Black Metal dall'Est Europa

Gli amanti della Nera Fiamma avranno pieno spazio per esprimersi sulla loro musica e su ciò che la riguarda. Perchè il black metal non è solo un genere: è un movimento!

Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi vecchio peccatore il gio apr 27, 17 10:57

Topic MOLTO work in progress.
E' un periodo parecchio impegnato e ci vorrà del tempo prima che sia completato. Comunque, esattamente come quello sul Black finlandese, vuole presentare una decina di band tanto per introdurre alla scena che va dal Danubio agli Urali. Un territorio vastissimo, e che ha prodotto molte band interessanti.
Pensavo di mettere:

Root
Master's Hammer
M8l8th
Temnozor
Nokturnal Mortum
Hate forest
Graveland
Behemoth
Dark Fury
Drudkh

Tanto per presentare alcune tra le più importanti. Troveremmo per ora band da Ucraina, Russia, Polonia, Repubblica Ceca. Ovviamente se avete da proporre siete i benvenuti e valuterò.
Riceveranno comunque una citazione band quali Dub Buk, Kroda e Walknut.
Non entusiasmatevi troppo comunque :lol: , come ho detto mi ci vorrà molto tempo e potrei finire a Giugno.
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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi vecchio peccatore il gio apr 27, 17 10:57

Master's Hammer

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Iniziamo con una delle più conosciute band est-europee, e forse la più influente di tutte.
I Master's Hammer sono cechi, ed il loro album fondamentale è l'importantissimo "Ritual" del 1991, un album che ha avuto un grande impatto sulla scena Black. Qui troviamo condensata praticamente la gran parte del genere, salvo forse le forme più tirate del War Metal. E' un album dove troviamo quel connubio tra atmosfera "magica" e violenza, quest'ultima in buona parte ancora legata al Thrash più roccioso stile Celtic Frost, che sarà tipico del Black norvegese e svedese.

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11 tracce di ritualismo misto a ferocia primordiale, con i testi incomprensibili in ceco che contribuiscono a far della voce uno strumento come gli altri. E' presente anche una certa vena bizzarra, stramba, quasi ironica che sarà ripresa parecchio nel successivo "The Jilemnice Occultist" (1993), un album che a mio parere lascia il tempo che trova ed è troppo pieno di stranezze. Con "Slagry" passeranno a qualcosa di ancor più sperimentale, e l'interesse intorno a loro scemerà di parecchio.
Comunque "Ritual" è da ascoltare assolutamente se non l'avete ancora fatto.

Recensione di Ritual
Full album di Ritual

Root

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Sempre dalla Repubblica Ceca, arriva una delle band Black più longeve e storiche dell'Est Europa. Sono i Root, che esordiscono nel 1990 con Zjevenì, album pesantemente influenzato dai Celtic Frost su tutti, oltre ai soliti altri classici della prima ondata Black, è la loro pietra miliare e influente anche sulla scena norvegese. Un massiccio Black/Thrash in atmosfera rituale, con un gusto occulto a tratti strambo tipico anche dei Master's Hammer.

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Subito dopo "Zjevenì", che a dire il vero non entusiasma il sottoscritto, arriva "Hell Symphony" (1991), a mio parere il loro miglior album, ottimo Black/Thrash d'atmosfera con pesanti influenze Heavy che danno spesso un tocco melodico, davvero consigliato anche se certamente meno importante ed influente del primo.

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Già col successivo "Temple in the underworld" si sposteranno su lidi un po' più sperimentali e per me l'interesse cade, tuttavia sono attivi ancora oggi e non mi stupirei se pescando tra gli album più recenti trovaste roba che possa soddisfarvi.

Recensione di Zjevenì
Full album di Zjevenì
Full album di Hell Symphony

Graveland

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Ci spostiamo ora invece in Polonia, da dove viene un'altra di quelle band veramente storiche, dopo i Behemoth forse la più famosa band Black del suo paese. Si tratta dei Graveland, che si formano nel 1991 per mano di Rob Darken. A tratti da solo, a tratti coadiuvato da altri musicisti, quest'ultimo è il vero mastermind della band.
I Graveland esordiscono con alcuni demo di puro Black, raw, in stile vicino a quello scandinavo, e di chiarissima influenza Bathory. Tra questi, il migliore è per me "The celtic winter" (1994), uscito l'anno dopo il culto "In the glare of burning churches". Si tratta di un album già maturo, che come il miglior Black combina alla grande aggressività ed atmosfera, presentando uno stile particolare, sporco ma non caotico.

