Svolder.
Nome che ricorda la battaglia contro la cristianizzata Norvegia che portò al suicidio di Olaf, tuttavia il gruppo canadese si cimenta nell'odio verso le religioni e gli inganni di queste, non solo quella Cristiana, con un'inequivocabile ''simpatia'' per l'Islam, molto criticato e sbeffeggiato, a cominciare dagli pseudonimi usati dai membri come Imam Obama Al-Hussein, The Prophet Muhammed e blasfemia generale verso l'islamismo.
Parlando di musica, la proposta è un black metal nordamericano riconducibile ai Grand Belial's Key, l'unico disco pubblicato finora Desecration of the Five Holy Pillars è del 2014 e la sua durata di circa 40 minuti è ideale per un primo approccio. Non sono semplicissimi da assimilare, soprattutto perché si tende ad associare maggiormente il genere black metal a cose più commercializzate come le congreghe norvegesi e svedesi, ma sono decisamente interessanti. Sessione ritmica sostenuta, chitarre con il giusto gain e men che meno lo-fi, dai riff con un pizzico di imprevedibilità.
Disco uscito in formato digitale e autoprodotto, poi ristampato dalla Iron Bonehead e Totenkopf Propaganda.
Qui disponibile interamente: http://svolder.bandcamp.com/
