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ANGRA + DRAGONHAMMER
TRAFFIC CLUB - ROMA

IRON MAIDEN - La biografia
22/03/2003 (17104 letture)

Nel 1971, in piena epoca punk, il quindicenne londinese Steve Harris abbandona il sogno di diventare un giocatore di calcio professionista del West Ham e decide di dedicare il suo tempo libero alla musica. Compra un basso Fender Telecaster e inizia a suonare nella sua prima band heavy metal, i Gypsy's Kiss. Nel '75 Harris fonda gli Iron Maiden, dopo lo scioglimento della sua seconda band, gli Smiler, con i quali scrive "Innocent Exile", "Burning Ambition" e "Drifter", che vengono in seguito ereditate dai Maiden. Trova spunto per il nome dalla Vergine di Norimberga, una macchina di tortura a forma di sargofago con delle punte all'interno del coperchio, vista in un documentario della BBC.
Purtroppo i Maiden inizialmente non riuscivano a trovare locali in cui esibirsi, dato che il punk era di moda e se non lo suonavi non venivi considerato da nessuno, nè dai gestori dei pub, nè tantomeno dalle riviste della musica 'underground' (figuriamoci i produttori discografici!). Inizia così per Steve Harris e soci una vera e propria lotta contro il movimento punk, che a questo punto non potevano fare a meno di odiare.
I primi approcci con il pubblico avvengono al Ruskin Arms, uno dei pochi locali londinesi con visione heavy metal, che appare anche in molte copertine dei loro album. La formazione vede alle chitarre Bob Sawyer e Dave Murray, alla voce Dennis Wilcok, alla batteria Ron Matthews e al basso Steve Harris. Sono il primo gruppo a vendere le magliette: portare la scritta "Iron Maiden" sulla maglia era come dare un gran calcio nel culo al punk! Inoltre i Maiden cercavano sempre di rendere i loro concerti interessanti con una moltitudine di effetti speciali 'fatti in casa' (come ad esempio il ghiaccio secco in una pentola per fare il fumo).
Dopo varie vicissitudini, la formazione che inciderà un demo-tape nel 1978 sarà composta da Steve Harris, Dave Murray, Paul Di'Anno e Doug Samson; questi ultimi due, rispettivamente alla voce e alla batteria, prendono il posto di Wilcok e Matthews. Il demo, registrato a Spaceward Studios di Cambridge, comprende i seguenti brani: "Prowler", "Invasion", "Iron Maiden" e "Strange World". Avendo giusto i soldi per pagare le spese di registrazione, gli Iron Maiden sono costretti ad abbandonare il master-tape (che richiedeva circa 60 sterline in più), ma quando tornano dopo un paio di settimane con la somma richiesta, scoprono che il nastro è stato cancellato, e così lasciano gli studios con solo una cassetta che contiene la registrazione originale. Il demo riscuote successo al Soundhouse, un pub di Kingsbury, grazie ad un vecchia conoscenza di Dave, che lavora come DJ nel locale. In seguito gli Iron Maiden si autoproducono sotto l'etichetta "Rock Hard", stampano l'EP "The Soundhouse Tape" in cinquemila copie di tiratura che in poco tempo si esauriscono. Fortunatamente ci troviamo alla fine degli anni '70, e la musica in Inghilterra sta cambiando radicalmente, essendo il periodo punk terminato. Questa è una grossa opportunità per i Maiden e per numerosi altri gruppi che proponevano un genere alternativo. In questo periodo Rod Smallwood diventa manager dei Maiden e farà di tutto per far emergere il loro talento.
Al termine dell'anno la EMI, notando che la band ha ottenuto un ottimo successo di vendite e immancabilmente crea il 'tutto esaurito' ad ogni concerto, li mette sotto contratto. All'inizio dell'80, la casa discografica immette sul mercato la compilation "Metal For Muthas", dove i Maiden sono presenti con due pezzi: "Sanctuary" e "Wrathchild". In contemporanea esce anche il loro primo singolo "Running Free" che entra in classifica inglese alla 34a posizione. Nasce la "New Wave Of British Heavy Metal", movimento musicale che attrae i media. Gli Iron Maiden vengono invitati al "Top Of The Pops", programma musicale della BBC. Sono stati i secondi, dopo ai The Who, a esibirsi dal vivo al noto programma.
