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21/03/24
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LOVECRAFT - Cosmiche riflessioni
15/12/2008 (7863 letture)
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Mi ricordo chiaramente di me bambina, della mia passione per le storie fantastiche.
Non quelle cretinate che adesso si trovano a vivere le nuove bambine: neppure esistevano allora i fermacapelli dei miei eroi, come gli zaini scolastici o i sacchetti delle patatine.
Negli anni in cui io sono cresciuta, al cinema si andava a vedere La Casa oppure La Sirenetta: così, se tu volevi spaventarti per qualcosa di veramente horror, uscivi soddisfatto dalla sala.
Negli anni in cui io sono cresciuta, la biblioteca del mio quartiere non aveva mai abbastanza libri che saziassero la mia affamata fantasia: dovevo sempre prendere la bicicletta e dirigermi verso quella che aveva tutto quello che cercavo, ma sistematicamente in prestito.
Così, alla fine sono cresciuta in favolosi anni e la mia passione è rimasta con me.
Ed eccomi qui a parlare di uno dei grandi del genere, Howard Philips Lovecraft, del suo mondo, delle sue creature.
Il solitario di Providence ha un vissuto abbastanza singolare: un padre ricoverato in manicomio, una madre che ne segue il destino, cresciuto con le zie si sposa con una donna-imprenditrice da cui si separa presto. La sua famiglia, originaria casata benestante, vede un grave tracollo finanziario negli anni della sua prima adolescenza, ed egli è quindi costretto a vivere in povertà, mantenendosi con quello che trovo essere uno dei mestieri più accattivanti del mondo: il revisionatore-scrittore-giornalista.
Come ogni artista che si rispetti, egli esprime le visioni, i sogni e gli incubi che il suo stimolato inconscio porta a galla di notte: ri-elaborazioni oniriche della sua quotidianità, mescolata alle sue letture, creeranno quello che poi diventerà un Universo talmente vivido e tangibile da sembrare quasi naturale.
La produzione lovecraftiana consta di varie fonti di ispirazione, partendo da Le Mille e Una Notte -da cui prenderà spunto per la creazione del folle arabo Abdul Alhazred e per le varie suggestioni mediorientali, che ritroviamo soprattutto in The Nameless City - per arrivare a grandi nomi quali O.Wilde - Charles Dexter Ward assomiglia molto a Dorian Gray, E.A.Poe e J. Verne –per At the Mountains of Madness, R.W.Chambers -per l’idea del libro maledetto che conduce alla follia, H.G.Wells –per le invasioni terresti da parte di razze aliene – e infine Lord Dunsany, dal quale Lovecraft prende spunto per la creazione di un pantheon di divinità crudeli e fantastiche.
Ovviamente noi stiamo parlando dal futuro: adesso è normale immaginarci una conquista stile Indipendece Day, ma quelli erano gli anni della nascita di Dracula, del Mago di Oz, de La Guerra dei Mondi, de Viaggio sulla Luna di Méliès; il genere Fantasy-Horror, in tutte le sue manifestazioni, era proprio un infante - anche se non impacciato!
In tutto questo fermento arriva Lovecraft che, con la sua immaginazione, stabilisce dei parametri singolari nel settore: la sua storia fonde nella nostra realtà fisica una parallela, ancestrale e maggiormente evoluta razza, chiamata Gli Antichi.
Questi dominatori e conquistatori del Cosmo avrebbero abitato la Terra lontanissimi eoni fa, praticando culti di magia nera, costruendo città di cui persone particolarmente sensibili, in determinate occasioni, possono averne visioni
”Dopo essersi coricato, aveva fatto un sogno senza precedenti: aveva sognato città ciclopiche di blocchi titanici e monoliti svettanti fino al cielo, tutti stillanti melme verdi, e sinistri per un orrore nascosto. Geroglifici coprivano mura e colonne e, da un punto indefinito al di sotto, proveniva una voce che non era voce; una sensazione caotica che solo la fantasia poteva trasmutare in suono, ma che egli tentò di rendere con il guazzabuglio impronunciabile di lettere: «Cthulhu fhtagn».” [The Call of Cthulhu]
La descrizione rappresenta la mitica città marina di R’lyeh in cui regnano –vivi, immobili e in attesa- questi Esseri. Il famoso Cthulhu è il sacerdote della città che, per garantire la sopravvivenza della sua specie, ha posto un incantesimo sull’intera razza, che aspetta di riemergere dalle profondità – per riprendere il suo dominio del pianeta- solo dopo precisi allineamenti stellari, che consentono loro di potersi muovere volando attraverso lo spazio.
