere rappresentativa la mia esperienza con band –ripeto– sostanzialmente underground, i più ne hanno approfittato per scrivere roba nuova. Anche io ho fatto così con la scrittura, per quello che vale. Cristina: Io ho notato una situazione 50/50. C'è chi ha scritto tantissimo e chi si è rifiutato perché ha avuto appunto questo blocco. Io, forse, psicologicamente non volevo nulla che mi riportasse al periodo che stavamo vivendo. E poi ho pensato che fosse un'ottima occasione per imparare qualcosa. Ho acquistato una certa strumentazione, ho ripreso un PC da casa che non usavo da secoli e ho cercato di imparare altro, perché ho detto: ”Se non lo faccio adesso, quando tornerò in tour non avrò più la possibilità di provare altro”. Ero sicura che delle nuove esperienze avrebbero portato della linfa creativa all'interno della band; e così è stato. Siamo ripartiti alla grande, con voglia di fare, di scrivere, di comporre. Poi in pandemia abbiamo anche fatto un concerto in streaming mondiale e anche quello ha richiesto una preparazione importante, perché noi avevamo un set up da concerto “normale”. Anzi, molto più grande. Si trattava di una struttura importante che oltretutto non è stato nemmeno facile noleggiare in periodo di pandemia. Però ci è sembrata un'ottima occasione anche per dare lavoro alla nostra crew, che si era dovuta fermare con noi. Da un lato è stata una bella esperienza perché ci è sembrata una sorta di ripartenza, ma pure una brutta, perché vissuta con le restrizioni della pandemia. Quindi dovevano mantenere le distanze sul palco, non dovevamo interagire, non c'era pubblico e di fatto suonavamo in un locale vuoto in cui vedevamo soltanto dei tavoli con le telecamere piazzate, con la paura che lo streaming non funzionasse. Il nostro è stato uno dei pochi, veri concerti live. Tanti li hanno preregistrati, editati e poi mandati in onda. Quindi senza rischi che qualcosa andasse storto. A mezz'ora dall'inizio c'era la possibilità che non si potesse “streammare” con la giusta qualità, quindi non all'altezza delle aspettative di chi aveva pagato il biglietto. Davvero molto stressante. Però sono molto contenta di averlo fatto. Avevamo intenzione di tenerlo solo come streaming, non avevano pensato a un DVD. Poi abbiamo fatto questa produzione successiva che però è un contenuto audio con delle immagini, non l'abbiamo considerato un vero DVD, prodotto al quale si lavora diversamente. Però ripeto: ne sono contenta.
Francesco: Come hanno fatto i Road Syndicate qui in Italia, pur essendo un gruppo underground. Il discorso è tutto lì: dare in ogni caso alla propria band un assetto professionale e non lasciarsi dominare dagli eventi. Cristina: Mai. Io nella vita ho sempre guardato il bicchiere mezzo pieno. Qualunque cosa è occasione di crescita, un'occasione per imparare qualcosa. Scoraggiarsi non serve, meglio rimboccarsi le maniche e cercare di salvare il salvabile. Per tornare alla tua domanda noi siamo stati molto fortunati perché siamo riusciti a sopravvivere. Molti gruppi non ce l'hanno fatta. Anche di quelli grandi. Al di là del lato economico che è comunque importante, perché se sei musicista di professione ovviamente devi guadagnare abbastanza anche per pagare le bollette, tante persone si sono arrese a quello che stava succedendo. Hanno avuto proprio un blocco di vita.
Francesco: Si, in tantissimi si sono sciolti, ma dall'altro lato quelli che davvero avevano l'idea di fare musica come ragione di vita dandosi una dimensione professionale (e torniamo allo stesso discorso), si sono molto rafforzati. Io stesso ho scritto un libro in quel periodo e così molti miei colleghi. A proposito: in quel libro parlavo anche della vostra “cartoonizzazione”. Cristina: Siiiii!! (ride - NdA) Abbiamo un bel rapporto con tutto quel mondo e con gli illustratori, avendoci lavorato per copertine DC e altro, o anche con fan che fanno gli illustratori e ci ricreano su carta. Ma direi che noi Lacuna Coil abbiamo un ottimo rapporto col mondo nerd in generale. Ultimamente io e Andrea abbiamo fatto una live con tre illustratori che ci hanno chiesto cosa avremmo voluto vedere disegnato da loro e io ho detto: “Provate a disegnarci come ci vedere voi”. Loro hanno aggiunto questi tre disegni che ci rappresentavano e la cosa mi piace molto. Sono molto curiosa di vedere come gli altri mi percepiscono e mi immaginano. Perché ovviamente la cartoonizzazione non è la realtà, c'è questa trasformazione in supereroi in qualche modo, quindi mi interessa proprio vedere qual è la percezione di me dal di fuori. Mi incuriosisce tantissimo. Poi i disegnatori mi hanno sempre detto che io sono molto difficile da cartoonizzare, ma in realtà è un complimento, perché mi dicono che ho il viso talmente regolare che è difficile disegnarlo come cartone. Non credo di avere un viso così regolare, ma appunto, lo prendo come un complimento. Ma è vero che io stessa ho difficoltà nel riconoscermi nei disegni. Spesso li guardo e dico: ”No, questa non sono io.
