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MALFEITOR - Sul Sentiero della Mano Sinistra...
05/09/2009 (2710 letture)
Sono orgoglioso di presentarvi l’intervista ad uno dei gruppi più importanti ed influenti della scena black metal italiana contemporanea: signori eccovi i Malfeitor . La band, ormai sulla bocca di tutti dopo l’uscita nello scorso 2007 dell’acclamato debut-album Unio Mystica Maxima, è stata invitata a rispondere alle nostre domande sulla neonata opera seconda: Icubus.

Pandemonium: Benvenuti su Metallized Malfeitor! È un onore per me e l’intera redazione ospitarvi sulle nostre webpages. Sono passati ben due anni dall’uscita del vostro ormai celebre primo full-lenght Unio Mystica Maxima: come avete trascorso questo periodo?
Fabban: Grazie a te e al resto per questa chiacchierata. Gli ultimi tempi non sono stati del tutto limpidi e fortunosi. Tutta una serie di problemi, imprevisti e strane dinamiche nella vita di tutti i giorni si sono avvicendati e moltiplicati e ognuno di noi, in un modo o nell'altro, hanno canalizzato il tutto in musica. Ognuno reagisce in maniera differente dinnanzi alle difficoltà della vita reale: noi abbiamo superato un periodo particolarmente complicato concentrandoci su di noi attraverso la musica e abbiamo superato agevolmente il tunnel. Spesso, nel momento in cui si abbattono nemici ed ostacoli, si torna in campo più forti di prima. A noi è accaduto esattamente questo. Personalmente credo di poter inserire il 2008 nel limbo delle annate più oscure, la cui memoria è e sarà per me motivo di grande orgoglio. Un anno fa di questi tempi non avrei neanche lontanamente immaginato di parlare in questi termini.

Pandemonium: La prima rilevante novità che ha attirato la mia attenzione approcciandomi al vostro nuovo album è un importante cambio di line-up, quali motivi vi hanno spinto in questa direzione? Com’è possibile mantenere l’integrità di un’Unione Mistica cambiando i membri della stessa? Esiste tutt’ora la coerenza d’intenti originaria o avete deciso di modificare il vosto pensiero e\o stile musicale a causa di questa scelta?
Fabban: Le cose cambiano e i cambiamenti spesso sono sinonimo di crescita. Il concetto di “Unio” per me ha valore assoluto nel momento si crea una simbiosi perfetta tra me e le persone che rientrano in questo nucleo. Ergo: fiducia, complicità, stima e serietà sono tutti fattori imprescindibili, innanzitutto tra un gruppo di amici e di riflesso in una band. Se uno solo di questi valori va a farsi fottere partono i calci su per i culo. Evidentemente tra noi c'era qualcuno che non si trovava più a proprio agio ed è stato sistematicamente ed irrevocabilmente allontanato. Siamo stati molto fortunati però, perchè abbiamo trovato un batterista a mio avviso decisamente migliore sotto tutti i punti di vista, Goraath , e un nuovo bassista, Narchost . Chi ascolterà Malfeitor dal vivo evidentemente concorderà con quanto sto dicendo. Il concetto di “cambiamento” (metamorfosi) peraltro è stato fortemente trattato in alcuni testi ed è stato eccitante poter constatare, dopo molti mesi, che quello che ho scritto si è rivelato assolutamente reale e concreto. Siamo stati la metamorfosi e il cambiamento che volevamo essere.
Hell:I0:Kabbalus : L'Unione Mistica è un concetto, non una realtà materiale. Chiunque possa raggiungere tale concetto può divenirne parte e canalizzarvi la propria energia, allo stesso modo chi lo abbandona e rompe il cerchio ne viene allontanato. Il concetto rimane tuttavia invariato, ed è questo che conta. Stessa coerenza di sempre, se non di più.

Pandemonium: Altro cambiamento notevole è il passaggio dalla Scarlet alla Agonia Records. Quali motivazioni vi hanno spinto a lasciare l’ettichetta del vostro fortunato debut a favore della nuova casa discografica? Forse il lavoro della Scarlet non appagava le vostre aspirazioni artistiche e\o economiche?
Fabban: A me piace cambiare, soprattutto in ambito discografico. Quando si firma per un'etichetta nuova è come ricominciare da zero e le motivazioni si rinnovano sempre. I contratti lunghi spesso congelano gli entusiasmi da ambo le parti e poi credo sia giusto avere sempre la possibilità di scegliere e valutare per un gruppo. Per questo preferisco firmare per un disco secco: se arriva una major o un'etichetta che offre maggiori vantaggi voglio poter essere in grado di decidere se cambiare o meno. Un pò è come avere una moglie da tanti anni: bisogna sempre mantenere acceso il fuoco altrimenti le cose vanno a puttane.