Quel che rende il genere umano indispensabile agli Antichi, decisamente più potenti, è che questo incantesimo si può “spezzare” grazie ad un intervento esterno: per questo motivo strani fenomeni fisici, quali terremoti o maremoti o lugubri eventi atmosferici, avvengono sempre in concomitanza ai sogni - che spaventano poeti e artisti - e agli strani riti, più remoti dell’uomo, che praticano poco raccomandabili sette.
L’informe pantheon sale di climax, portandoci sempre più al di là della materia, verso regni impalpabili di pura malvagità: ciò che noi crediamo già “dominante” con Cthulhu, in realtà è solo uno delle varie divinità che forma la cosiddetta Corte di Azathoth e degli Dei Esterni. Il “cosmicismo” lovecraftiano ha una connotazione molto cinica e pessimista, dove l’uomo non ha facoltà di giocarsi alcun ruolo: esso si trova a vivere in una condizione di assoluta casualità, ignaro di ciò che in realtà permette che “un illimitato campo di forze costituite da elettroni si combini e si disperda alternativamente.” (cit.).
”Penso che la cosa più misericordiosa al mondo sia l'incapacità della mente umana di mettere in relazione i suoi molti contenuti. Viviamo su una placida isola d'ignoranza in mezzo a neri mari d'infinito e non era previsto che ce ne spingessimo troppo lontano. Le scienze, che finora hanno proseguito ognuna per la sua strada, non ci hanno arrecato troppo danno: ma la ricomposizione del quadro d'insieme ci aprirà, un giorno, visioni così terrificanti della realtà e del posto che noi occupiamo in essa, che o impazziremo per la rivelazione o fuggiremo dalla luce mortale nella pace e nella sicurezza di una nuova età oscura. “ [The Call of Cthulhu]
L’Universo è composto da sfere concentriche: al centro Azathoth e la sua vorticosa corte. Qui le dimensioni non esistono, nel senso che sono talmente “dense” e inimmaginabili che spazio e tempo e materia non hanno più ragion d’essere. Più ci spostiamo verso l’esterno, più le dimensioni perdono di “solidità”, arrivando fino all’Oltreverso, non-luogo dove non esiste materia: è qui che, secondo lo scrittore, risiedono i morti, l’immaginazione e la fantasia. Tra l’universo e l’oltreverso, troviamo il mondo dei Sogni, raggiungibile - solo in stati di incoscienza - da anime particolarmente sensibili.
Per Lovecraft quindi, l’uomo non ha alcun “happy ending”: si trova inserito in un contesto a lui incomprensibile ed ostile, l’unica sua àncora di salvezza rimane l’inconsapevole vita quotidiana (chi ha detto Schopenauer?).
E ora veniamo ai punti di contatto con il mondo Metal.
Come non ricordare The Call of Ktulu, dei Metallica in Ride the Lightning : traccia completamente strumentale che porta il titolo molto probabilmente ispirata dalle atmosfere del racconto, nonostante il nome sia semplificato in "Ktulu". Invece in Master of Puppets è contenuta la canzone The Thing that Should Not Be, il cui testo si rifà ad una sua novella.
In Black Sabbath troviamo Behind the Wall of Sleep , brano chiaramente facente capo ad una delle avventure di Lovecraft.
Anche i Rage hanno ispirato alcuni dei loro testi ai racconti di Lovecraft: per esempio la già citata Behind the Wall of Sleep e Shadow Out of Time. In a Nameless Time si ispira al racconto L'ombra calata dal tempo.
Gli immortali Iron Maiden, oltre a numerosissime citazioni più o meno nascoste all'interno dei loro brani, hanno inserito il famosissimo distico tratto da La città senza nome - “Non è morto ciò che in eterno può attendere, e in strani eoni anche la morte può morire” - nell'epitaffio di Eddie sulla copertina dell'album Live After Death.
Numerose band, specialmente di genere metal estremo, fanno uso di termini lovecraftiani.
Per esempio i Marduk, i Nile, i Morbid Angel, i Cradle of Filth, gli Holy Martyr, i Bal-Saghot, i Dawn of Relic, i Thergothon, gli Stormlord e i tedeschi Philosopher, che definiscono la loro musica lovecraftian death metal.
