Tutti lo conoscete, chi lo odia e chi lo ama o chi gli è semplicemente indifferente. Macchiato dal nome Einaudi, nipote dell'ex presidente della Repubblica e figlio dell'editore, inutile dire che qualsiasi ambito avesse scelto si sarebbe fatto un grosso nome, e di fatto così è stato: diplomato al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, borsa di studio, Stati Uniti, successo mondiale, vari onorificenze, dischi d'oro ecc. ecc. Beh, un nome piuttosto pompato, questo non lo si può negare. Eppure questi dettagli non mi toccano affatto, al contrario, la sua musica sì. Per quanto possa essere banale, mediocre e ripetitivo, con la sua semplicità riesce ad emozionarmi come pochi, o almeno così vale per le poche opere che ho ascoltato le quali portano il numero 3: - Divenire; - I giorni; - Le onde. Sicuramente ci sarà gente più informata di me su di lui e degna di dedicargli un topic per bene, quindi scusatemi se ho detto qualche gastroneria. Del resto il mio pensiero su di lui si racchiude in alcune frasi di una recensione riguardante "Divenire", nonostante non sia d'accordo in alcuni punti o semplicemente non posso contestare in quanto non conosca il soggetto in questione e il genere proposto.
Spoiler:
Bene. Ora, rispondete a questa domanda: perchè Ludovico Einaudi riesce ad emozionarmi ogni volta in maniera differente, a trasmettermi un fortissimo carico di sensazioni, pur avendo una tecnica strumentale pericolosamente prossima allo zero? Che cosa lo rende speciale, per me, in mezzo ad una selva di artisti ben più meritevoli, ben meno pompati, ben più originali e, sì, dai, aggiungiamolo: ben più giovani? Non mi interessa se Einaudi si è diplomato al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano, perchè i risultati continuano a non vedersi. Lui vuole fare i dischi per vendere, ma puntualmente non vi riesce e, involontariamente, ci ritaglia dentro un pezzo di sè.
Einaudi non violenta il pianoforte, non ha un rapporto di sudditanza con esso. Il suo è, sempre e comunque, un tocco leggero, alla ricerca del suono facilone e dell'accostamente cromatico che si sposa con la noia più cronica: non troverete mai ripartenze irruente dentro questo "Divenire", per quante volte lo possiate sfogliare. Gli archi e i sintetizzatori, sullo sfondo, disegnano arabeschi che non stupiscono e non ammaliano, parodia di loro stessi e del loro assurdo romanticismo. Fate uno più uno ed avrete il disastro completo, invece no: pur annullandosi a vicenda, i due elementi si completano e si incastonano perfettamente, pronti per un viaggio siderale.
Ludovico Einaudi è, come si suole -ed ama- dire in questa webzine, un "trombone". Capace ancora di sbagliare nell'impostare i suoi lavori, e di regalarci qualcosa che, forse, avrebbe voluto tenere per sè. A voi la scelta, adesso.
Barabba ha scritto:- "Ricordatevi signori miei: Non si ha ogni momento sottomano, un bordello o una bigotta... ma l'uccello c'è sempre per menarselo." Che dire parole sante, vero sua Santità? - Certo figliuolo, guarda il callo sul pollice, pensi me lo sia fatto a furia di sfogliare Bibbie e spulciare rosari?
"Non importa quanto sia stretta la porta quanto piena di castighi la vita, io sono il padrone del mio destino, io sono il capitano della mia anima" (William Ernest Henley da "Invictus") Jimi TG
Barabba ha scritto:- "Ricordatevi signori miei: Non si ha ogni momento sottomano, un bordello o una bigotta... ma l'uccello c'è sempre per menarselo." Che dire parole sante, vero sua Santità? - Certo figliuolo, guarda il callo sul pollice, pensi me lo sia fatto a furia di sfogliare Bibbie e spulciare rosari?
