Bruce Scotto 456 ha scritto:Somewhere in Time me lo passò un compagno alle medie; lo ascoltai due o tre volte e lo restituii, non faceva per me. Poi non l’ho più ascoltato.
Seventh Son invece lo acquistai al negozio del paese*, a un paio di mesi dall’uscita. Nonostante non mi sembrasse proprio una bomba lo ascoltai non poco, un po’ per ammortizzare l’investimento e un po’ complice una intervista su HM, in cui Dickinson spiegava a grandi linee il concept (ero un ragazzino, e questa cosa che un disco raccontasse una storia la trovavo affascinante)
Anche questo non lo riascolto da parecchio.
*Deve essere rimasto aperto almeno fino al 1990, perché feci in tempo a comprarci questa:
Tra gli altri pezzi c’è anche Breaking the Law...
A me di Seventh Son - più che altro - piacciono le atmosfere "sinistre" che vengon fuori nei brani cosiddetti minori.
Non l'ho mai visto come un vero e proprio concept..anzi, penso che quelle caratteristiche le abbia proprio il precedente! Che, però, magari ha alla base "solo" un tema comune per tutti i brani..
Se posso ( ), ti consiglio di dare una seconda chance a brani come "Sea of Madness" e "The Loneliness of the Long Distance Runner". Magari, dimenticandoti un po' come erano più arcigni prima e seguendo le linee melodiche che creano..
Senza dimenticare l'assolo di Smith in "Stranger in a Strange Land"!