Forse è un pò presto per fare un topic su di loro,avendo all'attivo solo due album e pochi anni di carriera alle spalle,ma sono sicuro che questa band ha già trovato il favore di molti,un pò perchè hanno tutte le carte in regola per diventare un nome di punta all'interno del panorama mondiale,un pò perchè lo stile del cantante Ronnie Romero ricorda a volte un pò Dio e un pò Freddy Mercury,cosa che di sicuro non dispiacerà ai nostalgici dei bei tempi andati,che ricopriranno circa il 70-80 % della popolazione del metallo.
La band è formata in Spagna,per la verità non proprio il tipico paese sforna band,dal cantante Ronnie Romero,che come detto ricorda il buon Ronnie James sia nel nome sia nel timbro vocale,e questo fa da valore aggiunto per una band composta già di suo da validi musicisti. Tony Hernando,già chitarrista e co produttore quando militava nei Saratoga,band power metal,non silicone sigillante,incontra Ronnie Romero e fondano i Lords of Black unendo un heavy metal di stampo moderno con elementi progressivi e parti melodiche.
Con l'aggiunta del batterista Andy C danno alle stampe il loro debutto omonimo nel 2014 avvalendosi della produzione del super richiestissimo Roland Grapow. Inutile dire che con questi presupposti l'album è super atteso e viene incensato dalla critica come una delle miglior release dall'annata,ne consegue un tour super pompato come special guest degli Helloween.
L'anno dopo arriva la notiziona che Ritchie Blackmore è deciso a tornare nei Rainbow con una nuova lineup,che comprende alla voce proprio Romero,e questo fa una più che discreta pubblicità al gruppo,tanto che fanno il salto di qualità firmando con la Frontier Records,con la quale fanno uscire sul mercato il successivo "Lords Of Black II"...alla faccia della fantasia.
Le loro canzoni hanno una carica intensiva non indifferente,sono costellate da riff armonici,ritornelli che rimangono impressi fin da subito,tanto che se volessero potrebbero tranquillamente strizzare l'occhio alle radio,inserti di pianoforte cupi e una costante sensazione di drammaticità e malinconia,il tutto ovviamente con la voce di Romero sempre in primo piano. il Secondo album si dimostra leggermente più elaborato ma sempre sulla falsa riga del già ottimo debutto,il che ci porta ad attendere con curiosità il terzo capitolo,che potrebbe lanciare definitivamente la band tra i pesi massimi del circuito. Originali e di gran qualità,non sempre facili da trovare.