Pandemonium: Bene, vediamo ora di addentrarci nelle profondità del vostro nuovo lavoro: Incubus. Premettendo che l’ho trovato un buon album anche se molto diverso dal suo precedente, parlateci della sua origine: come è stato concepito?
Fabban: Ognuno di noi di solito propone delle idee e in fase di prove iniziamo a metterle insieme. Incubus è stato scritto attraverso un lavoro di squadra e credo che l'entrata di Hell:IO:Kabbalus abbia contribuito notevolmente alla crescita e all'evoluzione del nostro stile rispetto al primo disco. I nostri due chitarristi hanno svolto un lavoro ineccepibile a mio avviso. Questo è un disco complicato, difficile: è pieno di sfaccettature, sfumature quasi impercettibili... tutto è terribilmente emarginante in questo disco, ma al tempo stesso ogni singola nota è capace di insinuarsi nel cervello con una precisione quasi chirurgica. Spesso realizzare cose semplici e lineari ma che sono capaci di risultare letali all'ascolto è difficilissimo e noi in parte ci siamo riusciti.

Pandemonium: I testi di Fabban sono caratterizzati da tematiche quali la magia nera e l’anticristianesimo come su U.M.M. o presentano nuove riflessioni specifiche ad altri argomenti?
Fabban : I testi di Incubus sono la summa di due lunghi anni di applicazioni e operazioni sul Sentiero della Mano sinistra. V.i.t.r.i.o.l., studi ed applicazioni realizzati inizialmente assieme ad una persona esterna al gruppo, poi successivamente portati avanti in solitaria. Incubus è un contenitore, ergo il main concept del disco e di questi ultimi mesi, un contenitore che chiude un ciclo e ne apre un altro. L'immediatezza eterica ed irrazionale di U.M.M. si è trasformata in qualcos'altro e in questi testi ci sono sempre forti punti di contatto con “cose reali”, ovvero fattori che influenzano la vita di ognuno di noi: forza di volontà e trasformazione, coscienza del sè (scienza dell' “Io” quindi). Si tratta di una messa a terra, quindi, l'eterico che trova punti di contatto con il reale, la concretizzazione, l'espulsione in un eone reale, quindi inversione su Malkuth. In tutta onestà non abbiamo bisogno di scagliarci contro qualcosa che non ci infastidisce o danneggia: non mi interessano assolutamente concetti come guerra, “ammazziamo gesù”, “trucidiamo le suore”, “sodomizziamo i santi”, tantomeno ho la presunzione di deprogrammare la gente o di passare per un “letterato” o un tuttologo. Semplicemente preferisco scrivere testi che reputo intelligenti e che trattino qualcosa che lega fortemente quelle che sono le vibrazioni occulte o più semplicemente tutto ciò chè non si vede ma “si muove” alla vita reale. Credo che le cose più grandi si realizzano quando si lascia spazio all'istinto e ad un minimo di scriteriato abbandono del senso logico e razionale. Questo testi sono molto intimistici e concentrati su ciò che dovremmo realizzare di essere, ovvero entità all'interno delle quali albergano inferni e demoni da controllare, che mirano alla totale conoscenza di “sè stesse”. Alcuni lo chiamano inconscio. Sarebbe interessante per me conoscere l'opinione di un bravo psicologo riguardo questi testi.

Pandemonium: Ho notato (a malincuore) la scelta di mettere da parte la lingua italiana nelle lyrics di Incubus, per quale ragione avete optato per la sola lingua inglese? È stata una scelta obbligata dalle nuove composizioni o dalla ricerca di una internazionalizzazione volta a raggiungere il maggior pubblico possibile?
Fabban: “Internazionalizzazione”? ahh ahahahah... No no... Credimi, non riesco proprio a mettermi a tavolino a scrivere testi, musica o quant'altro. Quando arrivano le idee si concretizzano ed evidentemente in questo disco non avevo niente da dire in italiano, per quanto il disco è pieno passaggi in latino, in Caldeo antico... Non ho mai fatto della lingua un filo conduttore con menate come patriottismo “W l'Italia” e cose simili, se è questo che intendevi. Semmai un giorno deciderò di scrivere un testo sulle antiche tradizioni della Transilvania userò il rumeno... Poi mi chiedo: per quale motivo un gruppo o un'artista deve necessariamente riproporre qualcosa che ha già fatto? Non mi è mai piaciuto seguire le regole. Sin da piccolo.

