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NIHIL EXTREME METAL FEST 09 - Il resoconto della sesta edizione
16/09/2009 (5583 letture)
SABATO 5 SETTEMBREASPHYX HEADLINER
Cose sacre.
Come le immaginette e l'acqua santa…
Come il sabato: una di quelle giornate che ogni scrupoloso lavoratore intende dedicare a se stesso; la sveglia puntata tardi, un pranzo goloso, l'amato passatempo ed una serata all'insegna degli amici e del divertimento.
Cose sacre. A cui non si rinuncia!

Sabato (5 settembre) è però anche il giorno d'apertura del Nihil Metal Fest, promettente kermesse metallica che sbandiera nel programma tante band italiane (più o meno emergenti) ma pure (e soprattutto) i black-thrasher Destroyer 666 ed i mostri del death old school Asphyx, quali headliners. C'è qualcuno, molti in verità -considerati i differenti accenti che ho percepito nei pressi e dentro il locale-, che per esserci ha sacrificato almeno tre delle concessioni che il primo giorno del week end normalmente propone: gente fatta di metallo che per il metallo non ci pensa ad anticipare sconsideratamente l'orologio a cucù ed a cancellare impegni più o meno importanti per affrontare, magari anche in solitudine, viaggi di ore ed ore.
Pagandoli profumatamente, s'intende!

Cosa è stato offerto a questa volenterosa folla (alcuni dati in mio possesso parlano -durante lo show degli Asphyx- di circa 400 persone)?
Escludendo la lista delle band (nota e degna, a meno dei defezionari -per forza maggiore- Kadavar) ciò che i 22 euro a giornata (40 per l'abbonamento sabato-domenica) hanno concesso è stato:
- un locale sufficientemente grande ma sempre buio ed evidentemente improvvisato per eventi di simile portata;
- una zona bar infrequentabile a causa dei costi spropositati;
- un ambiente circostante privo di qualsivoglia sevizio che ha obbligato decine di metallers ad accendere il motore della propria auto per cibarsi e refrigerarsi (il caldo era soffocante -dentro e fuori il locale);
- un sound impastato e mai (dico mai) chiaro e bilanciato a favore delle band;
- un volume inconcepibilmente alto tale da causare nel sottoscritto uno sgradevole effetto fischio per molti giorni a seguire;
- gruppi in evidente stress da frenesia, con il sound-check appiccicato all'esibizione, come ai tempi del concertone della scuola -tanto per intenderci.

Un fallimento totale? No, credo di no: i gruppi ce l'hanno infatti messa tutta per superare le difficoltà ed aiutare il pubblico a digerire le pillole amare di cui vi ho appena fatto nota. A parte la delusione iniziale per non poter godere del buon death "americaneggiante" dei Kadavar, tutte quante le esibizioni sono state energiche e coraggiose, alcune addirittura performate confrontandosi con i pochissimi fedeli che hanno coraggiosamente colorato le prime file del frontepalco. Ottima la carica sprigionata dai Delirium X Tremens, fautori di un death dalle tinte secche e violentissime. Spigliati, ma molto meno impattanti i piemontesi Eroded. Ottimi, divertenti e un po’ più chiari, grazie anche all’utilizzo di un’unica chitarra, i The Tombers dei blasonati Algol (Hiems, Forgotten Tomb) e Il Colonnello (Frangar). Non pervenuti -causa sete- i Void Of Vomit, -causa fame- i Nefas.
Non vi sto dicendo nulla riguardo alla tecnica delle varie prove? Francamente non me la sento di giudicare in queste condizioni.

Ma veniamo al dunque: Destroyer 666 e Asphyx.
Gli australiani, ritornati dopo 7 lunghi anni con un vero full-lenght, hanno esibito sul palco una sicurezza ed una sfrontatezza che credevo persa con il passare degli anni: formazione compatta sull’orlo delle transenne, occhi ben puntati sul pubblico, un K.K. Warslut magnetico e maligno. Il suo screaming fatica ad essere perfettamente distinguibile, ma nei momenti più aperti (pochissimi) suona demoniaco nell’oscuro Club 71. Gli altri stilemi, confermati nella mia prima audizione “live”, prevedono due chitarre serratissime impegnate nel classico riffing thrasheggiante che ha reso riconoscibili, in ogni parte del mondo, questi 4 insolenti australiani ed il drumming cadenzato, martellante e precisissimo di Mersus, forse un po’ troppo secco, tuttavia fedelmente aderente alle studio-performance. L’approccio globale della band mi piace, nonostante il genere non sia tra i miei preferiti in ambito black: no face-painting, nessun fronzolo per uno spettacolo depurato da inutili protagonismi (che peraltro farebbero a pugni con la schiettezza sonora presentata), un metal sincero e davvero molto heavy. La setlist si muove abilmente tra i brani più datati e la presentazione del nuovissimo Defiance, ritenuto sottotono rispetto al precedente Cold Steel... For an Iron Age e per questo ben miscelato durante l’esibizione.
I fan apprezzano e lo spettacolo finisce in un tripudio di applausi a conferma dell’apprezzamento di tutti.
Bravi per la gente, bravi anche per il sottoscritto.