Francesco: Eppure anche questo contribuisce a fornire la misura di quanto siate diventati popolari al di fuori del giro ristretto che il metal può offrire in Italia. (A questo punto Cristina viene chiamata per assolvere ad altri impegni presi in precedenza, cosa che non mi disturba affatto, come vedete dalla mia reazione nella foto titolata “Shock da fine intervista” – NdA). Bene, abbiamo il tempo per un'ultima canonica domanda: so che c'è un album in preparazione. A che punto siete? Cristina: Stiamo scrivendo il disco, c'è una canzone già realizzata e registrata, che abbiamo scritto in occasione dell'uscita di un gioco da tavolo che si chiama Zombicide, dato che conosciamo i ragazzi di CMON, che ne sono i produttori. Parlando con loro ci hanno chiesto di fare una colonna sonora per il trailer in uscita. Allora ho cominciato a leggere la storia, insieme ad Andrea mi sono fatta ispirare per il testo dalla lore, che è il termine che si usa in gergo per indicare appunto la storia che c'è dietro, e abbiamo composto Never Done. Un pezzo di cui fino a ora si è ascoltata solo la parte strumentale un po' editata, perché il trailer dura poco, mentre la canzone dovrebbe uscire a giugno. Stiamo ancora valutando se suonarla o meno in America quando andremo in tour a maggio, vedremo. Nel frattempo continuiamo a comporre. (l'intervista è stata realizzata a metà aprile - NdA)
Francesco: E in estate dal vivo coi Megadeth. Cristina: Si, il 27 agosto con Megadeth, Katatonia e Messa, che tra l'altro non conoscevo. Ho letto il loro nome per questo concerto e sono andata ad ascoltare due o tre pezzi. Li trovo molto particolari. Quel giorno cercherò di seguire il loro set. Sono molto interessanti.
A questo punto l'intervista deve proprio terminare, ma c'è ancora il tempo per qualche chiacchiera personale, un po' di risate e per i saluti. Come sempre, rimane l'impressione di aver incontrato una donna e un'artista veramente genuina, sempre disponibile a parlare anche di fatti extra-promozione, che porta insieme ai Lacuna Coil un pezzo di Italia veramente rock nel mondo.
Foto a cura di Carmelo Currò tranne ove marcate Blow Rock. Un ringraziamento particolare ad Antonio Consoli e all'organizzazione Blow Rock per aver reso possibile questa intervista.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
78
|
Andrea però se non sbaglio nella band è anche il manager, vocalmente nelle canzoni facendo la spalla di Cristina basta che arriva al 6 e va bene così. |
|
|
|
|
|
|
77
|
Mi allineo con gli ultimi commenti. Io mi sono fermato a Karmacode e quindi son saltato a Dark Adrenaline e me lo ricordo come il loro album migliore o giù di lì. Poi mi son fermato. Belli anche i primi, debitori in parte dei The Gathering. Visti live e non deludono. Poi, per come sono fatto io, mi piacciono di meno quando interviene Andrea Ferro |
|
|
|
|
|
|
76
|
Unleashed era tanta roba. Io sono un fan della formazione storica con migliore mozzati biazzi, il cambio di musicisti però ha portato nuova linfa e i nuovi lavori benché diversi come stile dal gothic degli esordi sono veramente ottimi |
|
|
|
|
|
|
75
|
