IN EVIDENZA
Album

Lords of Black
Mechanics of Predacity
Autoprodotti

King Gizzard and The Lizard Wizard
PetroDragonic Apocalypse
CERCA
ULTIMI COMMENTI
FORUM
ARTICOLI
RECENSIONI
NOTIZIE
DISCHI IN USCITA

19/04/24
MY DYING BRIDE
A Mortal Binding

19/04/24
NUCLEAR TOMB
Terror Labyrinthian

19/04/24
MELVINS
Tarantula Heart

19/04/24
NOCTURNA
Of Sorcery and Darkness

19/04/24
SELBST
Despondency Chord Progressions

19/04/24
VERIKALPA
Tuomio

19/04/24
PRAYING MANTIS
Defiance

19/04/24
PEARL JAM
Dark Matter

19/04/24
VANDEN PLAS
The Empyrean Equation of the long lost Things

19/04/24
BLAZING ETERNITY
A Certain End of Everything

CONCERTI

19/04/24
FINNTROLL + METSATOLL + SUOTANA
LEGEND CLUB - MILANO

19/04/24
𝐍𝐎𝐃𝐄
CENTRALE ROCK PUB, VIA CASCINA CALIFORNIA - ERBA (CO)

19/04/24
INCHIUVATU + LAMENTU + AGGHIASTRU
DEDOLOR MUSIC HEADQUARTER - ROVELLASCA (CO)

19/04/24
MARLENE KUNTZ
NEW AGE, VIA TINTORETTO 14 - RONCADE (TV)

19/04/24
GOATBURNER + ACROSS THE SWARM
BAHNHOF LIVE, VIA SANT\'ANTONIO ABATE 34 - MONTAGNANA (PD)

19/04/24
TROPHY EYES
SANTERIA TOSCANA 31 VIALE TOSCANA, 31 - MILANO

19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)

19/04/24
ENEMIC INTERIOR + LOIA + LESLIE NIELSEN
CIRCOLO DEV , VIA CAPO DI LUCCA 29/3G - BOLOGNA

19/04/24
FUROR GALLICO
ALCHEMICA MUSIC CLUB, VIA DEI LAPIDARI 8B - BOLOGNA

19/04/24
NOBRAINO
VIPER THEATRE, VIA PISTOIESE 309/4 - FIRENZE

IL VINILE - Funerale senza il morto
28/09/2009 (8227 letture)
Allora d’accordo…
Show No Mercy lo prende Giovanni, Sebastiano prende A race with The Devil e Guilty as Charged, ed io mi sveno con Melissa e quello di questi nuovi Exciter, ho letto che Heavy Metal Maniac è pesantissimo.
Bene, adesso chi ha i soldi per l'interurbana dalla cabina?.


Il dialogo che avete appena letto probabilmente lascerà  la maggioranza dei nostri lettori piuttosto perplessi, ma in compenso suonerà -credo- immediatamente familiare a tutti gli over 30/35, più o meno il limite di età  necessario per capire il meccanismo della discussione immaginaria di cui sopra, fatta di uno scambio di battute che era assolutamente normale nella gloriosa epoca dei vinili, un periodo legato a meccanismi, necessità , tempistiche, modi di usufruire della musica che al giorno d'oggi sono completamente stravolti ed in massima parte scomparsi.
La storia del vinile è quella di intere generazioni, ed anche se solo con gli anni sessanta questa epopea diventa realmente di massa, essa parte da molto più lontano e presenta profondissime relazioni con la storia socio-culturale dell'intera razza umana, almeno nel mondo industrializzato.

Dopo la scoperta di Thomas Alva Edison (sì, non si occupò solo di lampadine), della metodologia atta a riprodurre il suono -anche se la paternità  della prima intuizione è piuttosto discutibile lui fu il primo ad ottenere un brevetto per il cosiddetto fonografo, un oggetto progettato da Edison pensando non alla musica, ma ad un dittafono per uso commerciale- il disco si impose ad inizio secolo di pari passo con la diffusione della radio e dei grammofoni, fornendo contenuti alla prima , ricevendone in cambio pubblicità  e svincolando per la prima volta gli ascoltatori dalla necessità  di recarsi fisicamente in un luogo deputato per l'ascolto della musica, portando a nuove forme di aggregazione sociale e portando anche alla creazione dei primi sistemi di home-entertainment con i mobili in radica anni 20/30 composti da radio, giradischi e mobile-bar.
I primi supporti di massa sono però costituiti da dischi in gommalacca dalla limitatissima durata e dalla bassissima qualità  audio, (da notare che questi sostituivano i cilindri cerati, prima forma di supporto musicale, e si imposero per la loro facilità  di trasporto e di stoccaggio, un aspetto socio-commerciale sul quale torneremo in seguito), ed alla fine, complice la necessità di trasportare una quantità  più elevata di informazioni durante il secondo conflitto mondiale che stimolò la ricerca scientifica in questo campo, nacque il disco in vinile a 33 giri, (ed 1/3) a microsolchi, che soppiantò il 78 giri e si impose come fenomeno di costume accompagnandoci fino alla rivoluzione digitale degli anni 80.
Questa, estremamente in breve -ma decine di pagine potrebbero essere riempite in proposito- la storia del vinile, storia sulla quale, per altro, torneremo in seguito per esaminare alcuni aspetti in comune con la situazione attuale.