Il 14 Aprile 1980 viene alla luce "Iron Maiden", prodotto dal Will Malone, che riuscirà ad arrivare fino alla 4a posizione della classifica inglese. Tra i brani indimenticabili possiamo citare "Phantom Of The Opera", "Running Free", "Prowler", "Strange World", "Sanctuary" e la stessa "Iron Maiden". L'album viene lanciato in un tour europeo, dove il gruppo fa da supporter ai Kiss.
Edward The Head, conosciuta più comunemente come Eddie, è la mascotte del gruppo. Egli apparirà su tutte le copertine dei dischi. Inizialmente Eddie era un'enorme maschera da palco collegata ad una pompa che riversava strani liquidi sulla testa del batterista. Durante un concerto il gruppo ebbe un problema con Eddie, il quale finì per esplodere davanti agli occhi dei fan esultanti, che credevano che fosse un effetto speciale in dotazione. Più avanti faranno costruire un pupazzo robot di Eddie che girerà sul palco durante i concerti. Nei primi mesi dell'81 esce "Killers" che, anche se è troncato dalle critiche, riuscirà a salire fino al 12o posto. L'album prodotto dal noto Martin Birch contiene mitiche canzoni come "Wrathchild", "Killers", "Murders In The Rue Morgue", "Prodigal Son" e "Purgatory". Questo è il primo lavoro con Adrian Smith, amico d'infanzia di Dave che sostituisce la seconda chitarra Dannis Stratton, entrato nelle file della band durante la registrazione del primo LP. È l'ultimo invece per Paul Di'Anno (escluso il mini-LP dal vivo "Maiden Japan"), che viene sostituito da Bruce Dickinson durante il "Killers World Tour".
Il soprannome di Bruce è Siren Air Raid, ovvero sirena aerea. Questo nomignolo gli è stato attribuito all'età di diciott'anni, quando, con un acuto, è riuscito a rompere un lampadario al Chelsea College.
Il nuovo cantante, proveniente dai Samson, debutterà in studio il 12 Febbraio del 1982 con "Run To The Hills", il singolo di lancio del nuovo album. Il capolavoro uscirà il 29 marzo dello stesso anno, conquistando la 1a posizione nella classifica inglese ed il disco di platino olteoceano. "The Number Of The Beast" è il suo nome. Al suo interno possiamo trovare veri e propri gioielli come "The Prisoner", "Run To The Hills", la stessa "The Number Of The Beast" uscita come singolo in aprile, ed infine "Halloweed Be Thy Name". Clive Burr, alla batteria dai tempi della prima incisione, lascia il posto a Nicko McBrian già nelle file dei Trust nonché in quelle dei Streetwalkers e dei Pat Travers. Dopo l'uscita del disco, i Maiden iniziano un tour mondiale chiamato "The Beast On the Road" che tocca 180 date in otto mesi. I Maiden vengono accusati di satanismo a causa di alcune parti liriche. Durante le registrazioni le apparecchiature si guastavano in continuo, in più il produttore fa un incidente in auto e quando va a ritirarla dal carroziere, si accorge che deve pagare esattamente la somma di 666 sterline e 66 centesimi per le riparazioni... Una pura coincidenza?
È il 16 maggio del 1983 quando viene dato in pasto al popolo heavy "Piece Of Mind" altra superba prova che arriverà fino alla 3a posizione. "Where Eagle Dare", "Revelations", "The Trooper" e "Still Life", pubblicate su quest'album, rimarranno alcune delle più belle canzoni mai scritte dalla band. "Where Eagle Dare" è la prima canzone arrangiata da Nicko McBrain nelle parti di batteria. Steve chiede a Nicko un intro di batteria per il suddetto pezzo. Dopo ventiquattrore di duro lavoro, Nicko suona dinnanzi al gruppo un intro velocissimo che, in sette secondi, utilizza tutti i componenti del drum-kit. Steve, meravigliato ma non molto soddisfatto, prende il posto alla batteria e suona, a grandi linee, ciò che ora sentite sul disco. Inoltre Nicko rischia di essere licenziato dalla band, presentandosi sbronzo sul palco all'inizio di un concerto; è importante sottolineare quanto ci tiene Steve a mantenere la sua 'dottrina puritana' all'interno del gruppo: niente droghe né alcool assunto in dosi massicce, solo sano e puro divertimento.