Pesci all\'aria o no, a me piacciono tutti, tranne karmakode. Sono affezionato a in a reverie perchè Li ho visti live durante quel tour, però forse i miei preferiti sono Dark Adrenaline e Broken crown halo. In Poche parole per me sono un ottima band. |
|
|
|
|
|
|
74
|
A coso, è proprio da Comalies che hanno iniziato ad andare ai pesci (stella). Ti posso salvare In a Reverie e l\'ep dopo. Già con Unleashed Memories lasciavano a desiderare. Ovviamente parlo per me... |
|
|
|
|
|
|
73
|
A prescindere dal soggetto in questione (i Lacuna), che gli italiani come popolo sia parecchio invidioso del successo del \"vicino\" è un dato di fatto. |
|
|
|
|
|
|
72
|
Quindi secondo il saggio Samuele i Lacuna Coil sarebbero morti dopo il primo Ep??? Che è il loro primo prodotto in assoluto ed è pure antecedente al loro primo full-lentht??? Ma vi mettete d\'impegno per sparare stronzate simili oppure vi viene spontaneo??? Il loro primo grande successo che li ha fatti conoscere un po\' ovunque è Comalies, e da lì è stata una progressiva ascesa |
|
|
|
|
|
|
71
|
Sabato prossimo sono alle fiere di Parma alla fiera nerd. |
|
|
|
|
|
|
70
|
Solita storia... Se sei italiano e ne parli male sei prevenuto, se sei italiano e ne parli bene vuoi salire sul carro. Morti dopo l\'omonimo ep |
|
|
|
|
|
|
|
|
68
|
Dipende molto dai casi. |
|
|
|
|
|
|
67
|
Credo, però, che i grandi numeri si portino dietro, molto spesso, le grandi fesserie pronunciate da una fetta consistente di ascoltatori... |
|
|
|
|
|
|
66
|
E\' la legge dei grandi numeri, a tanti elogi si aggiungono tante critiche. E\' normale. |
|
|
|
|
|
|
65
|
Vengono incensati perché sono bravi, umili, fanno belle canzoni, begli spettacoli e attirano un pubblico trasversale, solo marginalmente metal, hanno una bella cantante che è anche brava quindi meritano tutto il successo più o meno recente dato anche da anni di gavetta. Il fatto che vengano dall\'Italia è certamente valore aggiunto visto che hanno sfondato nel mondo anglosassone. |
|
|
|
|
|
|
64
|
Evito di esprimere qualunque tipo di giudizio o parere sul personaggio oggetto dell’intervista (visto che non la conosco, se non in maniera superficiale…), però, trovo che questa storia dell’esterofilia buttata lì a caso, in ogni discussione, sia ormai una cosa talmente abusata, scontata, e priva di fondamento, che sarebbe preferibile accantonarla a favore di argomentazioni più serie. Una band italiana, seppur famosa (o molto popolare), è identica a tutte le altre, ovvero è soggetta alle critiche e ai giudizi degli ascoltatori; non capisco dunque perché mai il loro essere italiani dovrebbe costituire motivo sufficiente per apprezzarli, o addirittura incensarli!!! Tra l’altro, a leggere certi commenti, sembra quasi che negli ultimi decenni le sorti del metal italiano siano state legate indissolubilmente a questi signori, una cosa questa che, per quanto mi riguarda, è alquanto risibile…
|
|
|
|
|
|
|
63
|
*su chi ce l\'ha fatta, pardon |
|
|
|
|
|
|
62
|
Odrano, è la combinazione tra la classica invidia italiana di chi ce l\'ha fatta + la tossicità dei social (dove le persone si esprimono purtroppo senza filtri) + l\'assenza di cultura e interesse mainstream in Italia nel rock/metal.