Ma ciò che rende quel disco di plastica nero, (laddove non appositamente colorato in tinte più o meno rare, o picture disc, o trasparente, o con effetti ottici vari), così importante per la storia personale di tutti noi, così indissolubilmente legato a ricordi, odori, azioni, necessità , discorsi, litigi e quant altro, va decisamente oltre quello che una semplice enucleazione di una catena temporale lineare di eventi può raccontare, e si lega a filo doppio a quell'ipotetico -ma credibilissimo- dialogo che apre questo scritto.
Perchè ognuno di noi che col vinile è cresciuto, che al vinile ha legato la propria giovinezza, che al vinile ha dedicato giorni e giorni passati prima leggendo il leggendario inserto centrale di Rockerilla, unica fonte di informazioni in campo metal nei primi anni 80 -sei pagine da leggere una volta al mese che proponevano band sconosciute come Manowar, Metallica, Mercyful Fate e nomi italiani underground- per poi telefonare agli amici più intimi per organizzare la riunione per decidere chi doveva acquistare cosa, (badate bene, fidando solo sulle recensioni, dato che non vi era alcuna possibilità  di ottenere "anteprime" visto che internet semplicemente non esisteva), mettendo i soldi a terra e contandoli per vedere se erano sufficienti mentre uno telefonava al distributore del Nord -Revolver a Roma, i nomi degli altri non li ricordo- con isterica fretta di concludere perchè le interurbane erano mazzate in bolletta, e poi aspettare 10, 15 giorni prima di ricevere il pacco contenente le preziose reliquie ordinate, poi aprirlo col cuore a mille e trovarsi davanti i grandiosi artworks che la dimensione dei 33 giri consentiva di apprezzare nei particolari e che il formato Cd ha invece intollerabilmente mortificato e poi soppesare il vinile con aria da intenditore per valutarne la grammatura, indi adagiarlo sul piatto dopo aver letto le note di copertina e cominciando infine l'ascolto in religiosa concentrazione.
E' probabilmente difficile descrivere a chi ha avuto a che fare solo con i Cd come e quanto il risultato sia diverso ed in che misura contribuisca a rendere più godibile l'ascolto della musica tenendo in mano la copertina del disco o leggendo i testi dal contenitore interno del vinile, e mentre scrivo mi vengono in mente -tralasciando le mitiche cover lisergiche degli anni 60 e primi 70 come ad esempio quella di Disraeli Gears dei Cream- le immagini delle copertine di Sad Wings of Destiny, Killers, Borrowed Time -forse la più bella in assoluto- The Number of the Beast, Flight of the Griffin, Symphonies of Steel ed infiniti altri, tutti scolpiti nella mia memoria.
La maniacalità  di certi "vinilici comportamenti" raggiungeva picchi quasi paranoici, pensate che avevo l'abitudine di fare una fotocopia formato originale delle cover più belle per trarne dei posters formato 1/1 da appendere in camera mia, dove avevo composto un mega puzzle che occupava interamente le quattro pareti, il tutto per somma gioia di mia madre, la quale prima di entrare per pulire si faceva il segno della croce; se ci fossero stati i cd se lo sarebbe risparmiato. E poi l'accendere l'impianto, avviare il piatto, il fruscio che era parte integrante di ogni ascolto, tutto parte di un rituale che poi, improvvisamente, finisce con sconcertante rapidità.

Quasi da un giorno all'altro il vinile ci è stato spacciato per obsoleto, vecchio, fuori dal tempo, il marketing ci ha imposto di passare al Cd quasi buttando via i vecchi LP -molti l'hanno fatto davvero- in nome di una tecnologia che consentiva suono cristallino e durata illimitata. A parte le considerazioni tecniche sui primi Cd -suono assolutamente freddo, finto, e durata tutt'altro che illimitata, quest'ultimo punto è valido anche oggi- e sul fatto che probabilmente il suono è complessivamente migliore -anche se la questione è ancora molto dibattuta- la questione dell'introduzione del policarbonato al posto del PVC è stata vissuta da alcuni come una violenza che li ha privati di un bene considerato talvolta addirittura di primaria importanza, ma va rilevato che il vinile stesso aveva a suo tempo sostituito un'altra tecnologia, che a sua volta aveva sostituito i cilindri cerati, e la stessa epoca del Cd è già praticamente finita -tranne che questa non segua la stessa trafila del vinile- messa in crisi dalla smaterializzazione del supporto in favore dell'uso di files digitali immagazzinabili nei lettori che tutti noi usiamo ormai abitualmente da tempo, (ma anche il trasporto della musica in maniera non ingombrante non è una novità: ricordate l'avvento del walk-man?), una nuova frontiera che apre scenari legati al download della musica bypassando certi passaggi commerciali prima ineludibili, (a tal proposito una discussione nel nostro forum è ancora aperta), che regolavano di fatto il mercato.
Quello che si dimentica è che il file sharing è sempre esistito, e proprio ai tempi del vinile era già abituale, come altro definire la registrazione su nastro di ogni disco comprato in più copie in modo da far si che ognuno avesse un vinile originale e le registrazioni di quelli acquistati dal resto della combriccola di amici? Certo, la dimensione è tutta potenzialmente differente dato che all'epoca al massimo qualche decina di copie poteva essere fatta girare da un singolo ed in ambito locale, ma se andiamo a moltiplicare il numero di copie su Lp vendute per una prudenziale stima di tre copie su cassetta, quante copie illegali giravano per il mondo già allora con relativa sottrazione di royalties agli interessati? A ciò aggiungiamo che il motivo di questo comportamento era in linea di massima lo stesso di allora: il prezzo della musica, ma questo è un argomento diverso da quello del presente articolo.