La stessa gloria di "Piece Of Mind" verrà attribuita, l'anno successivo, al quinto lavoro in studio dal titolo "Powerslave". Tra i successi estratti dall'album possiamo nominare "Aces High", "2 Minutes To Midnight", la title-track "Powerslave" ed infine "Rime Of The Ancient Mariner", la quale contiene dei passi tratti dall'omonima ballata lirica di Samuel Taylor Coleridge (1798-1834). "Powerslave" da avvio ad un gigantesco tour mondiale, forse il più grande mai effettuato da un gruppo rock. Il "World Slavery Tour" avrà una durata di undici mesi tra il 1984 e il 1985 con oltre 300 date toccherà la bellezza di 28 stati. Le tappe in Polonia, Jugoslavia e Ungheria sono immortalate nel video "Behind The Iron Curtain". Il primo gruppo rock oltre la cortina di ferro. Nei trenta minuti della cassetta si possono notare quanto, all'inizio del tour, il clima che si respirava dietro le quinte era tra i migliori della storia del gruppo. Al festival di Rio De Janeiro, alla sua prima edizione, fa tappa anche il "World Slavery Tour", si registra anche un incidente accaduto sul palco a Bruce durante il pezzo strumentale "Losfer Words (Big 'Orra)". Il cantante, colpito in fronte da una 'chitarra volante', sviene per alcuni minuti. Sempre dal mega tour viene estrapolata, al "Hammersmith Odeon" di Londra e al "Long Beach Arena" di Los Angeles, la potenza del gruppo e trasferita nel superbo doppio "Live After Death" prodotto da Martin Birch, già produttore del mitico "Made In Japan" dei Deep Purple (e dei Maiden da "Killers"). Con questa incisione dal vivo si chiude il primo 'capitolo' della storia degli Iron Maiden.
Il 29 settembre 1986 esce il sesto album da studio "Somewhere In Time" e già la copertina, dove l'eterno Eddie impersona un guerriero cyborg del futuro, annuncia un cambiamento: nuovo sound con chitarre sintetizzate. L'album pur facendo infuriare gran parte dei fans, riesce ad ottenere un buon successo di vendite e raggiunge in 3o posto della classifica inglese. Tra i brani inseriti ricordiamo: "Caught Somewhere In Time", "Wasted Years", "Heaven Can Wait" e "Alexander The Great". Il tour mondiale è stato chiamato "Somewhere On Tour". Il settimo album, uscito nel 1988 con il nome di "Seventh Son Of A Seventh Son", conquista i primi posti delle classifiche europee, deludendo però sul mercato americano. "Seventh Son..." è l'unico concept album realizzato dai Maiden. La storia racconta della nascita di un profeta e della sua dura e triste vita. Anche il sound di quest'ultimo lavoro è particolare: i Maiden, decidono di comporre sottofondi di tastiere per le song, il risultato è stupefacente e l'atmosfera che la band riesce a ricreare in alcuni brani è da sogno. Nella title-track vengono inseriti dei cori campionati dalla parte corale da chiesa di "Carmira Burana". Alcuni pezzi dell'album come "Can I Play with Madness", "The Evil That Man Do" e "The Clairvoyant" sono ormai diventati un culto. Sicuramente "Seventh Son...", tra tutti i dischi metal incisi negli anni '80, è uno dei più belli. Il "Seventh Tour Of A Seventh Tour" ha inizio negli Stati Uniti, non dall'Inghilterra, come è avvenuto tradizionalmente per i tour precedenti. In Agosto i Maiden partecipano alla prima edizione del "Monsters Of Rock" insieme ad altri artisti come Kiss, David Lee Roth, Megadeth, Guns'N'Roses ed Helloween. Durante un intervista, Bruce confessa l'odio che prova per la rock star Axl Rose e la sua falsa band allestita, secondo lui, quasi esclusivamente a scopi di lucro.
