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COALESCE - Back In Hardcore
17/10/2009 (1930 letture)
Nati e cresciuti nella scena underground del Midwest, i Coalesce si sono sempre contraddistinti per la loro forte indipendenza dall’industria discografica e da tutti i suoi meccanismi; nel corso degli hanno creato un suono molto particolare e spigoloso, come spigolose sono state alcune risposte che leggerete di seguito; la loro carriera E' stata contraddistinta da lunghi periodi di stop e inattività e da alcuni cambi di line-up; ritornano sulle scene, a distanza di 10 anni dall’ultimo lavoro, con OX ed è di quest’ultima fatica e di tanto altro che ne abbiamo parlato con il chitarrista Jes Steineger .

Coconuts Blood: Puoi fare un breve profilo della storia ed evoluzione della band, per chi tra i nostri lettori non vi conosce ancora?
Jes: I Coalesce iniziano a metà degli anni novanta quando tutti noi eravamo adolescenti e stavamo finendo il liceo; ci piaceva pensare che fosse figo essere in una band e l’abbiamo chiamata Coalesce. Negli anni abbiamo capito di aver fatto bene a farlo e per qualche miracolo a molte persone piaceva quello che scrivevamo e registravamo e questo ci ha permesso di farlo fino ad oggi.

Coconuts Blood: Ci sono stati molti cambiamenti di line up e fratture all’interno della band: puoi dirci qualcosa a riguardo?
Jes:Abbiamo avuto due scioglimenti nei Coalesce: uno nel 1995 e un altro nel 1999. Ogni scioglimento ha portato al cambiamento di alcuni membri; entrambi i scioglimenti sono stati causati da una mia personale instabilità all’interno della band, principalmente per il fatto che eravamo appena dei ventenni che cercavano di capire cosa avrebbero dovuto fare delle proprie vite. Ripensandoci ora, sinceramente non mi sembra qualcosa di particolarmente rilevante il perché ci siamo sciolti; nemmeno il numero di volte mi sembra eccessivo.

Coconuts Blood: Che cosa vi ha motivato a registrare un nuovo album dopo tanto tempo?
Jes: Molte cose sono cambiate per tutti noi; tra il 1999 e il 2005 Ci fu chiesto di riunirci per un concerto nel 2005 e ci sembrò una buona idea; tutti avevamo raggiunto una sostanziale stabilità nelle nostre vite e ci sembrava che riunire i Coalesce non avrebbe minato in alcun modo questa stabilità ma nemmeno che i Coalesce avrebbero portato chissà quale particolare incremento al livello economico per tutti noi. Così chiarito che avremmo continuato con i Coalesce solo part-time, ci sembrò naturale scrivere un album; abbiamo iniziato a scrivere OX quando siamo tornati a casa dopo i concerti di “Salt and Passage”, lo abbiamo registrato nell’estate 2008 e realizzato in quella del 2009: ci vuole molto tempo nel fare le cose quando il tutto è part-time.

Coconuts Blood: Come descriveresti il vostro nuovo albumOX?
Jes: Sentimentale. La stessa cosa che potrei dire per ogni nostro lavoro: espressione del momento in cui viviamo.

Coconuts Blood: Perché hai scelto di chiamarlo OX?
Jes:Perché ti fa pensare ad un somaro: un’animale lento che spinge un carico pesante.

Coconuts Blood: Cosa ha ispirato le canzoni di OX?
Jes: I problemi economici e relazionali nella nostra vita di tutti i giorni; le nostre conversazioni e i rapporti di amicizia l’uno con l’altro; il desiderio di scrivere nuove canzoni così da poter vedere alcuni aspetti del mondo che altrimenti non avremmo potuto vedere in nessun altra maniera.

Coconuts Blood: Come definisci il vostro suono?
Jes: Fragoroso ed esplosivo

Coconuts Blood: Quali sono le influenze musicali che hanno influenzatoOX?
Jes: Non lo so; volevamo fare un album che suonasse e provenisse dal Midwest, qualcosa che ci rispecchiasse come persone. Questo potrebbe includere molti roba punk degli 70’, 80’ e anni 90’, hardcore e heavy metal ma anche molta musica che testimonia tutto quello che è venuto prima di questo.

Coconuts Blood: Ti ritieni soddisfatto del risultato finale?
Jes: Si. Il basso sarebbe potuto essere un po’ più pesante e ci sono un paio di cambiamenti strutturali che farei se potessi tornare indietro ma tutto sommato amo il risultato finale.
Coconuts Blood: Qual Ë il tuo brano preferito del nuovo album?
Jes: Mi piacciono tutte e spero di poterle suonare tutte nei nostri set ogni volta che saremo in concerto.

Coconuts Blood: In cosa si differenzia OX rispetto all’ultimo album?
Jes: Il missaggio ha preso la direzione che avevo sempre desiderato, dove il basso è lo strumento guida ( anche se poteva essere più pesante). Questa volta ci siamo presi del tempo per riflettere su come doveva essere strutturato l’album ( in passato abbiamo sempre lavorato velocemente e penso che la struttura degli album abbiano sofferto di questo ); inoltre non abbiamo avuto molte pressioni dall’esterno quando abbiamo scritto e registrato l’album; eravamo semplicemente immersi di gioia nel fare musica.

Coconuts Blood: Chi Ë il responsabile dell’artwork dell’album e vi Ë una connessione tra questo e la musica e le parole di OX?
Jes: Don Clark della Invisibile Creature ha speso molto tempo per lavorare insieme a Sean per l’artwork dell’album e c’è sicuramente una connessione tra quello che Sean stava scrivendo nei testi e quello che stava facendo per la copertina. Quando abbiamo parlato riguardo ad alcune idee, tutti noi della band abbiamo trovato il modo per contribuire e siamo molto soddisfatti di come tutte le idee alla fine si siano amalgamate bene.