Il ricambio tecnologico è oggi talmente veloce da rendere difficilissimo intuire quali saranno gli scenari da qui a pochissimi anni, ma, per tornare al nostro argomento, quello che è certo è che il vinile è stato gravemente ferito, ma non è morto. Ha avuto una lunga degenza ed ora vive un periodo di nuovo interesse da parte del pubblico -certamente non paragonabile al mercato del Cd in termini freddamente numerici- dei vecchi estimatori mai rasseganti alla sua scomparsa e di quello dei suoi figli biologici o spirituali, un pubblico che affolla fiere, negozi specializzati, mercatini, siti internet dedicati, aste on line e qualunque altro luogo in cui sia possibile rintracciare quel Lp che non si è mai riusciti a comprare da giovani, quello che si è rotto o graffiato irrimediabilmente -la mia copia di Seventh Son of a Seventh Son manca di un pezzo di vinile e la prima traccia è inascoltabile), quella particolare edizione in vinile colorato, o con la cover riprodotta sopra, quell'edizione Giapponese con un brano in più, quell'introvabile bootleg pirata, posti dove è possibile vedere vecchi signori (molto) stempiati che frugano le pile di Lp cercando di farlo più velocemente del ventenne che hanno a fianco che è stato contagiato dalla stessa passione, magari dal padre o dalla madre, per non farsi fregare qualcosa di importante. Di questo moltissimi artisti metal e non si sono accorti, tanto da immettere sul mercato un numero di vinili nuovi abbastanza importante, e questo è un dato importante dato che nessuno produce qualcosa che non prevede di vendere, ed in virtù di tutto ciò anche il mercato dei giradischi è rifiorito, altra cosa che mi conferma quanto abbia fatto bene a conservare il mio rack Technics in classe A del 90.

La tecnologia digitale è insostituibile, semplicemente necessaria, presenta enormi vantaggi complessivi ed il presente articolo non vuole affatto sostenere che si deva ritornare al passato in favore di una visione romantico-adolescenziale del modo di ascoltare musica, ma è innegabile che il passaggio -forzato- al nuovo ci ha privato di qualcosa, di un modo di vivere la musica più ingenuo, (più vero?), più sofferto, più gioioso, più bambinesco se volete, ma vi dico una cosa: a casa mia ho un decrepito mobile a colonna a cinque scaffali, due sono per i libri, tre per la musica. In quello più in basso ho le musicassette, in quello più in alto i Cd, ed in quello al centro, proprio all'altezza degli occhi, ho i miei vecchi vinili. Non sono moltissimi -i soldi erano quello che erano- ma quando li ho sistemati li ho messi inconsciamente dove posso vederli meglio, all'altezza degli occhi, e quando passo davanti a quel mobile mi fermo sempre a dargli uno sguardo tra il fiero ed il nostalgico contemplando anche l'ultimo arrivato, l'album omonimo dei Folkstone, e mia moglie mi guarda come se dovesse accompagnarmi all'asilo da un momento all'altro, mentre un Cd lo prendo solo se mi serve. Sono solo un vecchio rincoglionito fuori dal tempo? Forse, ma a me quei vinili parlano, e a voi? Quali e quanti ne avete? Ne comprate ancora o li considerate solo reliquie di un passato frusciante? A me quel fruscio risveglia sempre ricordi particolari, e non voglio perderlo.

ALCUNE CURIOSITA'
La prima incisione di Edison fu una strofa di Mary Had a Little Lamb, una filastrocca per bambini.

Il primo disco per uso commerciale fu prodotto nel 1895.
I dischi si imposero tra i ricchi a scapito dei cilindri incerati anche per una questione estetica: erano più belli da sfoggiare in salotto.

Il primo bootleg della storia è del 1901, due minuti e mezzo di registrazione pirata di Enrico Caruso alla Metropolitan Opera di NY.

Tra i primi dischi prodotti in serie quelli di cioccolata della Stollwerk che produceva anche l'apposito player.

Nel 1905 esiteva già un Juke Box, il Multiphone, e nel 1927 nacque quello elettronico.

Il progetto del primo disco in vinilite della RCA -che aveva acquistato i diritti dell'invenzione dallo stesso Edison- si chiamava in codice progetto MadamX.

Fin dagli anni '10 le avanguardie artistiche, a partire dal Futurismo, usano dischi e giradischi come forma d'arte. Il movimento Fluxus negli anni 30 taglia pezzi di dischi per riassemblarli in maniera semi-coerente creando ritmiche credibili ed usando contemporaneamente decine di giradischi per ricavarne musica ed effetti nuovi.

Il disco in vinile nasce per necessità  belliche, per il trasporto di una maggiore quantità di informazioni ed in ambito di spionaggio.

Il Picture Disc risale al 1946, all'epoca dei 78 giri, molti di quella prima stampa appartengono a due collezionisti italiani.

La diffusione del LP in vinile si deve alla lungimiranza della Columbia, che, pur detenendone i diritti, strinse prima un accordo con la Philco per la produzione di appositi giradischi, e poi rese disponibile la licenza a terzi, producendo di fatto il mercato del 33 giri, il cui sviluppo si deve in gran parte al lavoro del compositore Stokowski.

Il 45 giri fu inventato dalla RCA inizialmente come antagonista economico del 33, puntando alla sua facile trasportabilità . Col tempo ambedue i formati trovarono il loro spazio, i giovani si "appropriarono" del poco impegnativo 45, i musicofili del 33. Il 45 produsse il concetto ed il mercato dei "singoli".

Le prime musicassette che consentivano di registrare i dischi furono messe in commercio dalla Philips negli anni 60, ma la tecnologia di registrazione su nastro magnetico fu incentivata negli anni 30 dalla AEG che si trovò nella necessità di registrare i tanti discorsi propagandistici di Hitler. Gli apparecchi raggiunsero l'America dopo la guerra finchè negli anni '60 la Motorola perfezionò le prime cassette Stereo8 poi sviluppate da Philips. Anche in questo caso il detentore della licenza decise di condividere la tecnologia con altri: Sony e Matsushita creando ancora un mercato mondiale e dando impulso anche alle vendite di vinili.

