Carmine ha scritto:tosaerba ha scritto:Top meh cosa significa? I più deludenti nonostante le attese?
Un misto fra deludenti e sopravvalutati.
Ma non è un ossimoro?
Carmine ha scritto:tosaerba ha scritto:Top meh cosa significa? I più deludenti nonostante le attese?
Un misto fra deludenti e sopravvalutati.
Beta ha scritto:Carmine ha scritto:tosaerba ha scritto:Top meh cosa significa? I più deludenti nonostante le attese?
Un misto fra deludenti e sopravvalutati.
Ma non è un ossimoro?
Vulgar Puppet ha scritto:
TOP POP
Weyes Blood - Titanic Rising: ad ora il disco dell'anno. Torna il pop sofisticato anni '80 in un lavoro impeccabile, memorabile e commovente
Ariana Grande - thank u, next: sincero. Lei è tanto stronza quanto intimista e il disco è supergodibile, divertente ed emotivo
Billie Eilish - WHEN WE ALL FALL ASLEEP, WHERE DO WE GO?: il talento di Billie è innegabile, nonostante questo sia per me un debutto troppo ambizioso e variegato. Però la produzione è intoccabile e un paio di highlights giustificano tutto il riscontro che sta avendo
TOP METAL
Rammstein - RAMMSTEIN: la seconda metà è un po' debole ma i tedeschi regalano ancora emozioni fortissime
TOP HIP HOP
Tyler, The Creator - IGOR: il top sulla piazza. Un breakup album realizzato con una maturità disarmante
TOP ELETTRONICA
Matmos - Plastic Anniversary: il duo tira fuori dal nulla (cioè dalla plastica) dell'IDM inventiva e spettacolare ed è semplicemente bellissimo ascoltarla
TOP PUNK
PUP - Morbid Stuff: pop punk di tradizione Pixies super fantasioso e creativo. E cresce
TOP ROCK
King Gizzard & the Lizard Wizard - Fishing for Fishies: forse solo perché non mi aspettavo di sentire nel 2019 un disco così figo di blues/boogie rock (ovviamente col gusto sperimentale della band)
Beta ha scritto:Album ascoltati del 2019:
- Resist-Within Temptation (synth rock): contro molti pareri, io l'ho trovato un buon album. Non fa saltare sulla sedia, ma ci sono dei pezzi molto belli che riescono ad alzare il tiro del disco. Chiaramente, se si cerca il metal, qui non lo si trova se non sporadicamente; se piacciono i sintetizzatori, allora si ha di fronte un buon album synth rock;
- Moonglow-Avantasia (power metal and various other styles): capolavoro. Veramente un bellissimo disco, combo di voci belle già di loro e ben utilizzate (Kuersch ). Sammet solito genio nella composizione;
- Ritual-Oomph! (alternative/industrial metal): primo disco che ascolto di questa band. Molto buono fino alla traccia 8, le ultime mi sembra che si perdano un po' (in particolare Phoenix aus der Asche e Seine Seele). Comunque non è per niente malvagio, anzi;
- First Reformed-Lustmord (dark ambient/soundtrack): è la colonna sonora del film indipendente First Reformed. Non ho visto il film (ma mi interessa, quindi magari lo recupero), ma il disco è molto bello ed evocativo (basta leggere la trama e guardare la copertina per entrare pienamente nello spirito del disco e capire come Lustmord abbia creato veramente un mondo musicale che si snoda nel mondo della chiesa protestante). Tetro e sacrale allo stesso tempo. Lustmord altro genio nella composizione;
- The Eight Mountain-Rhapsody of Fire (power metal): do un'impressione parziale e ripasso poi. Non mi ha colpito troppo, ma nemmeno mi è dispiaciuto. Ho apprezzato molto che Staropoli abbia puntato più sulle tastiere che sull'orchestra con un parziale ritorno alle origini che non può che giovare. Voli strepitoso senza bisogno di aggiungere altro. Lo riascolterò e vedrò di farmi un'idea più precisa;
- Un:Gott-BlutEngel (darkwave): primo disco che ascolto della band in questione. Non male. Ci sono momenti più alti e altri un po' meno alti che mi hanno dato l'impressione di filler, ma nel complesso si difende.
