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KING OF ASGARD - L'inverno e' sempre piu' freddo
16/10/2010 (3114 letture)
Con un album così interessante mi era venuta una voglia matta di conoscere qualcuno dei King Of Asgard. In un modo o nell’altro volevo capire da dove era nata questa nuova (?) idea vincente: una traslitterazione fedele ed allo stesso tempo moderna dei mitici Mithotyn. Con l’aiuto della Metal Blade (che ringrazio) sono riuscito a mettermi in contatto con Karl Beckman, voce e chitarra del trio. Sono bastati pochi concetti per scoprire i suoi intenti... e pure il suo “caratterino”…

Giasse: Ciao Karl. Partiamo dando un occhio al passato. Quanto hanno influito le vostre esperienze personali all'interno del progetto King Of Asgard? E mi riferisco principalmente al passato di alcuni di voi nei Mithotyn...
Karl: Ciao Giasse. Beh, dato il nostro background non è stato difficile pensare di formare i King Of Asgard; tutto è venuto tutto abbastanza naturale. Negli ultimi anni ho suonato in una cover-band ed in un paio di formazioni che facevano metal tradizionale, ma dopo un po’ mi sono sentito mancare qualcosa. Adoro questo genere di musica e l’ho sempre fatto. Stefan e Karsten hanno però dato vita ai Falconer ed erano molto impegnati in quel progetto, così ho dovuto aspettare che avessero tempo da dedicarmi. Parrebbe strano essere tornati alle radici, ma penso sia stata una scelta ovvia. Il nostro passato rivive oggi con i King Of Asgard. La proposta di oggi ha quasi le stesse basi (musicali e liriche) di una volta: i nostri gusti non sono cambiati ed è per questo che suoniamo così simili ad un tempo.

Giasse: Che significa suonare viking nel 2010? Non pensate che tutto sia stato detto e ridetto molte volte? In che modo è ancora "esplorabile" il genere?
Karl: Le canzoni di Fi'mbulvintr mi sono uscite dal cuore sperando di colmare un vuoto che mi portavo dentro da quando i Mithotyn si sono sciolti. Non conosciamo approfonditamente la scena pagan/viking/epic moderna e non sappiamo se sia o meno inflazionata. Pensavamo fosse tutto ancora come nella metà degli anni novanta, ma mi sa che ci siamo sbagliati! I King Of Asgard non sono nati per cavalcare una moda, ma solo per soddisfare le nostre le nostre convinzioni personali. Non cerchiamo di essere innovativi o di rompere le regole giusto per il piacere di farlo, ma creiamo musica che qualcuno ritiene arte ed altri no. Spero solo che le persone sappiano leggere la nostra proposta senza vederci come dei cloni. In realtà penso che i King Of Asgard possano dare ancora molto al panorama: ridurre tutto al termine “viking” significa non voler capire cosa siamo veramente.

Giasse: Qualcuno ha criticato l'esagerata prolissità dell'album: probabilmente a questi, 13 tracce sono sembrate troppe. Perché non scegliere le 8-9 migliori e produrre un debutto sparato ed iper-diretto?
Karl: Il nostro scopo era di creare un album che si aggirasse attorno ai 50 minuti, e infatti siamo arrivati a 52. Dato che un CD costa circa 16 euro, crediamo di dover dare in cambio un prodotto a cui la gente attribuisca quel valore. Non penso che la durata raggiunta sia un male. Certo, ci sono molti brani, sebbene quelli effettivi siano 11 e tutti abbiano un range di qualità tra loro paragonabile e più che buono. Il punto è che per noi è perfetto così! Avremmo potuto essere più autocritici stralciando delle parti, ma nulla è mai stato messo in discussione. Se il problema è solo la quantità di canzoni… beh… datevi da fare con il telecomando skippando i brani che ritenete superflui.

