"Tutti ci siamo passati alla fine" non è una semplice frase fatta. The Offspring è un nome conosciuto in mezzo mondo, con alti e bassi, perdite e successi. Loro sono stati il mio inizio, sono stati coloro che mi hanno condotto nella via distorta e tortuosa della musica.
Californiani da Orange Country, una delle zone floride per lo scenario meta-skate punk melodico.
Il gruppo nacque nell' '84 dall'idea di Brian "Dexter" Holland (chitarra/voce) e Greg Kriesel (basso), due ragazzini appassionati di HC e punk alla Social Distorsion, Bad Religion e Dead Kennedys.
In un primo momento la band si faceva chiamare Manic Subsidal, succesivamente nell' '86, dopo l'entrata di Kevin "Noodles" Wasserman (ex-chitarra dei Clowns of Death), diventano quello che oggi conosciamo come prole.
L'anno successivo tra vari cambi di batteria arriva Ron Welty (ex-Fuck Quality X-Rays) e nell' '89 con la collaborazione del produttore Thom Wilson diedero vita all'esordio The Offspring, con singoli cattivi e distruttivi come "Teheran", "Blackball", "Beheaded", "Jennifer Lost the War"...
Il '91 è l'anno di un altro album significativo per la band: Ignition, un punto di svolta con l'Epitaph Records, non solo perché fondata da Brett Gurewitz (Bad Religion), ma anche perché meta di slancio per quello che sarà l'album più venduto dall'etichetta: Smash, con singoli intramontabili quali "Come Out and Play (You've got Keep'em Separeted)", "Self Esteem", "Genocide" e "Gotta Get Away".
Ma qualcosa nell'aria stava cambiando, e per gli amanti delle vecchie sonorità tipiche da fancazzismo, garage e badabimbadabum! non doveva essere un'aria molto piacevole.
Infatti dopo varie discussioni con Gurewitz non solo creano una loro agenzia discografica (la Nitro), ma addirittura firmano un contratto con la Columbia Records, e da lì il sound prese tutta un'altra piega - se date un ascolto a Ixnay on the Hombre capirete cosa intendo.
L'HC svanisce, il putrido e marcio punk idem. Al loro posto succedono sonorità molto più leggere e mainstreem, da gruppetti per ragazzine bagnaticcie, esempi quali Americana e Conspiracy of One, quest'ultimo con l'uscita definitiva di Welty.
Gli Offspring passano un momento di crisi, in parte dovuto al cambiamento di stile più popular, l'altro con la sostituzione di Welty con "Atom" Willard e l'album Splinter nel 2008, un vero e proprio colpo al cuore per i fanz.
Da Splinter in poi, vi fu il vuoto (non che da Ixnay... fossero messi bene). Nessuna novità , nessun ritorno, solo un greatest hits e altri due album (Rise and Fall, Rage and Grace e Days Go By), a testimonianza che niente tornerà più come prima.
Ci si doveva rassegnare: gli Offspring, quelli di una volta, non sarebbero più tornati in pista.
Quel "bisogna andare avanti..." era un addio definitivo e un benvenuti nella popolarità , quella che loro hanno sempre sfottuto durante i tempi d'oro. "Dexter" Holland replica alle critiche con un:
"Chi decide che cos'è punk o no? Io voglio scrivere canzoni per farle ascoltare alla gente, per far provar loro emozioni. Voglio avere successo ed avere un grande pubblico. Non sto provando ad essere il ragazzo più figo del mondo, sto cercando di scrivere canzoni che significhino qualcosa per la gente. Quando diventi famoso a volte perdi una base di fans e ne guadagni un'altra."
Parole reali e finte al coltempo. Allora cos'erano gli Offspring nell' '84? Era tutta una messinscena? Erano solo dei pischelli in cerca di denaro e di fama?
Be', io me li voglio ricordare come nell'immagine postata, e non lo negherò mai: LORO FURONO IL MIO INIZIO (dopo i Queen, s'intende)
P.S.: ho cambiato foto, erano meglio un po' più street...