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21/03/24
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JURASSIC ROCK - #2 From Genesis to... Travagliato
03/10/2008 (15819 letture)
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“Era una notte buia e nebbiosa ...” ; no, non è l'inizio di un romanzo di Emily Brontë ma l'inizio di una piccola storia legata a una serie di piccole coincidenze.
Domenica 14 , nonostante sia Aprile inoltrato c'è nebbia, una di quelle nebbie che solo la pianura padana, quando c'erano ancora le mezze stagioni (siamo nel 1972), sapeva regalare. Al solito baretto io e il Renato detto “Il Gili” ci stiamo arrovelando se andare o no a Pavia a vedere questo nuovo gruppo inglese, I Genesis, di cui noi avevamo tutta la discografia (2 Lp !!!) . Trespass e Nursery Crime li avevamo praticamente arati sulle nostre fonovaligie. C'è troppa nebbia, aspettiamo un paio di giorni quando, si dice, saranno dalle nostre parti, a Travagliato , nelle campagne bresciane.
Martedì 16 al solito baretto io , il Gili e la sua “500” blu con un pieno da 2.000 lire partiamo alla volta del SuperTivoli, sorta di grande balera per una sera convertita alla musica rock anzi , alla musica prog. Quaranta chilometri nella nebbia più fitta non sono una passeggiata della salute ma per amore del nuovo suono d'oltremanica si fa questo ed altro.
Palazzolo, Cologne, Rovato, Ospitaletto e poi girare a destra verso la bassa per un'altra decina di chilometri e saremmo arrivati. Strade deserte e buie, buie e deserte se non fosse per quei fari rossi in lontananza nella nebbia, fari che si avvicinano sempre di più, fari posteriori di un'auto ferma anzi un furgoncino, un pulmino di quelli che abbiamo visto tante volte ai nostri amici dei “complessi”.
“Fermati Gili, forse hanno qualche problema “.
Dobbiamo fermarci per forza perchè due tipi sono quasi in mezzo alla strada e fanno larghi gesti con le mani; sono poco rassicuranti quei due a dire il vero, capelli lunghissimi e uno con la barba , una specie di vello di pecora indosso e un berretto di lana con pon-pon.
Da vicino vediamo che è un pulmino MG, marca inesistente in Italia, e dentro ci sono altre tre/quattro persone. Ma...ha il volante a destra...una targa straniera...un adesivo UK..ma non saranno mica inglesi ?
“Parlaci tu Gili...”
“Si...buonanotte, avevo quattro meno meno in inglese”
“Va bè, faccio io che rimediavo un cinque.... Uot Eppen ???”
Insomma, con l'inglese di Totò & Peppino riusciamo a capire che si sono persi e che devono andare a “Travalliato...”.
“Anche noi ! Non andrete a vedere i Genesis magari ? “ “UI AR GENESIS !!!”. Io e il Gili prendiamo un colpo: MA SONO I GENESIS !!! E spariamo una raffica di titoli di loro brani, tiro fuori una copia di Ciao 2001 che mi ero portato dietro per l'autografo con un loro articolo fra quello di Massimo Ranieri e dei Camaleonti a cui danno un'occhiata divertita.
Cerchiamo di fare delle azzardate presentazioni, uno dei due, il più simpatico e ciarliero si presenta come Richard McPhail, autista, fonico, cuoco, trovarobe, roadie, factotum, vademecum, etc. .L'altro, il barbuto, semplicemente come Phil Collins, drummer. “...Azz.. ma ci pensi Gili, abbiamo qui i Genesis !!!”. Sparo un “Follow me or follow you ? (anni dopo faranno una canzone con questo titolo ; facevo bene a depositarlo ? )”.
Noi davanti con la 500 e i Genesis dietro uno scassato pulmino blu scuro alla volta della balerona di paese e qualche chilometro dopo eccola svettare isolata e illuminata come una piccola chiesa di campagna in un giorno di sagra.