Giasse: Che ne pensate della scena folk, ultimamente sugli scudi un po' in tutte le zone europee? I Falconer stessi hanno ad esempio dichiarato di voler introdurre parti tradizionali. Moda o vera e propria mania del pubblico puntualmente accontentata dal music-biz?
Karl: Di fatto ti ho già risposto quando parlavamo del viking. Abbiamo inserito elementi di questo tipo, solo perché lo sentiamo personalmente. Molte band lo hanno già fatto in passato: ad esempio i Bathory, gli Isengard, gli Storm, tutte formazioni con le quali abbiamo qualcosa in comune. Non ho la più pallida idea del perché il folk sia diventato una tendenza, anche perché prima di formare i King Of Asgard non avevo polso su questo argomento. Mi rendo però conto che il pubblico sembri apprezzare. Lo ha fatto proprio con Fi'mbulvintr: è stato impressionante. Forse però è tutta una montatura costruita dalle band, dal music-business e dal pubblico; tutti insieme in un grande calderone fumoso… sarebbe questa la vera merda!

Giasse: Ufficialmente siete una debut band, nonostante le molte ed importanti esperienze passate, quindi la domanda è d'obbligo. Come è nata l'idea dei King Of Asgard?
Karl: I King Of Asgard sono stati creati da me nel 2008 dopo che il mio progetto di quei tempi è finito. Tutto è nato dalla collaborazione con Karsten Larsson, con il quale non lavoravo dai tempi di quella defunta orda vichinga chiamata Mithotyn. Siamo tornati assieme per rispolverare le nostre radici e rituffarci nel mito norreno. È una cosa che ho cercato per molto tempo. Poco dopo abbiamo scritto i primi pezzi e nel gennaio 2009 siamo entrati nei Lotang Studio per le registrazioni del demo di debutto Prince of Märings. A fine 2009 si è unito a noi Jonas Albrektsson (mio amico di lunga data) che suonava il basso nei Thy Primordial e così la line up si è rafforzata ancora di più. Da li in poi le cose hanno iniziato a muoversi, grazie al rapporto con la Metal Blade che ha permesso la release del primo album. Ultimo, ma non meno importante, l’arrivo del secondo chitarrista Lars Tängmark che si è unito a noi il mese scorso. In pratica siamo un gruppo di vecchi amici.

Giasse: Non è che alcune partiture risalgono ancora ai tempi che furono?
Karl: La prima canzone completa è stata scritta durante il 2007, ma qualche riff risale al periodo appena successivo allo split dei Mithotyn. Per esempio il giro d’apertura di The Last Journey è uno di quelli più datati. Quindi, si, una parte del materiale è stato in giro per parecchi anni, ma non molto. La maggior parte è successivo al 2007 anche se sembra effettivamente in stile metà anni novanta, che poi è quello che ci piace e che volevamo raggiungere.

Giasse: Ho letto che Stefan Weinerhall ha scritto alcune parti dei testi, segno del fatto che è stato coinvolto nel progetto. Come mai non avete pensato di "sfruttarlo" come chitarrista o come cantante, magari anche solo per le backing?
Karl: Lui non è parte del progetto in senso stretto. Gli è stato semplicemente chiesto se era interessato a scrivere qualcosa per noi. Ha risposto subito di si ed un paio di giorni più tardi mi ha dato tre testi brillanti. La cosa pazzesca è che noi non abbiamo dovuto cambiarli nemmeno un po’ per farli entrare nella musica. Che roba! Lui è un ottimo amico di tutti ed è bello avere le sue parole sull'album. Le canzoni di cui ha scritto i testi sono Snake Tongue, Brethren Of The North e Heroes' Brigade. Stefan non ha suonato la chitarra in Fi'mbulvintr -non gli è nemmeno mai stato chiesto- e, ad essere onesti, il canto non è il suo lato forte, quindi… Il nostro obiettivo è quello di dare King Of Asgard una fisionomia propria e invitare Stefan in qualità di musicista avrebbe causato il risultato opposto. È una grande persona, ma tornare di nuovo ai giorni Mithotyn non è il nostro fine. Si sarebbe solo causata più confusione di quanto già fatto facendogli scrivere le lyrics. Un altro ospite sull'album che vale la pena menzionare è Helene Blad che ha fornito le female-vocals nell'intro di The Last Journey. Lei è stata anche tastierista dei Mithotyn per un breve periodo, quando eravamo agli inizi. Ci siamo affidati a loro perché hanno talento e sono leali.

