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REGARDLESS OF ME - Made in "Sicilia"
08/08/2009 (11997 letture)
Si parla spesso della necessità di supportare il Metal Made in Italy. Siamo qui oggi in presenza di una band italiana dal grande potenziale. Facciamogli dunque onore lasciando ampio spazio alle domande ed alle indiscrezioni. Signore e signori, ecco a voi i Regardless Of Me.

Renaz: Ciao Emiliano, innanzitutto grazie per la disponibilità e benvenuto su Metallized. Ti sarai accorto che sono rimasto soddisfatto dal vostro disco e quindi per me è un piacere parlarti...
Emiliano Sicilia: Ciao Renato e ciao a tutti i lettori, grazie mille per l’intervista. Sì, mi sono accorto che l’album vi è piaciuto ed il piacere è mio...

Renaz: Per una volta vorrei tentare di fare un pò di domande poco inflazionate, credo che potrebbe essere interessante anche per te... Innanzitutto, descrivimi se puoi il tuo processo creativo. Da quando ti siedi sul letto imbracciando la chitarra, a quando suoni il pezzo assieme alla band. Dal punto A al punto B, quanto è importante l'intervento degli altri? E' solo un aiuto in fase finale o gli altri scrivono concretamente sezioni ritmiche e melodiche?
Emiliano: Diciamo che il processo creativo non puo’ essere innanzitutto spiegato solamente a parole, visto che una vasta gamma di elementi vengono coinvolti nella produzione del risultato finale. Il fulcro della mia vita musicale è l’evoluzione, continua. Rimango influenzato da tutto cio’ che mi circonda, e non parlo solo di musica, ma anche dei suoni della natura, dell’industria, della city, dei colori, del tempo soprattutto. Una canzone racconta una storia, che si materializza nella mente dell’ascoltatore e non coinvolge solamente l’udito ma tutti i sensi; quando tutti vengono coinvolti allora l’obiettivo e’ stato raggiunto. The Counterfeiter è l’esempio piu’ lampante di tutto questo: la drammaticità delle note crea un’atmosfera a tratti asfissiante, a tratti compulsiva, dove il terrore si traduce in atto per poi esplodere quando entrano le chitarre… tutto questo richiama sensazioni di freddo, di paura, mentre la pioggia cade incessantemente su di noi, mentre si avanza nella nebbia in uno stato catatonico, dove la paranoia diventa una psicosi di difesa, dove la coscienza sposta l’oggetto della colpa. Scrivo musica continuamente, spesso mi capita nei momenti piu’ strani, tipo quando sono in giro, allora mi trovo costretto a registrare parti melodiche al volo sul telefonino… Gli arrangiamenti invece vengono curati da tutti noi, in modo da avere una visione piu’ ampia di quello che potrebbe essere il risultato finale.

Renaz: Una domanda per Pamela Manzo. Parlaci dei tuoi studi musicali. Apparentemente la tua preparazione è alta... quanto è stato importante per te studiare musica? Personalmente trovo che anche gli autodidatti a modo loro possano dire molto grazie ad una creatività diversa, innata. Tu come la vedi? Rivolgo quest'ultima domanda anche ad Emiliano.
Pamela: Ti ringrazio innanzitutto per l'intervista.
Ho cominciato relativamente da poco a studiare musica e canto. Ho sempre effettuato degli esercizi da sola e ad orecchio. Gli studi che sto compiendo ora mi permettono di capire meglio come modulare meglio la voce ma soprattutto, saperla controllare e dosare. Le canzoni scritte da Emiliano sono intense ed in tonalità a volte molto alte. Questo mi esalta moltissimo perchè il mio obiettivo non è quello di urlare dei messaggi... ma farli arrivare dritti al cuore con la giusta intenzione.
Emiliano: Credo che sia fondamentale avere una base solida di studio veicolato, parlando dell’ approccio allo strumento. Personalmente ho studiato per anni Flamenco e Bossanova. Il problema tuttavia dell’insegnamento è che la maggior parte dei maestri non riescono a scorgere quale sia la vera natura dell’allievo che hanno davanti. Il vero insegnante è quello che asseconda e sviluppa scientemente l’essenza del musicista, in modo da guidarlo verso la scoperta di se’ stessi e delle proprie capacità innate. Trovo quindi assurdo che si debba proseguire qualcosa che in realtà non porta a tutto questo in nome di stupidi programmi scolastici. Credo pertanto che dopo uno studio di base si possa tranquillamente proseguire da soli.