Non mi riferisco ai gusti, quelli sono sacrosanti; è proprio la volontà di smontare chi riesce ad emergere dalla massa. |
|
|
|
|
|
|
61
|
Sabato 10 sono dal vivo a Parma, presente |
|
|
|
|
|
|
60
|
Ma il problema sono gli italiani la vostra mentalità fate cagare un gruppo come i lacuna coil in un altro paese volerebbe |
|
|
|
|
|
|
59
|
Tutte le volte che leggo news o interviste di gruppi che mi piacciono trovo sempre gli infantili commenti di LAMBRUSCORE intento a sfottere. I Lacuna Coil intanto sono da quasi 20 anni stimati e conosciuti in tutto il mondo, è il gruppo metal più celebre che abbiamo mai avuto. Voi hater invece che avete combinato nella vita, a parte lasciare questi commenti da sfigati falliti? |
|
|
|
|
|
|
58
|
Perché non è brava come cantante? |
|
|
|
|
|
|
57
|
Brava, fai la DJ, lavoro onesto come tanti altri, però lascia stare la musica cantata e suonata..... |
|
|
|
|
|
|
56
|
li pagano a zucche una volta l\'anno, la notte del 31 ottobre |
|
|
|
|
|
|
55
|
Gli Helloween quanto prenderanno? |
|
|
|
|
|
|
54
|
Poi bisogna vedere caso per caso ovviamente (magari c\'è il musicista milionario che produce anche altri per esempio). |
|
|
|
|
|
|
53
|
Quindi tirando le somme a livello mondiale nel metal abbiamo:
-Iron, Metallica, Rammstein che fanno i milioni
-Un gruppo di band che ci vivono bene (direi ad occhio 30-50) per bene intendo da benestanti (poi dipende anche dove si vive come dicevo prima) e che dopo 20-30 anni almeno possono ritirarsi e vivere discretamente di rendita: esempi Sabaton, Ghost, Nightwish ecc...
-Un altro gruppetto che ci arriva a fine mese (ma che se smettesse dovrebbe fare un altro lavoro)
-La stragrande maggioranza o lo fa come hobby e una piccola cerchia di questi come secondo lavoro (dopolavoristi o figli di papà o gente che lavora nella musica con altri lavori e fa anche metal) |
|
|
|
|
|
|
52
|
Ma certo, a meno che non hai 15 anni e magari puoi anche permetterti di fare cazzate adesso ti ritrovi davvero in mutande, inoltre come già avete scritto ci vuole come minimo un secondo lavoro che non ti mandi con le braghe all\'aria...  |
|
|
|
|
|
|
51
|
Come immaginavo, si parla di professionismo almeno a livelli medi (le famose 2000-3000 persone a data) altrimenti o sei ricco o fai un lavoro che ti permette di poter mantenere l\'hobby, sicuramente nel metal è quasi impossibile in Italia.
Analizzando quindi le tre band che abbiamo citato:
-i Lacuna ci vivono ma non certo da milionari e poi Cristina lavora bene anche come personaggio/influencer
-i Rapsody ci vivono, alternando il proprio progetto ad altri progetti nella musica (Turilli è l\'esempio)
-i Nanowar lo fanno da qualche anno come secondo lavoro (e prima di allora era un hobby praticamente) |
|
|
|
|
|
|
50
|
Soldi a livelli medio bassi praticamente non ne girano...chi fa tante date spesso è figlio di papà che paga per suonare e li ti paghi tutto dallo slot agli alberghi agli spostamenti. Se invertiamo il flusso, cioè qualcuno che ti paga per suonare l\'unico risultato che si ottiene è fare la fame, sperare di vivere con certezze economiche col Metal mai come oggi è un suicidio economico annunciato. Non giudico chi si può permettere un hobby così costoso ( di questo si tratta), ma direi che ormai la situazione è questa e non vedo troppe speranze di ripresa all\'orizzonte. |
|
|
|
|
|
|
49
|
A seguire la germania. |
|
|
|
|
|
|
48
|
Poi credo conti anche il paese in cui si vive, non a caso molte realtà metal sono in scandinavia: non solo per la cultura ma li c\'è un sistema di welfare da fantascienza e se fai tour internazionali ti finanzia lo stato (se non sbaglio). |
|
|
|
|
|
|
47
|
Da come sto capendo per arrivare a tirar fuori uno stipendio da 1000-1500 euro nella musica solo col proprio progetto musicale devi arrivare a fare concerti almeno davanti a 2000-3000 persone e farne almeno un centinaio all\'anno (parlando di band, da solisti ci vorranno meno numeri per gli stessi guadagni), o secondo voi bastano anche numeri più piccoli? |
|
|
|
|
|
|
46
|
Se per questo anche Lady Gaga e simili i soldi veri più che con la musica (e questi i soldi anche con la musica li fanno) li fanno soprattutto con la loro immagine ed investimenti vari (questo succedeva anche in passato).
