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LINEA 77 - San Vito, 05/06/2010
15/06/2010 (2579 letture)
Il sabato sera nella bassa veronese è quasi una maledizione. Le anime dannate sono costrette in questo giorno a girovagare per il loro Paese ponendosi la domanda: "cosa facciamo stasera?"; i malcapitati sono usualmente costretti a sentire sempre le stesse risposte: "Boh"; "Non lo so"; "Stiamo al bar".
Per fortuna ogni tanto accade qualcosa che spezza la routine: è il caso dell'appuntamento annuale con il
Sound Vito, un festival che si tiene a San Vito, frazione di Legnago (VR), nella piccola piazza chiamata Madonna della Pace.
Quest'anno, dopo tante buone edizioni, l'associazione culturale
White Rabbit, che organizza il festival, è riuscita a fare il colpo grosso: portare in queste lande, solitamente prive di certe occasioni, i torinesi Linea 77 senza far scucire neanche un euro a chi volesse assistere al concerto. L'evento si divide in due giornate, quelle di venerdì 4 e di sabato 5 Giugno: quello che segue vuole essere un brevissimo riassunto delle serate. Buona lettura!

VENERDI' 4 GIUGNO
Il primo giorno è stato caratterizzato da gruppi locali, quindi da un pubblico non foltissimo, composto in prevalenza da abitanti delle zone limitrofe. I primi a calcare il palco sono stati gli Yellow Restless Flowers, band di Monatagnana che propone un post-rock sulla scia dei Marlene Kuntz: nonostante una buona preparazione di base, il trio non riesce ad entusiasmare un pubblico abbastanza distratto. Subito dopo è il turno de I Radio Station: dediti a un punk rock molto semplice, questi ragazzi non hanno dimostrato purtroppo di possedere le qualità tecniche e l'ispirazione che si richiede a un genere già di per se non originallissimo. Finito il loro turno inizia a farsi tardi, e c'è giusto il tempo per un'altra birretta e una veloce ascoltata al terzo gruppo della serata: i Mahatma Ghanzi; quest'ultimi si sono dimostrati un gruppo più che discreto nel maneggiare un alternative rock che molto deve al punk, ma molto anche ad un gruppo quale i Faith No More, da cui hanno preso un certa dose di funk che non sta mai male. Rinunciamo a vedere i The Whiskers Blues Band, che a quanto riferitoci si tratta di una buona band blues. Insomma, fin qui si è trattato del solito concerto da sagra, ma d'altro canto ce lo si aspettava.

SABATO 5 GIUGNO
Se venerdì era l'aperitivo, allora Sabato era la portata principale: gli opener della serata sono i Why Not Loser, anch'essi dediti a un punk rock ne ispiratissimo ne molto coinvolgente, anche se ben strutturato. Il pubblico applaude comunque alla fine dell'esibizione, ma è evidente che stasera l'attenzione è tutta rivolta ai Linea 77.

Il palco non presenta grandi sorprese. Telone nero, ghiaccio secco, qualche luce e attrezzature varie. Ma non è a queste frivolezze che noi prestiamo poi tanta attenzione. I torinesi non si fanno attendere e alle 23:15 eccoli partire con The Sharp Sound Of Blades (opener di Horror Vacui) accolta da un entusiasmo veramente sincero. I suoni sono molto buoni (nonostante qualche problemino tecnico che fermerà la band un paio di volte durante l'esibizione) anche se la chitarra di tanto in tanto sembrava essere bassa di volume: trattasi, ad ogni modo, di piccolezze.
Il concerto prosegue alla grande con Grotesque e Sempre Meglio -anche questi estratti da Horror Vacui; quest'ultima, in particolare, è cantata da molti giovanissimi e ricorda quanto di buono ha da offrire la band. Segue Vertigine, che provoca un vero e proprio delirio anche grazie a un'esecuzione impeccabile, mentre la successiva 66 (Diabolus In Musica) è ancora più coinvolgente e il pogo creatosi raggiunge, proprio in questi istanti, uno degli apici della serata. Anche Aspettando meteoriti è aprezzatissima dal folto pubblico, grazie al suo accattivane refrain; sfortunatamente, però, alcune delle seguenti canzoni non sono altrettanto coinvolgenti e una parte del pubblico si allontana verso gli stand per un rinfresco (nella maggioranza dei casi alcolico).
Per fortuna, dopo Mi vida, La nuova Musica Italiana ed Il mostro i nostri ci sparano un ottima Inno all'Odio e sopratutto Fantasma, il loro vero inno e sicuramente il momento più atteso dalla stragrande maggioranza del pubblico. La conclusione è poi affidata a Tank, eseguita magistralmente ma neanche lontanamente paragonabile al pezzo precedente, almeno a livello di impatto emotivo.

A questo punto la sorpresa: dopo circa un'ora e un quarto di concerto i nostri lasciano il palco... tutti si aspettano il bis e alcuni, anche se con un po' di timidezza, inneggiano alla band. Ma i Linea 77 non salgono più on stage: si accendono le luci e si comincia a smontare il palco. Certamente una conclusione che lascia l'amaro in bocca a chi sperava in un qualche contatto col gruppo, o in un autografo o, soprattutto, in un bis.

