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DREAM THEATER - La biografia
05/04/2003 (7622 letture)
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Questo magico sogno, destinato a stravolgere ed alzare in volo il cammino
della musica, è figlio di una storia sofferta e travagliata, prova che il
successo, quello vero.. va guadagnato.
Durante l’ultimo anno di liceo, a cavallo tra il 1984 e 1985, John Peter
Petrucci, Kevin Moore e John Ro Myung mettono in piedi un gruppo chiamato
Centurion. Hanno poco tempo per suonare insieme perché gli studi superiori li
costringono alla separazione: Myung e Petrucci, rispettivamente bassista e
chitarrista, decidono di iscriversi alla Berklee School of Music di Boston,
mentre il tastierista Kevin Moore proseguirà al Fredonia College of Music di New
York.
Che strani scherzi gioca la fortuna. All’interno di un bar, i due giovani John
incontrano un certo Mike Stephen Portnoy: anche lui un piccolo musicista ancora
in fasce, batterista dalle potenti qualità soprattutto tecniche, il quale si era
già fatto notare all’interno della scuola grazie ad una padronanza dello
strumento per niente indifferente. Nel settembre dell’85 nascono i Majesty. Fino
a dicembre, il gruppo compone con straordinario affiatamento molti dei pezzi che
alla fine verranno registrati nel primo demo, aggiungendo al repertorio alcune
covers. Nel frattempo, il gruppo sente sempre più il bisogno di una tastiera a
rendere il sound complessivo più fluido e pieno: viene subito contattato Kevin
Moore. Il tastierista accetta e, nonostante la notevole distanza fra le due
scuole, i quattro riescono a provare più o meno costantemente. Marzo ‘86: i
Majesty fanno una coraggiosa scelta. Lasciano gli studi per dedicarsi in modo
professionale alla musica ed in particolare decidono di impegnare tutti i loro
risparmi per registrare il primo demo. Nello stesso mese trovano un cantante,
Chris Collins, e con la band al completo, registrano il tanto atteso primo demo
e lo distribuiscono nei vari locali delle vicinanze e soprattutto alle diverse
case discografiche.
Il nastro contiene i brani: Another Won, Your Majesty, A Vision, Two Far, Vital
Star e March Of The Tyrant. Iniziano così i primi concerti ufficiali della band.
Il primo è del 28 maggio 86 al Sundance di Long Island e la scaletta contiene
alcuni pezzi del demo, una cover dei Queensryche e una dei S.O.D., mentre si
cominciano a notare i primi difetti, soprattutto produttivi, di Chris. Gran
parte dell’87 viene passata in studio: viene registrata una grande quantità di
materiale inedito e la ricerca di una casa discografica diventa quasi ossessiva.
I primi contatti con la neonata Mechanic Records sono inutili perché diversi gli
aspetti da rivalutare: prima di tutto il nome del gruppo, già utilizzato da una
Jazz band, poi la musica, per alcuni aspetti ancora troppo ingenua. Un profondo
sospiro e si ricomincia dall’inizio.
La band s’impegna al massimo nella stesura di nuove composizioni meno dirette e
più complicate: il miraggio del successo e la voglia di sfondare, tirano fuori
il carattere di un gruppo strepitoso che vuole crederci fino in fondo. Nascono
le prime note di una Metropolis ancora bambina, tratti della futura A Change Of
Seasons (ACOS), e poi i pezzi più completi, protagonisti del primo album:
Afterlife, The Killing Hand, e capovolgendo il nome di Majesty, quasi per non
dimenticarlo mai, la famosa Ytse Jam. Già perché il nome doveva essere cambiato
e l’unica proposta interessante sembrava quella di papà Portnoy, che consigliava
il nome di un vecchio cinema californiano. Nel frattempo Chris Collins viene
sostituito da Charlie Dominici. Il nuovo singer, professionista di grande
esperienza, non rappresenta proprio le caratteristiche ricercate, ma il tempo
stringe e la casa discografica non ammette ritardi.
Una volta completata la registrazione, i ragazzi riprendono a suonare nei vari
locali e uniscono alle scalette precedenti, i brani del nuovo disco: A Fortune
in Lies, Status Seeker, The Ytse Jam, The Killing Hand, Light Fuse And Get Away,
Afterlife, The Ones Who Help To Set The Sun, Only A Metter Of Time. Durante una
di queste performances, Dominici annuncia il nuovo nome del gruppo, quello
definitivo, Glasser. Effettivamente non fu proprio quello definitivo, dato che
dopo solo una settimana si confermò la scelta del padre di Mike: DREAM THEATER.
L’89 non si apre per niente bene. Le rifiniture di When Dream And Day Unite,
questo il titolo del primo album ufficiale dei Dream Theater, risultano
pressocchè irrilevanti: la povera produzione di Terry Date e la rapidità con la
quale è stato registrato, abbassano notevolmente la qualità del risultato. Il
gruppo è così costretto a cambiare etichetta, anche perchè priva dei fondi
necessari a pubblicizzare il nuovo disco. Il 14 ottobre il gruppo congeda
Charlie Dominici.