Tanta gente sul piazzale , eschimo a volontà, barbe incolte, capelli che hanno conosciuto tempi migliori, qualche canna e poche donne; il progressive era roba da uomini...
L'inizio dell'anno 1972 era stato terribilmente caotico per i Genesis. Nursery Crime stava esplodendo nell'Europa continentale ed erano carichi di impegni. Tre mesi di tour attraversando tutta l'Inghilterra da nord a sud, da est a ovest, puntate alla “mordi e fuggi” in Belgio e Germania dove erano già famosi, ritorno nei migliori club e High School del Regno Unito per continuare la promozione, i primi giorni di Aprile ai Manor Studios di Richard Branson per mettere a punto “Foxtrot” per poi mixarlo di notte agli “Abbey Road Studios” negli spazi lasciati liberi dagli ex-Beatles e dai Pink Floyd. Il 5 Aprile cominciava il loro primo tour italiano di dieci date che si svolgeva in qualche (pochi) palasport e in molte balere tipiche della provincia italiana e così passarono dalla Queen Elizabeth Hall al Dancing Paradiso, dalla City Hall al Dancing Jolly, dalla BBC al Dancing Le Rotonde e appunto al Dancing SuperTivoli dove ci trovavamo adesso anche io e il Gili.
Salutati Richard e Phil, gli altri intenti nelle loro scritture o letture, (per esempio Steve immerso in uno sconosciuto Lord of the Rings...) neanche si accorsero di noi, ci avviciniamo all'ingresso dove, come consuetudine pensiamo di fare ...i portoghesi; la bellezza di 2.500 lire di biglietto mica li trovano due apprendisti elettricisti !!! Niente da fare, il manager Sanavio, memore di precedenti batoste si era organizzato con dei buttafuori e a nessuno era permesso di avvicinarsi senza prima pagare. Che si fa ? Si torna a casa , giriamo i tacchi verso la 500 e incrociamo sul piazzale Richard McPhail e il suo panino. Con un gesto internazionale, tasche rivoltate, facciamo capire di non avere un soldo. - Niente paura, venite con me - fa segno l'albionico. Un giro sul retro dall'ingresso di servizio, una porticina di ferro e... dentro i camerini (vabbè, un bugigatollo sporco e freddo, con scope, casse di bibite e... i Genesis !!!).
Un saluto veloce, una serie di Tenghiu e poi giù di corsa dai gradini del palco fino alla platea già piena di corpi sdraiati e di fumo, tanto fumo profumato, troppo fumo dolciastro...
L'Italia dei concerti era quanto più di dilettantesco che ci si potesse aspettare. Niente Service professionali, niente backline e back-light, niente spie sul palco, niente catering, niente roadies, niente camerini e/o docce, niente security, niente gruppi elettrogeni, insomma, niente di niente. Il gruppo arrivava con uno o due amici al seguito qualche ora prima dello show nello stesso furgone in cui erano ammassati strumentisti e strumenti che poi tutti insieme scaricavano, montavano, provavano, aggiustavano, accordavano. Un panino, due arance e via con il concerto con la stessa maglietta e jeans del pomeriggio.
Anche per i Genesis andò così, almeno alla loro prima calata l'Italia del rock si trovò impreparata ad allestire spettacoli degni di questo nome e le stars straniere con le loro richieste, assurde per quanto poco conoscessimo lo show-business, sembravano marziani venuti da chissà dove; erano semplicemente il minimo richiesto per poter fare questo lavoro con dignità e professionalità... ma questa è un'altra storia.