Ormai sono tutti influencer. |
|
|
|
|
|
|
45
|
C\'era anche un articolo sulla vita dei manowar una decina di anni fa che descriveva le vite private dei componenti. Regimi di vita a livello se non peggio di un operaio medio basso. A partire dall\'abitazione ai secondi lavori, alla vita dei figli. Addirittura De Mayo viveva ancora con i genitori.... |
|
|
|
|
|
|
44
|
Comunque raga, parlando in generale, non pensate che sia solo in Italia che si fa la fame con la musica, è così in tutto il mondo, anche nella \"dorata\" America. Per chi ha tempo e voglia, e mastica un buon inglese, c\'è su Youtube un video di Dave Lombardo che racconta perchè ha lasciato la band nel 2013, per problemi suoi, e per questioni economiche, tra avvocati, commercialisti e planning managers: snocciola le cifre di quanto ha guadagnato nel 2011 con un tour mondiale degli Slayer: su circa 90 date Dave racconta di aver guadagnato 67.000$, mentre Araya e King circa 114.000$... sono cifre discrete, ma stiamo parlando degli Slayer che allora erano nell\'Olimpo del music business, figuratevi tutte le altre band più piccole, che girano per piccoli club, come sono messi. |
|
|
|
|
|
|
43
|
Beh ovviamente alla fine è come avere un\'azienda, se vuoi fare lo statale della musica meglio passare i concorsi per insegnare musica a scuola o al conservatorio.
Immagino che producer e fonici bravi guadagnino bene perchè pochi e molto richiesti.
Volevo capire più o meno quanto pubblico, quanti concerti fare all\'anno e quanto dovrebbe costare il biglietto per permettere ad un musicista di vivere solo col proprio progetto musicale, è una mia curiosità. |
|
|
|
|
|
|
42
|
@ Luca: Ho poca esperienza sui pagamenti, anche perché ho partecipato ad ancora troppe poche esibizioni per esprimermi completamente. Ricordo di un duo blues che si esibiva in un ristorante di provincia vicino casa mia (100 euro al giorno, ma una volta a settimana), poi un gruppo emergente a Roma da cui dalle mani del chitarrista ho visto DARE una banconota di 10 euro al gestore. Penso che valga anche tra gestori di locali (alcuni offrono, altri solo rimborso spese, altri in base a come gli gira). Però altre branche della musica sono composizione e soprattutto produzione. Con la prima, naturalmente si vedono soldi o se usa le proprie composizioni per un gruppo/progetto, oppure tramite contratti con altri artisti (questo secondo punto non riguarda l\'ambiente underground, ovviamente). Eppure sono sicuro che con la produzione ci si ricavi più denaro, perché sono pochi i musicisti in grado di poter produrre musica in uno studio di registrazione non pagato (proprio o condiviso), e ancora meno sanno come registrare/produrre in digitale o addirittura in analogico. Quindi ne consegue che ci sono pochi produttori con molti clienti. Viceversa, se parliamo di esibizioni dal vivo, lasciamo perdere, visto che nella mia zona ci saranno si e no 4-5 posti che offrono musica dal vivo (in un\'area di 30 km escludendo Roma) e almeno una cinquantina di cover/tribute band, se già la situazione così è affollata figurati per i progetti di materiale inedito. Comunque essendo un lavoro basato sulla clientela ed eventuali contratti (di amicizia o scritti nero su bianco), è a retribuzione variabile, ci sono mesi in cui si fa di meno e altri in cui si fa di più (naturalmente se si riesce a trasformarla in una professione). |
|
|
|
|
|
|
41
|
In europa se vuoi vivere solo di metal devi lasciare l\'italia, c\'è poco da fare. |
|
|
|
|
|
|
40
|
Ne approfitto per chiedervi una curiosità: per guadagnare diciamo 1000-1500 euro al mese con il proprio progetto musicale (quindi in questo caso solo con la band), quanti concerti dovresti fare con quanto pubblico pagante e quanto dovrebbe pagare più o meno.
