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KOSMISCHE MUSIK - Note da galassie lontane
21/05/2010 (7731 letture)
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PREMESSA
L’articolo che segue non può e non vuole essere esaustivo dell’argomento Musica Cosmica, ciò per almeno due ordini di motivi.
Il primo riguarda la sterminata vastità dell’argomento e le sue ricadute su una buona fetta della moderna musica sia colta che più beceramente commerciale che richiederebbero almeno cinque articoli generici solo per poter cominciare ad essere debitamente approfondita, il secondo perché non sono sicuro che l’argomento interessi una fetta di lettori tale di giustificare più puntate.
In merito a questo secondo punto sono curioso di scoprire quanti di voi sono effettivamente interessati alla cosa e mi riservo comunque qualche recensione futura per sviscerare meglio qualche album particolarmente rilevante in questo settore, anche se –come detto- la Kosmische Musik si è “infiltrata” quasi in ogni dove, e la New Age e certa musica elettronica colta e/o commerciale non sono certo fiorite all’improvviso negli anni 80.
ECHI DI GALASSIE LONTANE
Anche se le sue derivazioni hanno portato in tempi moderni a soluzioni apparentemente lontanissime dalle origini, anche questa volta dobbiamo –al fine di inquadrare correttamente la genesi del movimento Cosmico- rifarci ad un’epoca che quasi tutto sembra aver prodotto, ossia quello della Psichedelia che parte in linea di massima dai 13th Floor Elevators in poi.
L’esplosione Psichedelica fu tanto intensa quanto breve e portò da una lato allo sviluppo del Prog -essenzialmente in ambito Europeo- e dall’altro all’introduzione dell’elettronica nella musica con dignità senza precedenze negli Usa, ciò anche a causa dell’affacciarsi sulla scena di una tecnologia mai avuta a disposizione in precedenza quali i synth VCS 3 e Moog che consentirono agli Ash Ra Temple di ”arrivare là, dove nessuno è mai giunto prima”, e trattandosi di musica cosmica la citazione è obbligatoria..
Ma non è agli Usa che dobbiamo guardare per capire cosa accadde, bensì alla vecchia Europa.
Nel Vecchio Continente era uscito nel 1968 un album dei Pink Floyd intitolato A Saucerful of Secrets e la colonna sonora del film More dopo che introducevano generici elenti “cosmici”, ma –e siamo ancora negli Stati Uniti- è con i White Noise che abbiamo la prima vera commistione tra elettronica e forme musicali fino ad allora poco esplorate ed in larga parte di rottura con l’album An Electric Storm.
Quando poi queste iniziative non si coagularono in un vero e proprio movimento nè in Inghilterra, nè negli Usa, fu intorno al 1970 che la Germania si pose come Eden della nuova sensibilità post-moderna attraendo musicisti ed artisti in genere attorno ad un comune sentire che venne denominato Kosmische Musik.
La scena Cosmica venne dominata da alcuni fari culturali che rispondevano al nome di Ash Ra Temple -i veri iniziatori della New Age/Ambient- e soprattutto Tangerine Dream, universalmente riconosciuti come travi portanti della Musica Cosmica. Ma ci sono due nomi, (il primo che unisce le due band a filo doppio), che forse meglio di tutti rappresentano quel periodo, e sono quelli del compositore Klaus Shulze e di Manuel Göttsching.
Il primo partecipò al primo album dei Tangerine Dream, (Electronic Meditation), per poi unirsi al secondo nell’esperienza Ash Ra Temple, in assoluto la band più lisergicamente angosciante di tutte.
La successiva momentanea separazione tra i due portò Klaus Shulze ad una serie di incredibili progetti compositivi solisti con l’incredibile Irrlicht del 72 a fare da punto fermo, mentre Manuel Göttsching proseguirà con gli Ash Ra Temple in una serie di album importantissimi e pubblicherà sotto il moniker Ashra un album basilare per la New Age come New Age of Earth.
E’ tuttavia con Alpha Centauri dei Tangerine Dream che si comincia veramente a parlare in ogni dove di Musica Cosmica.
Ad ogni modo fu nella Germania sessantottina e post-sessantottina –ed in particolare a Berlino Ovest- che la scena assunse un ruolo di faro mondiale, assumendo contorni anche artistico/filosofico/politico/pacifisti ed animati da uno spirito di ricerca nel campo dell’elettronica che richiedeva totale adesione mentale alla causa, tanto che una peculiarità dei musicisti appartenenti a questa corrente era il loro essere totalmente calati nella loro realtà ultradimensionale, tanto da non chiamarsi “musicisti”, bensì Corrieri Cosmici”.
In questa scena i catalizzatori di questa spinta verso le masse furono Edgar Froese, Klaus Schulze e Conrad Schnitzlerma forse il più pragmaticamente decisivo non fu un musicista, ma un illuminato critico e scrittore produttore di nome Rolf-Ulrich Kaiser (il quale coniò la definizione di Kosmische Musik) che co-fondò due etichette che pubblicarono una gran mole di lavori di qualità che rispondevano ai nomi di ”Ohr”, (poi ”Kosmische Musik”), e la Pilz, questa più dura e vicina ai nostri gusti a cavallo tra Folk di ricerca e HR.
Quel che forse non è ancora venuto fuori da quanto scritto fino ad ora è che il movimento della Kosmische Musik, (da molti associato e/o confuso con il Krautrock), ha di fatto definito coordinate che oggi riteniamo modernissime e che ritroviamo massicciamente anche nella musica commerciale da cui veniamo giornalmente ed inconsapevolmente bombardati da radio e discoteche.