Ore 21,30, ci sediamo vicino al mixer a fianco di mr. McPhail (ormai eravamo amiconi), ci dice che avrebbero dovuto fare il tour con il supporto dei Beggars Banquet e Lindisfarne ma non c'erano soldi e così i cinque di Londra devono farsi tutta la serata da soli. ECCOLI ARRIVARE , Tony al suo Hammond e Mellotron , Phil e Steve agli sgabelli (il chitarrista suonava seduto) , Michael esterno destro e infine Peter sotto due o tre faretti colorati che inizia la marcia con Happy the Man brano semi-sconosciuto in Italia perchè uscito solo su 45 giri (ebbene si , i Genesis hanno fatto anche un 45 giri !!!). Qualche applauso; l'abitudine era che bisognasse ascoltare in religioso silenzio ogni brano del gruppo di turno e poi applaudire ma senza isterie o assalti all'arma bianca: il concerto era un fatto politico e come tale andava vissuto, che diamine !!!
Peter parla nella sua lingua ma fa capire che eseguirà ora un brano registrato da pochi giorni e che uscirà sul prossimo Lp dal titolo Foxtrot. Il brano lo ricordo benissimo perchè ci emozionò tutti sin dal primo ascolto con quel suo incedere maestoso fra i tasti dell'Hammond: Watcher of the Skies è una pietra miliare e Gabriel lo interpretò anche teatralmente accuciandosi nei chiaro-scuri dell'organo e saltando letteralmente in alto nelle esplosioni orchestrali.
Certa letteratura dice che il brano fu concepito durante questo primo tour in casa nostra; sbagliato, quando lo eseguirono nelle date italiane era già così bello, così completo e così arrangiato da certificare una certosina preparazione anche se su disco uscirà effettivamente mesi dopo.
La seguente Stagnation è la lavagna di Steve Hackett dove disegna leggeri fraseggi, sussurra accordi per il sussurro di Peter e del suo magico flauto, la mano scorre in attesa dell'appoggio dell'amico Tony che arriva con una cascata di suoni e di corse su e giù per la tastiera : un delirio onirico. E che dire di Fountain of Salmacis uno dei capitoli più alti della produzione dei Fab-Five ? Oppure degli otto minuti a seguire per Get' Em Out by Friday da Foxtrot che i Genesis provarono, questa sì, e misero a punto nei suoi complessi passaggi proprio durante il tour italico ? Flauto, arpeggi di chitarre, ancora flauto, ancora deliziosi arpeggi, leggeri passaggi di batteria e il tutto legato dalla voce narrante di Gabriel a volte dolce quanto a volte aggressiva e cattiva e supportata dalla sua prepotente teatralità . Su Musical Box poi , il marchio di fabbrica di Collins & Co., crediamo ci sia poco da dire; chi ha avuto la fortuna di ascoltarla ancora
semi-acerba nelle sue prime interpretazioni avrà capito le vette a cui erano già arrivati i cinque.
Un bel assolo di batteria di Phil durante il quale gli altri abbandonano il palco per lasciare la scena a completa disposizione del drummer è un fatto insolito per il pubblico italiano ma sarà abbondantemente ripreso da tutti i gruppi nostrani con risultati a volte esilaranti (tutti lasciano senza consultarsi e il palco resta inesorabilmente ...vuoto !!!).
Comunque dopo i cinque minuti di drum-solo (bello però eh...) ecco chiudere con The Knife, un po'il manifesto anche grafico della produzione degli Visionari ed alla cavalcata di organo, gli stop-and-go di Collins e Tony, l'assolo perfetto di Steve, nemmeno i più riluttanti fra il pubblico possono trattenersi ed alzarsi ad applaudire a scena aperta. E' l'apoteosi.
Nessun saluto, nessun ringraziamento e i cinque spariscono dietro le quinte nel fetido camerino. Si spengono i tre faretti sul palco e si accendono le luci in sala. Fine di un sogno...
Poco più di un'ora e venti di concerto quando la media nazionale era di 45 minuti è un set tutto sommato notevole per l'epoca se si considera che il giorno dopo la band avrebbe dovuto raggiungere il centro Italia per altre date (Firenze, Roma, Napoli, Bari credo di ricordare ) sempre con il solito pulmino e i dopo aver anche caricato-scaricato tutta la strumentazione.