Il gruppo, reduce dall'ennesimo tour mondiale, si prende un periodo di riposo, mentre i singoli membri si dedicano a lavori solisti: abbiamo così Bruce Dickinson con "Tattoed Millionaire", e Adrian Smith and Proyect (ASAP) con "Silver And Gold", nel frattempo esce il live video "Maiden England".
Le voci di corridoio sull'abbandono di Adrian si concretizzano durante l'anno, alla chitarra viene chiamato come sostituto Janick Gers, membro fondatore degli White Spirit. Il gruppo si ritira negli studi privati di Steve per registrare "No Prayer For The Dying".
Il suddetto album esce il 1o Ottobre 1990, con pezzi del calibro di "Tailgunner", "Holy Smoke", "Bring Your Daughter, To The Slaughter" e "Mother Russia", i Maiden si assicurano la 2a posizione della classifica inglese, anche se molti fan lo ritengono un disco mediocre. "No Prayer" contiene inoltre "Hooks In You", scritta da Adrian prima della sua partenza. Dopo un esasperante tour promozionale in Inghilterra, il gruppo parte per quello mondiale. In quest'ultimo, chiamato "No Prayer On The Road", vengono utilizzati un minimo di luci ed effetti speciali, per dimostrare che gli Iron Maiden riescono a far spettacolo anche senza una produzione esageratamente costosa.
Nel novembre dello stesso anno, i fans si possono lucidare i bulbi oculari con una video cassetta antologica, "The First Ten Years", che comprende i videoclip promozionali del gruppo.
L'11 Maggio 1992 esce "Fear Of The Dark", decima fatica dei Maiden, che raggiunge addirittura il n.1 della classifica inglese. L'opera contiene brani come "Be Quick Or Be Dead", "Afraid To Shoot Strangers", "Wasting Love", l'omonima "Fear Of The Dark" e "From Here To Eternity" con la quale si conclude la saga di Charlotte dopo "Charlotte The Harlot", "22 Acacia Avenue" e "Hooks In You". Nelle musiche compaiono alcune sonorità apportate dal nuovo arrivato Janick. La mascotte Eddie viene 'revisionata' per essere rappresentata, in modo più pauroso, sulla copertina del nuovo album.
Il tour "Fear Of The Dark" è uno dei più spettacolari dopo quelli dell'85, '86 e '88. Eddie appare on-stage sottoforma di un albero gigante, come sulla copertina del disco. In Agosto i Maiden partecipano per la seconda volta al "Monsters Of Rock" come gruppo principale. Durante questo concerto, vengono registrati il video "Live At Donington" e l'omonimo doppio album dal vivo. Durante l'ultima canzone "Running Free" sale sul palco anche l'ex chitarrista Adrian, commuovendosi salutando i suoi fans.
Nel 1993 Steve Harris si cimenta nella sua prima produzione, al suo fianco, come ingeniere del suono, collabora Hick McKenna. Sono due gli album che prendono forma: "A Real Live One" e "A Real Dead One". Entrambi contengono brani registrati durante l'ultimo tour: il primo con pezzi da "Somewhere In Time" a "Fear Of The Dark", il secondo da "Iron Maiden" a "Powerslave".
A Febbraio Bruce Dickinson annuncia di voler lasciare il gruppo per dedicare più tempo alla famiglia e ai progetti da solista. La notizia lasca allibiti non solo i fans, ma anche la band stessa. I Maiden non si fanno scoraggiare dalla partenza di Bruce e si mettono alla ricerca di un nuovo e valido cantante. Dopo una accurata selezione viene scelto Blaze Bayley, proveniente dai Wolfsbane. Nigel Green prende il posto di Martin Birch. Nel 1994 Bruce stampa il suo secondo album da solista: "Ball To Picasso".
