Silvia ha scritto:In questo caso l’ho conosciuto da poco ma ho gia’ sentito i suoi due gruppi principali e le sue collaborazioni in loop tante ma tante di quelle volte
e ogni volta mi emoziona tantissimo, credo (ovviamente non lo posso dire) che x tutte le volte che l’ho ascoltato mi sarebbe gia’ passata se fosse una cosa momentanea
(non so se mi spiego)....
Sì, sì, si capisce benissimo!
In effetti non hai tutti i torti, nel senso che anche la quantità fa la sua parte, seppur in poco tempo
Silvia ha scritto:Fra l’altro tutto cio’ è stato possibile solo tramite i link della sua pagina Facebook, altrimenti non avrei mai conosciuto i gruppi con cui collabora che sono davvero bravi ma assolutamente non molto famosi, anzi io non li conoscevo proprio
Insomma senza internet non avrei forse neanche saputo che faceva pure altri generi
Questo fa parte di un altro discorso, ma è comunque interessante. Io infatti, seppur tecnofoba, trovo che il nostro secolo sia ottimo per ampliare la propria conoscenza musicale, proprio grazie ad internet, il quale, se usato bene, permette di raggiungere tante ma tante di quelle band che non basta il tempo per ascoltarle. Una cosa non sarebbe stata pensabile, non so, 40 anni fa, quindi penso che sotto questo punto di vista il nostro secolo/millennio sia fantastico. Basti pensare a Spotify: è un database praticamente sconfinato. Ovviamente, ripeto, internet va usato con intelligenza
Silvia ha scritto:Negli ultimi dieci anni poi non ho trovato nessuno che mi abbia fatto saltare dalla sedia, a parte Papadopoulos appunto, ecco mettiamola cosi’
Ok, si capisce perfettamente il senso
Silvia ha scritto:L’esempio piu’ classico è quello di Paul Di’Anno.... cio’ che ha fatto tanti decenni fa mi emoziona ancora come allora, idem Phil con i Pantera, boh saro’ strana
No, macché? Mica sei strana, anzi, era più o meno dove volevo andare a parare, e cioè il fatto che i cantanti che ti piacciono davvero poi ti durano nel tempo, che è la stessa cosa che succede a me: se un cantante mi piace, continua ad emozionarmi anche negli anni a venire. Ed è proprio questa la motivazione per cui tendo ad aspettare prima di dire "é tra i miei cantanti preferiti", perché volgio proprio vedere se mi regge nel tempo
Silvia ha scritto:Ma questo forse spiega anche perche’ certi gruppi (perche’ il discorso vale anche x i gruppi) non mi annoiano mai.
Idem. Ci sono dei dischi che io ascolto da dieci anni e tutte le volte è come se li ascoltassi per la prima volta
Silvia ha scritto:Non si puo’ mai dire ovviamente ma non credo, lo trovo speciale proprio, mentre non so se i Beast in Black mi potranno piacere a lungo (è solo una sensazione) perche’ ogni volta che li ascolto penso che la sua voce sia fantastica ma cambierei decisamente gli arrangiamenti (esempio
)
Capisco! Ma ci sta, alla fine non è detto che deve per forza piacere la band di cui fa parte un cantante, seppur bravissimo. Ti faccio un esempio: a me piace molto Tommy Karevik, ma praticamente lo ascolto solo nei Kamelot. E' bravissimo anche nei Seventh Wonder (e ci mancherebbe!) e ho ascoltato qualcosa di loro, ma, finora, non mi hanno preso (non è detto che la cosa non cambi nel tempo, ma per ora non mi hanno detto granché). Ciò non toglie che la sua interpretazione in, per esempio, Inner Enemy, sia bellissima, ma non mi è venuta voglia di ascoltare una seconda volta il pezzo
Silvia ha scritto:Ma quindi a te le ”folgorazioni” con le voci non capitano?
Altroché! Roy Kahn è stata proprio una folgorazione. Se non ricordo male la prima canzone dei Kamelot che ho sentito è stata proprio The Haunting, o al massimo March of Mephisto, e mi ha spiazzata. Però, ecco, appena conosciuto non ti avrei mai detto che era tra i miei cantanti preferiti, perché è vero che mi aveva folgorata, però c'erano tante variabili in gioco: magari poi avrei trovato qualcuno che mi piaceva di più, magari mi sarebbe venuto a noia ... e comunque conoscevo troppo poco per poter giudicare. Prima di dirti che un cantante è tra i miei preferiti devo fare un po' come te: ascoltare molti pezzi, ascoltare dei live (soprattutto!), vedere diverse sfaccettature (tanto, come dicevamo, al giorno d'oggi è piuttosto semplice!
), e poi posso giudicare. Nonostante il colpo di fulmine, per Kahn ho dovuto ascoltare praticamente tutta la discografia dei Kamelot e vedere dei live prima di dire "Ok, questo mi piace proprio", anche perché, banalmente, la sua voce si è abbassata nel tempo (negli ultimi dischi dei Kamelot è basso, mentre nei primi era più baritonale e andava su note più acute che lo avvicinavano alle voci power), quindi anche questo avrebbe potuto incidere (non so, avrebbe potuto piacermi solo sui toni più acuti e non su quelli più gravi, per esempio). Invece a me piace sia quando cantava più acuto che quando è diventato più basso. Però è una cosa che ho potuto dire solo nel tempo e dopo parecchi ascolti
Silvia ha scritto:E ti è capitato di non apprezzare piu’ qualcuno che ti ha colpita?
Mmmh, allora ... in linea di massima i/le cantanti che mi hanno colpito molto sono rimasti (Amy Lee, Tarja, Sharon, Kahn, Lione), però c'è stato qualche cantante che sul momento mi aveva lasciata molto di stucco e che ho ascoltato assiduamente per un po' e poi però che ho lasciato perdere. L'esempio più lampante è proprio Floor Jansen: quando ho sentito i primi dischi degli After Forever mi era piaciuta molto. Aveva una voce molto "scolastica" (anche se poi ho scoperto che all'epoca non aveva ancora preso lezioni di canto
), però mi piaceva per il timbro caldo e morbido che aveva. Solo che ad un certo punto (dall'album Remagine) ha cominciato ad usare la voce graffiata ed aggressiva. Ora: non che sia brutta, anzi, penso che la faccia benissimo e che su quello che faceva negli After e poi nei ReVamp ci stesse benissimo (molto metal), però a me non diceva molto. Infatti non ero stata molto contenta della scelta dei NW di prenderla in formazione. Poi, per fortuna, quella band si è rivelata la cosa migliore, perché hanno fatto usare a Floor un timbro più aggraziato, che secondo me le dona di più perché fa venire fuori tutti i colori della sua voce (cosa che invece non accade quando usa la voce aggressiva).
Silvia ha scritto:Che poi nel caso di Yannis (mi stressa scrivere il cognome, lo sbaglio sempre
) non si tratta esattamente di una folgorazione, perche’ anche se l’ho trovato subito molto bravo mi ha colpito in crescendo dopo che ho conosciuto tutti i suoi progetti e infine il growling/screaming mi ha fatto capitolare x come lo modula
Capito! Quindi comunque c'è dietro tutto un lavoro di approfondimento, nonostante i tempi brevi
Grazie per le risposte!