Giasse: Mi ha stupito molto scoprire che non sono state usate keyboards per la registrazione di Fi'mbulvintr. Strano, soprattutto sapendo che sei anche un buon tastierista. Quando è nata l'idea di evitarla in modo così risoluto? E perchè?
Karl: Abbiamo voluto comporre e registrare solo musica che possiamo anche esibire dal vivo e visto che suono la chitarra e canto mi sarebbe stato impossibile occuparmi anche delle keys. Il reclutamento di un tastierista non è quello avevamo, né che abbiamo, in mente. Vogliamo un "setting rock standard", con chitarre, basso e batteria. Con quello riusciamo comunque a creare le atmosfere necessarie.

Giasse: Le lyrics in inglese mi hanno piacevolmente sorpreso, anche se mi sarei aspettato qualche brano cantato in lingua originale. Come è andata la questione?
Karl: Questa è fondamentalmente una decisione che abbiamo preso per il fatto che l’inglese è più comodo per essere capiti in tutto il mondo, invece che nella sola Scandinavia. L’inglese funziona bene anche con la mia voce e cantare in lingua svedese è un po’ più difficile. Comunque in futuro, sentendone la necessità, potremmo anche provarci. Alcune parole sono in svedese e, ad esempio, abbiamo deciso di pronunciare nomi e altro nella nostra lingua madre.

Giasse: L'album è un concept?
Karl: Questo non è un concept album a tutti gli effetti: ognuna delle 11 canzoni ha la sua storia da raccontare. Fi'mbulvintr è stato scelto come titolo perché riteniamo possa sintetizzare tutte le atmosfere presenti nell’album ed poi è anche il titolo dell’outro strumentale. I testi si soffermano su ritratti ancestrali, mitologia nordica, saghe vichinghe e miti, personalizzati con i nostri ideali. Non vogliamo chiuderci in un solo tipo di tematica; vogliamo sentirci liberi di spaziare dove meglio crediamo, senza comunque snaturare l’approccio di cui ti parlavo.

Giasse: La recensione di Fi'mbulvintr, secondo le statistiche di agosto, è tra le più lette sul nostro portale dopo Iron Maiden e Accept. Ciò significa che la Metal Blade ha lavorato molto bene prima della release. Che tipo di promozione avete concordato? Come è nato il rapporto tra i King of Asgard e la Metal Blade? Non è da tutti partire con una label così importante, non credete?
Karl: Vero. Siamo stati molto fortunati a chiudere con la Metal Blade. Questo è accaduto grazie a Karsten, già sotto contratto con loro (con i Falconer, ndr): abbiamo inviato loro Prince Of Märings ed è piaciuto subito. Abbastanza semplice in effetti. Siamo molto soddisfatti del lavoro di promozione intrapreso dalla label. È molto facile lavorare con Andreas e le altre persone con cui abbiamo avuto contatti; lui è comunque il nostro interlocutore principale. Tutto funziona molto bene in confronto alle etichette con cui abbiamo lavorato nelle nostre esperienze precedenti: è davvero grandioso essere su Metal Blade. Ora che l’album è fuori, è il momento di vedere come funzionano le cose e dove arrivare assieme, anche se sono certo che tutto sarà positivo, o almeno è questa la mia sensazione. Abbiamo una grande opportunità, ma.. hey… anche loro hanno avuto la possibilità di lavorare con noi… e quindi l’affaire è un’opportunità reciproca! Grande notizia quella relativa alle statistiche del portale: nessuno può essere più felice di noi. Hail Italia!