- From Hell with Love-Beast in Black (salaccidente ... facciamo pop metal, perché se si va a vedere per quali band è stato utilizzato questo termine negli anni '80 non possiamo che dare ragione a MetalShock): ...
Va beh, manco ve lo dico, vero?
- Rammstein - Rammstein (Industrial metal ... già, notizia bomba, questo è inteso come metal. Poi, oh, se non è metal perché ci sono le tastiere ... come dicevo sull'altro topic, me ne farò una ragione ). Riscrivo in altre parole quanto detto sul topic dell'album del mese e sotto la rece. L'aumento della parte elettronica su quella metal ha solo giovato, penso che siano riusciti a fare un disco pienamente "made in Rammstein", ma senza risultare stantii o dare l'idea di aver riciclato le idee. Anzi, meglio del precedente Liebe ist fuer alle da. Le canzoni mi sembrano ben fatte ed ispirate, salvo qualche pezzo che ha un tiro meno forte degli altri (gli ultimi tre in particolare finora mi hanno detto poco). Comunque promossi, senza ombra di dubbio.
- Evangelikon - Metatron Omega (dark ambient). L'artista serbo si mantiene sulle sue atmosfere sacrali/oltremondane, fin dalla copertina (che, rosso su nero, raffigura la vetrata di una cattedrale). Cori cupi, echi, voci che accompagnano in un viaggio dalla creazione (Logos) all'apocalisse (Eshaton).
- Svartmyrkr - MZ.412 (industrial/dark ambient). Io li trovo geniali come sempre. Disco con atmosfere da incubo (d'altronde, il concept ruota attorno al regno di Hel, cioè la regina del luogo dove risiedono i morti indegni di accedere al Valhalla, secondo la mitologia norrena) ben rese con soluzioni elettroniche, con voci spettrali (We are eternal), ma anche con qualche sapiente arpeggio di chitarra (Burn your Temples, true Change).
- De Rerum Natura - Moonlight Haze (symphonic/power). Chiara Tricarico ha tirato in piedi una band di tutto rispetto proponendo un bel mix di symphonic/power e altri elementi di vario genere (jazz, folk, musica orientale) creando un lavoro fresco e di alto livello. Davvero un ottimo debutto e un disco molto interessante nel panorama sinfonico che, spesso, si trova inondato di banalità sconcertanti.
- Dystopia - Centhron (EBM). Muovendosi nel loro solito territorio EBM, i Centhron hanno sfornato un gran bel disco, che riesce ad attirare e tenere su di sé l'attenzione per l'intera durata. Ritmi danzanti, suoni che richiamano l'heavy metal e qualche tocco sapiente (una bellissima voce angelica femminile in Blut unserer Muetter) creano un lavoro ben fatto e trascinante.
Work in progress
Vulgar Puppet ha scritto:
Poi aggiungerò Thom Yorke che non ho ancora capito in che categoria mettere. Probabilmente inclassificabile. In ambito hip hop, con Kevin Abstract sono indeciso tra il meh e il discreto. Nel rock ancora devo riuscire a penetrare il disco dei black midi. Nell'avanguardia ancora manca l'ascolto degli Xiu Xiu
Vulgar Puppet ha scritto:
TOP POP
Weyes Blood - Titanic Rising: ad ora il disco dell'anno. Torna il pop sofisticato anni '80 in un lavoro impeccabile, memorabile e commovente
Ariana Grande - thank u, next: sincero. Lei è tanto stronza quanto intimista e il disco è supergodibile, divertente ed emotivo
Billie Eilish - WHEN WE ALL FALL ASLEEP, WHERE DO WE GO?: il talento di Billie è innegabile, nonostante questo sia per me un debutto troppo ambizioso e variegato. Però la produzione è intoccabile e un paio di highlights giustificano tutto il riscontro che sta avendo
TOP METAL
Rammstein - RAMMSTEIN: la seconda metà è un po' debole ma i tedeschi regalano ancora emozioni fortissime
TOP HIP HOP
Tyler, The Creator - IGOR: il top sulla piazza. Un breakup album realizzato con una maturità disarmante
Kevin Abstract - ARIZONA BABY: sul finale si perde un po', ma Kevin ci mette tutto sé stesso e becca le corde giuste
TOP ELETTRONICA
Matmos - Plastic Anniversary: il duo tira fuori dal nulla (cioè dalla plastica) dell'IDM inventiva e spettacolare ed è semplicemente bellissimo ascoltarla
Chemical Brothers - No Geography: nostalgia quasi alla Daft Punk e tanta varietà, tutta di qualità.