Negli anni 60 artisti Fluxus come Milan Knizak realizzano altri esperimenti vinilici:

Nel 1963-64 ero solito suonare dischi sia lentamente che molto velocemente, questo cambiava la qualità della musica, creando nuove composizioni. Nel 1965 ho iniziato a distruggere dischi: li grattavo, vi facevo dei fori, li rompevo; ne emergeva una musica aggressiva, innervosente. Le composizioni potevano durare un secondo come all'infinito come quando la puntina andava in loop su un difetto del disco. Ho iniziato a dipingere i dischi a bruciarli, a tagliarli e ad incollare parti provenienti da dischi diversi. Il punto d'incollatura poteva rivelarsi una presenza ritmica, in contrasto con stati melodici... Una musica che non potrebbe essere trascritta, ma che era partitura in sè stessa, in quanto materiale capace di tramandare memoria

Ken Friedman incide un disco completamente silenzioso, e John Cage, sperimentalista fin dagli anni 30, compone 33 1/3,concerto per 12 suonatori di giradischi .

Nel '70 Thomas Schmit realizza dischi in legno ed altri materiali per studiarne il suono.

Alla fine degli anni '70 Grand Wizard Theodore inventa lo scratch.

Nel '82 Martin Turner dei Wishbone Ash fa costruire dischi in plexiglass con incise sequenze di date di nascita ed altro, in modo da avere dischi "personalizzati".

Nel '88 i Coil realizzano in disco inciso da un solo lato.

Nel 90 i The Linear Regressionist realizzano un anti-cd stampato in sole 50 copie assolutamente silenzioso, forse l'ultimo grido di protesta artistica pro-vinile prima della sua presunta morte.



