Dopo avervi parlato in maniera mirabile, in questa rubrica, di ancestrali tradizioni popolari, guerra e mitologia, tocca alla mia penna riportare la luce dei riflettori sull’uomo, sul suo inconscio, sui suoi pensieri, sulle sue paure, sulla quotidiana battaglia chiamata vita; insomma, ritorniamo su una dimensione più squisitamente umana, nel senso stretto del termine; faremo un piccolo viaggio nella vita di un uomo, nel microcosmo del suo io, che spesso si rivela molto più ricco di insidie rispetto al mondo esterno. Questi e molti altri sono le tematiche rintracciabili in quel capolavoro che risponde al nome di Learning To Live, ultima traccia dell’ormai lontano Images And Words. Stiamo ovviamente parlando dei Dream Theater, chi mi conosce sa bene che non avrei potuto scegliere altri al loro posto per il mio primo numero in questa meravigliosa rubrica; ma, aldilà dei miei gusti personali, stiamo parlando -oggettivamente- di una canzone che, ora come allora, sprigiona tutta la sua poetica bellezza, proprio nella pluralità e nella polisemia dei suoi versi, icastica rappresentazione dell’uomo in ogni sua sfaccettatura. Tralasciando totalmente il lato tecnico-musicale-esecutivo, che pure molto meriterebbe, ci concentreremo -esclusivamente- sul testo della canzone, che proprio per la familiarità dei temi trattati, fa immedesimare l’ascoltatore nel protagonista, ogni qual volta che si ascolta la canzone.
In realtà, da un’analisi del testo, non si evince in maniera chiara e palese quale sia il tema dominante della canzone, o meglio, si evincono più temi e più possibili interpretazioni, tra le quali la più accreditata è senz’altro la tematica dell’AIDS, descritta da alcuni versi che sembrano -inequivocabilmente- andare in questa direzione, probabilmente perché mai come alla fine degli anni ’80 e nei primi anni ’90 -la genesi della canzone- la tematica è stata molto sentita e costantemente sotto la luce dei riflettori. Bisogna evidenziare che, benché non si faccia tanta fatica a riconoscere questo tema, l’argomento è stato trattato in maniera piuttosto velata, e proprio questa ambiguità di fondo è stata la ragione scatenante delle molteplici interpretazioni date al testo col passare degli anni. Allargando la lente d’ingrandimento, tralasciando i particolari e guardando al testo nella sua interezza, lo si può leggere anche come la battaglia quotidiana di un uomo e i suoi quesiti irrisolti; di un adolescente che cresce, di una storia d’amore, o più semplicemente attraverso le difficoltà e gli ostacoli che la vita gli pone davanti. Dal canto suo, John Myung non ha mai chiarito quale sia il tema dominante della canzone -e si sa che Myung è uomo di poche parole!- generando ancor più incertezza tra i fans. In fin dei conti, il testo della canzone sembra rispecchiare appieno la personalità riservata e misteriosa del suo autore, di sicuro il più schivo e meno appariscente della band; sono davvero rare le occasioni in cui lo si vede parlare o rilasciare interviste.
IL TESTO
There was no time for pain
No energy for anger
The sightlessness of hatred slips away
Walking through winter streets alone
He stops and takes a breath
With confidence and self control
Non c’era tempo per il dolore,
né energia per la rabbia;
la cecità dell’odio svanisce,
camminando solo nelle strade d’inverno.
Si ferma e prende un respiro
con sicurezza ed autocontrollo.
I look at the world and see no understanding
I'm waiting to find some sense of strength
I'm begging you from the bottom of my heart to show me understanding
Guardo al mondo e non vedo comprensione;
aspetto di trovare un senso di forza;
ti sto implorando dal profondo del mio cuore di mostrarmi comprensione.
I need to live life
Like some people never will
So find me kindness
Find me beauty
Find me truth
When temptation brings me to my knees
And I lay here drained of strength
Show me kindness
Show me beauty
Show me truth
Ho bisogno di vivere la vita
come alcune persone non faranno mai.
Quindi trovami bontà,
trovami bellezza,
trovami verità.
Quando la tentazione mi mette in ginocchio
e giaccio qui senza forze,
mostrami bontà,
mostrami bellezza,
mostrami verità.
The ways that your heart sounds makes all the difference
It's what decides if you'll endure the pain that we all feel
The way that your heart beats makes all the difference
In learning to live
Here before me is my soul
I'm learning to live
I won't give up
Till I've no more to give
Il modo in cui suona il tuo cuore fa la differenza,
è ciò che decide se sopporterai il dolore che tutti noi proviamo;
il modo in cui batte il tuo cuore fa la differenza
nell’imparare a vivere.
Qui davanti a me c’è la mia anima,
sto imparando a vivere
non mi arrenderò
finché non avrò altro da dare.
Listening to the city
Whispering its violence
I set out watching from above
The 90's bring new questions
New solutions to be found
I fell in love to be let down
Ascoltando la città
che sussurra la sua violenza;
parto scrutando dall’alto
gli anni ‘90 portano nuovi interrogativi,
nuove soluzioni da trovare,
Mi sono innamorato per essere abbandonato.
