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RAVEN - Ancora atletici, ancora metallici
27/04/2010 (3163 letture)
Sono in giro da una vita, tra i primi hanno sparso i germi dello Speed Metal, e devo loro anche il mio Nick. Pochi forse li considerano fondamentali, ma i Raven sono un gruppo imprescindibile per capire certi punti di svolta del Metal durante gli anni 80. Di questo ed altro abbiamo parlato nell’intervista con John Gallagher.

Francesco: CiaoJohn. Prima di tutto voglio dirti che è un piacere parlare con te perchè vi ascolto fin dai primi anni 80 ed il mio nick è….Raven fin da quando avevo 14 anni, ed ora ne ho 43. Allora, un lungo stop tra One for All e Walk Through Fire. E’ stato un periodo molto duro?
John: Si, è stato un periodo più lungo di quanto potessimo scommettere. Ovviamente l’incidente a Mark , (un muro gli è crollato addosso spezzandogli le gambe – NdR), ci ha tenuto fuori dal giro per parecchio tempo, ma guardando al nuovo album….ne è valsa la pena.

Francesco: Si tratta di un album dal suono fresco e molto prossimo a quello dei vecchi tempi , molto “atletico”. E’ una scelta oppure è semplicemente il vostro modo di suonare e basta?
John: E’ il modo in cui siamo!! Abbiamo solo apportato delle correzioni nel tempo –le migliori canzoni, le migliori prestazioni ed il miglior sound- siamo molto fieri dell’album , è la miglior rappresentazione di quello che siamo oggi.

Francesco: Forse l’album contiene più connessioni con gli anni 70 dei precedenti, ad esempio in un pezzo come Bulldozer, sei d’accordo?
John: Dici? Per noi l’album ha connessioni col passato, ma esplora anche nuovi territori, Bulldozer è basata su un beat sinuoso, così forse hai ragione ad avere quella impressione. Ma ad esempio la title-track ha un riffing ed un tempo più bizzarri, molto “giusti”…Armageddon è epica come Tyrant of the Airways , ma suona più futuristica.

Francesco: Mi è molto piaciuta la vostra versione di Space Station #5 dei Montrose. Come mai questa scelta?
John: E’ un pezzo che suonavamo nei loooontani anni 70. E’ il modo che abbiamo scelto per chiudere il lavoro. Abbiamo cominciato a suonarla per divertimento e….. Bang!!! dopo cinque minuti…. era fatta!!!!!!!!!! I Montrose erano un grande gruppo, ed il loro primo album è un classico.

Francesco: Il vostro tipico sound è intatto, come nella versione live di The King ad esempio. Vi sentite “Atletici” come ai vecchi tempi?
John: Probabilmente lo siamo di più!!!! Non penso che ci siamo mai divertiti come in questo periodo, diamo sempre il 110% di noi stessi ad ogni show, sempre!!!

Francesco: L’album sembra come sempre molto diretto. Quanto tempo perdete in studio solitamente?
John: Abbiamo approcciato l’album come al solito, ma con una grande differenza. Abbiamo trascorso molto tempo a scrivere i pezzi ed a scegliere le canzoni migliori, ma abbiamo registrato molto velocemente, solo in una settimana. Poi abbiamo fatto tanti diversi mix aggiungendo e modificando varie cose… provando….aggiungendo altro…..e quando ne siamo stati veramente contenti , via col mix finale. Abbiamo fatto lo stesso anche lì, aggiungendo note, provando e riprovando, fino a quando tutto non è stato a posto. Di solito non facciamo così, di solito facciamo le cose in maniera cruda ed immediata, e questa è una grande differenza, ci siamo presi il nostro tempo per confezionare il prodotto finale.

Francesco: Pensi che ci sia ancora un vero spazio per il vostro sound? Questi sono tempi di produzioni iper pompate, ed il suono crudo dei Raven potrebbe addirittura essere considerato strano dai ragazzi di oggi.
John: Va benissimo, noi siamo Sempre stati considerati differenti. Noi abbiamo il nostro sound, e sfortunatamente in questi tempi molti si limitano a copiare quello degli altri. Con l’avvento di programmi come Pro Tools e Auto Tune una band senza esperienza può registrare le proprie cose e poi farle “fissare” da un ingegnere del suono fantastico dato da questi programmi, ma questo produce solo roba totalmente falsa.

