Quorth_on ha scritto:Premetto che ne so pochissimo di Black Metal e non voglio minimamente screditare l'illustre parere del nostro Pandemoniun che ha argomentato poi con una recensione maestosa All Shall Fall, ma a me sto disco piace. Non sarà ai livelli dei precedenti, che poi per forza di cose era chiaro, ma credo che il voto sia più frutto di delusione che di altro. E' un pò come mettere 50 a Night at the Opera dei Blind Guardian perchè non è un nuovo Imaginations from the Other Side. Ogni album ha una storia a sè e deve essere valutato per gli effettivi contenuti. Io penso, sicuramente con ignoranza, che All Shall Fall non sia un album insufficiente, ma semplicemente diverso, come lo è Twist of a Myth da Nightfall, e questo non significa necessariamente che sia da buttare. Ripeto, parlo abbastanza da profano del genere, ma la title-track, mount north e unearthly kingdom sono per me da antologia.
Caro Quorthon, ti ringrazio per i complimenti e per l'onesta umiltà del tuo post. Ci tengo però a sottolineare (ancora una volta
) che l'insufficienza l'album se la merita a mio parere per due motivi precisi:
1) è il peggior album firmato Immortal e qui, al di là della delusione personale, non c'è da scherzare o da sottovalutare: si parla di uno dei gruppi storici, colonne portanti del genere, quindi le aspettative erano giustamente alte.
2) è un album black che non ha tiro, non ha riff -memorabili ma anzi riciclati dagli I e dai vecchi album degli Immortal- e quindi, per me va bocciato.
Capisco benissimo il tuo punto di vista Qorthon credimi, ma qui non si tratta di un A Night at the Opera (che anche se stenterai a crederlo fa parte della mia collezzione e adoro), si tratta di un album black che non ha violenza, non ha tiro, non coinvolge. Black metal significa rabbia, che essa sia pura (Diabolical Fullmoon Mysticism,Pure Holocaust, Battles in the North e Blizzard Beasts), epica (At the Heart of Winter) o incanalata con l'uso di tecniche più raffinate di quelle tradizionali (il thrash death di Damned in Black e Sons of a Northern Darkness) non importa, sempre rabbia è e rimane.
Se viene a mancare la grinta, la furia, il mood malvagio violento e feroce, il black diventa la brutta copia di se stesso, un riflesso malformato di un sentimento puro e onesto. Questo è secondo me ciò che è accaduto con All Shall Fall: la rabbia è assente in quest'album e, in qunato album black, va bocciato, senza se e senza ma, siano gli Immortal o chi vuoi.
Si tratta di coerenza, di verità , se ci si prende in giro su cosa deve trasmettere un genere, beh allora è meglio che chiudiamo la baracca e ci diamo tutti all'ippica.
I cambiamenti, ovvero i modi per esprimere la rabbia, sono ben accetti nel mio modo di vedere la musica e, fidati, li ho sempre apprezzati. Il problema è che in quest'album gli Immortal non hanno cambiato stile, anzi. è sempre la stessa solfa: prima traccia sparata in blast beat, seconda che inizia con una rullata di batteria eccetera... il fatto è che i riff non sono della qualità che giustamente ci si aspetta da un artista come Abbath e Horgh è stato ancor più scandaloso nel suo lavoro xè non ha messo il giusto spirito nel supportare la chitarra: troppo lenta la cassa, nulla la fantasia nei cambi, non ha scritto nulla di originale o superiore alla media di qualsiasi batterista professionale.
Gli Immortal sono (e restano) il mio gruppo preferito, bocciarli non è stato bello, ma il mio voto non è basato su un mio personale sentimento (che ho sempre ammesso per amor del vero) ma da oggettive lacune che, chi conosce il black, può senza alcuna difficoltà individuare. Questo non vuol dire che l'album non possa piacere ad altri (come nel tuo caso Quorthon), ma, per favore, non mi si venga a dire che un album così "floscio" è un buon album black! sforziamoci di essere obbiettivi per amore del genere e della musica in generale.
"...perchè tutto ciò che nasce / è tale che perisce / perciò meglio sarebbe / che nulla nascesse" Goethe, Faust