Il 2 Ottobre 1995 esce "The X Factor", un album eccellente, ma con dei grandi cambiamenti nel sound e nello stile: le canzoni sono per la maggior parte lente e malinconiche. Pur essendo un lavoro piuttosto differente dagli altri, i Maiden hanno composto brani grandiosi come "Sign Of The Cross", "Lord Of The Flies", "Man On The Edge", "Fortunes Of War", "The Aftermath" e "Blood On The World's Hands".
Il 'Fattore X' non viene apprezzato da molti fans, forse a causa della voce di Blaze, troppo diversa da quella di Bruce, ma comunque adatta ai temi mesti rappresentati nelle nuove song. Le foto contenute nel booklet rappresentano Eddie, che questa volta non è stato disegnato, ma ricostruito in un modellino, da una famosa industria di effetti speciali: la "Light & Magic".
Con il tour "X Factour", la band suona per la prima volta in Sud Africa e in Israele. Durante l'estate partecipano ancora una volta al "Monsters Of Rock" di San Paolo in Brasile. Nel Settembre del 1996 esce l'antologia "Best Of the Beast", per inaugurare il ventesimo anniversario della nascita degli Iron Maiden. Lo stesso anno esce il nuovo album solista di Bruce Dickinson dal titolo "Skunkworks".
Nel 1997 Bruce Dickinson termina il notevole album "Accident Of Birth", con Adrian Smith alle chitarre.
Il 23 Marzo 1998 nasce "Virtual XI" con il singolo di lancio "The Angel And The Gambler", il cui video è stato realizzato dalla software house inglese Syntetic Dimensions, sviluppatrice del videogame 3D dal titolo "Ed Hunter", che vede Eddie come protagonista. Le 8 tracce del CD sono un misto tra le sonorità di "The X Factor" e quelle di "Fear Of The Dark". Le altre canzoni da nominare sono: "Futureal", "Lightning Strikes Twice", "The Clansman" ed infine "Como Estais Amigos". Per promozionare l'album, il gruppo, affiancato da alcuni campioni come Terry Butcher e Paul Mariner, ha organizzato una serie di partite di calcio in Europa. Il team "Virtual XI" batte clamorosamente 6-1 la nazionale cantanti italiana. Anche per questa volta il gruppo si lancia in un tour mondiale con gli "Helloween" di supporto. Il 14 Settembre 1998 esce il nuovo album di Bruce e Adrian dal titolo "The Chemical Wedding".
Da quando Dickinson ha deciso di lasciare la band, forse perchè stanco dei lunghi e massacranti tour o forse per dedicare più tempo alla carriera solista, il più grande desiderio di tutti i fans è sempre stato quello di riaverlo con i Maiden. Spesso circolavano voci sul possibile ritorno di Bruce, ma queste venivano sempre smentite dal cantante stesso durante le interviste. Dickinson ha più volte confermato che per lui cantare negli Iron Maiden è stata un'ottima esperienza, ma appartenente esclusivamente al passato. Molti fans si sono quindi arresi all'idea di vedere i Maiden senza il Cantante dei Maiden, altri invece hanno continuato a sperare...
Nel Marzo del '99 viene dichiarato ufficialmente che Blaze Bayley, a causa di alcuni problemi riscontrati durante il tour, ha lasciato la band. Bayley verrà sostituito con l'ex cantante Dickinson, il quale, soddisfatto dei progetti portati a termine, ha accolto con entusiasmo l'idea di tornare con Steve Harris. Oltre a questo c'è un'altra grande novità: l'ex chitarrista Adrian Smith si aggiungerà alla band che sarà formata da ben sei componenti (3 chitarre!). Durante un'intervista il cantante ha dischiarato che non ci sarà soltanto una reunion, non si tratterà esclusivamente di un ritorno alla vecchia line-up, ma di qualcosa di più. << Sono convinto che quello che siamo sul punto di fare sia il vertice della carriera degli Iron Maiden >>.