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Lo stesso anno esce il discreto, ma non memorabile, "Carpathian wolves", che è seguito nel 1995 da quello che è per me il miglior lavoro dei Graveland, ovvero "Thousand swords". Si vira verso un Black con marcate tinte epiche ma per nulla magniloquenti, il sound è tutto particolare e si ottiene un effetto realmente simile a quello di un combattimento di epoche passate, insomma, un album riuscitissimo.

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Dopo quest'album, la componente Epic/Viking dei Graveland prenderà per certi versi il sopravvento, con gli alterni risultati di album quali "Following the voice of blood", "Immortal pride" e "Creed of iron", che non raggiungono i fasti del passato ma nemmeno sono da buttare. Sono tutt'ora attivi, giusto lo scorso anno è uscito "1050 years of pagan cult", e ultimamente hanno anche esordito live, dopo più di 25 anni di attività senza scendere sui palcoscenici.

Full album di The celtic winter
Full album di Thousand Swords

Behemoth

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Forse la più conosciuta band Metal (non solo Black in generale) dell'Est Europa, i Behemoth fanno il loro esordio nella fiorente scena polacca di inizio anni '90 con il primo full "Sventevith (Storming near the Baltic)", un album di discreto Black classico, esattamente come il successivo EP "And the forests dream eternally". Il primo colpo lo fanno però con "Grom" (1996), a mio parere il loro miglior album Black, che pur rimanendo incorato ai canoni usciti dalla Norvegia riesce a proporre un tocco originale che diventerà tipico della band nei lavori successivi, un mix di violenza e quasi-orecchiabilità che non riesce a tutti.

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I lavori seguenti, a partire soprattutto da "Satanica" (1999), iniziano a proporre qualcosa di ancor più originale, un Black aggressivo e diretto ma dalle ritmiche spesso inusuali, che tra le altre cose inizia ad avvicinarsi al Death. Dopo "Thelema.6" (2000) e "Zos kia cultus (Here and Beyond)", la band sostanzialmente smette di suonare Black vero e proprio, risultano dunque poco interessante in questo thread. Tanto per dare un'idea di cosa sarà il loro immediato percorso dopo, consiglio di ascoltare almeno "Demigod" (2004), buon esempio di Black/Death feroce e marziale ma dalle melodie intriganti.

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Full album di Grom
Recensione di Demigod
Full album di Demigod
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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi vecchio peccatore il gio apr 27, 17 10:57

Nokturnal Mortum

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Qui si parla davvero di pezzi da 90, mostri sacri della scena Ucraina e non solo.
Dopo alcuni demo grezzi ma già interessanti, fanno il botto con l'esordio di "Goat horns" (1997), album Black pesantemente arricchito di tastiere, che prende la lezione degli Emperor e ne dà una visione personale sicuramente eccellente. Un album che è già un capolavoro

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Risulta bello anche il successivo "To the gates of blasphemous fire" (1998), più violento e deciso, in questo senso più classicamente Black, pregno esattamente come l'esordio di tematiche miste sataniche e pagane che all'epoca in Est Europa andavano per la maggiore. Segue "Nechrist" (1999), a mio parere meno riuscito dei precedenti, a tratti quasi ridicolo per via della presenza di stramberie, specie nella prima parte dell'album.
La vera svolta arriva con "Weltanschaaung" (2005), che rivela il perché di numerosi anni di attesa: musica decisamente virata all'epico, tematiche prettamente nazionaliste e razziali, è un bell'album ma per me non tanto quanto dicono coloro che lo osannano, in quanto resta da sgrezzare.
E' invece superbo "The voice of steel", 2009, per il sottoscritto il vero capolavoro dei Nokturnal Mortum, epico e sinfonico, che combina alla perfezione aggressività, violenza ed atmosfera. "Ukraina" è la loro canzone migliore, da applausi a scena aperta, per la sua espressività e la sua capacità di combinare violenza e (tanta) melodia senza stonare.

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Quest'anno, dopo una lunga attesa, è uscito "Verity", un altro ottimo album, che però perde quasi del tutto le sue componenti Black per virare decisamente al Folk. Comunque, consigliato anch'esso.