Flying Lotus - Flamagra: bisogna dire che non è coeso come ci si aspetterebbe da Flying Lotus, che alcune parti vocali fanno un po' cagare, che melodie e armonie sono meno sorprendenti del solito, ma è un disco comunque pieno di bellezza
TOP PUNK
PUP - Morbid Stuff: pop punk di tradizione Pixies super fantasioso e creativo. E cresce
TOP ROCK
King Gizzard & the Lizard Wizard - Fishing for Fishies: forse solo perché non mi aspettavo di sentire nel 2019 un disco così figo di blues/boogie rock (ovviamente col gusto sperimentale della band)
Vulgar Puppet ha scritto:Poi i Northlane che lo devo a @Carmine
Beta ha scritto:Album ascoltati del 2019:
- Resist-Within Temptation (synth rock): contro molti pareri, io l'ho trovato un buon album. Non fa saltare sulla sedia, ma ci sono dei pezzi molto belli che riescono ad alzare il tiro del disco. Chiaramente, se si cerca il metal, qui non lo si trova se non sporadicamente; se piacciono i sintetizzatori, allora si ha di fronte un buon album synth rock;
- Moonglow-Avantasia (power metal and various other styles): capolavoro. Veramente un bellissimo disco, combo di voci belle già di loro e ben utilizzate (Kuersch ). Sammet solito genio nella composizione;
- Ritual-Oomph! (alternative/industrial metal): primo disco che ascolto di questa band. Molto buono fino alla traccia 8, le ultime mi sembra che si perdano un po' (in particolare Phoenix aus der Asche e Seine Seele). Comunque non è per niente malvagio, anzi;
- First Reformed-Lustmord (dark ambient/soundtrack): è la colonna sonora del film indipendente First Reformed. Non ho visto il film (ma mi interessa, quindi magari lo recupero), ma il disco è molto bello ed evocativo (basta leggere la trama e guardare la copertina per entrare pienamente nello spirito del disco e capire come Lustmord abbia creato veramente un mondo musicale che si snoda nel mondo della chiesa protestante). Tetro e sacrale allo stesso tempo. Lustmord altro genio nella composizione;
- The Eight Mountain-Rhapsody of Fire (power metal): do un'impressione parziale e ripasso poi. Non mi ha colpito troppo, ma nemmeno mi è dispiaciuto. Ho apprezzato molto che Staropoli abbia puntato più sulle tastiere che sull'orchestra con un parziale ritorno alle origini che non può che giovare. Voli strepitoso senza bisogno di aggiungere altro. Lo riascolterò e vedrò di farmi un'idea più precisa;
- Un:Gott-BlutEngel (darkwave): primo disco che ascolto della band in questione. Non male. Ci sono momenti più alti e altri un po' meno alti che mi hanno dato l'impressione di filler, ma nel complesso si difende.
- From Hell with Love-Beast in Black (salaccidente ... facciamo pop metal, perché se si va a vedere per quali band è stato utilizzato questo termine negli anni '80 non possiamo che dare ragione a MetalShock): ...
Va beh, manco ve lo dico, vero?
