Beta ha scritto:Album ascoltati del 2019:
- Resist-Within Temptation (synth rock): contro molti pareri, io l'ho trovato un buon album. Non fa saltare sulla sedia, ma ci sono dei pezzi molto belli che riescono ad alzare il tiro del disco. Chiaramente, se si cerca il metal, qui non lo si trova se non sporadicamente; se piacciono i sintetizzatori, allora si ha di fronte un buon album synth
rock;
- Moonglow-Avantasia (power metal and various other styles): capolavoro. Veramente un bellissimo disco, combo di voci belle già di loro e ben utilizzate (Kuersch
). Sammet solito genio nella composizione;
- Ritual-Oomph! (alternative/industrial metal): primo disco che ascolto di questa band. Molto buono fino alla traccia 8, le ultime mi sembra che si perdano un po' (in particolare Phoenix aus der Asche e Seine Seele). Comunque non è per niente malvagio, anzi;
- First Reformed-Lustmord (dark ambient/soundtrack): è la colonna sonora del film indipendente First Reformed. Non ho visto il film (ma mi interessa, quindi magari lo recupero), ma il disco è molto bello ed evocativo (basta leggere la trama e guardare la copertina per entrare pienamente nello spirito del disco e capire come Lustmord abbia creato veramente un mondo musicale che si snoda nel mondo della chiesa protestante). Tetro e sacrale allo stesso tempo. Lustmord altro genio nella composizione;
- The Eight Mountain-Rhapsody of Fire (power metal): do un'impressione parziale e ripasso poi. Non mi ha colpito troppo, ma nemmeno mi è dispiaciuto. Ho apprezzato molto che Staropoli abbia puntato più sulle tastiere che sull'orchestra con un parziale ritorno alle origini che non può che giovare. Voli strepitoso senza bisogno di aggiungere altro. Lo riascolterò e vedrò di farmi un'idea più precisa;
- Un:Gott-BlutEngel (darkwave): primo disco che ascolto della band in questione. Non male. Ci sono momenti più alti e altri un po' meno alti che mi hanno dato l'impressione di filler, ma nel complesso si difende.
- From Hell with Love-Beast in Black (salaccidente ... facciamo pop metal, perché se si va a vedere per quali band è stato utilizzato questo termine negli anni '80 non possiamo che dare ragione a MetalShock): ...
Va beh, manco ve lo dico, vero?
- Rammstein - Rammstein (Industrial metal ... già, notizia bomba, questo è inteso come metal. Poi, oh, se non è metal perché ci sono le tastiere ... come dicevo sull'altro topic, me ne farò una ragione
). Riscrivo in altre parole quanto detto sul topic dell'album del mese e sotto la rece. L'aumento della parte elettronica su quella metal ha solo giovato, penso che siano riusciti a fare un disco pienamente "made in Rammstein", ma senza risultare stantii o dare l'idea di aver riciclato le idee. Anzi, meglio del precedente Liebe ist fuer alle da. Le canzoni mi sembrano ben fatte ed ispirate, salvo qualche pezzo che ha un tiro meno forte degli altri (gli ultimi tre in particolare finora mi hanno detto poco). Comunque promossi, senza ombra di dubbio.
- Evangelikon - Metatron Omega (dark ambient). L'artista serbo si mantiene sulle sue atmosfere sacrali/oltremondane, fin dalla copertina (che, rosso su nero, raffigura la vetrata di una cattedrale). Cori cupi, echi, voci che accompagnano in un viaggio dalla creazione (Logos) all'apocalisse (Eshaton).
- Svartmyrkr - MZ.412 (industrial/dark ambient). Io li trovo geniali come sempre. Disco con atmosfere da incubo (d'altronde, il concept ruota attorno al regno di Hel, cioè la regina del luogo dove risiedono i morti indegni di accedere al Valhalla, secondo la mitologia norrena) ben rese con soluzioni elettroniche, con voci spettrali (We are eternal), ma anche con qualche sapiente arpeggio di chitarra (Burn your Temples, true Change).
- De Rerum Natura - Moonlight Haze (symphonic/power). Chiara Tricarico ha tirato in piedi una band di tutto rispetto proponendo un bel mix di symphonic/power e altri elementi di vario genere (jazz, folk, musica orientale) creando un lavoro fresco e di alto livello. Davvero un ottimo debutto e un disco molto interessante nel panorama sinfonico che, spesso, si trova inondato di banalità sconcertanti.
- Dystopia - Centhron (EBM). Muovendosi nel loro solito territorio EBM, i Centhron hanno sfornato un gran bel disco, che riesce ad attirare e tenere su di sé l'attenzione per l'intera durata. Ritmi danzanti, suoni che richiamano l'heavy metal e qualche tocco sapiente (una bellissima voce angelica femminile in Blut unserer Muetter) creano un lavoro ben fatto e trascinante.
- In the Raw - Tarja (symphonic). La regina del symphonic è tornata. L'album è bello, non a livello del precedente The Shadow Self (per me il suo apice compositivo), ma davvero ben fatto. Oltre alla cura degli arrangiamenti e del missaggio (Tarja ha dichiarato di non voler sprecare le sue canzoni e di curarle sempre e questo si sente davvero nei suoi dischi), ci sono svariati pezzi veramente bellissimi (Shadow Play, con cori che richiamano il periodo Nightwish, ma senza copiarlo, Serene, la struggente ballad You and I). La prima parte del disco è composta per lo più da pezzi in stile Tarja, con riff energici, ritornelli che si stampano in testa, ritmi "da live", purtuttavia prevedibili, anche se non brutti; fortunatamente, la seconda metà è quella più sorprendente e compensa la prima. Un buon lavoro.
- Reader of the Runes-Divination - Elvenking (folk/power). Come preannunciato dal gruppo, il disco procede sull'onda dello stile consolidato a partire da The Pagan Manifesto. E' un bene? Sì, visto che il disco è assolutamente di livello, le canzoni sono trascinanti e ben composte, con qualche sorpresa (l'andamento quasi black metal di Malefica Doctrina). Ottimo.Work in progress