Sono le undici e trenta di notte in aperta campagna, la “500” del Gili è lì sul piazzale, la nebbia si è magicamente dissolta, le note del Gigante Hogweed ancora risuonano nelle orecchie e ci tocca la strada del ritorno. Cantiamo Visions of Angels tornando verso casa a 20 all'ora.
“Sai Gili, domani quasi quasi non vado a lavorare...”
... A margine: nel seguente tour italiano, il fatidico pulmino ebbe un tragico intoppo e non arrivò a destinazione pertanto i Genesis dovettero suonare uno o due date con gli strumenti prestati dagli increduli Osanna da Napoli (Elio D'Anna & co.)...
Quando i tre Genesis hanno suonato al Circo Massimo a Roma nell'estate del 2007 ho voluto assolutamente incontrare Phil Collins e farmi ridare la copia di Ciao 2001 che mi ha fottuto nella notte del 16 Aprile 1972. Ehi Phil, credi che me ne sia dimenticato ? C'è mancato poco che la security mi facesse completamente nero !!!
Sono passato casualmente per la pianura bresciana e ho rivisto Travagliato e il SuperTivoli. C'è ancora e con lo stesso nome, una locandina appesa fuori dal locale diceva “stasera Mimmo e gli Arcieri di Romagna” : Che amarezza...
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Ciao Adri, Brescia in quel periodo aveva molti locali che offrivano musica dal vivo di grande qualità,. Per esempio ricordo i King Crimsomo e PFM al Palazzo E.I.B. oppure numerosi altri nomi inglesi sempre al Tivoli di Travagliato e altri al Kalua di Orzinuovi... Ora è tutto spento , peccato !!! |
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c'ero anch'io a quel concerto, avevo 15 anni e ricordo solo che quella musica fu un segnale uncio e irrepetibile . Credo che mise in luce o meglio esalto' la mia costellazione musicale. adri brescia |
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Grazie Erika ... che ora sarai ormai una donna fatta e cresciuta all'insegna della buona musica. Saluti al mitico Gili... |
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Rileggo sempre con piacere questa avventura! Un abbraccio da parte della figlia del Gili |
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gennaio dello stesso anno fecero un breve passaggio con date a Roma e non so dove e la set-list fu la seguente.. > Set List - 1 Happy The Man - 2 Stagnation - 3 The Fountain Of Salmacis - 4 Twilight Alehouse - 5 Improvisation - 6 The Musical Box - 7 The Return Of The Giant Hoogweed - 8 The Knife - 9 Going Out To Get You - Quindi quello di Aprile fu da considerare la seconda calata dell'anno anche se primo vero tour poichè le poche date precedenti sono da considerarsi solo Promozionali... Tutto chiaro ora ? |
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Ciao Richard, ti posso assicurare che non ci fu nessun tour prima di aprile 72. Il secondo ad agosto 72 ed il TERZO a gennaio 1973 (Charisma Festival). Escludo categoricamente Watcher e Get'em ad aprile 72. ...a meno che non ti riferisci ad agosto 72. |
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Ho un pò di anni in meno di Richard (che ho la fortuna di conoscere, seppur da pochissimo, proprio grazie alle pagine di Metallized.it) e probabilmente anche di molti di coloro che hanno commentato il suo articolo. Anagraficamente e musicalmente, quindi, nasco parecchio tempo dopo e non ho alcun titolo per commentare, correggere, aggiungere, smentire o confermare quanto descritto da Richard. Ma dopo la lettura dell'articolo mi è rimasta una sensazione strana: un misto di gioia ma anche di rimpianto, un sapore antico che oggi faccio fatica a riassaporare quando vado (e lo faccio spesso) a qualche concerto. Il pensiero è andato ai miei primi concerti (inizi anni '80), avventurosi, affascinanti, attesi, vissuti con una intensità che oggi non è possibile riprovare. E non è solo perchè - ineviitabilmente - il ricordo affonda negli "anni belli" della gioventù, ma soprattutto perchè oggi possiamo avere "tutto e subito", a portata di un clik se vogliamo ascoltare qualcosa o a due passi da casa (magari non sempre, ma spesso si...) se vogliamo vedere un concerto. Consumiamo tonnellate di musica ascoltandola velocemente e altrettanto