Metal anni '10, a che punto siamo?

L'unione fa la forza: questo spazio è riservato a chiunque voglia migliorare le proprie conoscenze in ambito strettamente musicale; sono promosse le discussioni relative a tecnica ed armonia, oltre che su attrezzatura e strumentazione varia.

Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi Unia il mar ott 28, 14 23:51

Simone [...] ha scritto:
Unia ha scritto:Per me le persone che ascoltano metal (non mi riferisco esclusivamente ai "metallari" puri/trve steel ma chiunque ascolti questo genere) dovrebbe cominciare ad aprirsi senza andare a ricercare troppp nel passato. Se ti fa schifo il panorama odierno, costruisciti una bella macchina del tempo e torna nel passato invece di far polemica.



...o una camera a gas, dipende.

Qui il topic dell'aerofagia del LAMBRU ci stava.
<<Music: a combination of sounds with a view to beauty of form and expression of emotion.>>
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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi Er Trucido il mer ott 29, 14 0:34

er colica ha scritto:
le case discografiche anche underground preferiscono avere 30 gruppi che suonano identici più che averne 10 che magari si differenziano anche un minimo tra loro, e ecco che so tutti un grosso blocco di omologazione perenne.


C'è anche un motivo a tutto ciò.
Molte label mi risulta usino la modalità del riscatto delle copie, ovvero la band compra un tot numero di copie del disco alla casa discografica che poi si rivenderà per i fatti propri come merchandise. Così la label ha la sicurezza di vendere già un numero fisso di CD ed in cambio fa il suo lavoro per il gruppo in termini di pubbliche relazioni. Per questo anche vengono messi sotto contratto tanti gruppi nelle label minori, è un modo sicuro di vendere. Poi ovviamente ci sono i trend, i revival che aumentano la percentuale di gruppi di questo o di quel genere.

Il fatto è che nell'ambiente ci sono in troppi che credono di poter far soldi da un genere musicale di nicchia, da chi fa pagare gli slot dei festival a cifre improbabili (per poi lamentarsi delle poche presenze di pubblico), chi mette su agenzie per truffare i gruppi, chi ha prezziari per recensioni ed interviste cartacee, chi fa di tutto per passare sopra gli altri magari mettendo in vendita i plettri a 10 euro per pagarsi il pay to play. C'è pure la compravendita dei mi piace su facebook, così tanto per aumentare il carico.

è uno schifo? Sì se ci fermiamo alle apparenze.
Sotto la crosta ci sono gruppi e persone valide che ci credono, che si rompono il culo in sala prove dopo essersi fatti una giornata di lavoro, di tour all'estero non su tourbus con tutti i confort, di serate da 200 persone e serate da 30 affrontate nello stesso modo, di musicisti che vanno a vedere altri musicisti suonare. Basta parlare con le persone e vivere gli eventi per accorgersi di questo.

La musica c'è ed è valida, nel settore estremo in Italia sta uscendo roba validissima ed apprezzata all'estero (senza essere paraculi) ma è appunto estrema quindi non per tutti. C'è troppo affollamento e pure per noi è difficile fare scelte su cosa trattare (anche se qualche aristocratico francese la fa facile). Oggi ci sono troppe divisioni, guerre tra gruppi, guerre tra generi, guerre tra giovani e vecchi, guerre tra snobisti d'elite e nostalgici di ferro, guerra tra innovatori e conservatori, lo vediamo tutti i giorni. Tutti vogliono avere ragione e non ascoltare gli altri, tutti vogliono arrivare.

