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Fra le band che hano riscosso meno rispetto alla qualita` proposta i Warrior Soul salgono decisamente sul podio.
Formatisi a New York per volere del cantante Kory Clarke, originario di Detroit, nel 1987, la band si compone del chitarrista John Ricco, molto sottovalutato, del bassista Pete McClanahan e del batterista Paul Ferguson, ex Killing Joke. Firmano per la Geffen ed esordiscono nel 1987 con un disco epocale: Last decade dead century.
Le liriche sociali, politiche e apocalittiche di Kory fanno da sfondo ad un tappeto musicale unico, la dove si incontrano hard rock, heay metal, punk, in un sound unico, il vero futuro del metal. Basta l`opener I see the ruins per rendersi conto della formula unica e straordinaria della band. Ma tutto l`album spara cartucce cariche di un sound unico ed inimitabile: dalla drammatica The Loses alla dinamitarda Downtown, alla ballata apocalittica (per l`inizio) Lullaby, alle straordinarie Charlie`s out of prison, We cry out, Trippin on extasy, Blown away, alla drammatica ed ultima In conclusion. Un disco che ascoltai a bocca aperta, mai sentito niente di cosi` coinvolgente da tutti i sensi.
Nel 1991, Mark Evans prende il posto di Ferguson alla batteria, ed esce il secondo capolavoro: Drugs, God and the new Repubblic. Altro disco fenomenale, con un`inizio scoppiettante, prima con l`intro che chiama tutti a raccolta e poi parte la cover di Interzone, boom un pezzo al cardiopalma.
Poi l`album continua con la drammatica titletrack, Jump for joy, Hero e la grandiosa e mia preferita The Wasteland, dinamite allo stato puro, con un testo contro gli States ma che incita alla liberta`.
L`anno dopo ecco il terzo album, Salutations from the ghetto nation, altro disco da cento che chiude la triologia d`oro. Pezzi come Love destruction, Ghetto Nation, The fallen, The golden shore, sono contraltate da due pezzi da r'n'r punk come Punk and belligerant e Ass kickin, due bombe sonore e leggermente piu` da classifica.
Ma nonostante tre duschi straordinari la band non ha successo e il rapporto con l`etichetta si incrina. Per risposta l`anno dopo la band pubblica il quarto disco, Chill pill, molto sperimentale, ma mooolto interessante.
Ovviamente il successo latita ed il gruppo viene licenziato dalla Geffen ed e` l`inizio della fine. Kory cambia tutta la band e pubblica un nuovo disco Space age playboys, che niente ha a che fare coi primi album: si tratta di un lavoro direi street rock androll punk, canzoni piu` brevi e facili e testi piu` sbarazzini. Anche cosi` il gruppo non ha successo e si scioglie.
Clarke passa tra album solista, entra ed esce dai Trouble, riforma la band con altri musicisti e pubblica altri due discreti album che comunque sono ben lontani dai primi quattro fenomenali dischi.
Attualmente continuano a suonare dal vivo, ed e` triste vederli suonare davanti a poca gente, e Clarke fa dischi solisti. Tra l`altro il bassista McClanahan e` stato ucciso nel 2005.
Questa e` una band che ha avuto zero rispetto al valore dei dischi pubblicati ed e` un vero peccato che ancor oggi siano in pochi a riconoscernene il valore. Fateli vostri.