Che ne pensate di questa collaborazione tra Mikael Akerfeldt, cantante e chitarrista degli Opeth, e Steven Wilson, frontman dei Porcupine Tree?
So che c'è già una recensione su questo sito con il suo bel numero di commenti, ma, tralasciando il fatto che la recensione non mi sia piaciuta per niente, ho trovato solo delle gran discussioni e pochi commenti che portavano da qualche parte...quindi ho deciso di aprire un thread così per sapere un po' le opinioni chiare e ragionate, senza dover andare a cercare in mezzo a commenti del tipo "era noioso!!11!11!1 fa schifo" o "Smettetela di gettare merda su questo capolovoro, Mikael e Steven sono dei geni" ecc...
Ah e spero di aver azzeccato la sezione giusta
Io personalmente ho aspettato questo lavoro con trepidazione, soprattutto perché ho sempre apprezzato molto i lavori di Akerfeldt e soci, compreso Heritage che non considero un vero e proprio capolavoro, a livello di album come Orchid o Blackwater Park, ma comunque mi è abbastanza piaciuto.
Purtroppo però non ho ascoltato molto dei Porcupine Tree, quindi l'ho ascoltato avendo in testa soprattutto le sonorità degli Opeth e poco o niente degli altri.
Intanto devo dire che all'inizio mi aspettavo qualcosa di diverso, un po' più...pesante, ma alla fine sono rimasto piacevolmente sorpreso, ho adorato l'atmosfera scura ed eterea (nell'ultimo brano direi quasi astratta), che i due musicisti hanno più o meno dato a tutti e sei i brani.
Per buona parte dell'album mi sembra che sia soprattutto la tastiera ad accompagnare la voce e la chitarra di Akerfeldt e a dare quell'atmosfera di cui ho parlato, la batteria rimane però sempre in disparte e secondo me è la pecca maggiore di questo lavoro.
Mi è piaciuto comunque molto il lavoro svolto sia dalla chitarra, soprattutto in Happy dove elettrica e acustica dialogano tra loro (ma in generale in tutti i brani), che dalle tastiere le quali, se non ho capito male, sono opera per lo più di Wilson.
I miei brani preferiti sono stati Drag Ropes e Ljudet Innan (l'unica veramente stupenda a parer mio, l'avrò riascoltata cento volte), ma in generale tutto il lotto non mi è dispiaciuto, tranne forse la title track che, non sono bene per quale motivo, non mi ha entusiasmato più di tanto inoltre, forse è una mia impressione, ma non ho potuto fare a meno di notare che Happy è il brano più cupo e triste, e non è che gli altri brani sprizzino gioia ad ogni nota
Insomma alla fine secondo me è un disco niente male, non molto in linea però con i miei gusti e in generale con le sonorità solite di Akerfeldt e Wilson, ma dopotutto secondo me questa collaborazione è nata perché i due volevano cimentarsi in qualcosa di diverso dal loro solito, e sicuramente se era questo il loro intento ci sono riusciti alla grande.
Se dovessi dare un voto azzarderei un 7...e voi che dite?