Marzo 2019
I Mago de Oz sono probabilmente il gruppo metal, precisamente folk metal, più famoso della Spagna e dell'America Latina dove tengono concerti davanti a migliaia di persone.
Guidati dal leader e batterista Txus di Fellatio il gruppo da tanti anni fa uscire splendidi lavori, spesso doppi dischi, incentrati sovente su concept sia fantasiosi che di carattere ambientale.
Recentemente hanno avuto qualche cambiamento in seno alla formazione con l'ingresso da qualche anno del cantante Zeta, della cantante corista Patricia Tapia ed ultimamente di un terzo chitarrista.
Anche il nuovo disco, IRA DEI, è un doppio disco e riprende le vicende di un loro vecchio disco, Jesus de Xamberi: cosa aspettarci? Il solito meraviglioso sound del gruppo con qualche novità : in un paio di canzoni vi è un uso moderato del growl, una canzone sembra uscita da un disco dei Rammstein (o Manson) vi è anche come ospite un violista spagnolo famoso. Insomma tante carne al fuoco. Tutto perfetto? No un paio di brani non sono stupendi e generalmente si sente che il gruppo è andato a parare dove sa e si sentono richiami al passato.
Ma generalmente si tratta di cose che in un doppio disco possono succedere, per il resto per me è un grande disco.
A partire dall'opener di nove minuti In Eternum, passando poi per le splendide El amor brujo, Tu Funeral, La Cantiga de las Brujas, Opera mortis (pezzo lirico cantato in modo stupendo da Patricia), Suspiria, il bellissimo pezzo folk Jimmy "Tiro en el Pie" , El Septimo Sello e la lunga suite conclusiva Ira Dei.
Per me uno dei migliori dischi dell'anno.
Ps: per Beta: questo è il mio consiglio di cui ti parlavo; non so se conosci il gruppo, ma penso che ti possano piacere, prova a dargli un'ascolto (e ben più di uno visto che è un lungo disco)