Concludendo: i Linea 77 hanno dimostrato, nella dimensione live del Sound Vito 2010, pregi e difetti che appaiono spesso anche su disco; tante buone canzoni ma anche tanti filler, tante soluzioni interessanti e tante altre banali. Nonostante una carriera ricca di soddisfazioni, c'è qualcosa che ancora non convince nella band, sembra quasi che non siano disposti a fare il salto di qualità e dal vivo questi limiti emergono, eccome se emergono!. Inoltre vorrei fare una piccola considerazione sulla freddezza mostrata in quest'occasione (e che, va detto, non sembra appartenere alle abitudini della, almeno stando alle testimonianze di chi li ha visti in altre occasioni): è vero che il contesto molto intimo può sembrare non appropriato allo spessore mediatico dei Linea 77, ma un "ciao ciao" con la manina ci può anche stare. E' vero che non erano tantissimi a cantare a gran voce, ma per quelli che lo facevano un bis si poteva anche concedere.

Tutto sommato, il Sound Vito 2010 si è rivelato un piccolo successo, e l'anno prossimo il colpo lo si esige ancora più grosso...



sandman
Martedì 29 Giugno 2010, 0.50.40
10
caro cenex, ammetto che la scena da te raccontata non l'ho vista. non perchè non vi abbia visto ma perchè non ho seguito ogni secondo dell'esibizione. poi non si puo negare che l'attenzione del pubblico era tutta per i linea 77 e non te la prendere per quell (poco) che ho detto su di voi, la mia è solo un'opinione che ho maturato con quello che ho sentito. @ballbreaker: non sono pienamente d'accordo. i linea 77 la stoffa ce l'avrebbero ma è che non ce la fanno, come se al momento clou gli si bloccasse l'ingranaggio....
Cenex
Lunedì 28 Giugno 2010, 22.23.11
9
io sono il chitarrista dei why not loser, si vede che il recensore non ci ha visti dal vivo, nè ha visto la mia botta in testa che mi son fatto sbattendo nella transenna col sangue che colava mentre suonavo...rockn rolll XD XD
Ballbreaker
Lunedì 28 Giugno 2010, 21.21.22
8
"...i Linea 77...sembra quasi che non siano disposti a fare il salto di qualità...": forse perchè non ne sono in grado?!?! Gruppo orrendo ed inutile...
alessio
Mercoledì 16 Giugno 2010, 13.04.09
7
i Linea dal vivo sono devastanti ma anche a me 10 ha deluso un pò....purtroppo ho notato che ultimamente hanno scartato third moon dalla scaletta purtroppo!!
DevizKK(1991)
Mercoledì 16 Giugno 2010, 0.16.48
6
Tranaquillo sandman....tanto sono solo i linea 77 hahahahahahaha....dai scherzo..o forse no?
sandman
Martedì 15 Giugno 2010, 23.54.33
5
PS: chiedo scusa per la mancata scaletta esatta. mi sono organizzato tardi e male... e dai perdonatemi è il mio primo report su un gruppo che non ho mai ascoltato tanto quando mi capita un in flames o un dark tranquillity vedete che faccio un lavoro meglio
sandman
Martedì 15 Giugno 2010, 23.42.54
4
no falso è che siccome non ho riconosciuto tutti i pezzi ho citato prevalentemente quelli che mi ricordavo in ordine cronologico...
AL
Martedì 15 Giugno 2010, 16.16.55
3
sciogliersi no???
Il Falso
Martedì 15 Giugno 2010, 14.37.08
2
Ecco... i Linea 77... potrei parlare per ore dei loro dischi e dei loro live, li seguo da molto, li ho visti dal vivo svariate volte, ho ascoltato qualsiasi loro prodotto, ma con questo nuovo album mi hanno deluso come non mai. Come se non bastasse dalle testimonianze raccolte e anche da questo live report sembra che dal vivo non siano più quelli di una volta. L'ultima volta che li vidi fu esattamente due anni fa... mostruosi, una tenuta di palco impeccabile, una carica hardcore devastante, un suono così aggressivo da lasciarti frastornato, con emiliano (il cantante attualmente occhialuto) che ti strattona per la maglietta vomitandoti in faccia frasi piene di rabbia per poi buttarsi nella folla a pogare selvaggiamente, la loro disponibilità nei post concerti (ho avuto spesso modo di conoscerli e chiacchierare con loro), l'immancabile chiusura con Touch (perchè caspita non l'han suonata?? come possono trascurare così i loro primi gloriosi due album?? non hanno fatto neanche ketchup suicide??) il loro pezzo più devastante in assoluto... questo è un live dei Linea 77...
DevizKK(1991)
Martedì 15 Giugno 2010, 8.49.06
1
Anche nella mia zona il sabato sera non si sa mai cosa fare(abito in valchiavenna,posto famoso purtroppo per l'omicidio di suor laura)...Finisce sempre che si va al bar e poi al pub e ci si sbronza in compagnia,salvo quando si trova una bella donzella xD......Questo mini festival mi ricorda molto il so rock che fanno a sondrio..Ero stato un pò di anni fa(in quell'anno era uscito 100% hell) festa della birra gratuita con grandi gruppi....C'erano gli slowmotion apocalipse,i Necrodeath e i Fair trails....Che dire era stata una serata davvero con i controglioni,avevo conosciuto Jhon,flegias,pier gonnella,purtroppo non peso,che dire a differenza dei linea 77 loro erano davvero molto socievoli,stavano a sparare 4 balle cosa molto gradita....Custodisco ancora con molta gelosia la mia copia di 100% hell firmata da tutto il gruppo...Comunque peccato che in un festa cosi piccola,non si abbia avuto la possibilità di conoscere gli "headliner"...manco si chiamasserò metallica..
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