A questo punto la giornata volge verso il suo naturale apice: sul palco stanno per salire gli olandesi Asphyx e la cardinalità del pubblico assume caratteristiche importanti.
La sorpresa viene rovinata, come da copione, dal soundcheck posizionato a monte dell’esibizione, con la band obbligata a scoprire in anticipo le carte per permettere al proprio fonico di comporre bilanciamenti il più possibile adeguati: il risultato sarà comunque poco distante dalle precedenti esibizioni, anche se qualche beneficio è stato comunque conseguito. Ma veniamo allo spettacolo vero e proprio. Il grido dell’immenso Van Drunen squarcia il Club 71 sulle note dell’opener Vermin e l’headbanging si scatena subito potentissimo. Le caratteristiche del sound marcio, su cui i nostri hanno sempre basato le proprie composizioni, si sposano perfettamente con la sede live: l’urlo roco di Martin guida tutta la performance quale imprescindibile arma a proprio favore (incredibile vocalism), sia nelle accelerazioni incalzanti dove la metrica aumenta in frequenza senza perdere un solo punto nella restituzione timbrica, sia nei frequentissimi mid-tempos dove l’ugola si “trascina” lentamente sui rintocchi imposti da un Bagchus concentrato e precisissimo. Il suo stile minimale soffre (e fa soffrire) solo nei momenti in cui l’amico e collega Baayens gioca con le note singole, staccandosi da quel riffing autorevole che caratterizza da anni il modo di costruire il progredire degli Asphyx nei vari titoli, vecchi e nuovi: un po’ per le condizioni al contorno piuttosto sfavorevoli, un po’ per la tecnica guitar-copy di Gubbels che sostiene armonicamente l’amalgama nei momenti “pieni” ma che -di contro- completa poco niente nelle parti ariose, non trovo fatica a considerare migliori le song più fitte e tirate. Ed allora il miracolo olandese si perfeziona nelle fantastiche Scorbutics, Bloodswamp e Death… The Brutal Way (dall’omonimo Death… The Brutal Way), così come nelle storiche Wasteland Of Terror, The Rack e Rite Of Shades, brano tratto dal memorabile EP Last One On Earth con cui si conclude -tra urla ed applausi- l’ultimo show di questa prima giornata di Nihil Metal Fest.
Milano ha incontrato gli Asphyx e li ricorderà per un pezzo!

Bilancio: grazie ai due heads il sabato non è stato totalmente sprecato; di mio vado a casa perplesso per la resa complessiva non certo di altissimo valore, ma comunque contento di aver finalmente apprezzato gli eroi della mia gioventù.
Alla fine rinunciare alle cose sacre…
… per me è oramai un’abitudine!!

SETLIST ASPHYX
The quest (intro)
Vermin
Scorbutics
The Krusher
Ms Bismarck
Bloodswamp
The Sickening Dwell
Death The Brutal Way
Asphyx II (They Died As They Marched)
Wasteland of Terror
Forgotten War
Eisenbahnmörser
Pages in Blood
The Rack
Last One on Earth
Rite of Shades






DOMENICA 6 SETTEMBREDARK FUNERAL HEADLINER
Lo dirò subito: il Nihil Estreme Metal Fest è stato un festival rovinato principalmente dai suoni. Passino i costi esorbitanti della birra –a meno che non si voglia considerare accettabile di pagare cinque euro per un bicchiere da 33 centilitri- perché, in fondo, non si è obbligati a bere per gustarsi un concerto; passi l’eccessivo caldo all’interno del Club 71 perché, in fondo, noi metallari sopporteremmo ben di peggio pur di gustarci una giornata di sana, metallica musica; non si può giustificare, invece, di non riuscire a distinguere le note suonate dalle chitarre, di non capire assolutamente niente di quello che sta succedendo sul palco, di dover subire dei volumi eccessivamente alti per un evento svoltosi in un locale –ahimè, per le band coinvolte e per chi si è sbattuto per realizzarlo- di così piccola portata.