- Rammstein - Rammstein (Industrial metal ... già, notizia bomba, questo è inteso come metal. Poi, oh, se non è metal perché ci sono le tastiere ... come dicevo sull'altro topic, me ne farò una ragione ). Riscrivo in altre parole quanto detto sul topic dell'album del mese e sotto la rece. L'aumento della parte elettronica su quella metal ha solo giovato, penso che siano riusciti a fare un disco pienamente "made in Rammstein", ma senza risultare stantii o dare l'idea di aver riciclato le idee. Anzi, meglio del precedente Liebe ist fuer alle da. Le canzoni mi sembrano ben fatte ed ispirate, salvo qualche pezzo che ha un tiro meno forte degli altri (gli ultimi tre in particolare finora mi hanno detto poco). Comunque promossi, senza ombra di dubbio.
- Evangelikon - Metatron Omega (dark ambient). L'artista serbo si mantiene sulle sue atmosfere sacrali/oltremondane, fin dalla copertina (che, rosso su nero, raffigura la vetrata di una cattedrale). Cori cupi, echi, voci che accompagnano in un viaggio dalla creazione (Logos) all'apocalisse (Eshaton).
- Svartmyrkr - MZ.412 (industrial/dark ambient). Io li trovo geniali come sempre. Disco con atmosfere da incubo (d'altronde, il concept ruota attorno al regno di Hel, cioè la regina del luogo dove risiedono i morti indegni di accedere al Valhalla, secondo la mitologia norrena) ben rese con soluzioni elettroniche, con voci spettrali (We are eternal), ma anche con qualche sapiente arpeggio di chitarra (Burn your Temples, true Change).
- De Rerum Natura - Moonlight Haze (symphonic/power). Chiara Tricarico ha tirato in piedi una band di tutto rispetto proponendo un bel mix di symphonic/power e altri elementi di vario genere (jazz, folk, musica orientale) creando un lavoro fresco e di alto livello. Davvero un ottimo debutto e un disco molto interessante nel panorama sinfonico che, spesso, si trova inondato di banalità sconcertanti.
- Dystopia - Centhron (EBM). Muovendosi nel loro solito territorio EBM, i Centhron hanno sfornato un gran bel disco, che riesce ad attirare e tenere su di sé l'attenzione per l'intera durata. Ritmi danzanti, suoni che richiamano l'heavy metal e qualche tocco sapiente (una bellissima voce angelica femminile in Blut unserer Muetter) creano un lavoro ben fatto e trascinante.
- Prokopton -Aephanemer (melodeath). Su suggerimento di Silvia Gruppo francese al secondo disco. Melodeath di stampo scandinavo in cui la componente melodica è affidata quasi esclusivamente agli archi con forti richiami alla musica sinfonica e si incastra alla perfezione con la parte death tagliente. Growl affidato alla cantante e chitarrista ritmica Marion Bascoul, corposo e scuro, quasi maschile. Al di là delle caratteristiche stilistiche, il quartetto ha gusto nel comporre, i pezzi del disco non sono mai banali e tengono botta per tutta la lunghezza dell'album. Davvero ottimo.
- In the Raw - Tarja (symphonic). Regina del symphonic, niente da dire. Il disco non è forse a livello del precedente (a mio avviso un capolavoro), ma è davvero molto bello. La prima metà è piacevole e, senza fare alcun passo falso, resta nel territorio di sicurezza di Tarja, risultando trascinante, ma non sorprendente; la seconda metà è bellissima, con colpi di scena, pezzi epici (Shadow Play su tutte, con dei bellissimi cori alla Nightwish) ed emozionanti (The Golden Chamber). Insomma, parte abbastanza bene, ma poi sale fino al picco, che è appunto Shadow Play.
- Reader of the Runes: Divination - Elvenking (power/folk). Anche questo è un gran bel disco. Siamo sul livello dei precedenti The Pagan Manifesto e Secrets of the Magick Grimoire sia come stile che come qualità.
Work in progress
tosaerba ha scritto:finora l'album 2019 che mi è piaciuto di più è quello di lana del rey, uscito curiosamente lo stesso giorno dell'ultimo dei tool. ecco, per quest'ultimo non voglio sbilanciarmi dicendo che mi ha deluso perché vorrei riascoltarlo qualche altra volta. diciamo che mi aspettavo qualcosa di più
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