Francesco: Che mi dici della Steamhammer? é l’etichetta giusta per voi?
John: Abbiamo una lunga esperienza con la SPV e sapevamo come ci avrebbe aiutato a raggiungere una audience nuova e nel modo migliore. E’ stato un anno divertente e poi suoneremo in parecchi festivals con loro, per sapere dove controllate su www.ravenlunatics.com .

Francesco: Abbiamo parlato della musica di Walk Through Fire, ma i testi? Di cosa parlano?
John: Alcuni pezzi parlano delle avversità della vita, qualcosa che noi conosciamo bene, e questo è il caso di Walk through fire e Running around in Circles, altre della storia del gruppo come Hard Road.., poi delle idiozie scritte usualmente dai tabloid come Trainwreck, mentre Armageddon è una storia sci-fi.

Francesco: C’è un punto che io sostengo fin da quando avevo 14 anni, cioè che voi avreste inventato il Thrash -almeno in forma embrionale- con il vostro primo album, ma nessuno è mai stato d’accordo con me. Finalmente posso sapere se avevo ragione.
John: Bha… sono tutte parole, noi siamo una Heavy band, una R’n’R band, e siamo anche tra gli inventori del Thrash, ma preferiamo chiamarla Raven music.

Francesco: Com’è cambiato il metal-world in questi anni? C’è qualcosa che rimpiangi dei vecchi tempi?
John: Mi piaceva il modo che avevano le bands di stare insieme, senza ego personali. Gli anni 80 erano divertenti, soprattutto i primi anni ottanta, prima che firmassimo con una fottuta major.

Francesco: Siete soddisfatti della vostra carriera? Cosa pensate guardando agli anni Americani o agli del Grunge?
John: No, non siamo mai soddisfatti, c’è sempre qualcosa in più che avresti potuto fare, ma siamo stati fortunati a fare quel che abbiamo fatto nel modo in cui lo abbiamo fatto. Gli anni 90 sono stati duri, i media avevano dimenticato il metal, ma noi abbiamo continuato a combattere, ecco cosa abbiamo fatto!!!!!

Francesco: Sarà possibile vedervi sui palchi italiani nel corso del 2010?
John: SI!!!! Suoneremo al Play it Loud in Ottobre, speriamo di vederci in quella occasione, no?.

Francesco: Speriamo. Bene, è tutto. Un saluto da parte mia e da tutti I nostri lettori.
John: Bene, grazie per il supporto, ci vediamo on the road.



Raven
Venerdì 30 Aprile 2010, 20.13.13
7
Grazie Pinche
Khaine
Venerdì 30 Aprile 2010, 14.31.22
6
Vieni a vederli a Vicenza ad ottobre Pinche!!!
pincheloco
Venerdì 30 Aprile 2010, 8.32.23
5
Gruppo che, loro malgrado, è sempre passato in secondo piano ma che ha contribuito molto alla scena ed è stato giustamente tra i precursori. Hanno sicuramente lasciato il segno nella storia di questa musica. L'ultimo disco lo avevo già prenotato parecchio tempo prima che uscisse in Europa e devo dire che non mi stanco di ascoltarlo. Un piacevole ritorno. Bellissima intervista.....Raven.
Raven
Giovedì 29 Aprile 2010, 18.08.54
4
E' proprio ciò che intendevo.
holydiver
Mercoledì 28 Aprile 2010, 19.09.48
3
Secondo me dire che hanno proprio inventato il thrash forse è un po' esagerato, però non è certo sbagliato sostenere che siano stati precursori di sonorità thrash- speed/thrash: ascoltando un disco come Rock until you drop ciò emerge in tutta la sua evidenza!
Raven
Mercoledì 28 Aprile 2010, 12.48.30
2
Si, non siamo malaccio....
Filippo Festuccia
Mercoledì 28 Aprile 2010, 11.36.39
1
Al Play it Loud? Figata! Grandi Raven, e grande Raven
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Raven
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