Difficile che arrivino uno o più gruppi in grado di prendere per mano un movimento e portarlo unito in alto, adesso è il momento di fare ricerca e scavare, il mainstream stile blabbermouth è vuoto e superficiale, è come la società di calcio che crea una squadra di fenomeni di 38 anni, destinato a finire.
Facciamoci violenza e ascoltiamo poco per volta, dedichiamo più tempo a meno dischi, tutti possono scaricare giga e giga nell'ipod, nessuno può capirli tutti bene cogliendo ogni sfumatura. Dischi come l'ultimo dei Triptykon ad ogni ascolto svelano qualcosa di inedito, non può essere ascoltato in maniera superficiale.
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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi Theo il mer ott 29, 14 1:08

Simone [...] ha scritto:Se ci fosse meritocrazia e gusto tra i metallari, To Mega Therion dei Celtic Frost avrebbe fatto le stesse vendite dei Beatles, però vabbè, ci sono i Dream Theater che fanno vomito da 30 anni, di conseguenza è più giusto seguire un gruppo inutile e parlar male del pop, quando in realtà non c'è nulla di diverso, piuttosto che supportare un gruppo heavy metal storico e valido (senza entrare nell'estremo) come i Death SS che hanno fatto appena 150 persone all'Orion di Roma. Poi però si fanno discorsi sulla sperimentazione (lol).

e
Unia ha scritto:Per me le persone che ascoltano metal (non mi riferisco esclusivamente ai "metallari" puri/trve steel ma chiunque ascolti questo genere) dovrebbe cominciare ad aprirsi senza andare a ricercare troppp nel passato. Se ti fa schifo il panorama odierno, costruisciti una bella macchina del tempo e torna nel passato invece di far polemica.


Per me il discorso inizia e finisce qui, d'accordissimo con voi due, ma penso che ormai la mia opinione in merito sia più che sdoganata, ahahahah :lol:
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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi LAMBRUSCORE il mer ott 29, 14 9:07

Unia ha scritto:
Simone [...] ha scritto:
Unia ha scritto:Per me le persone che ascoltano metal (non mi riferisco esclusivamente ai "metallari" puri/trve steel ma chiunque ascolti questo genere) dovrebbe cominciare ad aprirsi senza andare a ricercare troppp nel passato. Se ti fa schifo il panorama odierno, costruisciti una bella macchina del tempo e torna nel passato invece di far polemica.



...o una camera a gas, dipende.

Qui il topic dell'aerofagia del LAMBRU ci stava.

Il mio topic sull'aerofagia non lo ricordavo, adesso lo cerco...
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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi vecchio peccatore il mer ott 29, 14 11:26

Simone [...] ha scritto:
Unia ha scritto:Per me le persone che ascoltano metal (non mi riferisco esclusivamente ai "metallari" puri/trve steel ma chiunque ascolti questo genere) dovrebbe cominciare ad aprirsi senza andare a ricercare troppp nel passato. Se ti fa schifo il panorama odierno, costruisciti una bella macchina del tempo e torna nel passato invece di far polemica.



...o una camera a gas, dipende.


Mi hai ammazzato con questa :lol: :lol: :lol:

Ad ogni modo concordo con entrambi, per me comunque, anche se ha causato frammentazione, liti tra band/scene ecc, la possibilità per tutti di suonare e produrre musica è una cosa ottima.
Non capisco poi questa necessità di band "guida" di un genere musicale, nelle quali tutti possano ritrovarsi. Ognuno si ascolta le sue, e va bene così. Non credo che il Metal abbia bisogno di visibilità mondiale, soprattutto non l'estremo, quotando Fenriz: "Black Metal for me is still those secluded things that people are not the fuck interested in".
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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi SambalzalzaL il mer ott 29, 14 11:32

Er Trucido ha scritto:
er colica ha scritto:
le case discografiche anche underground preferiscono avere 30 gruppi che suonano identici più che averne 10 che magari si differenziano anche un minimo tra loro, e ecco che so tutti un grosso blocco di omologazione perenne.


C'è anche un motivo a tutto ciò.
Molte label mi risulta usino la modalità del riscatto delle copie, ovvero la band compra un tot numero di copie del disco alla casa discografica che poi si rivenderà per i fatti propri come merchandise. Così la label ha la sicurezza di vendere già un numero fisso di CD ed in cambio fa il suo lavoro per il gruppo in termini di pubbliche relazioni. Per questo anche vengono messi sotto contratto tanti gruppi nelle label minori, è un modo sicuro di vendere. Poi ovviamente ci sono i trend, i revival che aumentano la percentuale di gruppi di questo o di quel genere.