Once again we dance in the crowd
At times a step away
From a common fear that's all spread out
It won't listen to what you say
Once you're touched and you stand alone
To face the bitter fight
Once I reached for love
And now I reach for life
Ancora una volta balliamo tra la folla,
a volte ad un passo
da una paura comune e diffusa che
Non ascolterà quello che dirai,
una volta che sei toccato sei da solo
ad affrontare la dolorosa battaglia.
Una volta ho teso la mano per amore,
ora la tendo per la vita.
Another chance to lift my life
A freedom sensation in my heart
To ride the wings of dreams into changing horizons
It brings inner peace within my mind,
As I'm lifted from where I've split my life
I hear an innocent voice
I hear kindness, beauty and truth
Un’altra possibilità per risollevare la mia vita,
una sensazione di libertà nel mio cuore
per volare con le ali dei sogni dentro orizzonti mutevoli,
e questo porta pace interiore nella mia mente,
poiché mi solleva da dove ho versato la mia vita.
Sento una voce innocente,
sento bontà, bellezza e verità.
The way your heart sounds makes all the difference
It's what decides if you'll endure the pain that we all feel
The way your heart beats makes all the difference
In learning to live
Spread before you is your soul
So forever hold the dreams within our hearts
Through nature's inflexible grace
I'm learning to live
Il modo in cui suona il tuo cuore fa la differenza,
è ciò che decide se sopporterai il dolore che tutti noi proviamo.
Il modo in cui batte il tuo cuore fa la differenza
nell’imparare a vivere;
distesa davanti a te c’è la tua anima
perciò tieni i sogni dentro i nostri cuori,
attraverso l’inflessibile grazia della natura
sto imparando a vivere.
UNA BREVE ANALISI
I primi versi della canzone pare siano stati ispirati dal mastodontico romanzo La rivolta di Atlante (Atlas Shrugged) della scrittrice e filosofa statunitense di origine russa Ayn Rand. La prima strofa sembra essere la parafrasi di questo passaggio in prosa della Rand:
He had no time for pain, no energy for anger. Within a few weeks, it was over; the blinding stabs of hatred ceased and did not return.
Non aveva tempo per il dolore, né energia per la rabbia. Nel giro di qualche settimana, era passato tutto; le fitte accecanti d’odio erano finite e non erano più tornate.
Ecco le parole scritte da Myung:
Non c’era tempo per il dolore,
né energia per la rabbia;
la cecità dell’odio svanisce,
camminando solo nelle strade d’inverno.
Si ferma e prende un respiro
con sicurezza ed autocontrollo.
La somiglianza con la prima strofa è lapalissiana, anche se nel suo continuo, la canzone sembra sviluppare una trama che poco ha a che fare col romanzo. Le due successive sembrano la richiesta di un animale ferito; di un uomo pervaso dal dubbio a tutti i livelli (nessuno ha mai pensato che la richiesta di bontà, bellezza e verità possa essere per Dio o chi per lui?).
Il ritornello è poesia pura. Si tratta della presa di coscienza, da parte dell’uomo, delle sue emozioni e dei suoi sentimenti. Un’esistenza passionale che vede il cuore come centro propulsore dell’essere e non il cervello, assoggettato al volere del cuore, che diventa il motore delle scelte dell’essere umano nella sua esistenza.
Nelle due strofe seguenti si sviluppa la tematica dell’AIDS (in particolar modo la seconda):
Ascoltando la città
che sussurra la sua violenza;
parto scrutando dall’alto
gli anni ‘90 portano nuovi interrogativi,
nuove soluzioni da trovare,
Mi sono innamorato per essere abbandonato.
Ancora una volta balliamo tra la folla,
a volte a un passo
da una paura comune diffusa che
Non ascolterà quello che dirai,
una volta che sei toccato sei da solo
ad affrontare la dolorosa battaglia.
Una volta ho teso la mano per amore,
ora la tendo per la vita.
La prima delle due sembra un’introduzione di tipo sociologico alla seconda, dove viene espressa, secondo questa interpretazione, la paura di un contagio pandemico -l’amore, il sesso come portatore di morte- e la conseguente battaglia dell’individuo contagiato, solo, contro il male a combattere per la sua vita. L’ultima strofa sembra riaprire un barlume di speranza nella vita dell’individuo, un’ultima chance di redenzione di un individuo che sta crescendo ormai, e si ha la conferma di ciò nell’ultimo ritornello, dove vengono inserite delle varianti rispetto al precedente:
Distesa davanti a te c’è la tua anima
perciò tieni i sogni dentro i nostri cuori,
attraverso l’inflessibile grazia della natura
sto imparando a vivere.
CONLUSIONI
John Myung ha scritto davvero poche canzoni nella sua carriera con i Dream Theater, e l’assoluta qualità di Learning To Live ci fa tristemente realizzare che è davvero un peccato. Che siate blackster, doomster, thrasher, emo, punk, discotecari truzzi et similia non importa; chiunque abbia gusto per la Musica, dovrebbe riconoscere e apprezzare la poesia creata dalle mani di John Ro Myung.
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