Trascorsa l’esperienza audiometricamente negativa del primo giorno di questa furiosa manifestazione metal, speravo che qualcosa potesse cambiare nella qualità dei suoni; immaginavo che gli addetti al banco del mixer avessero imparato qualcosa dal giorno precedente, ma è evidente che mi sbagliavo. Qualcuno mi diceva che il Club 71 solitamente si occupa di tutt’altro genere di musica –liscio, a quanto pare- e che quindi i fonici non possono essere preparati per affrontare con grande professionalità un set metal: rimane però il dubbio che, più che non esser preparati, fossero completamente sprovvisti dell’udito, dato che anche un non addetto ai lavori poteva dedurre che quei volumi erano, a prescindere dal genere di musica proposta, troppo alti per poter capire qualcosa di quello che stava succedendo onstage.

Questa situazione è il motivo per cui non posso parlarvi in maniera adeguata di molte delle band che hanno partecipato al secondo giorno del Nihil Estreme Metal Fest: eccezion fatta per i Gort e gli Ul Mik Longobardeath, le cui esibizioni sono andate perdute per cause di forza maggiore -legate per i primi ad un colpevole ritardo del sottoscritto sulla scena e, per i secondi, alla necessità di cibarsi- non posso dire di possedere elementi sufficienti a valutare le altre band. Certamente ho notato un buon livello tecnico in tutti i gruppi partecipanti, dagli Exence agli Stormcrow, passando per Unholy Land, Lunarsea, Malasangre e naturalmente i Nefarium, ma onestamente non posso proprio dirvi altro, se non che tra questi mi hanno colpito in maniera particolare i romani Lunarsea, il cui ultimo Route Code Selector è stato ben apprezzato sulla nostra webzine e che sarei curioso di vedere dal vivo in condizioni più fertili, gli spettacolari e teatrali Malasangre, perfetti nella sincronica manifestazione del sentimento doom –complice anche il fatto che, suonando con grande capacità un tipo di musica assolutamente cadenzata, il loro concerto è anche stato uno dei pochi momenti comprensibili dell’intero festival- ed, in ultima analisi, i Nefarium che, in linea con quanto di loro già presente sul nostro database, hanno dato prova della loro bravura riuscendo a compensare i problemi sonori con la loro efficace e convincente presenza scenica.

Fin qui, dunque, un’occasione sprecata: sono più che convinto che con dei suoni dignitosi questo secondo giorno di festival sarebbe riuscito, tutto sommato, abbastanza bene; sostanzialmente il bill era abbastanza variegato nei generi suonati e tutte le band partecipanti hanno dimostrato di sapere come calcare un palco e di avere il potenziale per stupire gli ascoltatori. Questo discorso vale in particolar modo per lo spettacolo imbastito dai Dark Funeral, che ha letteralmente reso la serata meritevole di essere vissuta: nonostante il grosso dei problemi sonori fosse rimasto lì dov’era –si, pure agli headliner capita!- l’eccellente esibizione degli svedesi è risultata abbastanza comprensibile anche a chi, come me, è costretto a confessare di conoscere solo alcuni dei brani della loro discografia. Brilla tra tutti la voce nera di Emperor Magus Caligula, grande nell’interazione col pubblico così come grande è stata la performance chitarristica di Lord Ahriman e di Chaq Mol, precisi, puliti, scenografici e contemporaneamente aggressivi nell’approccio live; l'unica piccola critica mi sento di farla nei confronti del batterista Dominator, il cui lavoro di doppia cassa non è stato esattamente “svizzero”: ma forse qui il problema è da imputare ad uno strumento probabilmente molto diverso da quello che il musicista è abituato ad utilizzare, e comunque qualche imprecisione non può certo rovinare uno spettacolo sostanzialmente buono. Più che buono, dovrei dire buonissimo a giudicare dalla reazione dei presenti: nonostante l’affluenza fosse inferiore di un buon 30/40 per cento rispetto al giorno precedente, molta gente era attaccata al palco a godersi lo spettacolo, subendo le spinte dei violenti poghi che spesso si creavano, soprattutto sull’onda emotiva di pezzi come 666 Voices Inside –estratto da Attera Totus Sanctus- come anche Vobiscum Satanas ed il discusso An Apprentice Of Satan.