Da un alto infatti i trips acidi e liquidi della composizioni Cosmiche hanno portato alla New Age, alla spiritualità dapprima convinta e poi svilita di questi ultimi anni e ad una serie di colte composizioni Ambient e classiche, dall’altra il massiccio uso di elettronica abbinata a questi stili, (si ascolti ad esempio il fondamentale collettivo Popol Vuh), probabilmente la migliore sintesi di tutto ciò.
E’ stato tutto questo che ha portato a gente come i Kraftwerk, (i quali meriterebbero un discorso a parte, con Ralf Hutter e Florian Schneider che sono stati addirittura allievi di Stockhausen, e poi da lì alla inclusione dell’elettronica nel quotidiano delle masse che ha reso possibile New Wave, Trance, Techno, Shoegaze ed EBM, (si veda a questo proposito il lavoro di Doris Norton della quale per combinazione di occupiamo proprio oggi nella sez. Rispolverati con gli Jacula), e tutta una serie di amenità che ci passano nelle orecchie e che diamo per scontate ed inutili quasi sempre senza riuscire a valutarne l’evoluzione storica che li ha fatti giungere fino a noi in forme spesso più che discutibili e/o corrotte e svilite, (potrei citare J.M. Jarre come esempio a cavallo tra musica colta e di massa) e passando per interessanti esempi di dance/electro/rock-wave come i Palais Schaumburg per giungere alla modernità commerciale del pop elettronico.
(ULTRA)BIGNAMI DEI DISCHI E DEGLI ARTISTI FONDAMENTALI
E’ praticamente impossibile citare tutti quelli che lo meriterebbero, sia per mere questioni di spazio, sia perché non mi ritengo sufficientemente preparato per poterlo fare.
Quello che segue è necessariamente un elenco molto largamente incompleto di nomi ed opere in parte già citati e seguiti da video esplicativi, che però potrebbe servire al neofita per cominciare ad addentrarsi nel settore e magari anche per effettuare alcuni collegamenti con cose presuntamente moderne che invece così contemporanee poi non sono.
Il primo nome da fare è senza dubbio quello di Klaus Schulze, il compositore ha all’attivo una sterminata serie di composizioni in proprio e di collaborazioni tra le più svariate con gente che va da Al Di Meola agli Alphaville, (!).
Le sue influenze sulle musica moderna sono tante enormi quanto innegabili.
Dei Tangerine Dream abbiamo già detto, ma un altro video lo meritano di certo:
Importantissimo il collettivo Cosmic Jokers, con elementi provenienti da Wallenstein ed Ash Ra Temple che tra musica cosmica, poesia, arti visuali, psichedelia e spiritualismo ultraterreno diede alle stampe opere basilari. Da ricordare almeno il doppio Tarot.
La leggenda ammanta almeno la prima parte della carriera degli Agitation Free, in grado di miscelare Rock, Psichedelia e Cosmische nel seguente modo:
Da citare i Brainticket, sia perchè formazione valida, sia perchè il loro disco fondamentale, (Celestian Ocean, come anche il seguente Psychonaut), venne inciso in Italia.
Peculiari i Mythos, creatura del polistrumentista Stephan Kaske che fuse una musica cosmica piuttosto edulcorata al rock sinfonico.
Irrinunciabili gli Amon Duul, poi Amon Duul II, autori di una sintesi tra Rock e musica orientale partendo da lunghe improvvisazioni di percussioni.
Mille altri nomi potrebbero essere fatti, tra questi Cluster, Embryo, Jane, Kraan, Neu!, Novalis, Limbus, Annexus Quam e altri, e molti dei personaggi e dei gruppi citati, ( Ash Ra Temple , Tangerine Dream, Klaus Shulze, Manuel Göttsching, Rolf-Ulrich Kaiser , Edgard Froese, ed infiniti altri), meriterebbero delle monografie a parte, ma forse a questo punto è meglio attendere i vostri feedbacks per stabilire se valga la pena di continuare o meno, fatemi sapere.
POSTILLA
E l’Italia?
Poca roba, come al solito, o forse sono io ad essere ignorante in materia, (è probabile), ma vorrei citare almeno alcuni lavori di Franco Battiato, (su tutti Clic del 1974) ed il Baffo Banfi post Biglietto per L’Inferno di Galassia My Dear del 1978.
Bene, a questo punto è veramente tutto, ma……conoscete i Teardrop Explodes e Julian Cope? Potrebbe essere anche quello un buon punto di partenza.
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7
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GRAN BELL'ARTICOLO,LA KOSMISCHE MUSIK è PURA AVANGUARDIA MUSICALE,IL GENERE PIù GENIALE E MAESTOSO MAI CONCEPITO. ARTE. |
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6
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Ragazzi, neanche la provocazione in premessa vi ha scalfito più di tanto. La Musica Cosmica è dunque dimenticata per sempre? |
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5
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A mio parere il gruppo che incarna alla perfezione questo genere particolare sono i Tangerine Dream. |
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Il fatto è già segnalto nella recensione di Deathcrush, (parliamo ovviamente dei Mayhem). SI, i CAN sono tra i tanti assenti, ma anche molti altri andrebbero citati ed approfonditi. |
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3
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I miei più sentiti complimenti a Raven!!Io consiglierei anche i Can,davvero grandi!Schulze è un genio e meriterebbe davvero una monografia!Ricordo anche che il sig Schnitzler è presente anche su un disco seminale di un gruppo black metal norvegese... |
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2
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Quelli sono appartenenti al genere in senso molto lato, questa è altra cosa. |
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devo dire che a parte gli Hawkwind non ho mai ascoltato nulla di space.....iniziero' dai gruppi segnalati. saluti dal centro della galassai!!  |
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