Con il 1990 si aprono le audizioni per trovare l’ultimo e definitivo frontman di
questo gruppo che comincia a soffrire seriamente della mancata ed indispensabile
tranquillità. Niente da fare, il morale è a terra.
Inizia il 1991 e subito un colpo di scena. I Dream Theater stanno quasi per
inserire nel gruppo il cantante Chris Cintron quando arriva un nastro prezioso
dal Canada. All’interno, una voce registrata dal cielo. Si tratta di Kevin James
LaBrie, anzi per non creare ulteriori casi di omonimia, James LaBrie. Il ragazzo
canadese, dopo l’esperienza con i Winter Rose, diventerà il singer ufficiale dei
Dream Theater, unendo ad un’ampia estensione vocale, il calore dei pezzi più
profondi scritti dalla band.
Nell’estate del ’91 ottengono la grande ricompensa per tanta fatica: firmano un
contratto con la Atco e entrano nei famosi Bear Track Studios per la
registrazione del nuovo album. Questa volta avranno a disposizione una
registrazione decisamente migliore e sicuramente più tempo.
Il disco cambierà la storia. Images and Words comprende al suo interno 8 pezzi
grandiosi: Pull Me Under, Another Day, Take The Time, Surrounded, Metropolis pt.1,
Under A Glass Moon, Wait For Sleep, Learning To Live.
I Dream firmano un contratto con la Roundtable Entertainment. Il passo più
difficle era ormai compiuto, ora due video promozionali e un tour vero e proprio
(197 concerti solo in America) attendevano impazienti la band. Dopo meno di due
mesi sbarcano al Rolling Stones di Milano. Anche qui registreranno una data
riuscita alla grande, con la gente senza il biglietto fuori al freddo: tutto
esaurito. Il 23 aprile concluderanno le date europee al famoso Marquee di
Londra, dove l’indimenticabile performance rimarrà per sempre incisa nel primo
disco live targato Dream Theater. Nel frattempo i nuovi brani stanno sfondando
in Giappone, dove Images and Words diventa Disco D’Oro. Dopo i primi quattro
concerti dei DT nella terra del Sol Levante, la pausa successiva permette di
mixare il Live At The Marquee e pubblicare la prima videocassetta del Live in
Tokyo.
Nel maggio del 1994, dopo il passaggio alla EstWestElectra, il gruppo si prepara
alla registrazione del nuovo album, questa volta con la partecipazione attiva di
un cantante valido che aiuterà i musicisti ad amplificare le ultime idee. Alla
fine di luglio si concludono le registrazioni del nuovo capolavoro, e mentre i
fan cominciano a tremare d’impazienza, agosto si apre con una brutta notizia:
Kevin Moore lascia il gruppo. Niente sembra convincerlo a restare, seppur sia
cresciuto insieme a due ragazzi che sta per lasciare. Il tastierista rivelerà
più tardi la sua improvvisa voglia di viaggiare verso un genere musicale ben
diverso e troppo distante dai Dream Theater. Ai primi d’ottobre esce Awake, il
terzo album ufficiale della band: sonorità più accattivanti, e una voce
formidabile, in un disco pieno di nuove sorprese tra cui: Voices, The Silent
Man, The Mirror. Il nuovo Tour, ormai troppo vicino, costringe la band alla
ricerca affrettata di una nuova tastiera:scivola via il nome Jordan Rudess, già
impegnato con i Dixie Dregs, e sale sul palco Derek Sherinian, già turnista in
gruppi come Kiss ed Alice Cooper. Conclusa molto bene gran parte del Tour,
passano le vacanze di Natale e la scena si sposta ancora una volta in Giappone.
Causa il recente terremoto e l’infiammazione alle corde vocali di James, queste
date in Oriente non potranno dirsi un vero e proprio successo. Il 22 Febbraio,
Derek diventa tastierista ufficiale dei Dream Theater. E finalmente arriva
marzo, mese in cui, dopo le date in Italia, i 5 musicisti entrano negli studi di
registrazione per l’incisione del pezzo più lungo scritto fino a quel momento:
23 minuti circa di pazzia e genio, dopo quasi 7 anni di ritocchi e nuovi
arrangiamenti, ecco A Change Of Seasons. Il tanto atteso EP uscirà solo qualche
mese più tardi, accompagnato da alcuni estratti dello show di sole cover
tenutosi a Londra il 31 Gennaio (Queen, Pink Floyd, Deep Purple, Genesis). Awake
è uscito da ormai un anno, diventando Disco di Platino in Giappone, e dopo 16
mesi di Tour, i Dream si abbandonano ad una meritata vacanza.