klostridiumtetani
Domenica 25 Marzo 2018, 23.41.48
68
@d.r.i. buona notte e sogni d' oro.
d.r.i.
Domenica 25 Marzo 2018, 22.38.25
67
Zzzzzzzzz
klostridiumtetani
Domenica 25 Marzo 2018, 22.11.49
66
@Vitadathrasher, probabilmente hai ragione, ma la vedo in modo un po' diverso. Io sono consapevole del fatto che di virtuale non c' è niente, e che interloquisco con persone in carne ed ossa, e quindi gradirei responsi più costruttivi ,per me in primis, in quanto ho ancora tanto da conoscere e da capire, quindi se avessi delle risposte intelligenti, invece di ban su ban , e delucidazioni nel merito al posto di risposte sarcastiche, potrei cambiare idea, ma niente di tutto questo è mai emerso in questa sede. Comunque è vero che per cazzeggiare ed evacuare , queste pagine non hanno nulla da invidiare ad altre realtà. Solo mi aspetterei qualcosa di più.
Vitadathrasher
Domenica 25 Marzo 2018, 21.49.03
65
Ma lascia perdere! Ma che ti frega di interloquire nel virtuale e avere delle risposte da gente che manco conosci e che per difendere il proprio orticello ti rigirerebbero la frittata con la filosfia da diploma accademico.Per me c'è tanta incompetenza, però il sito è fatto bene, utile come archivio e stimolante mentre cazzeggio come ora sulla tazza del cesso.
klostridiumtetani
Domenica 25 Marzo 2018, 21.06.23
64
PS Il dato di fatto è che non rispondete mai alle contestazioni che vi vengono rivolte con argomentazioni attinenti alla critica mossa , ma al contrario usate solo battutine denigratorie (e con toni molto "piccati") , solo perché qualcuno mette in discussione (giustamente o in torto che sia) ciò che asserite in modus oggettivo, che non accetta contraddizione. @Raven la sparata della" birra vinta" è ormai obsoleta. Io l' ho cavalcata solo per scendere e abbassarmi al tuo livello. Quando si tratta di discutere davvero con chi non la pensa come te , sei solo capace di fare sfoggio di ironie desuete e di maniera, e di pseudo argomenti che vorrebbero tendere all' intellettuale e all' assoluto, che in realtà sono solo i soliti "solfeggi accademici", che non spiegano niente, ma la verità è che la vostra concretezza (e intelligenza) nell' affrontare e rispondere adeguatamente ad un contraddittorio resta a zero. Vi nascondete sempre dietro un dito , solo perché consapevoli di essere Padri e Padroni , forti solo di saper contare su un buon numero di leccaculi ( probabilmente verrò bannato perché leccaculi è una "parola offensiva" a detta del "capo redattore" Mr. "Lucertola"... se dico "lecchini" va meglio?).
klostridiumtetani
Domenica 25 Marzo 2018, 18.28.41
63
Siccome io prima di commentare sono solito leggere ciò su cui mi devo esprimere, dovresti essere perlomeno grato del fatto che ho speso del tempo per seguirti anche in queste dissertazioni, e ho aumentato il numero lettori, così noterai che chi se ne avvantaggia sei/siete tu/voi e sicuramente non io. Permettere il dissenso non credo vi faccia danno e pretendere sempre e comunque la "standing ovation" è un po' da egocentrico, per non dire altro. Se io penso che l' articolo è infarcito di scialbe e irrilevanti nozioni storiche, aneddoti personali che non so a chi possano interessare, e sottolineare (nel 2009) che il vinile "non è morto , ma sta avendo una rinascita...", quando questo si sapeva già nel 2000... Boh! Scusa se per me il tutto risulta banale, quando l' argomento si potrebbe invece sviscerare in un modo molto più attinente alla musica che questa 'zine dovrebbe trattare (almeno io lo deduco dal nome che porta), oppure parlare degli ultimi ritrovati nel campo della stampa e della riproduzione del Vinile , che in buona parte (ma se vogliamo anche solo in parte), sono artefici della rinascita di questo stupendo supporto. La storiella di Edison , ad esempio , non la trovo inutile perché la conoscevo già da una vita, in quanto sono consapevole che molti forse non ne sono al corrente, ma solo perché nel 2009 (2018 oggi), nessuno va comprarsi un cilindro per il fonografo... Mah! Io non vi voglio insegnare cosa fare , cosa dire e cosa scrivere, ma prima di tutto comincerei da tutto quello che è più attinente ad un sito di nome "metallized". Se siamo in una testata "libera" ,tutto il contraddittorio del mondo dovrebbe essere lecito ed accettato, ma essendo stato protagonista assoluto in prima persona delle vostre reazioni (assurde e false) non posso che avere idee ben precise sugli interlocutori con cui ho a che fare.
Raven
Domenica 25 Marzo 2018, 17.49.57
62
Chi ha il mio contatto fb controlli il mio post in cui avevo previsto anche questo. Altra birra vinta.
klostridiumtetani
Domenica 25 Marzo 2018, 17.38.10
61
La solita fiera della banalità
Silvia
Domenica 25 Marzo 2018, 16.56.12
60
Grazie @d.r.i. @rik, concordo, il vinile ha sempre un certo fascino
d.r.i.
Domenica 25 Marzo 2018, 16.23.53
59
@Silvia: tra i vinili che derivano dall'analogico e quelli dal digitale se hai un giradischi serio la differenza la percepisci eccome ed è notevole
Mulo
Domenica 25 Marzo 2018, 15.38.36
58
30€ x dei titoli che a fine anni '90 compravo a 5 euro seminuovi ah ah! Cmq si con l'avvenbto dell'era digitale (avvenuto a inizio anni '90)non ha più senso il vinile (ovviamente x i dischi anni '60/70/80 ha senso eccome).E'una Trovata di marketing x provare a rilanciare un mercato in stand by da parecchi anni....
Silvia
Domenica 25 Marzo 2018, 15.05.49
57
Ma a voi è capitato di riuscire a cogliere queste differenze nei vinili? Io in verità ho solo vecchi vinili quindi non posso fare il confronto con i due processi di editing (master digitale vs analogico intendo).
d.r.i.
Domenica 25 Marzo 2018, 14.39.51
56
@Vitadathrasher confermo ogni parola, aggiungo solo che anche alcune ristampe hanno senso se prese dal master in analogico.
Vitadathrasher
Domenica 25 Marzo 2018, 14.23.15
55
Quello che dice D.R.I è condivisibile. Anche per me il CD oggigiorno è il supporto che preferisco, i vinili avevano un senso quando tutto l'editing era analogico. Oggi ogni fase è digitale ed ha poco senso riconvertirla in analogico per il vinile. Semmai la cosa più stimolante e sensata è fare un'opera di ricerca dei vecchi vinili "nativi" per quel tipo di supporto.