velocemente riponendola in un hard disk da cui nella stragrande maggioranza dei casi uscirà pochissime altre volte per invadere le nostre casse. Fagocitiamo decine di concerti dei quali poi ci dimentichiamo in fretta, protesi già a quello successivo cui parteciperemo pochi giorni dopo.... Ai miei tempi - nel jurassico, intendo - già sapere che il tuo gruppo più amato veniva in Italia a suonare era un impresa... Ma quando lo sapevi, scattavano mesi di attesa, mille programmi di viaggio (treni, autostop, mezzi pubblici, lunghe passeggiate notturne a piedi..) e un certosino risparmio sui soldi della merenda scolastica per arrivare all'Evento. Dopo, non parlavi d'altro per MESI, raccontando mille volte gli stessi aneddoti agli amici che in molti casi erano musicalmente lontani anni-luce da te... Quando usciva il disco che attendevi, beh... lo consumavi letteralmente sul piatto del giradischi... lo ascoltavi di seguito mille volte, con i testi tra le mani o semplicemente con gli occhi fissi sulla copertina, manco contenesse chissà quale messaggio subliminale... Scusa Richard, e scusate tutti se vi ho annoiato. Ma il tuo articolo mi ha riportato indietro di un bel pezzo, e a volte faccio fatica a rendermi conto che il tempo è passato in fretta... |
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Che storia ragazzi !!! |
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Come volevasi dimostrare !!! Infatti a gennaio dello stesso anno fecero un breve passaggio con date a Roma e non so dove e la set-list fu la seguente.. > Set List - 1 Happy The Man - 2 Stagnation - 3 The Fountain Of Salmacis - 4 Twilight Alehouse - 5 Improvisation - 6 The Musical Box - 7 The Return Of The Giant Hoogweed - 8 The Knife - 9 Going Out To Get You - Quindi quello di Aprile fu da considerare la seconda calata dell'anno anche se primo vero tour poichè le poche date precedenti sono da considerarsi solo Promozionali... Tutto chiaro ora ? |
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Ragazzi, senza voler minimamente entrare nel merito della questione, mi sono permesso di chiedere a Steve Hackett informazioni in merito, il quale mi ha risposto di non esserne totalmente sicuro, ma , per quello che lui si ricorda : "Francesco, I know we had rehearsed it by then but I don't think we played it yet on the first Italian tour that year. I think we played it on the second tour in the same year." ma ripeto, non ne è sicuro. |
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Questa comunque era la set-list dal loro sito ufficiale...vedi tu.. Set List - tour dates 1972 Watcher of the Skies Can-Utility (seemingly only the 1st part of the tour) Happy the Man (1st part of the tour too) Salmacis Get'em Out by Friday Twilight Alehouse (early too) Musical Box Hogweed Supper's Ready (later on in the tour, bit before 1/2 way) Knife Harrold the Barrel (once in a long while...) So this tour seemed to be split...they also did Seven Stones once or twice... . . |
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Caro Luca, per quanto riguarda il brano WATCHER OF THE SKIES ho la assoluta certezza che lo eseguirono. Se avessimo occasione di vederci ti ripeterei esattamente la mimica di Gabriel, visto che, da ragazzino, fu una cosa che mi rimase molto impressa. Anche tutto il resto riportato è esattamente come lo ricordo. Certe "visioni" sono indimenticabili soprattutto se vissute in giovane età. L'unico dubbio (secondario) mi resta la marca del pulmino perchè parlando con Steve anni dopo nemmeno lui ricordava se era un Bedford, un BMC o altro... fidati.. Grazie comunque pe r l'attenzione. Se vuoi corrispondere personalmente la mail la trovi cliccando appena sopra sul mio nome. CIAO |