The Delirious Nomad ha scritto:Per carità , grande artista, ma lascio volentieri il piacere di ascoltarlo e lodarlo ad altri. Detto schiettamente, mi annoia a morte
No problem bro, ma per curiosità ... che hai ascoltato? Conosci artisti simili che al contrario ti piacciono?
Il Meglio Di Metallized
Barabba ha scritto:- "Ricordatevi signori miei: Non si ha ogni momento sottomano, un bordello o una bigotta... ma l'uccello c'è sempre per menarselo." Che dire parole sante, vero sua Santità? - Certo figliuolo, guarda il callo sul pollice, pensi me lo sia fatto a furia di sfogliare Bibbie e spulciare rosari?
The Delirious Nomad ha scritto:Per carità , grande artista, ma lascio volentieri il piacere di ascoltarlo e lodarlo ad altri. Detto schiettamente, mi annoia a morte
No problem bro, ma per curiosità ... che hai ascoltato? Conosci artisti simili che al contrario ti piacciono?
Conosco Le Onde perlopiù . In realtà non sono mai andato a cercarmi molta musica da pianoforte, è uno strumento che non apprezzo moltissimo, quindi no, non saprei cofrontarlo con artisti simili
"I will show you Fear in handful of dust" T. S. Eliot - The Waste Land
"Θαλαττα! Θαλαττα!" Ξενοφων - Κυροι Αναβασισ
"Elegante e imponente, severa e corrotta, si stende innanzi a noi la grandezza di ROMA!" Draugr – Roma Ferro Ignique
"MY DREAMS - I OWN - NO PRICE - FOR YOU" Chuck Schuldiner – A Moment Of Clarity
ErnieBowl ha scritto:Provate ad elencarmi altri artisti oltre a lui, magari provo a notare le differenze e farmi un'altra idea.
Premetto che non ho la presunzione di fare e, tantomeno, tentare di proporre dei confronti uditivi e stilistici con nessun autore, pianista, compositore, in particolare dei cosiddetti minimalisti. Detto ciò, oltremodo, ogni essere umano ha i suoi gusti e le contempla come meglio crede. Tralasciando il periodo romantico e indi le emozioni della musica classica, ecco di getto, tento di proporre un timido mio elenco che lascio qui di seguito:
Se Posso consigliare prima passerei almeno da qui: Micheal Petrucciani (in particolare Autumn Leaves) Bill Evans
Una sbirciatina qui: Henry Cowell Carl Ruggles John Cage Tony Conrad Jon Gibson .....
Poi: Wim Mertens Yiruma John Adams Yann Tiersen Roberto Cacciapaglia Philip Glass Michael Nyman Uri Caine Bobo Stenson Steve Reich Charlemagne Palestine Terry Riley (interessante ricerca minimal) Michael Harrison Enrico Pieranunzi (al solo piano è interessante) Craig Armstrong (genialità compositiva) Chihiro Yamanaka AARON PARKS TRIO Hammock Gavin Bryars Simeon ten Holt .....
Il rischio che si incappa nel fare un elenco è che tralasci sempre qualcuno e, di solito, quel qualcuno è sempre quello che si apprezza maggiormente. Spero di averti fatta cosa gradita.
"Non importa quanto sia stretta la porta quanto piena di castighi la vita, io sono il padrone del mio destino, io sono il capitano della mia anima" (William Ernest Henley da "Invictus") Jimi TG
ErnieBowl ha scritto:Provate ad elencarmi altri artisti oltre a lui, magari provo a notare le differenze e farmi un'altra idea.
Premetto che non ho la presunzione di fare e, tantomeno, tentare di proporre dei confronti uditivi e stilistici con nessun autore, pianista, compositore, in particolare dei cosiddetti minimalisti. Detto ciò, oltremodo, ogni essere umano ha i suoi gusti e le contempla come meglio crede. Tralasciando il periodo romantico e indi le emozioni della musica classica, ecco di getto, tento di proporre un timido mio elenco che lascio qui di seguito:
Se Posso consigliare prima passerei almeno da qui: Micheal Petrucciani (in particolare Autumn Leaves) Bill Evans
Una sbirciatina qui: Henry Cowell Carl Ruggles John Cage Tony Conrad Jon Gibson .....