Pandemonium: Passiamo a discutere delle composizioni in generale. Innanzitutto ci tengo a ringraziarvi a nome di tutta la redazione di Metallized per aver pubblicato sul vostro Myspace la recensione del nostro ex-collaboratore Sergio Vinci che ha molto apprezzato (assieme a tanti di noi) Incubus. Mio malgrado io, come molti lettori della nostra webzine, abbiamo denunciato nei commenti alla recensione, notevoli cambiamenti a livello di composizione e produzione non proprio all’altezza di quelle che erano le nostre aspettative. Dopo averci abituati alla furia cieca e spontanea dimostrateci in Unio Mystica Maxima, la maggior articolazione compositiva e la minor immediatezza dei brani di Incubus tradiscono un notevole cambio di stile a livello di songwriting. Cos’ha portato a tale mutamento?
Fabban: Dimmi. Credi davvero che la produzione di Incubus sia inferiore a quella di Unio Mystica Maxima? Io non sono di questo parere... e penso che abbiamo fatto un enorme passo in avanti a livello di sound, produzione e post-produzione. Il gap è di quelli che necessitano anni e anni di tentativi, mentre noi siamo risuciti a migliorare tantissimo la produzione già al secondo disco. Così come non credo che Incubus sia un disco dai pezzi meno immediati... Down with me, Incubus e molti altri brani mi sembrano molto immediati, anche troppo... In molti oggi ancora credono che per realizzare musica estrema di qualità sia assolutamente necessaria la velocità o la barbaria. Se non fai roba come quella dei Marduk dei primi anni '90 sei una merda... Mah... Io punto molto sul pathos e sul feeling nella musica e cerco di fare in modo che i miei testi trovino la culla ideale nella musica. I testi mi piacciono nella musica, non sulla musica. Noi abbiamo semplicemente inciso ciò che volevamo incidere. Personalmente credo che questo sia uno dei dischi più bastardi, violenti ed oscuri sino ad ora pubblicati in Italia. Ma è solo la mia opinione. Chi ha letto i testi ascoltando la musica sa di cosa parlo. Per il resto... la musica, così come un quadro o una scultura è qualcosa di assolutamente soggettivo.
Hell:I0:Kabbalus: Semplicemente la crescita personale, il desiderio di cercare nuove strade, nuovi percorsi da battere, i cambiamenti che abbiamo subìto nel corso di questi due anni a livello personale. Sarebbe stato troppo facile (e anche noioso come musicista) creare un album fotocopia del precedente e accontentare tutti. Malfeitor è un progetto in continua evoluzione, come è giusto che sia, pur rimanendo in un contesto estremo musicalmente e concettualmente. Un opera giovanile di Beethoven non suona come i suoi quartetti degli ultimi anni di vita, gli Emperor non sarebbero chi sono se avessero fatto 4 dischi identici a In the Nightside Eclipse. Ogni artista ha un suo percorso, più o meno irto di difficoltà. In ogni caso, l'analisi fatta nella recensione coglie il punto di questo disco, è un'opera che va interiorizzata attraverso ripetuti ascolti ma che una volta assimilata può fare davvero male, molto più male di Unio, con una violenza psicologica e fisica molto più sottile e infida, come un cancro.

Pandemonium: Noto un nuovo approccio nelle partiture chitarristiche: riff molto melodici quali quelli di Mysterious, Mystical, Majestic sono paragonabili più ad un death metal di matrice svedese che al black metal old school norvegese. Quali sono state le bands che principalmente vi hanno influenzato nella stesura dell’album?
Fabban: Le uniche vere grandi influenze di questo disco sono le sofferenze che abbiamo dovuto combattere e superare. E i nostri demoni interni.
Hell:I0:Kabbalus: Nessuna in particolare, ogni membro di Malfeitor ha il proprio background musicale, e ognuno ha portato il materiale che riteneva più opportuno e in linea con il suo stato d'animo, indipendentemente dagli ascolti. In quel periodo ho consumato quantità industriali di metal classico, Accept, Angel Witch, Diamond Head, Mercyful Fate, Judas Priest...ma ciò che compongo non ha alcuna attinenza con ciò che ascolto in un dato momento della mia vita.