Recensione di Goat horns
Full album di Goat horns
Recensione di The voice of steel
Full album di The voice of steel

Drudkh

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Ora parliamo di una delle band più note dell'Ucraina, seconda forse solo ai Nokturnal Mortum, e tra i gruppi fondamentali del Black atmosferico. Sicuramente ispirati in maniera massiccia da gruppi quali Burzum ed Ulver, esordiscono nel 2003 con "Forgotten legends" che fa già capire su cosa verte il loro stile: tempi dilatati, alternanza tra atmosfere quasi sognanti e sfuriate Black classico, certamente l'idea dei grandi spazi pianeggianti dell'Est Europa la trasmettono. Tuttavia è un disco per me discreto ma nulla più, il meglio arriva con il trittico successivo. Si parte con "Autumn aurora", per giungere al capolavoro "The swan road" (2005), per me il loro miglior album, eccezionale in ogni sua parte, aggressivo e malinconico ma non propriamente tetro, un grande disco.

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Altro grande disco è il successivo "Blood in our wells" (2006), probabilmente il loro album più epico e a tratti quasi solare, che mantiene il loro stile caratteristico. Interessante esperimento, lo stesso anno, con "Songs of grief and solitude", simile a dischi quali "Kveldssanger" degli Ulver, acustico e con flauti, un disco abbastanza riuscito.

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Riguardo ai testi, in tutti i loro album sono vari, ma costante è la passione per la cultura ucraina, che si nota anche dall'utilizzo di poesie di autori loro compatrioti per alcuni dei testi.
Dopo gli exploit iniziali, continueranno con lo stesso stile, a tratti più smorzato come in "Estrangement" e "Microcosmos", a tratti più aggressivo come nell'ultimo "A furrow cut short", ma a mio parere un po' perdendosi ed anche annoiando abbastanza. Almeno il trittico da "Autum aurora" a "Blood in our wells" però è da sentire.

Full album di The swan road
Full album di Blood in our wells

Hate Forest

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Altra band dall'Ucraina che forma un trittico veramente notevole con Nokturnal Mortum e Drudkh (e tra l'altro coi Drudkh condivide dei membri), ormai però non più in attività.
L'esordio, "The most ancient ones" (2001) è già fulminante, Black glaciale ed ipnotico ma al contempo aggressivo, soprattutto nelle parti accompagnate dalla voce gutturale, un disco che si fa notare subito.

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Con lo stesso stile, forse più massiccio ma dalle atmosfere meno affascinanti, si presenta "Purity" nel 2003, un disco discreto ma oscurato dall'altro album rilasciato dalla band nello stesso anno, ovvero "Battlefields". 3 canzoni di circa 10 minuti l'una, con curiosi intermezzi brevi di canti tradizionali ucraini in apertura del disco, alla fine, e tra una traccia e l'altra. Resta il loro miglior album, per quanto ostico, un Black di sicuro impatto, dall'atmosfera a tratti spettrale, da campo di battaglia sul quale si è ormai finito di combattere ed è calata la notte. Musica marziale, con spesso e volentieri escursioni nel Doom. Da non perdere.

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L'ultimo album è "Sorrow", non malvagio ma per me non molto riuscito, scorre senza sussulti. Nonostante ciò, restano una band di qualità ed ormai storica, anche se meno conosciuta di Drudkh e Nokturnal Mortum è da scoprire.

Full album di The most ancient ones
Full album di Battlefields
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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi vecchio peccatore il gio apr 27, 17 10:57

Temnozor

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Orgoglio Folk/Black dalla Russia, i Temnozor sono una delle band più conosciute del suo paese, e con merito.
Il primo full arriva nel 2003, è il già ottimo "Horizons", nel quale ad un assalto Black decisamente raw si mescolano melodie folkeggianti a tratti malinconiche a tratti battagliere, col loro culmine nella monumentale "White thunder roars", un inno di grande spessore. Insomma si fanno conoscere a livello internazionale, nonostante la pressoché nulla commerciabilità della propria ideologia, che pesca a piene mani non solo dal paganesimo e dalla tradizione nordica, ma anche dal nazismo, senza tentativi di nasconderlo (vedi i testi della già citata "White thunder roars").

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Nel 2005 esce il punto più alto della loro discografia, ovvero "Folkstorm of the azure nights", album spettacolare, vero mix di melodie tradizionali e Black d'alta classe, con un sentore a tratti epico ed arcaico a tratti più cupo e pessimista. Su tutte, spicca "Pagan Metal war", altro inno irresistibile.