Poi: Wim Mertens Yiruma John Adams Yann Tiersen Roberto Cacciapaglia Philip Glass Michael Nyman Uri Caine Bobo Stenson Steve Reich Charlemagne Palestine Terry Riley (interessante ricerca minimal) Michael Harrison Enrico Pieranunzi (al solo piano è interessante) Craig Armstrong (genialità compositiva) Chihiro Yamanaka AARON PARKS TRIO Hammock Gavin Bryars Simeon ten Holt .....
Il rischio che si incappa nel fare un elenco è che tralasci sempre qualcuno e, di solito, quel qualcuno è sempre quello che si apprezza maggiormente. Spero di averti fatta cosa gradita.
Barabba ha scritto:- "Ricordatevi signori miei: Non si ha ogni momento sottomano, un bordello o una bigotta... ma l'uccello c'è sempre per menarselo." Che dire parole sante, vero sua Santità? - Certo figliuolo, guarda il callo sul pollice, pensi me lo sia fatto a furia di sfogliare Bibbie e spulciare rosari?
ErnieBowl ha scritto:Grazie mille e scusa il disturbo!
Grazie a te per lo scambio di opinioni. Questo è il bello di Metallized, non credi? A presto
"Non importa quanto sia stretta la porta quanto piena di castighi la vita, io sono il padrone del mio destino, io sono il capitano della mia anima" (William Ernest Henley da "Invictus") Jimi TG
ErnieBowl ha scritto:Provate ad elencarmi altri artisti oltre a lui, magari provo a notare le differenze e farmi un'altra idea.
Premetto che non ho la presunzione di fare e, tantomeno, tentare di proporre dei confronti uditivi e stilistici con nessun autore, pianista, compositore, in particolare dei cosiddetti minimalisti. Detto ciò, oltremodo, ogni essere umano ha i suoi gusti e le contempla come meglio crede. Tralasciando il periodo romantico e indi le emozioni della musica classica, ecco di getto, tento di proporre un timido mio elenco che lascio qui di seguito:
Se Posso consigliare prima passerei almeno da qui: Micheal Petrucciani (in particolare Autumn Leaves) Bill Evans
Una sbirciatina qui: Henry Cowell Carl Ruggles John Cage Tony Conrad Jon Gibson .....
Poi: Wim Mertens Yiruma John Adams Yann Tiersen Roberto Cacciapaglia Philip Glass Michael Nyman Uri Caine Bobo Stenson Steve Reich Charlemagne Palestine Terry Riley (interessante ricerca minimal) Michael Harrison Enrico Pieranunzi (al solo piano è interessante) Craig Armstrong (genialità compositiva) Chihiro Yamanaka AARON PARKS TRIO Hammock Gavin Bryars Simeon ten Holt .....
Il rischio che si incappa nel fare un elenco è che tralasci sempre qualcuno e, di solito, quel qualcuno è sempre quello che si apprezza maggiormente. Spero di averti fatta cosa gradita.
Wow bella lista Jimi! Qualcuno lo conosco; di Glass consiglio Glassworks, in particolare la prima traccia mi ha sempre colpito. Di Reich invece è bello Music for 18 musicians, Electric Counterpoint e Different trains, ma si è fatto valere anche con roba più strana (comunque il pianoforte qui non è utilizzato come in Einaudi). Poi magari sarebbe da citare Erik satie con le sue gymnopedies, che ha dato un po'inizio a tutto e che poi ha ispirato lo stile di Glass in Glassworks e altri innumerevoli pianisti. In seguito se vuoi ti metti ad ascoltare gente come Debussy che ha fatto roba molto bella e suggestiva (suggerisco come inteprete michelangeli) per arrivare infine all'inimitabile Fryderyk
ErnieBowl ha scritto:Provate ad elencarmi altri artisti oltre a lui, magari provo a notare le differenze e farmi un'altra idea.
