Di quali album ci ricorderemo tra 30 anni?

Sono meglio i Testament o gli Slayer? Chi è più bravo tra Malmsteen e Brian May? Non siate timidi: aprite un sondaggio e chiedetelo alla community!

Re: Di quali album ci ricorderemo tra 30 anni?

Messaggiodi Beta il ven mag 04, 18 19:56

Fabio Yaaaaaaaahhhhh ha scritto:sembra anche a me, occhio che 2pac fa un pò da spartiacque tra rap alla Run Dmc e quello nuovo, anche perchè non parla solo di troie e soldi :_DD interessante comunque il paragone che fai con il rap dal momento che anche lì è dato per morto da anni quando artisti validi ci sono ancora, solo che non passano per radio e tv quindi uno che vede le cose da fuori pensa che per essere un rapper basta che sei rincoglionito fare rima è un optional

A tal proposito potrei citare un paio di artisti che potrebbero avere qualche chance proprio perché parlano di argomenti intelligenti e fanno veramente delle critiche alla società: Salmo e Nitro. Non so se li conoscete e non so nemmeno esattamente quanto validi possano essere (non ascolto normalmente rap, anche se conosco il genere, quindi non posso giudicare in modo ragionato), però mi hanno colpito i loro testi abbastanza violenti/spinti, anche perché secondo me il rap deve proprio criticare la società e il mondo che ci circonda. La canzone Phil de Payne (titolo geniale) di Nitro mi piace abbastanza (il video ancora di più :rotfl: ); magari un disco come Suicidol potrebbe restare impresso a lungo termine, viste le tematiche affrontate (lo scontro tra l'io e una società che fa schifo e anche gli scontri all'interno dell'io).
"Molti vogliono insegnare ad altri ciò che loro stessi non conoscono" - Cicerone
"Posso credere a tutto, purché sia assolutamente incredibile" - Oscar Wilde
"Mi hanno chiamato folle, ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto" - Edgar Allan Poe
"E l'agonia della mia anima trovò sfogo in un alto, lungo e ultimo grido di disperazione" - Edgar Allan Poe
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Re: Di quali album ci ricorderemo tra 30 anni?

Messaggiodi robocoppola il sab mag 05, 18 15:13

Fabio Yaaaaaaaahhhhh ha scritto:
robocoppola ha scritto:
Sicuramente mi sono espresso male.
Chi fa quel tipo di musica "old school" non è certo gente che lo fa per chissà quale ritorno economico. Sono veramente poche le band che riescono a campare di musica, e certo non sono gli Striker, i Monument o i Blood Ceremony. Quindi nessuno sano di mente farebbe quel genere per soldi.


Sì anch'io quando mi riferisco a "operazioni con secondi fini" di solito mi riferisco alle case discografiche, specialmente una in particolare. Ogni volta che si leggono commenti tipo "sono venduti, lo fanno per soldi" appena un gruppo vira leggermente sonorità prendo tutto con le pinze, dubito che uno si sia fatto dieci quindici anni di esercizio sullo strumento solo per guadagnare e non perchè gli piace quello che fa

Comunque in realtà si possono tranquillamente proporre anche artisti saliti alla ribalta una trentina di anni fa, visto che in realtà molti hanno saputo reinventarsi bene col passare degli anni, più che altro il problema è depennare a prescindere quello che esce perchè si tende ad andare sul sicuro. Allo stesso tempo penso anch'io come dice Beta che non tutti gli ascoltatori "old school" siano rimasti fossilizzati a 30-40 anni fa, basta vedere qui sul forum di Metallized dove hai gente che si dichiara "vecchia" ma passa dai Maiden ai Morbid Angel per poi spararsi gruppi relativamente nuovi e anche di genere diverso. Quando di solito dico che si tende a sminuire le band nuove in partenza mi baso sulla tendenza generale che si legge in giro.


Il problema è proprio quello, è un po' il cane che si morde la coda. Se la minoranza pagante vuole prevalentemente roba derivativa, le case discografiche quello pompano. Poi ci mettiamo pure che oggi ci si può prendere pochissimi rischi perché gli introiti sono quel che sono e abbiamo come risultato il mercato attuale
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Re: Di quali album ci ricorderemo tra 30 anni?

Messaggiodi tosaerba il sab mag 05, 18 15:50

robocoppola ha scritto:
Fabio Yaaaaaaaahhhhh ha scritto:
robocoppola ha scritto:
Sicuramente mi sono espresso male.
Chi fa quel tipo di musica "old school" non è certo gente che lo fa per chissà quale ritorno economico. Sono veramente poche le band che riescono a campare di musica, e certo non sono gli Striker, i Monument o i Blood Ceremony. Quindi nessuno sano di mente farebbe quel genere per soldi.


Sì anch'io quando mi riferisco a "operazioni con secondi fini" di solito mi riferisco alle case discografiche, specialmente una in particolare. Ogni volta che si leggono commenti tipo "sono venduti, lo fanno per soldi" appena un gruppo vira leggermente sonorità prendo tutto con le pinze, dubito che uno si sia fatto dieci quindici anni di esercizio sullo strumento solo per guadagnare e non perchè gli piace quello che fa

Comunque in realtà si possono tranquillamente proporre anche artisti saliti alla ribalta una trentina di anni fa, visto che in realtà molti hanno saputo reinventarsi bene col passare degli anni, più che altro il problema è depennare a prescindere quello che esce perchè si tende ad andare sul sicuro. Allo stesso tempo penso anch'io come dice Beta che non tutti gli ascoltatori "old school" siano rimasti fossilizzati a 30-40 anni fa, basta vedere qui sul forum di Metallized dove hai gente che si dichiara "vecchia" ma passa dai Maiden ai Morbid Angel per poi spararsi gruppi relativamente nuovi e anche di genere diverso. Quando di solito dico che si tende a sminuire le band nuove in partenza mi baso sulla tendenza generale che si legge in giro.


