Ai giorni nostri:Se negli anni '90 non si poteva ancora parlare di vero e proprio War Metal, ed il genere, dai confini di per sé già labili, contava poche band, negli ultimi 15 anni si è avuta una vera e propria esplosione. Non che adesso i gruppi che andrò a citare, oppure quelli storici, siano headliner ai grandi festival, ma sicuramente il numero di band è aumentato e, nonostante una voluta (e forzata, vista la proposta musicale) permanenza nell'underground, si può parlare di una diffusione capillare e di un riconoscimento di grande importanza storica perlomeno ai Blasphemy.
Il millennio inizia proprio con la loro reunion (a dire il vero avvenuta nel 1999), ed i primi concerti. Tutt'ora i Blasphemy suonano live e pur non avendo prodotto nuovo materiale, contribuiscono a mantenere viva l'immagine del genere; quest'ultimo, già presente ad ogni angolo del mondo, ha allargato ulteriormente il proprio raggio d'azione. Troviamo gruppi nella vecchia Europa, in Sud America, negli USA come in Canada, e persino in Nuova Zelanda o in Indonesia.
Ora, non avrebbe senso citarli tutti: ne risulterebbe un elenco lungo e sterile. Dovendo fare una scelta, andrò ad analizzare innanzitutto la storica scena nordamericana, e quindi a citare pochi altri gruppi, sia basandomi sui miei gusti sia cercando di dare più che altro una traccia da seguire a chi volesse effettivamente approfondire il genere.
Nordamerica, dicevamo, e dunque non può venirci che in mente il Canada, patria dei Blasphemy e dei Conqueror. Negli ultimi anni '90, dalle ceneri dei Sacramentary Abolishment, nascono ad Edmonton gli Axis of advance, nei quali milita anche James Read dei Conqueror.
La band prende subito posto tra i colossi del genere rilasciando tre full-length micidiali come "Strike", "The list" ed "Obey", dove ad una musica dalla struttura leggermente più complessa degli standard del War Metal, si combina un'estetica di stampo platealmente fantascientifico ed apocalittico, in precedenza solo accennata dai gruppi storici, che diventerà parte integrante dell'immagine del War Metal. Dopo il loro scioglimento, Read e "Vermin", pseudonimo di Chris Ross, si dedicano principalmente al progetto
Revenge, nei quali sino al 2008 suona con loro il già citato Pete Helmkamp. Da un trio del genere, non poteva che venir fuori musica micidiale, e così è. L'intento è quello di suonare una delle musiche più brutali in circolazione nella maniera più essenziale e barbarica possibile, persino nei testi, che si riducono a pochi versi ripetuti in maniera pressoché casuale. Il risultato rispecchia pienamente le aspettative, tanto che i Revenge sono ancora in attività dal 2000, ed i due membri rimasti suonano anche nel progetto Blood Revolt. La scena canadese si distingue come una delle più in salute, dunque, considerando anche band come i Necroholocaust, dediti ad una serie interminabile di split ed arrivati al full solo quest'anno. L'underground è florido, per chi volesse approfondirlo.
Scendendo a sud, della scena statunitense vorrei segnalare i
Baphomets Horns, provenienti dal Connecticut e che col loro "Perpetrators of genocide" (2008) hanno creato in mezz'ora una mazzata di odio ed intolleranza, in grado di creare vera intimidazione in chi ascolta grazie ad una musica lanciata oltre ogni limite.
Guardando invece all'Europa, non si può non soffermarsi sulla patria dei Beherit, la Finlandia, dalla quale provengono gli intransigenti
Anal Blasphemy, che nel loro "Bestial Black Metal filth", araldo di depravazione, mettono in luce la tendenza, sempre più preponderante nel Black, ad attaccare ogni monoteismo e non solo il cristianesimo. Titoli come "Sexual desecretion of Islam faith" parlano da soli. Dalla Spagna, terra storicamente poco produttiva in ambito estremo, ma in cui qualcosa di sta muovendo, provengono invece i
Proclamation, di chiarissima ispirazione Blasphemy e legati a filo doppio al satanismo, che emerge prepotente dai loro album, violenti sì ma anche ottimi esempi di come ricreare un'atmosfera tetra e sulfurea.
Spostandoci nuovamente al di fuori dell'Europa, mi sento di consigliarvi calorosamente i neozelandesi
Diocletian, per me tra i migliori degli ultimi anni indipendentemente dal genere. Tutta la loro discografia è da ascoltare, ma è soprattutto nei tre full che mostano la loro bravura nel suonare un War Metal originale, con mazzate sui denti e rallentamenti quasi di matrice Doom che si alternano nel ricreare un'atmosfera di guerra all'arma bianca "tutti contro tutti".
Old but gold: non può mancare, infine, un riferimento a band attive dai primi anni '90 che sono ancora sul pezzo a suonare live e produrre album, con cui tenere alto il vessillo dell'intolleranza e l'estremismo.
Archgoat, Black Witchery e Goatpenis, già attivi da fine anni '80/inizio anni '90, non cedono le armi, anzi rincarano la dose, rilasciando i propri primi full. Si vedano dischi come "Whore of betlehem", "Inferno of sacred destruction" e "Dehumanization", esempi di War Metal satanista o apocalittico suonato con la perizia di chi fa questo da sempre, senza un attimo di cedimento. Si tratta di album in grado di competere tranquillamente con quelli delle nuove leve, cosa che ulteriormente dimostra come non sia un genere musicale dove ci si adagia sugli allori, perché è suonato con passione, sinonimo di salute a livello mondiale, come dimostrato da questo articolo.
Per quest'ultima parte, consiglio ben 8 album, visto il grande numero di band:
Axis of advance - The listRevenge - Scum.Collapse.EradicationBaphomets Horns - Perpetrators of genocideProclamation - Advent of the black omenDiocletian - Doom cultArchgoat - Whore of betlehemBlack Witchery - Inferno of sacred destructionGoatpenis - Biochemterrorism