Il fatto è che nell'ambiente ci sono in troppi che credono di poter far soldi da un genere musicale di nicchia, da chi fa pagare gli slot dei festival a cifre improbabili (per poi lamentarsi delle poche presenze di pubblico), chi mette su agenzie per truffare i gruppi, chi ha prezziari per recensioni ed interviste cartacee, chi fa di tutto per passare sopra gli altri magari mettendo in vendita i plettri a 10 euro per pagarsi il pay to play. C'è pure la compravendita dei mi piace su facebook, così tanto per aumentare il carico.

è uno schifo? Sì se ci fermiamo alle apparenze.
Sotto la crosta ci sono gruppi e persone valide che ci credono, che si rompono il culo in sala prove dopo essersi fatti una giornata di lavoro, di tour all'estero non su tourbus con tutti i confort, di serate da 200 persone e serate da 30 affrontate nello stesso modo, di musicisti che vanno a vedere altri musicisti suonare. Basta parlare con le persone e vivere gli eventi per accorgersi di questo.

La musica c'è ed è valida, nel settore estremo in Italia sta uscendo roba validissima ed apprezzata all'estero (senza essere paraculi) ma è appunto estrema quindi non per tutti. C'è troppo affollamento e pure per noi è difficile fare scelte su cosa trattare (anche se qualche aristocratico francese la fa facile). Oggi ci sono troppe divisioni, guerre tra gruppi, guerre tra generi, guerre tra giovani e vecchi, guerre tra snobisti d'elite e nostalgici di ferro, guerra tra innovatori e conservatori, lo vediamo tutti i giorni. Tutti vogliono avere ragione e non ascoltare gli altri, tutti vogliono arrivare.

Difficile che arrivino uno o più gruppi in grado di prendere per mano un movimento e portarlo unito in alto, adesso è il momento di fare ricerca e scavare, il mainstream stile blabbermouth è vuoto e superficiale, è come la società di calcio che crea una squadra di fenomeni di 38 anni, destinato a finire.
Facciamoci violenza e ascoltiamo poco per volta, dedichiamo più tempo a meno dischi, tutti possono scaricare giga e giga nell'ipod, nessuno può capirli tutti bene cogliendo ogni sfumatura. Dischi come l'ultimo dei Triptykon ad ogni ascolto svelano qualcosa di inedito, non può essere ascoltato in maniera superficiale.


Trucido@ un intervento il tuo da incorniciare. Uno ci gira intorno ai fattori di cui parli tu ma mi pare ci siano una certa paura nel prenderli per le corna ed affrontarli. magari perché inconsciamente a molti non va di accettare che se le cose vanno male è fondamentalmente colpa nostra, o meglio, colpa di chi vive la musica in certi termini.
Anche lo stesso facebook che molti considerano un innocuo social network in realtà per chi lo sa usare è una macchina per fare soldi, leggevo mesi fa che certe labels/bands arrivano a spendere svariate migliaia di dollari ed euro per comprarsi softwares che riescono a generare profili che sembrano veri a tutto tondo (con tanto di foto ed amicizie fittizie) con il solo scopo di gonfiare le file dei followers. Inutile pure mettere per esteso i nomi delle bands che lo fanno con l'aggravante che non ci sono solo i Metallica o i Guns n Roses, ci sono gruppi con molta meno visibilità e carriera alle spalle...