Per concludere vorrei sottolineare nuovamente che al Nihil Estreme Fest, al di là dei dettagli, è mancata principalmente quel minimo di qualità audio che si richiede ad un qualunque evento live –anche al concerto della parrocchia. Peccato perché, a giudicare dalla qualità delle band coinvolte, sarebbe bastato veramente poco per trasformare quest’edizione in un gran bel ricordo per tutti.



Testo a cura di Nicola "Khaine" Strangis

Tutte le foto a cura di Karmaphoto



Khaine
Giovedì 17 Settembre 2009, 19.56.01
19
@ Filippo: non scusarti per gli errori di battitura, non c'è problema Quello che tu dici è molto vero: posso esprimerlo come opinione personale e per esperienze collegate alla mia vecchia vita da "musicista". Capirai bene però che, per evitare denunce, non posso dirlo in ambito "ufficiale", ma spero che si sia capito comunque
Filippo Palma ( Lunarsea)
Giovedì 17 Settembre 2009, 18.33.18
18
recensione... so tornato ora da lavoro, so stancooooo
Filippo Palma ( Lunarsea)
Giovedì 17 Settembre 2009, 18.31.50
17
Grazie Nicola per la recenzione, spero tu ci possa sentire presto dal vivo con suoni decenti, purtroppo la colpa credo nn sia di nessuno nè dei fonici che almeno per quello che ho visto per il nostro gruppo hanno fatto il possibile, nè dell'organizzazione, questo abbiamo e questo ci tocca tenere.. per adesso.. i locali fatti bene chiedono molti soldi e se nn sono gruppi conosciutissimi o del posto nn ti fanno suonare.. questa è la verità vissuta sulla pelle..e che vivono tutte le altre band con cui abbiamo suonato. Grazie cmq a tutti voi che sostenete il metal italiano che nn è secondo a nessuno !!!
Pandemonium
Mercoledì 16 Settembre 2009, 21.10.47
16
Hai fatto bene Rospomania, e io ho solo risposto a tono. Capita spesso e non c'è nulla di strano. Qui accettiamo i commenti di chiunque e tu hai dato comunque una tua visione più che apprezzabile. Ovvio che se il contributo si fosse limitato al tuo primo commento anche la mia incazzatura diventa comprensibile! L'importante è capirsi.
Khaine
Mercoledì 16 Settembre 2009, 19.33.44
15
PS: comunque la teatralità dei Malasangre sta nella loro capacità di rendere doom anche nel vivere il palco -leggasi: l'operato del cantante e i pochi ma coordinati movimenti dei musicisti.
Khaine
Mercoledì 16 Settembre 2009, 19.25.03
14
Allora io capisco la scazzatura di Rospomania e me ne scuso, però tu devi capire la mia posizione: i Malasangre e i Dark Funeral sono LE UNICHE due band di cui si sia capito qualcosa, nella giornata del 6. Degli altri veramente non si capiva nulla di nulla, salvo forse i Lunarsea che però, proponendo un genere più melodico degli altri, forse erano in questo senso aiutati... ma mi dici tu in che maniera si può descrivere un ronzio assordante? Giuro che mi dispiace, ma questo è.
Giasse
Mercoledì 16 Settembre 2009, 19.12.27
13
Guardate ragazzi... vi spiego il point of view (almeno per la mia parte): noi siamo tutti super appassionati di musica e, credetemi, è quello ciò che conta. Non stiamo commentando un disco, ma una live performance in cui vorrei farvi capire (principalmente) l'abilità dei vari componenti di esibirsi in presa diretta. Qui la mission è davvero impossible. Potevo condire tutto millantando molti aggettivi, ma sarebbe stato null'altro che uno specchietto per le allodole. Ho scelto la strada della schiettezza perchè è ciò che io vorrei da un 'zine. Può non piacere, ma è questo il ragionamento. Lo dico sempre e questo è il momento per ribadire: anni fa vidi i Death (tour di Individual). Erano zero "fotogenici", jeans e maglietta, poche parole, zero riferimenti al pubblico... non certo una macchina da guerra per l'appassionato di "spettacolo"... ma come suonavano... dio mio come suonavano... Spero che l'esempio renda bene l'idea! Cmq no problem per le opinioni. Siamo proprio qui a discutere... ma no inutili flame che poi si perde di vista l'oggetto del "contendere"...
Rospomania
Mercoledì 16 Settembre 2009, 19.09.06
12
