No Fun ha scritto:Bruce Scotto 456 ha scritto:
... e affermo che Lo spirito continua è una grande (grandissima forse) canzone che sta in fondo a un disco e non una grande canzone che conclude un disco.
"Lo Spirito continua" non solo conclude l'album con orgoglio di fronte al tempo passato e alla fine imminente della vita, ma è anche un modo per ricominciare il disco. Se lo facciamo ripartire, la rabbia de "La vittoria della sconfitta" ci appare meno disperata, sempre tragica ma piena di consapevolezza. "Lo Spirito continua" (la canzone) è quasi il raggiungimento dell'atarassia. Difficilmente riesco a immaginare parole più conclusive di queste "ma lo spirito continua, leggo di me negli occhi di gente sconosciuta, leggo di me in loro, e non sono ostili" ... "lo spirito continua, potremo davvero essere vecchi e forti". Conclusive non perché siano la fine di qualcosa ovviamente ma perché portano a compimento l'album e ne definiscono il significato.
L’osservazione che fai mi pare giusta sul piano testuale, ma se guardiamo alla musica allora non condivido
Per come la vedo io, il finale di un disco se vuol’essere davvero tale deve rispondere a un concetto di chiusura (che non implica necessariamente che l’album sia un concept)
A parte certi “falsi” finali che riprendono l’inizio dell’album per dare quel senso di ciclicità, la conclusione del disco, se ben ponderata
-o ha un che di orgasmico, un annientamento di sé, dissolvimento straniante, allora hai per esempio The End
-oppure la sfuriata che chiude in bellezza, tensione e rilascio: Mechanix, My Last Words, i già citati Metallica
-o ancora il finale maestoso, enigmatico, La grande porta di Kiev (EL&P), A Day in the Life, Tomorrow Never Knows, The Unanswered Question …