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NECRODEATH + CRIPPLE BASTARDS - Target Club, Bari, 23/11/2007
01/12/2007 (6541 letture)
TESTO: Giuseppe Abbinante "Il Mentalista"
FOTO: Valeria Di Chiaro "§tarchild"

Innumerevoli sono le notti a cui si è dato un nome per sottolineare una ricorrenza, un evento o un ricordo, basti pensare alla notte delle stelle cadenti, la notte di Halloween, la notte di Valpurga e così via, ma ce n'è stata una, quella del 23 Novembre 2007, che l'attivissima Vivo Management ha deciso di confezionare su misura per tutti i metallari pugliesi: la notte delle leggende. Leggendario è stato infatti l'incontro -nella piccola cornice barese del Target, locale non certo rinomato per la sua attività sul fronte metallico, almeno sinora- di due delle più grandi e durature band italiane di tutti i tempi, Necrodeath e Cripple Bastards, due portabandiera del metal made in Italy in tutto il mondo, due sonori e potenti calci in culo a chi continua a credere che l'Italia musicale da esportazione sia fatta solo di Pausini e Ramazzotti.

Setlist Cripple Bastards Entrambi formalmente impegnati nella promozione delle ultime uscite discografiche (il nuovo album Draculea per i liguri e il DVD celebrativo Blackmails and Assholism per i piemontesi), i due gruppi rappresentano con la loro apparizione in terra barese un evento che va dal succulento all'imperdibile a seconda del gradimento e della familiarità che si ha con la frangia più estrema e caotica dell'heavy metal, e se a ciò si aggiunge l' innegabile blasone e richiamo dei nomi, non si può non considerare un fesso chiunque abbia contribuito a non riempire il locale in ogni ordine di posto (e per la cronaca, non è che il locale fosse proprio gremito). Doverosa seppur opinabile osservazione, visto che delle due band in questione è possibile dire, anzi è già stato detto, tutto e il contrario di tutto, il che rende il mio compito più arduo del solito visto che sarebbe sin troppo facile e scontato (nonchè fatto già un migliaio di volte) descrivere il concerto in termini ricorsivi di violenza, devastazione, potenza e brutalità.
Per questo motivo piuttosto che soffermarmi su ridondanti digressioni concernenti la classe e la professionalità con cui i due mostri metallici hanno condotto le proprie esibizioni (farebbe più notizia una clamorosa quanto improbabile debacle), vorrei sottolineare, alla flebile luce di quanto visto e sentito nella notte delle leggende, alcune caratteristiche che accomunano le due band, aspetti condivisi non sul piano strettamente musicale ma tratti somatici riconoscibili come ragioni per cui l'adorazione e l'ammirazione che questi due monumenti del metallo italico continuano a suscitare è cosa buona e giusta.

Cominciamo da quanto osservato prima e dopo (ma anche durante) il concerto, momenti in cui non si può fare a meno di notare L' umiltà dei due gruppi: mescolati alla folla che vaga per il locale, i membri di Necrodeath e Cripple Bastards si dedicano al merchandising, agli autografi, alle foto e a tutte queste cose senza fare troppe moine; si intrattengono con i fan, si fanno da parte quando a bordo palco i fotografi si accalcano per immortalare chi suona in quel momento, accolgono di buon grado il contatto che il pubblico cerca in maniera costante ed insistente quando sono sul palco. Ciò conduce, vista l'assenza di transenne o barriere di qualsiasi genere, ad uno stage-diving tenace e duraturo, che si trasforma ben presto in una vera e propria gara di tuffi, stravinta per la cronaca da un tizio che riesce a sfruttare l'aerodinamicità della sua pelata esibendosi in una lunga serie di carpiati, avvitamenti e salti mortali.