Durante i primi mesi del 1996 i tre capostipiti della band pubblicano alcuni
video didattici: John Myung registra Progressive Bass Concept in compagnia di
Sherinian e Portnoy, e con la stessa formazione Mike propone Progressive Drum
Concept mentre nel frattempo Rock Discipline di Petrucci è già in fase di
vendita. Dopo un favoloso Rush Tribute cui prendon parte Labrie, Petrucci e
Portnoy sotto le ali di Terry Brown, i Dream Theater sono costretti a fermarsi a
causa di spiacevoli provvedimenti presi dall’etichetta che sostituisce i
principali produttori e manager con cui la band aveva lavorato fino a quel
momento. Alcuni tra i nuovi addetti ai lavori non conoscono il passato di questa
band: la mancata fiducia, insieme alla convinzione di un mercato in cerca di un
altro sound, avrebbero creato i primi problemi a testimonianza del ritardo della
nuova uscita. Dopo un minitour di cinque date americane, saltiamo nel 1997:
nessuna novità dalla casa discografica, quindi il tour continua passando anche
da Milano.
A Maggio i Dream Theater entrano in studio con Kevin Sherley al mixer. Il quarto
album dei Dream Theater raggiunge i negozi di dischi di tutto il mondo. Il primo
ascolto rivela una sonorità troppo diversa rispetto ai lavori registrati
precedentemente, tuttavia, nonostante i sospetti di una deviazione commerciale,
in Italia, Falling Into Infinity guadagna il quinto posto nella classifica.
Comincia dunque il cosiddetto Touring Into Infinity. Si aggiungono nuove cover
di supporto alla scaletta mentre una volta passate le vacanze natalizie, alcune
date dovranno essere cancellate a causa della spiacevole infezione alle corde
vocali di James. Tornati in America dopo le date europee, in un universo
parallelo riusciranno a parteciapre a progetti particolari, quali ad esempio
Platypus (Myung e Sherinian) e Liquid Tension Experiment (Petrucci e Portnoy).
In agosto i Dream Theater aprono diversi concerti ai Deep Purple, e concludono
un’estate fin troppo movimentata dedicandosi all’imminente pubblicazione della
seconda videocassetta e del nuovo album (doppio) live, rispettivamente Five
Years In a Live Time e Once In a Live Time (registrato interamente a Parigi).
Nel frattempo si fanno sempre più alte le voci riguardo la possibilità di
sostitutire Derek con Jordan Rudess, non più legato ai Dixie Dregs ma impegnato
nel progetto LTE, ritenuto decisamente più adatto al sound progressivo ricercato
dal gruppo. Una volta licenziato, Derek Sherinian si sarebbe dedicato al suo
nuovo progetto solista (Inertia).
1999. Esce uno dei dischi più straordinari e completi degli ultimi anni. Il
gruppo ha finalmente raggiunto il proprio equilibrio e con Scenes From A Memory
conquista ancora una volta il pubblico mondiale. Decine di date seguiranno
l’uscita di questo concept album, risultato di un approfondito studio
all’interno dei Bear Tracks Studios, in compagnia di un tastierista tanto
spaventoso quanto geniale, partecipe attivo della nuova composizione prodotta da
Portnoy e Petrucci. Questo gran successo verrà più tardi coronato da una serata
speciale: il 30 agosto 2000, al Roseland Ballroom di New York, i Dream Theater
suonano per poco più di 200 minuti (!!!) a livelli altissimi, ripercorrendo
tutta la loro storia, a partire da Images And Words. L’ultimo disco viene
suonato dall’inizio alla fine in maniera impeccabile ed emozionante, e poi
ancora Another Day, Metropolis, The Mirror, A Mind Beside Itself, Learning To
Live e tante altre tra cui, per la prima volta dal vivo, A Change Of Season. Un
trionfo indimenticabile. Alla fine Mike sarà addirittura costretto a passare
dall’ospedale in seguito a sintomi preoccupanti dovuti all’eccessivo sforzo, ma
con un po’ di riposo ogni muscolo tornerà al suo posto. Naturalmente non viene
persa l’occasione di pubblicare un nuovo album live relativo alla serata e un
DVD dalla storia tormentata: la copertina avrebbe dovuto presentare New York in
fiamme sopra una grande mela rossa, con le Torri e la Statua della Libertà in
primo piano. Data d’uscita: 11 settembre NO COMMENT. Insomma sicuramente due
anni veramente movimentati per un gruppo che adesso torna a casa dopo aver vinto
diversi premi in merito all’ultima pubblicazione registrata in studio, con
centiania di concerti alle spalle e tanta voglia di concedersi una pausa.
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Solo per contestualizzare storicamente... Quando è uscito When Dream and Day United fece un botto coi fiocchi!! Ricordo distintamente la prima volta che l'ho sentito, io sfegatato fan di Queensryche e Fates Warning... e Rush (di cui WDADU è praticamente una splendida imitazione come stile... e scusate se è poco...). Dall'articolo sembra che i Dream siano "nati" con "Images..". Sarebbe come dire che i Guns'n'Roses sono esplosi con l'album d'esordio... c'erano articoli sui QUOTIDIANI italiani quando uscì il mini LP d'esordio... |
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