Renaz: Per Emiliano: ci vuoi illustrare la tua strumentazione, sia live che da studio? E' molto bello l'effettaggio sulle parti soliste, a mio avviso.
Emiliano: Per questo disco ho utilizzato esclusivamente chitarre Ibanez Universe 7 corde, testata valvolare Engl Powerball con casse Mesa e Line6 per avere una maggior profondita’ sui bassi.
Qualche mese fa sono diventato Endorser ufficiale di Manne Guitars (la mia marca preferita! Ndr) con il mio modello Signature a 8 corde, questo significa che il prossimo disco avrà un sound ancora piu’ scuro e devastante, seguendo la pasta sonora tipica dei Meshuggah e Nevermore. In piu’ utilizzerò d’ora in avanti una testata valvolare Peavey Triple XXX, un portento...

Renaz: Locomotive Records/Masterpiece. E' stato per voi un parto arrivare a questa situazione o per una serie di cause fortuite vi siete trovati con il contratto in mano?
Pamela: Sicuramente non è stato un caso fortuito.
Sono state inviate molte richieste, è stato fatto un grande lavoro per trovare una label che ci desse spazio. Abbiamo inviato il nostro lavoro e molte case discografiche ci hanno risposto positivamente...diciamo che è stato un connubio di scelte: la nostra e la loro.

Renaz: Se non sono troppo indiscreto, mi puoi dire Emiliano quanto costa la produzione di un disco come il vostro? La qualità audio è a mio parere medio/buona, potrebbe essere interessante per i lettori musicisti sapere quanto costerebbe a loro un lavoro del genere...
Emiliano: Al giorno d’oggi chiunque puo’ fare un disco tranquillamente a casa, ma la differenza con un prodotto da studio è abissale. Purtroppo la qualità costa molti soldi, non è di certo una novità The World Within è costato circa 7.000 euro, e non è assolutamente una cifra esorbitante per avere un prodotto competitivo. Se si ha un budget diciamo di 100.000 euro, si percepirà una differenza colossale, soprattutto a livello di mastering, di definizione dei suoni.
Se ascolti ad esempio un disco di Rob Zombie ti accorgi che sotto la ritmica c’è il “mondo”, ma tutto si sente assolutamente alla perfezione. Questo costa molto.

Renaz: Nessuno parla mai dei bassisti, eppure io li considero un compendio fondamentale al suono stesso della chitarra (tralasciando la componente ritmica in comunione con la batteria). Quanto reputi importante l'apporto di Enrico Cassano alle tue linee esecutive? Tra l'altro vedo che si occupa anche dei cori...
Pamela: Il lavoro di Enrico è fondamentale come quello degli altri componenti della band. Apporta novità e grande tecnica nonchè malleabilità. E' preciso e pulito nell'esecuzione, nei live a volte seguo le sue linee melodiche per creare nuovi spunti, proprio per non eseguire il tutto troppo simile al cd.
Sì, si occupa dei cori in maniera egregia... è un ottimo cantante... devo preoccuparmi?!?

Renaz: Leggi mai le pagine di Metallized? Anche questo è un lato oscuro delle band che recensiamo... che leggano qualcos'altro, oltre alla loro recensione? Forza, voglio un bel commento sulla nostra 'zine senza peli sulla lingua, sono pronto a tutto!
Pamela: Nessuna critica assolutamente! Trovo che il vostro sito sia ben strutturato, le pagine sono intuitive e le recensioni sono accurate come sempre. Forum, recensioni, ultime uscite, articoli, notizie in "tempo reale"... insomma... cosa si vuole di più?

Renaz: Di recente una certa band, in sede di intervista, ha criticato duramente il fatto che nelle nostre recensioni vengano fatti paragoni con altre band per descrivere il sound. Tu come la vedi? Non credi che certi accostamenti possano anche giovare e costituiscano un pass partout per l'ascolto del disco da parte dei lettori?
Emiliano: Ma certo, hai assolutamente ragione. Quello che ti voglio dire è che il bello di essere recensiti è proprio vedere come gli altri “leggano” la musica che si compone: le reazioni sono completamente differenti da persona a persona, e questo dipende dal proprio background, è assolutamente normale.
I Regardless Of Me sono persone molto tranquille che non perdono tempo a criticare questo o quell’altro.
Ci hanno spesso accostato ai Lacuna Coil e ai Within Temptation; poco importa se il paragone sia lontano da quello che vogliamo esprimere con la nostra musica, l’importante è essere avvicinati a delle band che hanno fatto davvero qualcosa di importante per la musica, quindi siamo molto contenti. Onore soprattutto ai Lacuna Coil, band straordinaria formata da persone magnifiche!

Renaz: Credo di aver terminato le domande piccanti! Un saluto ai lettori? Ciao e grazie ancora...
Pamela: Grazie a voi per l'opportunità. Un grosso abbraccio a tutti i Metallized!! Mi raccomando seguiteci perchè, come dice una nostra canzone: the show has just begun!... e sarà un bello show!



malmsteen
Giovedì 28 Aprile 2011, 17.50.19
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