rik bay area thrash
Domenica 25 Marzo 2018, 12.31.38
54
@Raven, l'incipit iniziale della cabina telefonica e relativi gettoni l'ho vissuta anch'io e con medesima apprensione quando mi trasferii da una grande città a una provincia. Tutte vere le sensazioni che hai perfettamente descritto nell' avere tra le mani il fatidico plico arrivato tramite il postino. Quello che noto (come tutti) e veramente la grande quantità di vinile di nuovo rimesso sul mercato. Tantissimi titoli legati agli anni 80 (dall' n.w.o.b.h.m. al thrash), ma quello che mi sorprende è il prezzo elevato. Come scritto da altri utenti intorno ai 30 €. La cosa positiva è avere la possibilità di riacquistare una copia già posseduta ma rovinata o addirittura comprarla perché mancante. Per quanto ho potuto notare dal mio dischivendolo di fiducia, comunque sono più i 'vintage' che non i ragazzi/e giovani ad acquistarli. Cioè, chi in qualche modo è cresciuto con il vinile e le cover che li conteneva. I/le ragazzi/e li trovo più interessati alle cover e sono un po sorpresi di vedere 'il vinile'. Parlo ovviamente di chi è nato/a nei nineties in poi. Comunque tutto dipende da come una persona fruisce la musica. A chi piace il vinile continuerà a farne uso, nei limiti del possibile. Chi è abituato al cd, idem. Chi con il fle sharing, uguale. Però avere tra mani l' album in vinile o il cd non ha paragoni . Da una sensazione come di avere veramente la musica in mano, di viverla veramente, di attingere a essa come se facesse parte di noi stessi .... spero che non sia un trendy passerggero, che il vinile possa avere un lungo prosegio per la felicità degli appassionati irrimediabilmente legati al vinile
Silvia
Domenica 25 Marzo 2018, 11.45.04
53
Si’ @Raven, credo che dieci anni dopo questo articolo possiamo sicuramente notare delle differenze... Ormai quasi tutti i titoli vengono stampati anche in vinile ma presumo dal digitale (aspetto che come sottolineato da d.r.i. dovrebbe fare la differenza rispetto al master analogico). Comunque bellissimo articolo, tanti ricordi e l’incipit è validissimo anche x me (non ho tantissimi vinili x questo motivo)
Raven
Domenica 25 Marzo 2018, 7.53.20
52
Come potete vedere nel box a destra, siamo tornati sull'argomento anni dopo. Può essere interessante fare un raffronto
d.r.i.
Domenica 25 Marzo 2018, 0.22.42
51
Per come viene prodotta la musica oggi la differenza cd/vinile da un punto di vista di resa sonora non si sente quindi opto per il cd. Però ciò che è uscito in vinile preso dalll’analogico e ascoltato su un giradischi di alta qualità ha una resa sonora che ovviamente il cd non ha.
entropy
Sabato 24 Marzo 2018, 22.25.03
50
Avendo cominciato a comprare musica con cassette e poi cd (non avevo il giradischi), io devo dire che quando guardo i miei cd provo le stesse emozioni di raven con i suoi lp. Capisco il fascino del vinile, ma non trovo cosi freddi i cd e i loro libretti....
duke
Sabato 24 Marzo 2018, 21.42.51
49
articolo bellissimo......tutto vero....era proprio cosi'....grazie per avermi fatto rivivere quello splendido periodo!
pincheloco
Venerdì 9 Ottobre 2009, 8.14.34
48
Mitici Transex e Mariposa quanti ricordi. Io ho sempre ordinato parecchia roba per posta da Sweet Music. Ancora oggi mi arrivano i cataloghi e di tanto in tanto ordino. Ho visto che anche da loro sono in aumento le pagine dedicate al catalogo vinile.
Necronius
Giovedì 8 Ottobre 2009, 12.29.19
47
No, spiacente. Io mi sto rivolgendo "pesantemente" su ebay....
Raven
Giovedì 8 Ottobre 2009, 12.16.14
46
Ottimo , un Thorens era il mio sogno , per il resto ....è un altro segnale che il mercato è in ripresa , vuol dire che c'è un pubblico ed è disposto a spendere. Mi ricordo un mailer a Brescia, ma non riesco più a ricordare il nome, te lo ricordi?
Necronius
Giovedì 8 Ottobre 2009, 12.08.02
45
Io sono a Milano....qui Transex è sparito, i due Mariposa ci sono ancora ma solo uno è rimasto orientato al metal (quello in Duomo). L'altro si è definitivamente buttato sulla dance e si è spostato. Quello che però mi fa "innervosire" è che adesso i vinili nuovi te li vendono a peso d'oro, infarcendoli di patch, adesivi, accendini fosforescenti e caxxate varie.... )) Cmq per la cronaca il buon vecchio Thorens è ancora collegato....
Raven
Giovedì 8 Ottobre 2009, 11.41.53
44
Io li ho tenuti tutti, e ne sono contento . Grazie per i complimenti. Ps - esiste ancora Revolver?
Necronius
Giovedì 8 Ottobre 2009, 11.32.54
43
Bell'articolo davvero.Mi ricorda i sabati passati da Mariposa in Porta Romana a spulciare vinili.... Personalmente ho "dismesso" gran parte della mia collezione di vinili, per un motivo forse discutibile agli occhi dei più. Semplicemente i pochi vinili che ho tenuto sono legati a un periodo che rapportato ad oggi sembra preistoria.... Leggere le recensioni su HM, analizzarle bene per capire se valeva o meno l'acquisto, il primo "assaggio" con il vinile che gira sul piatto ipnotizzandoti. Personalmente conservo quei ricordi con gelosia, e ritenendomi fortunato di averli vissuti. Adesso le possibilità di ascoltare musica ed acquistarla sono infinite (con metodi piu o meno legali) ma nessuno potrà mai portarmi via quei ricordi, anche se ho venduto la mia copia in vinile di "Circle Of The Tyrants".
Khaine
Giovedì 8 Ottobre 2009, 11.24.33
42
Copioni!
Raven
Giovedì 8 Ottobre 2009, 8.50.02
41
Sul sito web de La Stampa di oggi c'è un articolo proprio sulla rinascita del vinile.
RAven
Lunedì 5 Ottobre 2009, 8.30.14
40
Si ricorderanno nello stesso modo i Cd? Non so.......
Kosmos Reversum
Sabato 3 Ottobre 2009, 20.49.06
39
Un articolo quasi commovente. Io anche li tengo cari e in vista i miei vinili, picture disc, bootleg ecc. E credo che, anche morissi di fame, e pur sapendo che alcuni di quelli valgono molte decine di euro, non li venderò MAI! E come potrei, ricordo che a 10 anni andavo con mio nonno in centro a comprarli, a 12 ci andavo già da solo col pullman in centro...Che ricordi ragazzi!
pincheloco