Va bene ragazzi. Ho semplicemente voluto esprimere una mia opinione, magari con toni un po' rozzi ma, dato che siamo su un sito di metallari e non di suore carmelitane scalze, direi che ci può stare senza offendersi troppo no? Saluti a voi.
Pandemonium
Mercoledì 16 Settembre 2009, 19.03.45
11
Io sono sereno Rospomania, e ti faccio i complimenti per la testimonianza. Il secondo giorno non c'ero ma dati i presupposti mi congratulo per la tua permanenza davanti al palco. Comunque sia, un live report decente su un concerto così scadente era difficile da buttar giù e non di sicuro per colpa dei recensori.
Rospomania
Mercoledì 16 Settembre 2009, 19.03.40
10
Giasse...non mi ero accorto che eri tu l'autore della prima giornata, che è sicuremente recensita meglio...per quello che hai potuto fare. Il mio riferimento era alla seconda giornata.
Rospomania
Mercoledì 16 Settembre 2009, 19.01.54
9
Pandemonium...pure io ho fatto kilometri e sono tornato a casa con le balle girate, senza 22 euro del biglietto, 50 euro di cd vari e una trentina per le birre (può bastare?), però 2 frasi per ogni band sono stato in grado di metterla giù... Dai fai il bravo...
Giasse
Mercoledì 16 Settembre 2009, 19.00.21
8
Sul tuo commento precedente (@ Rospomania)... preferisco non dilungarmi. Ti invito solo a leggere i miei altri: giudico quando posso giudicare! Le band le conosco tutte perfettamente (e come me Khaine) e se avessi voluto "ingannare" i lettori ci avrei messo meno tempo e meno fatica... ah... e meno "dispiacere"...
Rospomania
Mercoledì 16 Settembre 2009, 18.54.36
7
pandemonium...ci ho messo mezz'ora a scrivere il mio report sulle band...non 10 giorni. Mi sembra di aver detto qualcosa in più di voi...senza trascendere in giudizi tecnici che giustamente non si possono dare dati i suoni allucinanti. Ritengo che sia un servizio che i lettori ricercano in una zine metal. Stai sereno. Ciao
Giasse
Mercoledì 16 Settembre 2009, 18.53.44
6
Ottima testimonianza. Concordo su tutto e particolarmente sui Malasangre che però -già lo sapete- sono un mio pallino da 2 anni. Gruppo fantasmagorico, sopra le linee in tutto, ora migliorato grazie alla performance del nuovo singer... bravi bravi bravi!!!
Rospomania
Mercoledì 16 Settembre 2009, 18.49.08
5
Lo faccio io un breve resoconto della seconda giornata: GORT - Un discreto gruppo di black metal essenziale, in stile norvegese, una prestazione senza infamia e senza lode. Buona la presenza scenica dei componenti EXENCE - Thrash Death metal piuttosto tecnico e nervoso, suonato da ottimi musicisti. Musica forse un po' troppo freddina, ma bravi. Buona prestazione. UNHOLY LAND - Black- Death metal velocissimo e furioso quello presentato da questa band. Musicisti tecnicamente preparati, esecuzione chirugica, presenza scenica non esagerata ma assai carismatica di tutti i componenti. Personalmente fra i migliori. LUNARSEA - Death Metal melodico di buona fattura quello proposto da questo gruppo. Ottima prestazione a livello di presenza scenica e di esecuzione dei brani anche se sono stati penalizzati, soprattutto negli assoli dei due chitarristi, dal bilanciamento dei suoni osceno! STORMCROW - Band black metal di vecchio stampo svedese. Bravi, veloci fanno musica non molto tecnica ma proposta in un live rende sempre. Si presentano con face painting, discreta tenuta di palco. Pessimi i suoni anche per loro...purtroppo. MALASANGRE - Funeral Doom che rasenta il Drone potrei definire il genere presentato dalla band. Buone le composizioni, esecuzione nella media dei gruppi di questo tipo (non richiede particolare perizia), ritmi alienanti, voce allucinata e "disperata". Essendo musica lenta e cadenzata sono gli unici che han goduto di una definizione sonora decente (dato il genere, è più facile avere una resa sonora migliore). Personalmente fra i migliori. Ul MIK E LONGOBARDEATH - Non li ho seguiti in quanto non mi piaciono molto e mi son preso una pausa per girare fra gli stand di cd e magliette presenti (nota positiva del fest) NEFARIUM - Band italiana di caratura internazionale. Black metal ultra tirato con annessa scenografia in tema, face painting catene e tuniche amaranto. Ottima esecuzione, molto trascinante e buona presenza scenica. DARK FUNERAL - Ci ha già pensato il reporter. Spero di non aver dimenticato nessuno.