Come ho ripetuto tante volte, con il metal si è voluto cavare il sangue dalla famosa rapa e per un certo lasso di tempo ci si è pure riusciti con buoni risultati ma oggi vediamo come si sia giunti al collasso, al trascinarsi senza rimedio, sia a livello di verve che di qualità e questa cosa interessa tutti i generi. Parlavo della situazione dei locali di Roma a cavallo tra gli 80' ed i 90'... tre locali storici con serate a tema che facevano il pienone. Poi ne hanno aperti a centinaia incassando, ovviamente, meno soldi e per rientrarci i gestori hanno dovuto alzare i prezzi. Le cose funzionavano quando la gestione era in mano a persone che veramente erano coinvolte nel metal, con pochi mezzi e tanta dinamicità facevano numeri da circo (ripensiamo al mitico Baffo), persone che non ti prendevano per il culo solo per vendere al locale 2 ingressi di più o farti pagare una birra del minimarket come un'artigianale belga. Questo succede a livello di locali ma capita pure in sede di contratti, studi registrazione ecc.

In questo senso mi riaggancio e sono d'accordo con Simone@ chi non ha vissuto magari il periodo in cui non c'era inflazione nel genere oggi si mette a dire "ahhh i metallari mi stanno sul cazzo" "vivono proiettati nel passato" ecc ecc A parte il fatto che non ho mai capito come mai per tanti oggi essere metallari è quasi una vergogna, il discorso è proprio che prima non era assolutamente una vergogna. Se negli ultimi 15 anni, a parte pochi dischi/bands, sono saltate fuori solo cagate se comparate all'atmosfera che si respirava prima la colpa è soprattutto di quelli che pur di ascoltare un disco al giorno hanno accettato tutto forzandosi di trovare la genialata anche dove non c'era. Se c'è grande richiesta si arriva ad avere grande offerta ma nel mare delle grandi offerte la percentuale di qualità inevitabilmente è bassa. E' come il discorso dell'artigianato, un conto è un mobile che costruisci in un mese a mano con materiali di prima qualità e che ti dura una vita ed un altro è il comodino di truciolato dell'ikea che ti si sfascia dopo averci posato la sveglia sopra. Il prodotto ikea può avere il suo perché se non te ne frega nulla della qualità o non hai soldi da spendere ma obbiettivamente parlando e valutando è una cagata. Stessa cosa nella musica. Io personalmente preferisco ascoltare un disco fatto bene in tre mesi che forzarmi a buttare soldi su 10 che non mi lasciano nulla, non centra l'essere legati al passato questo. Non mi prendono i tremori se non sto al "passo" e se a 42 anni conosco meno gruppi di uno che ne ha 18, a quella persona però chiederei quante di quelle centinaia e migliaia di dischi o GB sul computer che ha ricorda veramente. Se il modo per riportare le cose alla normalità e vera selezione qualitativa sarebbe smettere di comprare da oggi ogni tipo di disco io ci metterei la firma. la cosa che mi sento di dire è che prima o poi la baldoria inevitabilmente finirà.
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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi ASHER il mer ott 29, 14 17:57

@Samba il discorso che fai lo condivido il pieno, solo che vallo a spiegare a quelli che hanno la metà dei ns. anni, non gliene faccio una colpa ma purtroppo sono cresciuti a pane e torrent e allora è difficile che capiscano il concetto di slow food applicato alla musica, ovvero scarica meno musica e comprati qualche cd dandogli il tempo di maturare con gli ascolti.
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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi SambalzalzaL il mer ott 29, 14 18:11

ASHER ha scritto:@Samba il discorso che fai lo condivido il pieno, solo che vallo a spiegare a quelli che hanno la metà dei ns. anni, non gliene faccio una colpa ma purtroppo sono cresciuti a pane e torrent e allora è difficile che capiscano il concetto di slow food applicato alla musica, ovvero scarica meno musica e comprati qualche cd dandogli il tempo di maturare con gli ascolti.
Non vedo soluzione, davvero


E' questo il punto. Non è una colpa, per carità, perché non hanno metri di paragone ma nemmeno però vedo la voglia di mettersi a sentire ciò che magari gente dell'età nostra ha da dire. Comunque, hai ragione, io al riguardo anche sono abbastanza pessimista, se si continua così le cose non miglioreranno di certo.
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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi er colica il mer ott 29, 14 19:18