Giasse: Quali sono i prossimi impegni? Avete in programma un tour per promuovere Fi'mbulvintr? Se si, passerete anche per l'Italia?
Karl: Prima di tutto vorremmo partecipare a qualche gig ed incontrare i nostri fan sul campo. Non vediamo l’ora di partire e di toccare qualche palco importante dell’Europa. Poi stiamo già pianificando il prossimo disco, che sarà anche meglio del primo. Questo è il nostro futuro immediato, poi conquisteremo il mondo (risate, ndr): niente di più, niente di meno… A parte gli scherzi, vediamo dove ci porta Fi'mbulvintr. Il responso del pubblico è buono ed il futuro sembra davvero roseo. Abbiamo recentemente confermato la nostra partecipazione al Black Troll Winterfest del 18 dicembre e questa di per sé è già una cosa che lascia ben sperare per altre date importanti. Per ora non c’è ancora un tour pianificato, ma quando avremo qualcosa tra le mani passeremo anche in Italia.

Giasse: Molti lettori mi hanno confidato che spenderanno la loro "mancia" di agosto acquistando Fi'mbulvintr al posto di in The Final Frontier. Vi va di commentare questa "news"? Avreste mai pensato di reggere al mercato uscendo in contemporanea con gli Iron Maiden?
Karl: Ah ah ah… che notizia! È una cosa totalmente pazza e, naturalmente, siamo onorati. Ovviamente non abbiamo mai avuto nemmeno un solo pensiero di poter competere con i ragazzi dei Maiden e -sinceramente- siamo anche ben lontani dal poterlo fare. Però ciò che dici è divertente! Sapevamo di aver prodotto un buon disco e ne eravamo orgogliosi, ma non immaginavamo un simile riscontro di stampa e pubblico. In realtà molti (non proprio tutti però) hanno capito cosa volevamo raggiungere con la nostra musica. Sono quasi sopraffatto da tutte le belle parole che ho ricevuto in questo periodo, ma… hey… questo è un fardello leggero da portare (risate, ndr)!

Giasse: Grazie Karl, a prestissimo allora….
Karl: Grazie a te, Giasse, e grazie mille a tutti coloro che ci sostengono e rafforzano il nostro futuro! Porta il nostro “Hi” all’Italia metallica.



Giasse
Domenica 24 Ottobre 2010, 20.21.01
6
@Bassi: si vero, così come l'11 mi ha ispirato la domanda sulla durata dell'album. Beh, i commenti servono proprio ad approfondire e dunque ad ispirare le nostre successive conversazioni con le band. Ufficialmente grazie )
Bassi
Martedì 19 Ottobre 2010, 18.48.10
5
@Giasse scommetto ke il commento numero 13 della recensione dell'album ti ha ispirato all'ultima domanda xD L'album è fantastico cmq
alzailcorno93
Domenica 17 Ottobre 2010, 2.49.32
4
si si maurilio ti assicuro che me lo faccio regalare per nataleeeeee!!!!!!! mi piacciono un casino i king of asgard ed il cantante dà l'idea di essere un tipo con le idde ben chiare....grandissimo gruppo!!!!
Maurilio
Sabato 16 Ottobre 2010, 17.14.17
3
Beh compralo al piú presto, ti assicuro che é una bomba, io ce l´ho da due settimane e lo ascolto a ripetizione. Canzoni quasi tutte bellissime, se il cd era con solo 9 pezzi sarebbe stato eccezionale. Bella intervista, ero curioso di leggere qualcosa su di loro dopo aver sentito l´album. Ho speso bene i miei soldi, altro che intro noiosi e canzoni giá sentite o fiacche come ha fatto una certa famosa e da me amata band....
alzailcorno93
Sabato 16 Ottobre 2010, 14.18.39
2
stò gruppo mi convince sempre di più....spero di prendermi il loro cd a breve
Blackster
Sabato 16 Ottobre 2010, 13.48.02
1
Uno dei gruppi che ho più atteso quest'anno, e la mia attesa è stata ripagata...bell'intervista.
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Karl Beckman
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