Nel thrash metal troviamo i Mekong Delta con il concept The Music of Erich Zann e i Necronomicon; nel power metal i Bejelit.
Sicuramente mi sto dimenticando di citare qualche testo, qualche album o qualche gruppo in particolare: non me ne vogliate.
Howard Philips Lovecraft ha creato un mondo talmente onirico, orrorifico e vasto che da lui possono aver preso spunto quasi tutti i più grandi maestri dell’ horror contemporaneo.
Posso lasciarvi solo una sensazione, che spero faccia nascere in voi la voglia di approfondire questo grande, grandissimo autore
”Solo nelle terribili visioni delle droghe o del delirio, qualcun altro può fare una discesa simile alla mia. Lo stretto passaggio scendeva all’infinito come uno spaventoso pozzo infestato, e la torcia che tenevo alta al di sopra della testa, non riusciva ad illuminare le ignote profondità verso cui strisciavo. Persi il conto delle ore e dimenticati di consultare l’orologio, sebbene avessi paura al pensiero della distanza che stavo percorrendo.[…] Ero completamente preso da quell’impulso per lo strano e l’ignoto, che mi aveva fatto diventare un esploratore della terra e un cercatore di luoghi remoti, antichi e proibiti“ [The Nameless City]
H.P. Lovecraft - The Drifter [Live 5.11.68, The Fillmore]
Septic Flesh - Lovecraft's Death
Seizon - Cosmic Imagination
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Uno degli scrittori piu' fantasiosi, ma strani e indecifrabili della letteratura mondiale, almeno credo, e' nella top list dei miei scrittori preferiti insieme a Verne, Asimov, Kolosimo, Howard, Moorcock, Tolkien, Melville e Poe.Forse il primo che e ' penetrato con la sua oscura fantasia piu' profondamente di altri in dimensioni oscure, contorte, abissali, dominate da entita' dai nomi impronuncabili,ancestrali, misteriose, malvagie e demoniache, credo ma potrei sbagliarmi che nessun regista cinematografico abbia fatto film ricavati dai suoi osvuri scritti, fortuna che se ne e' occupato il metal, non c'e'vdubbio davvero uno stranissimo scrittore senza spazio e senza tempo. |
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Mi maledico per averlo scoperto un po' tardi.Cè poco da aggiungere su di lui..un genio,un visionario e un innovatore.Sinceramente mi piace piu' di Poe,anche se rispetto tantissimo anche quest'ultimo. Un altro poeta che mi fa impazzire e Jhon Milton e il suo paradiso perduto.Per me quel libro è tremendamente Metal! |
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comunque a parer mio lovercraft era lo scrittore fuori dalle masse, fuori dagli schemi letterari , lui era "lo" scrittore dellanuova epoca letteraria chiamata fantascienza ( la fantascenza in realtà anche prima era adottata per alcuni romanzi , ma in molti di meno rispetto agli altri che si susseguiranno dopo lovercraft ) .erafuori dalle masse proprio come siamo noi e aveva un mondo distorto dentro di se , proprio come noi lovercraft è lo scrittore dei metallari . ps. ottimissima recensione . |
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scrittore immenso , per me il migliore del 900 |
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Un alieno tra tutti gli scrittori di fantascienza, un precursore dell'occulto. "Le Montagne della follia" uno dei miei romanzi preferiti di sempre. Ottimo articolo, complimenti (mi era sfuggito!). |
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Qualsiasi architetto, leggendo Lovecraft, ne rimarrebbe entusiasta...egli stesso parla degli architetti come di una classe di uomini speciali e sensibili. Della loro conoscenza diretta però non ne sapevo nulla...interessante.Grazie della segnalazione |
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Navigando in internet ho scoperto un blog di un certo sinequanon che riporta o scrive boh.. in un racconto che si chiama "L'occasione della forma" della conoscenza fra H.P. e l'architetto Gaudì. Voi cosa ne pensate? ill link al sito è http://sinequanon-sinequanon.blogspot.com/ Ma per me è una balla. Ciao |
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Ho letto poco di Lovecraft ed è giunto il momento di approfondire Bellissimo articolo, brava |
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Il mio nome, a parte il "noir" (preso dal genere letterario e filmesco che amo e non per un interesse al nero pronunciato da un francese) è da quasi 11 anni un tributo a Lovecraft, e ai suoi bellissimi magri notturni nightgaunt. Lovecraft ha dato e continuerà a dare tantissimo. E forse è il fatto che ci sia The Call of Cthulhu seppur storpiato in Ktulu nella tracklist del Ride the Lightning dei 'Tallica che mi fa amare così tanto quell'album rispetto a Master of Puppet! |