Il problema è proprio quello, è un po' il cane che si morde la coda. Se la minoranza pagante vuole prevalentemente roba derivativa, le case discografiche quello pompano. Poi ci mettiamo pure che oggi ci si può prendere pochissimi rischi perché gli introiti sono quel che sono e abbiamo come risultato il mercato attuale
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se ci pensate, il revival, il riproporre stilemi di trent'anni fa, il vendere musica che sa di vecchio anche se è uscita nel 2018, da quel che so esiste solo in campo rock/metal. ci sono band hard rock, glam, thrash, che tolta la produzione e i video su youtube, propongono la stessa identica musica di 30-40 anni fa. ocio, posso aspettarmelo da gruppi consolidati che hanno fatto la storia del genere (se hanno sempre fatto quello difficilmente cambiano). ma ciò che è veramente preoccupante è che esistono band giovani che fanno le stesse cose dei loro maestri, cioè vi sembra una cosa 'sana' che un gruppo di ragazzi venticinquenni facciano uscire un album glam rock che suona come se fosse stato composto nel 1988, ma nel 2018? o fare un disco di revival thrash? un conto è riprendere certi temi del passato e renderli attuali, un altro è copiare spudoratamente senza metterci del proprio. in quel caso non si tratta di revival (che va pur bene se fatto con 'cervello', dato che revival implica anche la trasposizione in termini moderni), ma di riportare in vita un cadavere. praticamente uno zombie

prendete sti qua, si chiamano aerodyne (ma avrei potuto prendere un qualsiasi gruppo aor che va molto in svezia a quanto pare): https://www.youtube.com/watch?v=QHY6wPsdDug

il nome evoca qualcosa di vecchio (potevano essere un po' più originali...); il vestiario anche; i testi pure; la musica non ne parliamo. gruppi del genere sono l'equivalente dei film della disney, però la versione cinese taroccata. è qualcosa di malsano il fatto che l'industria discografica punti su questa roba per vendere il rock e il metal oggigiorno o sbaglio? boh forse sono troppo tragico, alla fine sti qua chi se li incula. fatto sta che non conosco il corrispettivo in altri campi, per quel che ne so
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Re: Di quali album ci ricorderemo tra 30 anni?

Messaggiodi robocoppola il mar mag 08, 18 11:01

Siamo sempre lì, questi gruppi esistono perché hanno un mercato.
La colpa è anche la mia, non c'è dubbio. Io compro un sacco di retro rock stile anni 70 quindi contribuisco a questo clima. P

Il problema però non siamo noi che vogliamo ascoltare sta roba, il problema è che i giovani che vorrebbero ascoltare altro non sganciano la pecunia... :(

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Re: Di quali album ci ricorderemo tra 30 anni?

Messaggiodi tosaerba il mar mag 08, 18 12:47

robocoppola ha scritto:Siamo sempre lì, questi gruppi esistono perché hanno un mercato.
Il problema però non siamo noi che vogliamo ascoltare sta roba, il problema è che i giovani che vorrebbero ascoltare altro non sganciano la pecunia... :(

in parte sono d'accordo. il potere d'acquisto dei giovani di cinquant'anni fa non era certamente superiore a quello attuale, eppure i dischi venivano venduti in maniera maggiore. ma allora perché questa situazione paradossale? da una parte si può dire che sono cambiate le abitudini e le passioni dei giovani, e che la musica sia stata ridimensionata del suo ruolo di evasione dalla realtà. un po' per le circostanze storiche, un po' perché i consumi sono mutati (basti pensare al mercato imponente dei videogiochi: chiedi a 100 giovani se con 50 euro preferiscono comprare 1 videogioco o 5 album, il 99% ti risponderà la prima opzione).

tuttavia spotify dimostra come c'è ancora chi spende per la musica, così come netflix per il cinema/serie tv. e chi spende per spotify non è necessariamente un appassionato di musica come può esserlo chi si iscrive a un forum dedicato alla musica (io mi reputo tale), ma anche i cosiddetti "casual listeners", o come vuoi chiamarli (penso renda bene l'idea). molto probabilmente la rivoluzione musicale ruoterà attorno a queste piattaforme di streaming, di cui youtube era solo il lontano precursore. se ciò che dico è giusto, gli album, che già con l'avvento del cd avevano cominciato a perdere la loro componente monolitica a causa della possibilità di skippare le tracce con un comodo clic, diverranno sempre meno 'album' e sempre più 'raccolte'.

come diceva il buon vecchio darwin, in natura non sopravvive la specie più forte, ma quella più adatta al cambiamento. il rock e il metal in questo momento sono in uno stato stazionario, ma c'è ancora una possibilità perché sono in età per fare figli. però è noto che i continui accoppiamenti tra consanguinei portano al concepimento di discendenti con malattie e problemi sempre più evidenti. staremo a vedere :)
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Re: Di quali album ci ricorderemo tra 30 anni?

Messaggiodi ConspectuMortis il lun ott 08, 18 19:07

Il cut off 2010 taglia fuori un sacco di buoni lavori e di buone band, tipo Tool e Mastodon. Boh, forse ti risponderei che l'artista che si è distinto maggiormente dal 2010 ad oggi è Steven Wilson, però in un certo senso è barare perché è in giro da inizio anni 90 :lol:
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