SambalzalzaL ha scritto:
ASHER ha scritto:@Samba il discorso che fai lo condivido il pieno, solo che vallo a spiegare a quelli che hanno la metà dei ns. anni, non gliene faccio una colpa ma purtroppo sono cresciuti a pane e torrent e allora è difficile che capiscano il concetto di slow food applicato alla musica, ovvero scarica meno musica e comprati qualche cd dandogli il tempo di maturare con gli ascolti.
Non vedo soluzione, davvero


E' questo il punto. Non è una colpa, per carità, perché non hanno metri di paragone ma nemmeno però vedo la voglia di mettersi a sentire ciò che magari gente dell'età nostra ha da dire. Comunque, hai ragione, io al riguardo anche sono abbastanza pessimista, se si continua così le cose non miglioreranno di certo.

io comunque quando posso ai compleanni compro sempre dischi ai festeggiati hahaha magari gli impianto il semino hahah l'ultimo regalo è stato fabulous disaster ad un amico hahaha prima ancora i Death angel , spero di manipolare le loro menti hahah
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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi SambalzalzaL il mer ott 29, 14 20:03

er colica ha scritto:
SambalzalzaL ha scritto:
ASHER ha scritto:@Samba il discorso che fai lo condivido il pieno, solo che vallo a spiegare a quelli che hanno la metà dei ns. anni, non gliene faccio una colpa ma purtroppo sono cresciuti a pane e torrent e allora è difficile che capiscano il concetto di slow food applicato alla musica, ovvero scarica meno musica e comprati qualche cd dandogli il tempo di maturare con gli ascolti.
Non vedo soluzione, davvero


E' questo il punto. Non è una colpa, per carità, perché non hanno metri di paragone ma nemmeno però vedo la voglia di mettersi a sentire ciò che magari gente dell'età nostra ha da dire. Comunque, hai ragione, io al riguardo anche sono abbastanza pessimista, se si continua così le cose non miglioreranno di certo.

io comunque quando posso ai compleanni compro sempre dischi ai festeggiati hahaha magari gli impianto il semino hahah l'ultimo regalo è stato fabulous disaster ad un amico hahaha prima ancora i Death angel , spero di manipolare le loro menti hahah


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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi Simone [...] il mer ott 29, 14 20:10

er colica ha scritto:
SambalzalzaL ha scritto:
ASHER ha scritto:@Samba il discorso che fai lo condivido il pieno, solo che vallo a spiegare a quelli che hanno la metà dei ns. anni, non gliene faccio una colpa ma purtroppo sono cresciuti a pane e torrent e allora è difficile che capiscano il concetto di slow food applicato alla musica, ovvero scarica meno musica e comprati qualche cd dandogli il tempo di maturare con gli ascolti.
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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi CowboyFromHell il mer ott 29, 14 20:23

SambalzalzaL ha scritto:
ASHER ha scritto:@Samba il discorso che fai lo condivido il pieno, solo che vallo a spiegare a quelli che hanno la metà dei ns. anni, non gliene faccio una colpa ma purtroppo sono cresciuti a pane e torrent e allora è difficile che capiscano il concetto di slow food applicato alla musica, ovvero scarica meno musica e comprati qualche cd dandogli il tempo di maturare con gli ascolti.
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E' questo il punto. Non è una colpa, per carità, perché non hanno metri di paragone ma nemmeno però vedo la voglia di mettersi a sentire ciò che magari gente dell'età nostra ha da dire. Comunque, hai ragione, io al riguardo anche sono abbastanza pessimista, se si continua così le cose non miglioreranno di certo.