Pandemonium
Mercoledì 16 Settembre 2009, 18.46.08
4
Rospomania, io ero presente con i miei colleghi che hanno scritto il live report. Ti posso confermare che loro (a differenza mia) hanno avuto la pazienza di starsene davanti al palco a sorbirsi il continuo muro di rumori (perchè di suoni non si può parlare) della maggiorparte delle band. Credi sia semplice giudicare una band da recensore con la qualità acustica di quel locale? Come fai a dare degli pseudo scribacchini a chi evita di giudicare per correttezza professionale band di cui non conosce il repertorio (perchè la maggior parte emergenti) dato che in quelle circostanze il risultato sarebbe stato disastroso? cioè, tu cos'avresti descritto di performance nelle quali al di la della presenza scenica non si riconosceva nemmeno un riff? Ovvio che Giasse e Khaine hanno parlato degli headliner, sono stati gli unici a fare un check decente con un risultato comunque scadente! Se hai tanta voglia di insultare qualcuno prenditela coi gestori di quella merda di locale, non venire a dar la colpa a chi si fa kilometri per assistere ad un concerto principalmente di band emergenti e se ne torna a casa senza 40 euro e i coglioni girati per non aver sentito una mazza per due giorni. Invece di ringraziare i recensori per esser riusciti a descrivere qualcosa e aver dato uno spazio sulla rete all'evento tu che fai, li insulti? In realtà è per questo che la scena italiana è degradata, non c'è rispetto nemmeno per chi tenta di rendere migliore il panorama internazionale. Vergognati.
Rospomania
Mercoledì 16 Settembre 2009, 18.26.42
3
Insomma....alla fine della fiera è stato un festival di merda...e di merda è pure questo report. Come è possibile scrivere fiumi di parole senza dire niente??!! L'impressione che da il recensore è di essersene altamente sbattuto i coglioni delle bands italiane e aver seguito solo i 3 nomi importanti in cartello. I suoni erano alti e brutti ma uno, se ha assistito alle varie prestazioni dei gruppi, è in grado di dare qualche valutazione (ovvio senza sbilanciarsi eccessivamente sia da un lato che dall'altro) sia sulla tecnica che sulla presenza scenica di una band. Troppo facile dire "band valide che sanno come si tiene un palco". E' come non dire niente. "spettacolari e teatrali Malasangre"??? Non me ne vogliano i Malasangre, li ho visti ascoltati (bravi, sono uno dei gruppi che ho apprezzato maggiormente)) e apprezzo tantissimo quel genere ma, cosa avevano di spettacolare e teatrale?? ma che concerti hai visto?? Certe cose (il locale, il festival, i prezzi, i suoni...e i recensori che spesso non pagano neanche)sono la conferma che la scena metal italiana fa pena. Salvo solo le bands (in riferimento al festival) che devono avere una passione infinita ed ammirevole per riuscire ad andare avanti in un panorama così deprimente, dove per suonare in qualche posto decente devono anche pagare. Complimenti. Forse però la bands dovebbero essere le prime a ribellarsi a queste schifezze, anche se è difficile dire no ad una passione. Cari pseudo - scribacchini, state a casa la prossima volta se ve ne dovete uscire con sterili report come questi. Grazie
Pandemonium
Mercoledì 16 Settembre 2009, 13.59.26
2
In quel locale non ci torno nemmeno se mi pagano: inqualificabile. liscio? aaa! ora si spiega il volume da sordi e la "qualità" inesistente. Già mi vedo la mandria di nonni che si abbassano il volume dell'apparecchio acustico per riuscire a ballare... @Khaine & Giasse: l'unica nota positiva per quanto mi riguarda è stata passare la maggiorparte del tempo a parlare con voi. Pure gli Asphyx son riusciti a rovinarmi... che vergogna.
Raven
Mercoledì 16 Settembre 2009, 13.19.51
1
Festival perfettibile a quanto pare.
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