Considerate una band di 5 elementi più la crew il meno grande possibile. |
|
|
|
|
|
|
39
|
I nanowar di base campano di altro: uno è un astrofisico, l\'altro ingegnere, poi c\'è un grafico illustratore, il batterista insegna batteria (forse l\'unico che vive di musica in senso stretto), non so baffo che lavoro faccia (personal trainer? animatore in discoteca?) e arrotondano con la musica (e anche se dovessero vivere solo della band non credo lasceranno mai i loro lavori originari). |
|
|
|
|
|
|
38
|
@Transcendence può darsi che sia come dici tu, io non ho elementi di conoscenza per controbattere, però in base a quello che mi hai detto, mi vengono in mente due cose: la prima è che se Turilli ha speso un patrimonio per uno studio di registrazione, non lo usa di certo solo per i Rhapsody, ma immagino che con le spese che deve sostenere lo utilizzerà anche per altre produzioni musicali (cosa assolutamente lecita, ci mancherebbe altro, è a casa sua, ed è il suo lavoro). La seconda cosa riguarda i Nanowar: nonostante il loro contratto con la Napalm Records mi sembra un pò inverosimile che riescano a campare solo con la musica della band, facendo tre-quattro concerti al mese e forse qualcuno di più quando sono in tour non penso che abbiano sti grandi guadagni, nemmeno con la vendita del loro merch... |
|
|
|
|
|
|
37
|
@ Ellius: Non ci sono dati di vendita ufficiali, ma a giudicare da vari fattori (rilevanza all\'estero, tour, merchandise, storia, album riconosciuti, interviste, interesse dietro), ci sono due altri gruppi metal italiani che campano di musica: i Rhapsody, che a giudicare dalla quantità di side/solo projet dei membri, dalle interviste, i prezzi dei biglietti e dalle foto di Luca Turilli nel suo studio di registrazione (e le centinaia di migliaia di euro spesi per costruirlo) a giudicare dal suo sito, direi che sia un altro nome in cui c\'è molto interesse in senso globale con 30 anni di esperienza nel mercato. L\'altro gruppo lo cito per ultimo perché sappiamo tutti il motivo della loro popolarità (Nanowar of Steel, per intenderci). |
|
|
|
|
|
|
36
|
Magari dico una cagata, ma a parte i LC, non credo che nessun musicista professionista riesca a campare con il metal in Italia: se vuole vivere di musica deve suonare altri generi musicali, oppure fare l\'insegnante, con cui di certo non si diventa ricchi, anzi... Penso per esempio ad un paio di musicisti passati degli Extrema, l\'ex batterista che ora suona con i Negrita, e il vecchio bassista che per anni ha suonato con Biagio Antonacci, ma ce ne sono parecchi altri nelle loro condizioni. |
|
|
|
|
|
|
35
|
Beh quando ti arriva la bolletta da pagare non la paghi se ti danno 100 euro per suonare in birreria. I pochi che fanno carriere e diventano professionisti nel Metal fanno bene a cercare di guadagnare, primo perché è il loro lavoro e secondo perché essendo un lavoro caratterizzato da grande instabilità ed incertezza è meglio mettere da parte quanto più possibile Poi a me mai piaciuti, ma li difendo a spada tratta quando si parla di lavoro |
|
|
|
|
|
|
34
|
Io li ho sempre difesi. Tra l\'altro si parla a sproposito di marketing quando ormai lo sanno anche i bambini che il mercato della musica non è più quello di una volta, tra l\'altro è pure un gruppo non certo popolare fra i ragazzini, i principali consumatori di Energy drink o videogame, quindi secondo me sono polemiche che vanno di molto fuori bersaglio |
|
|
|
|
|
|
33
|
Il noto masochismo italico. O esterofilia se preferite. Ai tempi arrivarono a criticare i Rhapsody quando non erano ancora \"of fire\". Allucinante. Abbiamo dei gruppi che hanno successo internazionale? Affossiamoli. Critichiamoli! Ma si potrà?!? |
|
|
|
|
|
|
32
|
Coi Maneskin è peggio se per questo |
|
|
|
|
|
|
31
|
Più che si tutto e tutti sui lacuna. È storia vecchia |
|
|
|
|
|
|
30
|
Non capisco perche\' alcune persone amino sempre polemizzare su tutto e su tutti. Le Marquis è unico e le risposte di Raven sono ironicamente appropriate. Ma godetevi la musica! Saluti. |
|
|
|
|
|
|
|
|
28
|
Tasso fisso o variabile? |
|
|
|
|
|
|
27
|
Ci ho pagato le ultime 112 rate del mutuo con questa intervista. Anche lei, poverina, era messa davvero male. Per fortuna abbiamo trovato il modo di monetizzare con queste marchette. Speravamo che nessuno se ne accorgesse, ma il detective O.o è sempre vigile e sul pezzo. |