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Nel 2010 pubblicano quello che per ora è il loro ultimo album, "Hunted dreamscapes", più morbido ed al contempo più complesso dei precedenti, per me una spanna sotto, ma comunque apprezzabile. Sono ancora attivi, ed ultimamente è entrato alla voce Alexey dei M8l8th, speriamo che possa dare nuova linfa ad un progetto molto buono ma che pare bloccato.

Full album di Horizons
Full album di Folkstorm of the azure nights

M8l8th

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MIlitant Black Metal. Dalla Russia, una delle band in assoluto più interessanti degli ultimi anni, nonché tra le più intransigenti. Esordiscono col botto nel 2004 con "By the wings of black", un disco che definire spettacolare è dire poco, mezz'ora circa di Black epico e tragico, guidato da melodie trascinanti e dalla voce folle del leader Alexey. I testi non lasciano spazio ad interpretazioni: neopaganesimo ferocemente anti-cristiano, e pura apologia del nazismo, resa evidente anche tramite alcuni samples oltre che attraverso l'iconografia della band. Non mancano, però, momenti più intimi e sofferti. In ogni caso è già un capolavoro

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Segue "Unbreakable faith" (2009), che pur essendo un bell'album è nettamente al di sotto del precedente, melodie a tratti un po' scontate e ispirazione non molto alta, restano però pezzi bellissimi come "My native land".
C'è poi uno split coi Nezhegol, non brutto ma trascurabile nella loro discografia, tra l'altro senza il mastermind Alexey alla voce. Questi però ritorna nel loro capolavoro assoluto, ovvero "Saga of the black march" (2013). Il concept dell'album si basa sull'Operazione Barbarossa, vista ovviamente dalla parte dei tedeschi. L'album è gestito magistralmente, con vari intermezzi che contribuiscono l'atmosfera, la produzione è perfetta, compaiono anche vari assoli puliti, l'epicità e l'esaltazione sono alle stelle, mitigate però, soprattutto nel finale, dall'amarezza che segue una bruciante sconfitta. Anche i testi sono ottimi e decisamente centrati, e nel finale dell'album vedono la band smettere di narrare i fatti storici e rilanciare la propria sfida al mondo. Da notare come in varie canzoni alle urla possedute di Alexey si combini una voce pulita, dai toni stentorei, esperimento particolare e molto ben riuscito.

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Dopo quest'album, sono usciti 2 singoli molto promettenti, ed un nuovo album dovrebbe vedere la luce a fine anno, teneteli d'occhio dunque, perché sono una grandissima band con ancora molte cartucce da sparare.

Qui trovate tutto dei M8l8th (e non solo)

Dark Fury

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Ed arriviamo a questa grande band polacca. I Dark Fury nascono nel lontano 1997, e fanno uscire il primo album vero e proprio nel 2004, con "Vae Victis!", che introduce il loro stile di Black ferale ed ipnotico, con un tocco epico che compare a tratti. Seguono il più diretto "Slavonic Thunder" e "Final solution", con il primo costituiscono un trittico discreto, ma è nel 2008 che i nostri fanno il botto, con "Fortress of eagles". La loro vena epica e la capacità di creare composizioni quasi ariose, seppur abbastanza brevi, raggiungono alti livelli, producendo un disco di Black puro che si discosta sia dal classico stile scandinavo a cui comunque si ispira.

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Segue il meno ispirato e più ripetitivo, senza molto mordente, "The price of treason", dopo il quale però abbiamo un altro capolavoro, "Saligia". Decisamente il loro disco più tetro, retto da una musica senza pietà ed una voce disumana, sostanzialmente incomprensibile, il disco risputa in faccia al clero cattolico ed al cristianesimo più in generale i suoi sette peccati capitali, dei quali essi vengono impietosamente accusati.

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Abbiamo quindi "W.A.R.", che parte molto bene ma si perde un po' nella seconda parte, e "Synningthwait", buon album cantato tutto in polacco che però non porta nulla di nuovo. E' nel 2016 che fanno però uscire il loro miglior album in assoluto, almeno a mio parere. Si tratta di "This story happened before", album bellissimo nel quale troviamo tutto ciò che ha reso grande la band, migliorato. Riff come rasoiate, atmosfera minacciosa, che ricrea bene l'attesa dell'ora in cui scoppia la violenza, voce aggressivissima. I testi, da sempre guidati dall'ideologia neopagana e di suprematismo bianco che la band non ha mai nascosto, in questo caso attaccano decisamente anche l'immigrazione islamica in europa, profetizzando uno scontro imminente. Album molto consigliato.