Il 17 Maggio '99 esce un cofanetto speciale contenete il tanto atteso videogame "Ed Hunter" più due CD con 20 brani selezionati dai fans, che ripercorrono l'intera cariera del mitico gruppo. I 'nuovi' Maiden saliranno sul palco durante l'estate '99 per promuovere il gioco con il mini-tour "The Ed Hunter Tour" che toccherà alcune città in Europa e negli States. Nelle località interessate si registra il 'tutto esaurito' già due mesi prima dell'esibizione.
Il nuovo album è previsto nel 2000, anno in cui la band festeggia il ventesimo anniversario. 8 Maggio 2000: esce "The Wicker Man", il primo singolo tratto dal nuovo album dal titolo "Brave New World". 'Wickerman' raggiunge i vertici delle classifiche europee, arrivando addirittura al 3° posto della classifica italiana.
L'attesissimo "Brave New World" esce finalmente il 29 Maggio. In un unico album si respirano atmosfere celtiche, arabeggianti e futuristiche. Da nominare sicuramente "Ghost Of The Navigator", "Brave New World", "Blood Brothers" e "Out Of The Silent Planet". Il lavoro è caratterizzato da un nuovo stile (un misto tra "The X-Factor", "Virtual XI" e "The Chemical Wedding" di Dickinson), suoni eccellenti e un cantato incredibile. All'inizio di Giugno i Maiden si lanceranno nel nuovo tour mondiale "Metal 2000".

Componenti dei Maiden
Steve Harris (Dic. 1976 oggi): Fondatore e mente degli Iron Maiden. Bassista e back vocalist. Ha fatto parte degli Influence, che poi divennero i Gypsy’s Kiss (1972 1973) e degli Smiler (1874 1975). Da notare come parecchie canzoni dei Gypsy’s Kiss, come "Burning Ambition" e "Drifter" siano poi diventati pezzi degli Iron Maiden.
Dave Murray (Giu. 1976 Nov. 1976, Mag. 1977 oggi): Dave ha praticamente fondato i Maiden insieme a Steve Harris. Suona la chitarra. Prima degli Iron è stato in un paio di altre bands: Evil Ways (1972 – 1974), una band scolastica formata insieme al suo amico d’infanzia Adrian Smith e gli Urchin (metà del 1977, sempre con Smith). Ha contribuito al pro getto Hear’n Aid nel 1986. L’unico momento in cui non ha fatto parte della band è stato dal Novembre del 1976 al Maggio del 1977, dopo una lite furiosa con Dennis Wilcock in seguito ad un concerto al Bridge House.
Adrian Smith (Ott. 1980 - Gen. 1990, Mar. 1999 - oggi): Chitarrista degli Iron Maiden. Adrian è un amico d'infanzia di Dave Murray. Ha suonato la chitarra in tutti i dischi registrati fra la partenza di Dennis Straton e i nove anni successivi. Il suo ultimo lavoro con gli Iron è stato l'EP "Infinite Dreams" registrato dal vivo durante il "Seventh Son Of A Seventh Son World Tour", e uno dei pezzi ("Hooks In You") del disco "No Prayer For The Dying" è suo. Adrian ha lasciato il gruppo per varie ragioni, principalmente perchè non riusciva più a sopportare la dura vita 'on the road', era stanco di fare concerti, non riusciva più a suonare perfettamente i pezzi e creava sempre qualche intoppo. Adrian ha deciso di ritornare con i Maiden all'inizio del 1999.
Bruce Dickinson (Set. 1981 - Set. 1993, Mar. 1999 - oggi): Cantante, ha registrato tutti gli album degli Iron Maiden da "The Number Of The Beast" a "A Real Dead One". La sua separazione dai Maiden era inizialmente spacciata per amichevole , ma durante il tour di "The X Factor" la band non ha fatto mistero di attriti piuttosto seri che erano emersi con Bruce. Infine Dickinson ritorna con i Maiden all'inizio del 1999. Oltre a cantare scrive anche dei libri. Pochi sanno che possiede due lauree in storia e in letteratura.
Nicko McBrain (Dic. 1982 - oggi): Vecchio amico della band e rimpiazzo di Clive Burr. È stato presente in ogni registrazione degli Iron Maiden da "Piece Of Mind" a oggi.