|
|
|
|
|
|
26
|
Me pare de leggere una gara de marchette tra intervistatore e intervistata. Ve va bene che la pubblicità nun se paga |
|
|
|
|
|
|
25
|
Noi pubblico meglio che facciamo il pubblico e ci godiamo la musica. |
|
|
|
|
|
|
24
|
Infatti mi ha sempre fatto ridere chi si lamenta che un musicista abbia sponsor, la musica è un lavoro (poi può essere anche una passione, ma di base è un lavoro e pure bello tosto) e i musicisti a certi livelli sono anche personaggi. |
|
|
|
|
|
|
23
|
Infatti se arrotonda con un po\' di pubblicità e riesce a sfruttare le sue passioni a scopo di lucro, beh brava due volte. Tra l\'altro anche gli iron maiden sponsorizzavano negli anni 80 la Puma e la coca Cola, Jeff hanneman quanta pubblicità ha fatto all\'Heineken, ho pure la maglietta commemorativa, gli skynyrd pubblicizzavano il whiskey Jim Bean, c\'è pure il film documentario della fabbrica nel DVD del 2003. È il capitale ragazzi servono i bucks |
|
|
|
|
|
|
22
|
Vabbè, allora qualunque professionista del mondo dello spettacolo con un po\' di seguito non è genuino, ma poi poco importa: l\'importante è fare qualcosa che piaccia al pubblico. |
|
|
|
|
|
|
21
|
Well, forse sarà perché sono nel mondo del vino ma pour moi, il termine \"genuino\" per una che ha \"l\'endorsment della Monster\" e ha aperto un \"canale Twitch\", che ha \"un ottimo rapporto col mondo nerd\" per la “cartoonizzazione” e collabora per il videogioco Zombicide, non mi sembra proprio azzeccato...
Comunque leggo sempre molto volentieri le cose del sempre notevole Monsieur Raven che considero très professionnel. Ha anche le physique du rôle, stando alle foto. Complimenti et au revoir. |
|
|
|
|
|
|
20
|
Infatti ho specificato un locale, lestragon di Bologna, dove nello stesso periodo abbastanza recente hanno suonato i lacuna e gli Slayer e i Megadeth, gli ultimi due che negli anni 80 suonavano al palatrussardi. I lacuna non sono una band da palazzetto, non lo sono mai stati, ma hanno riempito un locale medio come estragon perché hanno comunque aumentato la loro potenziale audience. Nei primi 2000 facevano meno numeri |
|
|
|
|
|
|
19
|
Specifico che mi riferivo solo al discorso prettamente \"numeri\" perchè sono quelli che fanno guadagnare sia dal punto di vista economico che di impatto mediatico (se un genere non ha rappresentati con grandi numeri ci rimettono anche le realtà meno popolari e sempre meno gente si interessa a quel genere), la qualità della proposta è un altro discorso: a me per esempio il combo Delirium - Black Anima piace un sacco, hanno trovato una giustissima evoluzione. |
|
|
|
|
|
|
18
|
Certo, meglio riempire i club che avere i palazzetti mezzi vuoti, anche per una questione di impatto visivo e di percezione del pubblico (se vai in un\'arena mezza vuota puoi avere la sensazione di evento non così tanto importante), però effettivamente vuol dire che tutto sto successo in fondo non l\'hai mai avuto: sicuramente se parliamo di realtà italiane son quelli che sono andati meglio, a seguire i Rapsody e poi tutti gli altri (i Nanowar ad esempio hanno una crescita lenta ma costante e il metal comico è complesso da far emergere).
In fondo va anche detto che nel metal stadi e palazzetti nel mondo li riempiono forse in 5-10 realtà a stare larghi (più un\'altra decina nel rock), vedremo se i Maneskin riusciranno a mantenere i numeri di adesso in futuro (soprattutto quando i componenti si avvicineranno ai 30 anni e i ragazzini del 2030 avranno altri idoli). |
|
|
|
|
|
|
17
|
Un concerto in un palazzetto per i LC sarebbe inadatto, non fanno così tanto pubblico, nè in Italia, nè all\'estero, la loro dimensione giusta sono i club: a ottobre scorso (2022) al Fabrique di Milano, per la celebrazione dei vent\'anni di Comalies, era stra-esaurito, essendo una data unica nel suo genere, e c\'era gente da tutto il mondo: ho incrociato un gruppo di ragazze che erano arrivate dagli Stati Uniti apposta per quel concerto, e anche gente dalla Germania e dal Regno Unito. |
|
|
|
|
|
|
16
|
Però non stiamo parlando di stadi e palazzetti, ok in Italia col metal è quasi impossibile, all\'estero li hanno mai riempiti i palazzetti? oggi lo fanno ancora?