Sabato 3 Ottobre 2009, 14.44.19
38
Proverò a seguire il tuo consiglio.
pincheloco
Sabato 3 Ottobre 2009, 13.49.09
37
No è un CS 505 - 3. Dovrebbe avere almeno una quindicina d'anni. Grazie per avermi dato un tuo parere.
suennio
Venerdì 2 Ottobre 2009, 18.53.30
36
Si puoi anche fare così pincheloco.Però il top sarebbe passare per il pc per poter creare un file wav(magari ad alta risoluzione per così perdere nessuna informazione) e poi masterizzarlo da lì usando nero o altro programma per masterizzare.Più sotto trovi la descrizione su cosa usare per fare questa operazione.Buono il giradischi Dual,è di produzione recente?
pincheloco
Venerdì 2 Ottobre 2009, 8.41.01
35
Io per poter masterizzare i vinili ho collegato il mio giradischi Dual ad un masterizzatore audio passando attraverso un preamplificatore della Rotel, collegato poi ad un finale della stessa marca che manda il suono a delle casse Chario. Ovviamente devo inserire manualmente la numerazione dei pezzi. Il CD che ottengo è l'esatta copia del vinile con il fruscio e tutto il resto. Mi piacerebbe sentire l'opinione di suennio al riguardo.
Uno qualsiasi
Giovedì 1 Ottobre 2009, 10.21.28
34
Risposta a Raven al commento 33 con citazione da Fantozzi: Sì, ma coi sottotitoli in tedesco!
Raven
Giovedì 1 Ottobre 2009, 8.31.29
33
Può darsi, era cantato in cecoslavacco?
Nikolas
Mercoledì 30 Settembre 2009, 15.06.45
32
PS quella parete con vinili dei Queen è da bava alla bocca... sbagli o oquello in basso a sinistra è uno di quei vinili rossi delle edizioni cecoslovacche? girano tutti sopra ai 100€ alle varie fiere...
Raven
Mercoledì 30 Settembre 2009, 13.22.08
31
Il commento n. 21 ti può dare delle indicazioni, aggiungerei gli affidabili Pioneer, non il massimo, ma quasi sempre di qualità medio-alta e di prezzo non troppo elevato.
Nikolas
Mercoledì 30 Settembre 2009, 13.16.52
30
Di 33 giri ho qualcosa e se becco le occasioni buone conto di prendermene ancora.. adesso mi manca un giradischi, ma il mio compleanno è tra due settimane.... devo far girare la voce....
Raven
Mercoledì 30 Settembre 2009, 13.13.13
29
Se vuoi consigli io sto qui, (non sui giradischi, sulla rovina).
Il Mentalista
Mercoledì 30 Settembre 2009, 13.04.40
28
Ma quanto è vecchio questo Raven?!? Cmq il mio primo passo da ascoltatore "attivo" è stato registrare su nastro un vinile prestatomi da un amico, credo si chiamasse" The number of the beast" o qualcosa del genere... Preciso: era la prima metà degli anni '90 e i cd esistevano già da un pezzo ma il senso pionieristico di avventura che mi ha regalato quell'impresa non ha valore. Dopo una marea di cd è da parecchio che sto pensando all'acquisto di un bel giradischi, ma conoscendomi spenderei una fortuna in 33 giri. Quest'articolo mi ha dato una bella spinta verso la mia futura rovina...
Raven
Mercoledì 30 Settembre 2009, 12.27.14
27
Grazie, Teniamo molto al settore "articoli" ed a porci come punto di riferimento musical-culturale.
suennio
Mercoledì 30 Settembre 2009, 9.11.34
26
Ciao Comunque complimenti per l'articolo,almeno uno al mese per risvegliare un pò l'animo delle persone ed invitarle ad ascoltare bene la musica,non solo col vinile si intende.Non sapete quanto si perde ascoltando da un comune compatto da ipermercato...e non credete che ci sia da spendere cifre folli.
Raven
Mercoledì 30 Settembre 2009, 8.26.13
25
E' lo stesso consiglio che avevo dato in pm a Pandemonium
Khaine
Martedì 29 Settembre 2009, 15.58.50
24
Ok grazie mille delle info!
suennio
Martedì 29 Settembre 2009, 15.46.50
23
Comunque si,dovresti cavartela con 300 euro...magari qualcosa in più,ma non di tanto. Saluti Paolo
suennio
Martedì 29 Settembre 2009, 15.45.05
22
Però c'è da dire che mortifichi il lavoro fatto dal giradischi convertendo in mp3,poichè è un formato che ha perdite di informazione. Se proprio usi l'mp3 fallo al massimo del bitrate(mi sembra 320kbps)altrimenti potresti passarli sul pc in wav(praticamente l'audio di un cd originale) per poi convertirli in flac(formato lossless,senza perdite di informazioni)per archiviarlo.Spero di essermi spiegato bene.Per altri consigli chiedetemi pure per me è un piacere rispondere.Saluti Paolo
suennio
Martedì 29 Settembre 2009, 15.44.26
21
Grazie,è un piacere dare consigli Se vuoi ascoltare bene un giradischi con uscita usb integrata c'è ma è di qualità veramente infima,non ne vale veramente la pena. Per avere più qualità invece si può prendere un giradischi usato(su ebay ne trovi un sacco Thorens,Rega,Pro-Ject...)oppure nuovo un Pro-Ject Rpm1 e poi abbinargli un pre-phono(se l'amplificatore non ha l'ingresso phono il pre serve per alzare il segnale per poterlo collegare ad una entrata normale tipo la aux per aver così il segnale allo stesso livello,o quasi,di un normale lettore cd o tuner...)con uscita usb da collegare al pc ovvero il Nad PP3 che ha anche a corredo il programma che ti serve per la conversione.
Khaine
Martedì 29 Settembre 2009, 13.51.34
20
Carissimo Paolo, anzitutto grazie della visita. So che il vinile è particolarmente delicato da settare a livello di "testina" (si chiama così?). Soprattutto un'altra cosa -già che sei così gentile ti sfrutto un po' : vorrei comprare un giradischi che però mi consenta anche di masterizzare in formato cd o mp3 i vari vinili che ho a casa. Dici che riesco a cavarmela con 250/300 €?
suennio
Martedì 29 Settembre 2009, 13.43.26
19
Ah per il sanyo...se vuoi ascoltare bene buttalo mi spiace.Per cominciare a capire cosa vuol dire "giradischi" e i suoi settaggi andate su tnt audio nella sezione prove sorgenti l'articolo: come scegliere il giradischi analogico. Poi se avete dubbi chiedete pure. Saluti Paolo
suennio
Martedì 29 Settembre 2009, 13.40.29
18
Ciao,sono un metallaro audiofilo e posso confermarvi la qualità superiore rispetto al cd.Non è il fruscio che lo distingue dal cd,è il suono analogico...un altra cosa.Più presenza,più estensione di gamma insomma una presentazione più reale(deve essere inciso bene però lp).Badate però che per far "suonare" un giradischi bisogna perderci un pò di tempo e qualche solduccio.Se volete consigli chiedete pure ho una buona esperienza in campo.