Janick Gers (Gen. 1990 - oggi): Il successore di Adrian Smith. Ha registrato ogni lavoro della band da "No Prayer For The Dying" in avanti. Jenick ha inoltre lavorato insieme a Bruce nell'album "Tattoed Milionaire" e a Ian Gillan (Deep Purple) e con i White Spirit.
Martin Birch (1981 - 1993): Ha prodotto ben otto album dei Maiden compreso "Live After Death". E' diventato famoso producendo lo storico album dal vivo "Made In Japan" dei Deep Purple.
Rod Smallwood: Da sempre manager dei Maiden per la Sanctuary Music. Il gruppo gli ha dedicato una canzone demenziale intitolata "The Sheriff Of Huddersfield".
Edward "Eddie" The Head (1979 - To eternity!): Mascotte. Nonostante i vari decessi subiti durante la realizzazione delle copertine, il mitico Eddie sarà sempre presente su di esse.

Strumentazione
Steve Harris: Bassi Fender Precision, Pick-Up Seymour Duncan, Corde Rotosound, Amplificazione Trace-Elliot e Marshall.
Dave Murray: Chitarre Fender Stratocaster con Pick-Up Seymour Duncan Hot-Rails e tremolo Floyd-Rose, corde Ernie-Ball, Amplificazione Marshall, effetti Korg.
Janick Gers: Chitarre Fender Stratocaster con Pick-Up Seymour Duncan JB Junior, corde di varie marche, Amplificazione Marshall.. Janick possiede una Stratocaster originale del '66 (la terza chitarra che ha acquistato) e due riproduzioni identiche risalenti al '96.
Adrian Smith: Chitarre Jackson Stratocaster, Randy Rhoads, Gibson Les Paul e Fender Stratocaster modificate pesantemente. Amplificazione Marshall.
Nicko McBrain: Batterie Premier Marquis Series kit 1 e Sonor Black Chrome. Tom: 6", 8", 10", 12", 13", 14", 15", 16", 18". Power Crash Paiste 12", 16", 17", 19", 20", 24", Medium Crash Paiste: 17", 18", 20", ride e China 22" Paiste tutto della linea Dimension. Rullante 14x5, cassa 24x18, 1 pedale DW Turbo (a quanto pare non ha mai usato un doppio pedale, nemmeno in "Brave New World" dove sembra che lo usi), bacchette Shaw X e pelli Remo.




Philosopher3815
Domenica 27 Luglio 2014, 23.36.47
2
Cèra tanto tempo fa una band che poteva essere considerata forse,la piu' grande band Heavy Metal del mondo.Era una band composta da ragazzi disagiati,vittime della disoccupazione,di un tiranno legale che si chiamava Margaret Tatcher,dei ragazzi che non avevano un futuro,se non quello di finire i loro giorni lavorando in una squallida fabbrica e passare i weekend,in topaie pregne di alcolizzati,oppure accoltellati in una rissa tra Holligans allo stadio..una band che è stata capace grazie ad un semplice ragazzino innamorato del buon vecchio rock,di superare indenne il terremoto del Punk,le mode,e scrivere pagine epocali della nostra,musica,con intelligenza,rabbia e ferocia,fregandosene della stampa e dei detrattori,senza paura di scandalizzare e sempre all'avanguardia,sia come idee,che come immagine e testi..una band,che pubblicava album che potevano definirsi solo metal,dove ogni pezzo si faceva apprezzare,anche il meno bello aveva qualcosa da dire...cosa è rimasto di quella band oggi?cosa?solo dal vivo rimangono una band gradevole da vedersi,ma non sono piu' gli stessi...lo scettro del metallo oramai non gli appartiene..comunque grazie di cuore per tutti questi anni di ottima musica,ma ora sarebbe ora di dire addio alle scene e lasciare il posto,A CHI DAVVERO HA QUALCOSA DI NUOVO DA DIRE.
Demi
Mercoledì 7 Agosto 2013, 8.58.20
1
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