Avere un pubblico trasversale credo sia fondamentale, un pubblico solo di un genere ti limita. |
|
|
|
|
|
|
15
|
PS all\'estragon di Bologna qualche anno prima Megadeth e anche Slayer non hanno fatto sold out, c\'ero a tutte le date, e stiamo parlando di giganti del genere. La forza dei lacuna è proprio che non hanno un pubblico solo metal |
|
|
|
|
|
|
|
|
13
|
Ne fanno di più. Tour di black anima prima del COVID, sono andato senza biglietto all\'estragon di Bologna. All\'ingresso del parcheggio mandavano via perché era sold out. Tempi d\'oro? Tour di comalies vidia di cesena entrato senza problemi. La forza di questo gruppo è che hanno un pubblico eterogeneo a livello anagrafico, pochi metallari classici ma hanno raccolto a piene mani dal pubblico alternativo figlio degli anni 90 2000 |
|
|
|
|
|
|
12
|
E i numeri sono fondamentali, poi si può discutere sulla qualità e ce n\'è tanta ma sono i numeri che ti fanno andare avanti ed è indubbio che non hanno più i numeri del passato. questo intendevo, poi se riusciranno ad avere un pubblico sempre crescente e a smentirmi meglio, fa solo piacere. |
|
|
|
|
|
|
11
|
Loro sono bravissimi, per carità, ma oggi fanno gli stessi numeri del passato? |
|
|
|
|
|
|
10
|
Concordo su black anima disco veramente notevole, ma qualche giorno fa ho rispolverato comalies, veramente tanta roba, ma pure il precedente non scherzava. Io sono un fan sfegatato della band e per me non hanno mai scazzato un disco. Anche il tanto vituperato shallow Life contiene pezzi della madonna come spellbound. |
|
|
|
|
|
|
9
|
Concordo con Tino. È una band che si è evoluta nel tempo, cresciuta direi, al contrario di tante altre. Black Anima, ossia l’ultimo disco di inediti, è per me un grande disco, forse il migliore della loro carriera. Li ho visti per la prima volta dal vivo in supporto al disco e TUTTA la band ha fornito un grande spettacolo. Anche Ferro, che ho molto criticato in passato, è stato vocalmente notevole, oltre ad aver migliorato la sua pronuncia. Poi che Cristina per il suo aspetto ed il suo carisma attiri l’attenzione ci sta, ma poi ci vuole sostanza. Non stai al mondo per oltre vent’anni, specie in America dove le mode cambiano di continuo e sono invasi da trap rap etc.., se non sei capace. |
|
|
|
|
|
|
8
|
PS ovviamente sul fatto che godono di una certa rendita di posizione vale comunque un po\' per tutti i gruppi più o meno storici |
|
|
|
|
|
|
7
|
Giudizio cannato in pieno. Hanno un pubblico cresciuto negli anni, trasversale, e Cristina senza la band sarebbe altro. Il gruppo funziona proprio perché gruppo e perché le canzoni sono belle |
|
|
|
|
|
|
6
|
\"campano di rendita\" intendo come pubblico, è il pubblico conquistato ai tempi d\'oro, oggi il nuovo pubblico lo guadagna solo Cristina |
|
|
|
|
|
|
5
|
Non credo i Lacuna andranno avanti per molto (per età e perchè ormai i tempi d\'oro son finiti), ormai campano di rendita e penso che al massimo tra una decina d\'anni si scioglieranno.
Cristina, che ormai da anni è un personaggio a tutto tondo (ed è l\'unica che se lo può permettere) diventerà solista e continuerà a fare le cose che fa (non mi stupirei cominciasse anche ad apparire più spesso in Rai o Mediaset). |
|
|
|
|
|
|
4
|
Condivido con loro la copertina del mio ultimo libro, dipinta da Paolo Girardi 😉 |
|
|
|
|
|
|
3
|
Ottima band i Green Druin. Consigliatissimi agli amanti dello stoner doom |
|
|
|
|
|
|
2
|
Bella intervista. Negli anni ho davvero imparato ad apprezzarla come persona, per come si pone, per la sua umiltà, nel presentarsi anche coi suoi “difetti”, struccata, in tuta, nei giorni no. È una donna capace, intelligente, affascinante. |
|
|
|
|
|
|
1
|
Simpatica e genuina, alla faccia dei detrattori |
|
|
|
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|