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Full album di Fortress of eagles
Full album di Saliga
Full album di This story happened before
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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi vecchio peccatore il gio apr 27, 17 10:58

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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi Doomale il gio apr 27, 17 11:09

Bene, ottimo...l'est Europa e' pieno di ottime band. Quelle che hai citato un po' più un po' meno mi piacciono tutte con particolare preferenza ( personale ovviamente) per Nokturnal Mortuum, Hateforest, Drudkh e Kroda( casualmente tutte ucraine). A parte le storiche Master's Hammer, Tormentor e primi Behemoth e Root che hanno dato il la'.
Vai tranquillo aspetteremo! :devil:
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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi Beta il gio apr 27, 17 14:20

Consiglio subito i Darzamat, Symphonic Black dalla Polonia W_W ;)
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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi vecchio peccatore il gio apr 27, 17 18:08

Doomale ha scritto:Bene, ottimo...l'est Europa e' pieno di ottime band. Quelle che hai citato un po' più un po' meno mi piacciono tutte con particolare preferenza ( personale ovviamente) per Nokturnal Mortuum, Hateforest, Drudkh e Kroda( casualmente tutte ucraine). A parte le storiche Master's Hammer, Tormentor e primi Behemoth e Root che hanno dato il la'.
Vai tranquillo aspetteremo! :devil:


Per me è un piacere, siccome si tratta dell'occasione per riascoltare molti album spettacoli che non sento da un po', e magari anche scoprirne di nuovi (siccome di quelle band non ho ascoltato tutto).
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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi vecchio peccatore il gio apr 27, 17 18:08

Beta ha scritto:Consiglio subito i Darzamat, Symphonic Black dalla Polonia W_W ;)


Mai sentiti, potrebbero però finire nella sezione "altro". La Polonia ha sempre prodotto qualche cosa di interessante
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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi vecchio peccatore il dom mag 07, 17 18:49

E finalmente ho iniziato, sono arrivati i Master's Hammer
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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi Doomale il dom mag 07, 17 21:03

Ritual dei Master's Hammer è un fottuto album seminale al massimo per il black metal.Senza mezzi termini!.Recentemente sono anche riuscito a comprare la versione originale davvero rara, dato che all'epoca me l'ero fatto registrare su cassetta.
Ad esser sincero non mi spiace neanche il secondo. Anche se comunque l'ho ascoltato molto di meno rispetto al mitico esordio. Poi li ho persi di vista, salvo vedere qualcosina recentemente ( dato che comunque hanno continuato l'attività come gruppo ma in un contesto completamente diverso).
Comunque un gruppo molto importante per la seconda ondata black (quella degli anni '90).
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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi vecchio peccatore il gio mag 25, 17 15:55

Messi i Root, credo che già nel weekend arriveranno i Graveland.
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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi Doomale il gio mag 25, 17 16:07

Concordo sulla descrizione che hai fatto dei Root.
Band davvero storica..Per me l'esordio e' davvero un classico e mio preferito. Ottimo anche Hell Symphony...dopo boh...hanno anche loro fatto esperimenti strambi.
Padre Pio Big Boss gran personaggio...guida anche della Chiesa di Satana fino a qualche anno fa.
Se avete tempo leggete l'intervista qui su metallized...ridicola.. :rotfl: Il chitarrista attuale davvero un simpaticone...come no.. :-H
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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi enry il ven mag 26, 17 19:04

Che dire, mi piacciono tutte le band citate, forse giusto i Graveland un gradino sotto perchè li trovo eccessivamente prolissi.
Degli Hate Forest sono riuscito faticosamente a chiudere la discografia, idem i Drudkh, per altri ci sono i classici problemi di reperibilità. Su Ritual inutile anche discutere.
Quoto Beta sui Darzamat, il primo è un gioiellino e resta tale a distanza di 20 anni.
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Re: Black Metal dall'Est Europa

Messaggiodi vecchio peccatore il dom mag 28, 17 18:44

E sono arrivati anche i Graveland, mancano i Behemoth e la prima parte è finita
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