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Ciao a tutti voi. E' solo per caso che ho trovato questo articolo mentre girovagavo in rete a caccia di notizie e immagini da inserire nel mio terzo volume riguardante la storia on stage dei Genesis e devo dire di averlo letto con molto interesse e attenzione trovando al suo interno interessanti informazioni ma se me lo concedete, anche qualche errore grossolano dovuto certamente ad un po di confusione. Si, i Genesis hanno eseguito la loro prima tournée in Italia nell'aprile 1972 e sembra che abbiano iniziato a Feltre il 6 aprile, in luogo di Belluno e poi abbiano proseguito in giro per l'Italia facendo una decina di concerti. La mia segnalazione è rivolta verso l'esecuzione di certi brani che sono stati segnalati nell'articolo e che non sono in realtà mai stati proposti on stage nell'aprile 72. Mi riferisco all'esecuzione di Watcher of The skies e di Get'em Out By Friday. Questi due brani non furono mai eseguiti durante il tour promozionale italiano di Nursery Cryme dell'aprile 1972. Nel suddetto articolo si cita che il brano era già splendidamente composto ed eseguito in concerto durante questo loro primo tour italiano ma posso certamente correggere l'informazione con la massima certezza dato che Richard Macphail mi ha personalmente smentito tale affermazione durante una delle mie tante interviste che ho avuto il piacere e l'onore di fargli. E' vero invece che durante i soundcheck italiani, Richard e Tony Banks usavano l'intro di Watcher per testare l'acustica della sala che li ospitava, intro che peraltro, non aveva ancora un seguito in fase compositiva. Get'em Out poi, fu eseguita solo ed esclusivamente dall'agosto 72 durante i loro tour promozionali di Foxtrot, mai prima. la mia, è solo volontà di aggiungere informazioni corrette, non è assolutamente intendimento di voler criticare chi ha avuto il piacere e la fortuna di poterli vedere in quella che per me, è la più bella tournée dell'intera carriera dei Genesis, oltre che la più importante per loro da un punto di vista professionale. Io sono a vostra disposizione qualora e se desideriate scambiare informazioni e/o materiale. Luca Alberici |
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Sicuramente tu non eri ancora nato quando quel giornale era in edicola !!! Io si, per fortuna o purtroppo... (ci scrivevo anche) |
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Hehehe te ne sei accorto allora! , l'ho trovato girovagando in rete... è una rarità! |
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...Ecco dove era finito il mio CIAO-2001...!!! Thomas, tiralo fuori (ehm...il giornale...) |
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Il mio compleanno invece è in Maggio, ma mi recensite lo stesso "Script fo a Jester's Tear"? |
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Il mio compleanno cade il 16 ottobre....mi recensite Brave dei Marillion...ah ah ah o esagero? No dai sto scherzando, abbasso il nepotismo!!!!! |
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Thx Giasse, ma ad ognuno il proprio mestiere, cmq che concerto ragazzi!!!!! |
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In effetti anche i Marillion,ma ncano, come i Pendragon ed altri |
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Beh, ma i contributi dei lettori non sono meno nobili di quelli della redazione, anzi... |
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Beh dai in redazione c è di sicuro chi lo può fare molto meglio di me. x quanto riguarda il forum prima o poi arriverò!!!! |
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Lo so!!! Doveva essere all'ex Ittimport. Ma non sono potuto venire. Che delusione per uno cresciuto con "Script for a Jester's tears". A proposito non ho ancora letto nulla sui Marillion bisognerà provvedere. Perchè non metti qualcosa tu nel forum? non ti ho ancora visto lì. |
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Certo, letto, assimilato e digerito. Domenica sera a Lecco ha suonato e cantato Fish, ma ci pensi? al Cenacolo, nn ci potevo cedere, ero a 3 metri da colui che cantò e ideò le liriche di Misplaced Childhood.....sembrava di essere negli anni 80!!!!!! |
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A proposito Yossarian, hai letto l'altro report di Richard sui Grand Funk Railroad? Fantastico. |
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Per Yossarian: certo che me lo ricordo; and I know who you are too!!!! |
