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SHADOWS FALL - Parla Paul Romanko
27/12/2007 (2111 letture)
A poche ore dall’apparizione sul palco della data italiana del Black Crusade Tour abbiamo l’opportunità di incontrare Paul Romanko, bassista degli Shadows Fall. Ecco il resoconto della chiacchierata con l’affabile musicista americano.

Prima di tutto raccontami come stanno andando le cose in questo fantastico tour.
Per ora sta andando alla grande. Stiamo suonando davanti alle più grandi quantità di pubblico che abbiamo mai avuto qui in Europa. C’è molto affiatamento con le altre band e ci stiamo divertendo. Credo che gli stessi fan si stiano divertendo parecchio con tutte queste band insieme.

Potresti paragonare il pubblico di questo tour con quello americano?
Beh, devo dire che i kids americani sono più entusiasti della band all’inizio. Tendono forse a seguire maggiormente la band che è la più “cool” al momento.

Per quale motivo avete deciso di dare tutta quest’importanza ad una canzone come “Another Hero Lost”, che è così differente dal vostro sound tipico?
In realtà abbiamo sempre avuto in alcune nostre canzoni delle parti acustiche. Questa volta abbiamo semplicemente deciso di creare qualcosa che lo fosse totalmente. Questa è stata la più grande differenza dal punto di vista musicale. Per quanto riguarda i testi, Brian ha trattato tematiche personali e piuttosto tristi.

Se non sbaglio la canzone è dedicata ad un parente di Brian morto in Iraq, credi che i problemi che gli Usa stanno affrontando oggi nella condotta della politica estera siano da addebitarsi al comportamento di una singola persona come Mr. George W. Bush, oppure alla base di tutto ciò stia l’ignoranza di un’intera parte della nazione?
Penso che nella maggior parte dei casi sia difficile trovare un solo colpevole. Credo che Bush abbia la maggior parte della responsabilità in questo caso, e penso anche che la gente potrebbe fare qualcosa, unirsi per ottenere un risultato. Credo che ci sia parecchia gente a cui non sta affatto bene le cose nella maniera in cui si trovano adesso. Personalmente non sono un grande amante delle guerre…

Tornando ad argomenti più “leggeri”, per quale motivo avete deciso di scrivere una canzone per album della WWE “Wreckless Intent”? Siete dei fan del wrestling?
Io personalmente non lo seguo molto, ma tra i ragazzi qualcuno è fan del wrestling. E’ una cosa che ci è stata chiesta e ci siamo detti ‘perché no?!’. Ci è stato chiesto di entrare in studio per registrare un brano e l’abbiamo fatto. Qualcosa di diverso dal solito che ci andava di fare.

Diverse riviste specializzate considerano gli Shadows Fall una band piena di talenti. Sia Jason (Bittner, batterista, n.d.r.) che Jonathan (Donais, chitarrista, n.d.r.) sono considerati tra i migliori musicisti al mondo nel loro genere. Quanto è importante per voi l’aspetto tecnico della musica?
Non è sicuramente un aspetto sul quale focalizziamo la nostra attenzione. Io per esempio, suonando il basso, non ricerco virtuosismi particolari. Cerchiamo di scrivere un determinato genere di musica e semplicemente tentiamo di raggiungere un determinato suono. Certo, le parti di chitarra sono veloci, ma il punto è che devono suonare in un certo modo. Devono essere dei buoni riff, non devono essere necessariamente complessi.

Come sono i vostri rapporti con i fan?
Ah, fantastici. Per noi non è mai un problema intrattenerci con loro, magari dopo un concerto capita di girare tra la folla e bere qualcosa con qualcuno, scambiare due parole. Sono kids come lo eravamo noi, esattamente come noi. E non possiamo dimenticare ciò che eravamo prima.

In passato avete registrato alcune cover. Quale sarà la prossima?
Per ora non c’è nulla di deciso. Sai, decidere quale cover registrare è sempre qualcosa di molto particolare. Di solito è una decisione-lampo, qualcosa che ti salta in mente e capisci che è proprio ciò che fa per te. Dev’essere una canzone che noi possiamo prendere e modificare, farla suonare in maniera totalmente diversa…

Se dovessi decidere una nuova cover in questo preciso istante?
Uhm, in questo istante?! E’ difficile, non saprei davvero cosa rispondere. Il punto è che cercherei qualcosa di intelligente, non la solita cover rock… Se dovessi scegliere adesso credo che direi una canzone dei Police, qualcosa a cui aggiungere delle chitarre etc. Vorrei qualcosa che sia totalmente all’opposto di quello che è il nostro genere.

Se non sbaglio siete già stati nel nostro paese. Cosa mi racconti delle vostre esperienze passate in Italia?
Beh, questa è solo la nostra seconda volta in Italia. L’ultima volta era stato decisamente grandioso. Grande pubblico sicuramente.

A proposito di Italia… Ti piace il cibo qui da noi? Ho letto recentemente alcune dichiarazioni di Brian (Fair, cantante, n.d.r.) nelle quali si definiva un convinto vegetariano, tu invece?
Ah, no, io non sono vegetariano, e decisamente adoro il cibo italiano! (risate)

Se ti chiedessi qualche consiglio per una giovane band agli inizi, ripensando al tuo passato?
Se dovessi dare un consiglio ad una giovane band sarebbe quello di suonare in qualsiasi posto si presenti l’occasione. Da ragazzo con la mia band suonavamo ovunque: feste, scantinati, locali, garage… Una volta addirittura per una festa di una amico dentro la sua cucina!

Cosa avete in progetto per il futuro?
Rimarremo in tour fino alla fine del 2007. Il prossimo anno saremo ancora in giro per il mondo, speriamo di vederci a qualche festival in estate.

Lo spero anch’io. Ti ringrazio Paul, alla prossima!
Grazie a te, un saluto a tutti i vostri lettori. Bye!



Thomas
Venerdì 4 Gennaio 2008, 14.38.35
1
Non li conosco molto però su Guitar Hero 2 c'è "The Light that Blinds" ed è abbastanza difficile da suonare . Sul gioco c'è scritto che sono la miglior band metal attuale... mmah?!
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