Coconuts Blood: I membri dei Coalesce hanno un discreto numero di side project che portano avanti... è corretto?
Jes:Beh, abbiamo sempre avuto altri progetti da portare avanti ma non così tanti in definitiva; i Nathans (Nathan Ellis: Bass - Nathan Richardson: Drums) suonano nei Basket Lottery ma non hanno mai avuto il tempo per fare nessun concerto negli anni passati. Ancora Nathan Ellis suona negli Able Baker Fox e nei Jackie Carol quando può ma questi progetti sono ancora più part-time dei Coalesce. Nathan Richardson suonava negli Apllesedd Cast, ma li ha lasciati qualche tempo fa. Sean ha fatto delle apparizioni in alcuni dischi metal negli anni passati. Ma in definitiva gli ultimi anni, in particolari gli ultimi due, ci anno permesso di focalizzarci sui Coalesce, le nostre famiglie e i nostri lavori; al momento non c’è molto tempo per tutte le altre cose.

Coconuts Blood: Ti ha sorpreso che i Coalesce abbiano mantenuto una forte base di fan pur avendo avuto una produzione così diradata nel tempo?
Jes: sono sempre rimasto sorpreso dal fatto che a tutti piacciano i Coalesce.

Coconuts Blood: Cosa ne pensi della Relapse Records?
Jes: Non sono sicuro di cosa vuoi intendere con questa domanda. Sono stati un’ottima label con cui lavorare; ci hanno lasciato la libertà per realizzare OX come lo volevamo; inoltre le persone che lavorano all’interno svolgono molto bene il loro compito.

Coconuts Blood: L’ambiente e l’atmosfera di registrazione sono stati diversi rispetto ai precedenti album che avete fatto?
Jes: No. In definitiva non mi viene in mente qualcosa di veramente differente rispetto al passato; l’unica differenza è stata che abbiamo veramente vissuto all’interno dello studio di registrazione durante le settimane in cui registravamo.

Coconuts Blood: Come Ë stato suonare dal vivo ancora?
Jes: Eccellente; è la cosa che preferisco nel far parte dei Coalesce.

Coconuts Blood: Come Ë stata la risposta del pubblico?
Jes: Abbiamo suonato per un piccolo pubblico e abbiamo suonato nei grandi festival; ho incontrato molto persone davvero interessanti negli ultimi due anni, che sono stati fantastici. Non credo che nessuno di noi della band pensi al pubblico in termini di come questo ci risponde. Ogni volta che abbiamo un pubblico di fronte, che sia disgustato o eccitato all’idea di vederci, cerchiamo di suonare lo stesso show e tirare fuori sempre quello che abbiamo dentro; penso che questo atteggiamento sia uno dei vantaggi di essere cresciuti nella scena underground del Midwest. Noi suoniamo perché lo vogliamo e non perché cerchiamo dopo chissà quale responso dalla platea.

Coconuts Blood: Cosa stai ascoltando attualmente?
Jes: Octahedron: i Mars Volta sono semplicemente la mia band preferita (forse perché sono probabilmente la band perfetta). Mi piacciono molto anche i Black Keys, ma i Mars Volta hanno appena pubblicato il nuovo album e quindi stanno dominando nel mio lettore musicale. Ho ascoltato molto anche i Monotonix, i Racounters e i Tool.
Nathan Ellis mi ha fatto ascoltare a ripetizione, nell’ultimo week end, l’ultimo album dei Mew ed è assolutamente incredibile: devo averlo al più presto.
Coconuts Blood: Quali sono i tuoi 5 album preferiti di sempre?
Jes:Non saprei. Rispondo sempre differentemente ogni volta che mi rivolgono questa domanda. Sicuramente i lavori pubblicati dai Metallica nel periodo tra il 1985 e il 1989 ( ma non chiedetemi di sceglierne uno ), Repeater dei Fugazi, Louder Than Love dei Soundgarden, Joshua Tree degli U2 e Aenima dei Tool.

Coconuts Blood: Cosa ne pensi dei download illegali?
Jes:Non sono un musicista professionista, quindi non ho molte idee su questo, non mi riguarda. Certamente fa male per coloro che cercano di vivere suonando musica a cui vengono a mancare le persone che pagano per ciò che fanno.

Coconuts Blood: Quali sono i vostri progetti dopo OX? Ci sarà un altro album dei Coalesce?
Jes: Per il momento stiamo cercando di capire come organizzarci per lasciare le nostre famiglie ed i nostri lavori per andare in tour a promuovere OX negli Stati Uniti e in Giappone (e tornare in Europa, se potessi scegliere vorrei veramente tornarci). Abbiamo un ep che verrà pubblicato a Novembre che Ë una continuazione di OX; alcune idee invece sono ancora nel cassetto. Non posso sapere se ci sarà un nuovo album dei Coalesce dopo OXep. Tutto dipenderà se potremmo scrivere ancora dei brani che ci soddisfino. Non abbiamo la possibilità di fare programmi a lunga distanza in questa band; cerchiamo di occuparci di quello che capita mese per mese.

Coconuts Blood: Grazie per l’intervista e buona fortuna…..vuoi aggiungere qualcosa per i lettori di Metallized?
Jes: Niente da aggiungere; solamente grazie per l’interesse nell’intervistarci e spero veramente di tornare presto in Italia nel prossimo anno o chissà… state in gamba!



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