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19/02/21
THE DEAD DAISIES
LIVE CLUB - TREZZO SULL'ADDA (MI)
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HANDFUL OF HATE - La voce del black metal nazionale
17/09/2010 (3659 letture)
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E dopo quelle riportate all'interno del live report dell'Agglutination e quella pubblicata singolarmente ai Korpiklaani, ecco l'intervista agli Handful Of Hate, una delle band più seguite del panorama black nazionale. Ecco le dichiarazioni a caldo rilasciateci da Deimos.
Francesco: Allora....appena discesi dal palco dell'Agglutination con un certo successo, direi.
Deimos: Si, è stato magnifico, abbiamo avuto un grande riscontro e considerando anche il backline e tutti quelli che hanno lavorato nel backstage, possiamo dire che è stata una bellissima esperienza e che ci siamo divertiti.
Francesco: Avete suonato anche al nostro Metallived, cosa ve ne è parso?
Deimos: Anche quella è stata un'esperienza da aggiungere alle altre fatte dalla band. Ci siamo riformati circa due anni e mezzo fa, e quella è stata un'altra delle belle esperienze fatte in questo periodo, poi noi suoniamo per divertirci, per il pubblico, ed a Vicenza come qui la gente si è dimostrata ricettiva ed è stato bello esserci. Questi Festivals sono per noi una occasione d'oro, anzi, di platino, perchè ci siamo divertiti un casino. Purtroppo ce ce sono pochi. Se ne trovano nell'underground, anche con ua buona organizzazione, e la gente si muove e ci si diverte insieme. A noi interessa suonare, non necessariamente in grosse situazioni.
Francesco: Mi parli del nuovo batterista? Un inserimento fulmineo il suo, avevo sentito Andrea venerdì per concordare l'intervista e lui stesso mi ha informato di non essere più nella band e dell'inserimento del nuovo elemento.
Deimos: Si, guarda....è entrato nella band venerdì. C'è stato un cambio di formazione dovuto probabilmente ad un fatto di stanchezza di Andrea verso il genere. Del resto si può cambiare, lui aveva delle idee diverse dalle nostre, anche perchè è patito di Jazz, Swing, Blues....non si tratta quindi di divergenze caratteriali, anzi, siamo rimasti in ottimi rapporti -questo di tengo a precisarlo- e continuiamo a sentirci. Lui seguirà altre strade probabilmente, ed io gli auguro il meglio, noi intanto abbiamo preso il nuovo batterista Venerdì, è entrato in sala prove Sabato, siamo partiti Domenica ed oggi Lunedì siamo qui a suonare. Lo avevamo già conosciuto mesi fa a Reggio Emilia e ci siamo tenuti in contatto -o meglio, lo ha fatto Nicola- perchè c'era già un po' di maretta con Andrea. Abbiamo sentito puzza di bruciato ed abbiamo chiamato Jonathan, il quale è stato disponibile a fare questa prova al volo, poi è venuta l'ufficialità della decisione di Andrea e la sua entrata è diventata definitiva. Jonathan ha suonato oggi con alle spalle soltanto quattro ore di prove con il gruppo e siamo soddisfattissimi perchè è più portato per l'estremo e quindi si incastra meglio nella dinamica musicale band.
Francesco: Il vosto ultimo album sta andando bene?
Deimos: Si. Naturalmente nell'ultimo album c'è l'impronta di Andrea, va quindi considerato come un'oasi contenente una tendenza al melodico delle origini rispetto invece a Gruesome Splendour che invece era una mitragliata continua. Il prossimo sarà ancora diverso perchè con un batterista che viaggia sui 250/260 (bpm, non chilometri l'ora in autostrada -ndr), faremo pezzi centrati su quella velocità, mentre prima eravamno sui 190...200...210. Con Jonathan abbiamo diverse marce in più come velocità , mentre della sua preparazione tecnica siamo soddisfatti comunque.
A questo punto tocca involontariamente ai Marshall interrompere l'intervista con l'inizio del proprio set i cui effetti impediscono ogni ulteriore registrazione. Poco male, l'essenziale è stato già detto.
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Raga, vogliamo rettificare? |
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Davvero!!!! Brutto quanto la merda! |
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