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Esageratamente bello! E poi che bella botta di c**o che avete avuto!!!! |
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Eh si Pinche...ti ricordi l Inferno???? I know who you are...ah ah ah!!!!! |
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Io me ne sono accorto ma sono stato spiazzato dal racconto. PAZZESCO! Anche dalle mie parti c'erano locali mitici, ora è una tristezza. |
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Possibile che nessuno abbia colto il riferimento nel titolo a FROM GENESIS TO REVELATION? |
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Venerdi 31 ottobre metterò musica metal al Nautilus di Cardano al Campo (VA) nell'ambito del Capodanno Celtico-Halloween, ci saranno anche i Folkstone e i Longobardeath, Vi aspetto TUTTI MA PROPRIO TUTTI per una sbronzona a base di birra... Capito GIASSE ? Questa volta niente bidoni !!! |
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Ci sono, ci sono. Un locale truzzissimo... |
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No, le Rotonde del primo tour erano quelle di Cuorgnè (Piemonte). A Garlasco comunque ci sono stato per altri concerti visto che allora si tenevano nelle balere. (ma Le Rotonde di Garlasco ci sono ancora ???)... |
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Ma il DANCING LE ROTONDE di cui parli è "quel" LE ROTONDE tutt'ora esistente a Garlasco? |
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No Richard, non c'è voluto molto per convincermi! sei forte. Nursery Crime è uno dei miei album preferiti, uno di quei cd che porterei in un'isola deserta... |
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Complimenti, pura magia narrativa. |
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Immagino che belle sensazioni hai provato, ci sarei voluto stare anche io in un'emozionante esperienza del genere e soprattutto vivere quegli anni così belli... |
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bellissimo richard... emozionante, divertente e incredibilmente reale ed amaro... |
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c'è di bello che a leggere questi articoli mi sembra di essere ancora un bambino...ahah comunque bellissimo, sembra una storia uscita da un film.. chissà mai se troverò a bordo strada gli Iron Maiden con il loro Jet personale in avaria.... |
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Un grazie particolare a Giasse per avermi tolto dal sarcofago e quindì avermi permesso di essere dei Vostri. Lo so quanto ti sei battuto con Thomas che non voleva trogloditi nel suo sito... |
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"Le altre 'zine si accodino, please"... dai Raven... non illuderli... questo articolo è di rara bellezza. L'ho letto decine di volte prima che fosse pubblicato e lo leggerò altrettante ora che svetta nel nostro FOCUS ON. e quel pullmino WV in homepage... quanto è bello! |
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SI !! Quella sera eseguirono i loro cavalli di battaglia. Ammetto di non conoscere gli Audience ma mi hai incuriosito molto. Provvederò. |
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Altro articolo di gran classe!! Davvero bellissimo |
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Ehm...grazie ragazzi ma questo è ancora niente, o meglio, è solo l'inizio. Vi aspettano altre chicche. Per quanto riguarda i Lindisfarne spero che tu abbia i pezzi storici fra cui Lady Eleanore. Butta un orecchio anche ai miei amici Audience di Howard Werth & Keith Gemmel; i primi due ellepì fra cui House on The Hill erano eccezziunali !!! |
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forse c'entra poco, ma grandi anche i Lindisfarne di cui ho ancora una cassetta registrata con un mono alla festa della Luna , per restare nel bresciano. |
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che dire....non ho parole!!!! Bellissimo. |
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I vantaggi dell'essere incartapec......ehm, d'esperienza , grande pezzo Richard. Le altre 'zine si accodino, please. |
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