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Message To Bears

MessaggioInviato: mer dic 04, 13 23:44
di ErnieBowl
"And we could run away
Before the light of day
You know we always could
The mountains say, the mountains say
"
Immagine
Ci tengo molto a segnalare uno dei pochi artisti dalla grande capacità di farmi emozionare come nessun'altro:
Jerome Alexander, polistrumentista di Oxford nonché leader e compositore del progetto post-rock Message To Bears.
Conosciuti casualmente con Running Through Woodland dall'album Departures e da lì... amore a primo ascolto.
Musica tranquillante e profonda, come un qualcosa che ti penetra dolcemente dritto nel cuore e si dissolve espandendosi in tutto il corpo massaggiando nervi e tessuti, rilassando mente e anima, come se ti facesse dimenticare qualsiasi problema, forse esagero ma è come si ti facesse dimenticare di esistere.
A volte allegra e spensierata, dalle dolci melodie primaverili accompagnati da cinguettii di uccelli e risa di bambini, e a volte malinconica e nostalgica come il freddo o la pioggia autunnale di "novembre", il tutto amalgamato con violini, elettronica, suoni naturalistici e cori distensivi.
Questa è la ricetta della sua espressività capace di farmi emozionare come nessun'altro, spero anche a voi.
Discografia:
2007 - Ep1
2009 - Departures
2011 - Folding Leaves
2013 - Maps
Placate gli animi metallari e fatevi trascinare dalla sua meravigliosa e seducente arte.
Con tanto amore, ecco uno dei miei artisti preferiti, ascolto consigliatissimo per chi ama il genere :heart:

Re: Message To Bears

MessaggioInviato: gio dic 05, 13 8:27
di Ubik
Molto bello il primo lavoro, in certi tratti anche personale.
Già nel secondo perde qualcosa accostandosi ad altri prodotti dal classico taglio post.
Maps mi è piaciuto poco poco, mi ricorda un Tycho meno incisivo.

Re: Message To Bears

MessaggioInviato: gio dic 05, 13 11:44
di ErnieBowl
Ubik ha scritto:Molto bello il primo lavoro, in certi tratti anche personale.
Già nel secondo perde qualcosa accostandosi ad altri prodotti dal classico taglio post.
Maps mi è piaciuto poco poco, mi ricorda un Tycho meno incisivo.

Io sono assolutamente di parte e quindi poco oggettivo, ma a me piacciono tutti, meno l'ultimo ma anche questo dopo un paio di ascolti sono riuscito ad apprezzarlo, ha dei bei motivetti.
I primi due invece li amo alla follia, anche se noto la perdita di personalità che dicevi tu nel secondo, ma lo preferisco lo stesso al primo, di poco, ma lo preferisco.
Poi c'è da dire che di post-rock non conosco molto, quindi è un punto a sfavore su tutto quello che dico su di lui.