Tuttavia, se a volte questo aspetto può rimanere occulto per una lunga serie di ragioni, ciò che è impossibile non riconoscere è il carisma che separa i buoni gruppi dai fuoriclasse. Tale caratteristica si concentra per forza di cose nel frontman della band: ebbene, chi conosce le gesta di Flegias e Giulio the Bastard, non potrà convenire col sottoscritto sul fatto che di carsima questi due personaggi ne abbiano da vendere, e non hanno perso tempo a dimostrarlo anche questa sera. Lungi dal fungere da intrattenitori, i due figuri incanalano il perpetuo scambio di energia col pubblico, aizzandolo in continuazione, stimolandolo (pur quando non ce n'è bisogno) alla partecipazione, infiammandolo al richiamo di forti ideologie ("lavora-consuma-crepa-prospettive limitate!", uno dei paradigmi più osteggiati di sempre in ambito hardcore per i Cripple Bastards; l'odio verso le nefandezze compiute in nome di ogni dio o religione di Church's Black Book per i Necrodeath) o semplicemente all'invocazione di gloriosi cavalli di battaglia come Misantropo a Senso Unico o Mater Tenebrarum, impressionandolo con una teatralità gestuale e una mimica facciale degne del più consumato attore. Setlist Necrodeath In particolare lo sguardo di Giulio sul palco sprizza odio (e a volte insanità mentale) a profusione e i suoi movimenti, all'unisono con il resto della band, sono una continua scarica di adrenalina che la folla riceve e restituisce con un pogo forsennato e una serie di urla sguaiate e bestemmie irripetibili modulate sulle frequenze sovrumane del singer di Asti. Dal canto suo Flegias, bardato con un' improbabile camicia flambeaux (si pensa che a certi personaggi tutto sia concesso, ma quella camicia non si può proprio vedere!), si riconferma ancora una volta credibile portavoce del maligno, il suo caratteristico ghigno e la sua grave figura si esaltano in una serie di movenze tarantolate che il pubblico sottolinea con headbanging, pogo e corna protese.

Ulteriore tratto saliente e comune alle due band, è più che altro una conferma a tutto ciò che è stato detto sin qui: la capacità di attrarre tra le proprie fila una grande varietà di pubblico, riscontrabile sia nell'ampia fascia d'età degli ascoltatori accorsi, sia nell' eterogeneità delle tipologie degli stessi. Forse mai come in questa occasione il Target ha ospitato un pubblico così variegato e multiforme, accomunato in molti casi soltanto dal fastidioso pedaggio imposto da due balordi travestiti (neanche tanto) da parcheggiatori per il posteggio dell'auto ai bordi della strada su cui è sito il locale, cosa non imputabile all'organizzazione, ma comunque sopportabile non più di un herpes genitale. Si va dal quattordicenne posseduto dalla foga metallica al punk più navigato e consunto, dal rocker di antica generazione all' insospettabile tizio infighettato che ci si chiede se non sia pazzo o sordo, tutti uniti sotto un'unica bandiera. Curioso osservare come ad alimentare in maniera continuativa il pogo sotto al palco sia stato uno zoccolo duro di ragazzi che non vedranno il proprio volto stampato su una patente se non tra diversi anni, questo a dimostrare non che il pogo sia una cosa da ragazzini, ma che la musica delle due band è più che mai attuale e in grado di catturare un' audience giovane e fresca. Occhio quindi a definire Necrodeath e Cripple Bastards due gruppi "vecchi".

Arrivato a questo punto potrei continuare a tediarvi a mio piacimento con altre significative similitudini che hanno portato i due gruppi ad essere quello che sono attualmente, ma immagino abbiate capito l'antifona. Forse qualcuno si starà ancora chiedendo cosa è stato suonato e come è stato suonato. Beh, il cosa è sotto i vostri occhi; per quanto riguarda il come, è proprio necessario dirlo? Per me no (ad onor del vero c'è da dire che se per i Cripple bastards non ci sono state sorprese, i Necrodeath hanno reso i nuovi controversi pezzi di Draculea di gran lunga migliori rispetto alla versione su disco e che il nuovo chitarrista Maxx si è comportato egregiamente), a buon intenditor poche parole, e questo è tutto. Anzi no: vi invito (leggasi 'vi obbligo') a dare una sbirciata alla fotogallery curata dalla nostra ultima arrivata Valeria, una ragazza dolce e timida all'apparenza, ma che all' occorrenza si è dimostrata un autentico guerriero dai capelli rossi.



fata malvagia
Giovedì 13 Novembre 2008, 2.07.32
4
bella recensione, mi sembra quasi di esserci stata ottime anche le foto. l'unico appunto che faccio è riguardo alla critica sulla camicia del singer necrodeath, anche il cantante degli in flames la mette e nessuno si è mai permesso di dirgli niente ma ribadisco la bella recensione: non una fredda lista di canzoni ma un vero sentimento trascritto
Sputo
Venerdì 21 Dicembre 2007, 17.49.39
3
ahahahah sinceramente non credevo che la mia pelata andasse a finire su una recensione. Mè sono contento... non è che c'è qualche premio per aver vinto questa sfida???? bahuahuahau, vabbè saluti e complimenti per la recensione.
Thomas
Martedì 18 Dicembre 2007, 10.05.58
2
Bello bello e belle foto anche, bravi good, bis!
teppa life
Martedì 4 Dicembre 2007, 20.04.30
1
UAHAHAHAHHA
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