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mi ricordo ancora quando ho letto la prima volta Le montagne della follia,era il '90...poi vennero i morbid angel con quel capolavoro di Blessed are the sick e fu amore totale. Complimenti per l'articolo |
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Grande, ci voleva un articolo su Lovecraft *__* |
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brava! doveroso omaggiare il solitario di Providence in queste pagine. CTHULHU RISES!!! |
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Pura poesia. Articolo stupendo complimenti. Di Lovecraft ho letto poco ma, dopo un articolo così devo per forza rifarmi. |
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Bellissimo articolo! Lovecraft mi ha sempre attirato ma non ho mai avuto occasione di leggerlo... dopo aver letto questo articolo riparerò sicuramente!! |
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Correggo subito, grazie a Urzaiz per la precisazione. |
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Spunto interessante peccato che i rage against the machine centrano poco con le canzoni che hai citato..quelle canzoni sono dei Rage. |
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ok, ho cercato di skippare i complimenti a lungo perché mi imbarazzano, comunque v ringrazio tutti tutti. @ Seba: si, è grandioso. |
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Uno spunto interessantissimo per i neofiti può essere questo: il Necronomicon è uno dei libri più citati e studiati in assoluto, (anche in rete), ma in realtà non esite, è una invenzione dell'autore per dare forza e credibilità ai suoi racconti. Tale e tanta è stata la forza e l'influenza di questo libro , che l'autore fu costretto a dichiarare pubblicamente la sua non- esistenza, ed ancora oggi molti credono che sia stato davvero scritto dall'Arabo Pazzo. Incredibile, no? |
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Sì, brava davvero! E adesso te lo dice uno completamente ignorante in materia, che ha cominciato a pensare "uhmm, possibile che sia così grandioso questo Lovecraft?" |
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Brava, veramente brava e te lo dice uno che ha letto tutte le opere di lovecraft |
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Articolo fantastico: bellissima l'introduzione e le spiegazioni sull'autore, così come i paragrafi relativi al metal. Hai fatto un lavoro coi controfiocchi Vale, bravissima! |
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Riguardo la tua osservazione, Raven, pare si possa anche riferire a lui stesso e alla sua infanzia passata a leggere tutta la biblioteca di famiglia (non ne ricordo la fonte di questa riflessione). A proposito di fonti, ho dimenticato di indicare l'edizione che io ho preso dei Racconti del Necronomicon - edito Fanucci. Suggerisco anche la collana ( 5 tomi, veramente completi e ben curati) della Economici Newton - tra l'altro uno dei curatori è Fusco, uno dei maggiori conoscitori di Lovecraft esistente in Italia. |
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Gran bel pezzo, prevedo molti commenti, altri miei ne seguiranno. Comincio così: qualcuno ha notato la pronuncia inglese di Abdul Alhazred ? Allasrid, cioè All as read, moLTO occulto e filosofico, no? |
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sul mio sito preferito si parla del mio scrittore preferito. cosa vuoi di piu' dalla vita???? un grande antico!!!!!!!!! hahahah |
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Un grandissimo!Io posso aggiungere un collegamento con il mondo del metal..chi di voi ha un album originale di Malmsteen controlli nei ringraziamenti..affianco a Leonardo da vinci,Paganini,Bach c è sempre anche H.P Lovercraft !!!!!! |
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Cavoli è vero: mi sono dimenticata di far notare la chiarissima analogia tra Le Montagne della Follia e Alien Vs Predator. |
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Complimenti per l' articolo. Io ho tutta l´opera di questo grande scrittore e ho letto tutto quello che lui ha scritto. Anche molti film si rifanno alle sue opere: dal mostro di Alien, al film La cosa, per non parlare dei film direttamente tratti dai suoi racconti: come From beyond, Re animator e Dagon.Un grandissimo che tutti gli appassionati del genere horror dovrebbero leggere.Io dopo essermi avvicinato al suo mondo sono stato totalmente preso dalle sue storie e non sono stato soddisfatto fino a che non le ho lette tutte. Complimenti ancora al sito e a Valentina per l´articolo. |
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