Raven
Martedì 29 Settembre 2009, 8.25.54
17
Pandemonium, non è che tecnicamente sia un grande esperto, ricordo quello che dagli audiofili era considerato buono e cosa no, il Sanyo, se non ricordo male, non era in cima alle preferenze di costoro. Potresti -se datoti in regalo. venderlo su ebay e col ricavato, aggiungendo un centinaio di euro , comprare qualcosa di buono magari con testina Ortofon di serie, ma ripeto, informati cmq con qualcuno veramente esperto.
Er Trucido
Lunedì 28 Settembre 2009, 23.51.24
16
Io per ragioni anagrafiche sono figlio del cd, però ho la fortuna di avere un padre appassionato di musica ed il suo piatto è ancora funzionante e ricordo durante i miei primi approcci rock l'ascolto insistente di Machine Head dei Deep Purple, Greatest Hits 2 dei Queen e Remasters dei Led Zeppelin o la curiosità nel vedere le copertine (tipo The Wall dei Pink Floyd). Ho anche comprato qualcosa, ma sono più un acquirente di cd (la praticità ha avuto il sopravvento), però il suono caldo del vinile rimarrà sempre ineguagliabile
hm is the law
Lunedì 28 Settembre 2009, 21.07.07
15
Quando ho iniziato ad ascoltare la musica rock c'era solo il vinile. L'avvento del CD portò ad esaltare il suono più pulito (spesso i dischi si rovinavano per l'assiduo ascolto e dovevi ricomprarli). Oggi dopo tanti anni il vinile è ritornato prepotentemente di moda: forse è giusto perchè il fascino dell' LP è inarrivabile. Articolo meraviglioso complimenti Raven!!!
dani
Lunedì 28 Settembre 2009, 18.59.25
14
Ragazzi, non scherziamo tutta la tecnologia del mondo non è riuscità a dare la profondità del suono del mitico vinile!!!! Io ammetto di avere parecchi cd e di comprarne parecchi (per ovvia praticità) ma ancora oggi compro i vinili e secondo me è un motivo di vanto!!! Quando esco dal negozietto con in mano il mio bel 33 non vedo l'ora di farci scorrere sopra la puntina! Possiedo alcuni album sia in vinile che in cd, tipo Back in Black (AC/DC), Led Zeppelin IV (che capolavoro!!), Brotehrs in arms (Dire Straits), Dark Side of the Moon (Pink Floyd) solo per dirne alcuni che mi vengono in mente....e sono gli stessi con cui posso fare un confronto in digitale perchè ne possiedo un copia pure in cd come detto sopra....Per me non c'è niente da fare!!!! VINCE e STRAVINCE il VINILE!!!!!!
Maiden1976
Lunedì 28 Settembre 2009, 17.08.11
13
Come mi rispecchio in te Raven. Anche io proprio come te nella mia libreria - e ad altezza degli occhi - custodisco gelosamente la mia collezione in vinile sia di 33 che di 45 del mio gruppo preferito. Ho più di 200 pezzi compreso il mitico Soundhous tapes (all'epoca mi sembra di averlo pagato più di 400 mila lire!!))
pincheloco
Lunedì 28 Settembre 2009, 16.59.20
12
Viva il vinile sempre. Ho una discreta collezione di vinili e mi capita di comprarne ancora. Non c'è paragone. Il mio giradischi è un DUAL tedesco. Per il resto io non sono un esoterico da punte in grafite sotto l'impianto ecc. però li comprendo benissimo. Se riesco ci vedremo al prossimo vinylmania di Ottobre a Milano.
Pandemonium
Lunedì 28 Settembre 2009, 16.44.28
11
è un SANYO TPX 3, tu che te ne intendi che mi dici? è roba buona? a vederlo e per ciò che mi dice mio padre (era un amico suo che me l'ha regalato ovviamente! solo un matusa.. ooops, un anziano poteva darmelo! ; ) è valido, ma, se lo conosci, dimmi qualcosa di più!
Wolverine821
Lunedì 28 Settembre 2009, 14.22.23
10
Data la mia giovane età non ho avuto modo di ascoltare e comprare molti vinili, ma di quelle poche volte che ho ascoltato il "fruscio" della puntina sul disco conservo ancora un ricordo splendido...grazie Raven!!
Raven
Lunedì 28 Settembre 2009, 13.26.51
9
Bi-Thanx
Khaine
Lunedì 28 Settembre 2009, 13.21.34
8
Un articolo assolutamente da stampare, ottimo lavoro Francesco!
Gabriels
Lunedì 28 Settembre 2009, 13.15.00
7
GRANDE ARTICOLO Raven.....un'idea strepitosa!!!! Anche io ho ancora a casa dischi che tengo come oro....come tutti i primi album di Malmsteen.......che bei tempi!!!!
Renaz
Lunedì 28 Settembre 2009, 12.13.11
6
Per il prossimo compleanno fate una colletta e mi regalate un giradischi? dai dai
Raven
Lunedì 28 Settembre 2009, 12.00.42
5
Renaz, sono assolutamente certo che hai letto tutto con attenzione . Pandemonium: sono lieto che il vinile ti trasmetta qualcosa, ricorda che per ottenere i guisti risultati però il piatto deve essere regolato perfettamente ed essere posto su una superficie assolutamente piana. Ovviamente la puntina deve essere in condizioni ottimali. Che marca è il piatto del tuo amico?
Renaz
Lunedì 28 Settembre 2009, 11.55.58
4
Posso dire di aver letto questo articolo con attenzione, riga per riga... accento per accento e lo trovo interessantissimo...
Pandemonium
Lunedì 28 Settembre 2009, 11.49.51
3
Grande Raven! Posso dirti che non coosco l'LP, ma se tu sei rincoglionito perchè lo ami, allora presto verrò a farti compagnia, dato che ho installato in camera mia da un paio di giorni un giradischi di un amico (che "non se ne fa più nulla") e sto morendo dalla voglia provarlo! (x ora non ho manco un LP da far girare!) La curiosità verso questa tecnologia e la sua qualità mi hanno fatto "muovere", questo a confermare la tua tesi che, oltre a chi rispolvera il passato, c'è anche chi vuole conoscerlo perchè non lo ha vissuto.
Raven
Lunedì 28 Settembre 2009, 11.48.19
2
Mi par di capire che preferisci il vinile al Cd , cosa hai di particolare? Ps - Un ringraziamento a Renaz per il supporto tecnico alla pubblicazione dell'articolo.
LAMBRUSCORE
Lunedì 28 Settembre 2009, 11.39.59
1
x niente al mondo cambierei questo: sabato pm, compro qualche vinile in offerta, torno a casa, accendo il camino (fra qualche mese), nessuno/a che rompe i maroni, (quando sono solo) siamo io , i miei nuovi acquisti e 3 o 4 buone birre........
IMMAGINI
Clicca per ingrandire
vinile
ARTICOLI
05/01/2017
Articolo
IL VINILE
Il morto è ritornato dal suo funerale
28/09/2009
Articolo
IL VINILE
Funerale senza il morto
 
 
[RSS Valido] Creative Commons License [CSS Valido]