Pandemonium: I suoni di Incubus sono massicci, compatti, granitici, tutt’altra musica se comparata alle graffianti sonorità di Unio Mystica Maxima. Com’è stato registrare ai Le Serpent Rouge Studio di Roma?
Fabban: Cosa vuoi che ti dica... Il disco parla da sè.
Hell:I0:Kabbalus : Sinceramente è stato molto problematico, si sono creati svariati conflitti e non è stato facile conservare la serenità necessaria per lavorare su un progetto di questo livello. Ma non mi piace guardare al passato, l'importante è che il risultato finale sia stato all'altezza.

Pandemonium: La voce di Fabban in particolare appare chiara e pulita nella pura violenza del suo screaming, a discapito però delle sonorità strazianti e laceranti create dagli effetti utilizzati nel precedente album. Inoltre si notano minor parti corali nelle nuove composizioni. Quali sono i motivi di queste scelte stilistiche?
Fabban: Credo che nella musica debba prevalere l'istinto. La musica non nasce da motivi specifici, nasce e basta, generando “conseguenze”. Ho cantato esattamente quello che volevo cantare, dove volevo cantare. Non ho motivi o scelte stilistiche particolari… Una sola cosa ho chiesto in fase di registrazione: la mia voce prima di qualsiasi tipo di effetto digitale, la volevo cruda, snervante...

Pandemonium: Immagino che nel vostro immediato futuro vi impegnerete in una tournè per promuovere Incubus. Avete già programmato date in Italia e\o all’estero? In caso affermativo avete nuove idee per le vostre live performances o nulla è cambiato dal buon impatto scenico proposto nelle precedenti date?
Fabban: Non credo faremo un vero e proprio tour, ma diverse date sparse in Italia, in Europa e spero anche negli Stati Uniti. Dal vivo saremo ciò che siamo sempre stati, ma temo che questa line-up dal vivo risulterà molto più potente e tecnica. Chi vedrà giudicherà.
Hell:I0:Kabbalus: Abbiamo organizzato un release party a Milano di cui daremo l'annuncio a breve e un festival in Belgio a novembre, stiamo inoltre organizzando varie date in Italia, mentre per quanto riguarda l'Europa, se ne occuperà Agonia direttamente.

Pandemonium: Bene, ho concluso le domande, vi ringrazio per il tempo concessomi e sperando di aver appagato le curiosità di tutti i nostri lettori vi lascio l’ultima battuta.
Fabban: Alla prossima. E grazie per lo spazio.




Uno qualsiasi
Venerdì 11 Settembre 2009, 13.00.17
8
Adimiron se sapessi che sono entrambi gruppi di Malfeitor Fabban, ecco come il discorso diventa molto più sensato. Se non conosci i gruppi la colpa non è mia
Adimiron
Venerdì 11 Settembre 2009, 12.06.36
7
sono bravi, ma preferisco i Testament. che discorso è, non ha senso.
Uno qualsiasi
Lunedì 7 Settembre 2009, 16.29.29
6
Son bravi, ma preferisco gli Aborym.
Gasta
Lunedì 7 Settembre 2009, 15.12.48
5
"inversione su Malkuth" >> Umpf, non la capisco... Cioè...nel viaggio verso Kether loro fanno retromarcia su Malkuth o partono già da Kether (che culo! XD)? Mi intrippano stì discorsi però Proverò a sentire qualcosa prima o poi...
Nightblast
Lunedì 7 Settembre 2009, 14.41.08
4
Rettifica doverosa: ho ascoltato BENE la band. Sono molto, ma molto bravi. Degni portatori della fiamma nera italiana.
Pandemonium
Lunedì 7 Settembre 2009, 13.32.51
3
E non ti sbagli Khaine, dei veri professionisti. Rinnovo la mia stima verso Fabban e Hell:I0:Kabbalus, dobbiamo esser fieri di avere una band come i Malfeitor in Italia.
Khaine
Lunedì 7 Settembre 2009, 13.08.33
2
Non conosco la band ma il tenore delle risposte mi fa pensare a delle persone molto mature e propositive... andrò su myspace ad ascoltarli subito dopo pranzo!
Nightblast
Domenica 6 Settembre 2009, 11.06.50
1
Apprezzavo gli Aborym...Qusti non mi dicono un granchè. Cero sono cattivissimi e tutta quella roba lì, ma è sempre la solita minestra.
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