Ragazzi lo dico da appartenente alla generazione in questione, molti alla mia età usano torrent solamente perché non abbastanza appassionati alla musica. Fin qui per me non è un problema, basta dirlo che avere il disco fisico non ti interessa, ma poi sti soggetti te li ritrovi a fare i saputi e conoscitori del sacro sapere del metallo. Non è un discorso generazionale alla "loro sono abituati così", ma semplicemente di amore per la musica.
All'interno delle mie amicizie siamo in pochissimi a comprare dischi, e non solo in campo Metal, ma anche nel rap o nell'indie. Chiaramente ci saranno persone che amano la musica ma hanno altre priorità o che semplicemente non se li posson permettere in quantità elevate. Io stesso, che non ho particolari problemi di soldi, raramente vado oltre i 2 dischi al mese, ma cazzo se me li godo quei 2 dischi.
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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi SambalzalzaL il mer ott 29, 14 20:50

Guarda, non riesco a ritrovare i topic ma per esempio anche qua su Metallized sono apparsi in varie occasioni tipi che si lamentavano di non riuscire a memorizzare le canzoni perché ne ascoltavano "troppe". Oppure altri che chiedevano info sulle discografie migliori (da scaricare immagino). Ecco, uno a sta gente non deve dare suggerimenti, uno deve dirgli di lasciare perdere.
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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi er colica il mer ott 29, 14 20:53

no vabè se compro un disco a qualcuno so che lo apprezzerà, fabulous è girato per mesi nello stereo dell'amico mio! haha e poi faccio regali buoni ( dischi haha) solo a i miei veri amici le ricariche e i deodoranti del discount li piazzo ai cazzoni per scroccare una cena!
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Re: Metal anni '10, a che punto siamo?

Messaggiodi Simone [...] il mer ott 29, 14 21:57

vecchio peccatore ha scritto:
Simone [...] ha scritto:
Unia ha scritto:Per me le persone che ascoltano metal (non mi riferisco esclusivamente ai "metallari" puri/trve steel ma chiunque ascolti questo genere) dovrebbe cominciare ad aprirsi senza andare a ricercare troppp nel passato. Se ti fa schifo il panorama odierno, costruisciti una bella macchina del tempo e torna nel passato invece di far polemica.



...o una camera a gas, dipende.


Mi hai ammazzato con questa :lol: :lol: :lol:

Ad ogni modo concordo con entrambi, per me comunque, anche se ha causato frammentazione, liti tra band/scene ecc, la possibilità per tutti di suonare e produrre musica è una cosa ottima.
Non capisco poi questa necessità di band "guida" di un genere musicale, nelle quali tutti possano ritrovarsi. Ognuno si ascolta le sue, e va bene così. Non credo che il Metal abbia bisogno di visibilità mondiale, soprattutto non l'estremo, quotando Fenriz: "Black Metal for me is still those secluded things that people are not the fuck interested in".


Ma infatti, il succo è proprio quello. Se sguazziamo in un genere ostico a molti come il metal, o ancora peggio come il metal estremo, è inutile farsi paradigmi su come andrà a finire. Il metal (e metal estremo) andrà avanti esattamente come sta andando avanti adesso, con 50.000 idioti che riempiono le arene quando suonano i gruppi da Virgin Radio e 200 stronzi (ma anche meno) che popolano i locali dove il concetto di musica viene vissuto, più o meno, a 360°.

Sul fattore dischi e case discografiche, dipende sia dalla mentalità del gruppo perché se appena nati si punta alla Roadrunner, stai sbagliando in partenza. Bisogna cercare e ricercare quelle poche label di nicchia che trattano la musica realmente, che accettano di ascoltare il gruppo emergente soltanto quando questo invia dei promo FISICI e non le solite troiate tipo bandcamp, myspace e stronzate simili. Inviate promo-CD a label che dedicano tempo e soldi, ce ne sono per ogni genere trattato, dall'estremo (vedi Nuclear War Now! Rec.), all'heavy classico (vedi High Roller Records), al doom (vedi Doomentia) e altre, ma non sto a dilungarmi.
Il settore è prospero di possibilità, nuove leve interessanti e bei tour/festival che promuovono anche molte band emergenti, però se i metallari che seguono con attenzione la scena sono i soliti 200 stronzi, è ovvio che tutto questo resterà nell'underground (e per me è un bene, pochi ma buoni).
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