Premetto che non ho la presunzione di fare e, tantomeno, tentare di proporre dei confronti uditivi e stilistici con nessun autore, pianista, compositore, in particolare dei cosiddetti minimalisti. Detto ciò, oltremodo, ogni essere umano ha i suoi gusti e le contempla come meglio crede. Tralasciando il periodo romantico e indi le emozioni della musica classica, ecco di getto, tento di proporre un timido mio elenco che lascio qui di seguito:
Se Posso consigliare prima passerei almeno da qui: Micheal Petrucciani (in particolare Autumn Leaves) Bill Evans
Una sbirciatina qui: Henry Cowell Carl Ruggles John Cage Tony Conrad Jon Gibson .....
Poi: Wim Mertens Yiruma John Adams Yann Tiersen Roberto Cacciapaglia Philip Glass Michael Nyman Uri Caine Bobo Stenson Steve Reich Charlemagne Palestine Terry Riley (interessante ricerca minimal) Michael Harrison Enrico Pieranunzi (al solo piano è interessante) Craig Armstrong (genialità compositiva) Chihiro Yamanaka AARON PARKS TRIO Hammock Gavin Bryars Simeon ten Holt .....
Il rischio che si incappa nel fare un elenco è che tralasci sempre qualcuno e, di solito, quel qualcuno è sempre quello che si apprezza maggiormente. Spero di averti fatta cosa gradita.
Scusa l'ignoranza ma di che generi parliamo? Conosco un pò gli Hammock ma per il resto è buio totale
M0RPHE01978 ha scritto:Scusa l'ignoranza ma di che generi parliamo? Conosco un pò gli Hammock ma per il resto è buio totale
MINIMALISMO Cito una delle tante definizioni : «Minimalismo è uno stile compositivo nato negli Stati Uniti nella seconda metà del Novecento e diffusosi anche in Europa verso gli anni Settanta. Il minimalismo è basato sulla ripetizione per tempi prolungati, con minime variazioni, di brevi e semplici figure soggette a graduali trasformazioni e di materiale musicale spesso di carattere tonale.» J. Cage ne è stato il probabile precursore. Oggi, sempre dal punto di vista della struttura della composizione musicale, viene riconosciuto anche il post-minimalismo
"Non importa quanto sia stretta la porta quanto piena di castighi la vita, io sono il padrone del mio destino, io sono il capitano della mia anima" (William Ernest Henley da "Invictus") Jimi TG
M0RPHE01978 ha scritto:Scusa l'ignoranza ma di che generi parliamo? Conosco un pò gli Hammock ma per il resto è buio totale
MINIMALISMO Cito una delle tante definizioni : «Minimalismo è uno stile compositivo nato negli Stati Uniti nella seconda metà del Novecento e diffusosi anche in Europa verso gli anni Settanta. Il minimalismo è basato sulla ripetizione per tempi prolungati, con minime variazioni, di brevi e semplici figure soggette a graduali trasformazioni e di materiale musicale spesso di carattere tonale.» J. Cage ne è stato il probabile precursore. Oggi, sempre dal punto di vista della struttura della composizione musicale, viene riconosciuto anche il post-minimalismo
M0RPHE01978 ha scritto:Quindi, se ho ben capito, è una sorta di ambient?
Hai perfettamente ragione. Una riflessione interessantissima e lecita. Provo a rispondere.
In breve: La Musica d’ambiente (in inglese ambient music) è un genere musicale di tipo elettronico, ma anche elettroacustico che a volte ingloba nella sua composizioni vari elementi della musica contemporanea: serialismo, atonalità, dodecafonia, appunto minimalismo ed ovviamente, anche altri generi e stili quali il jazz, ma anche rock e, a volte, anche la world music. L’espressione «ambient» fu coniata da Brian Eno verso la fine degli anni ’70 per definire un genere di musica per lo più priva di ritmo e che lo stesso Eno, rifancendosi alla prima ideazione degli anni '50 del «sottofondo musicale» dalla Muzak Holding Corporation, la definì proprio come una musica di atmosfera. Quindi la musica ambient, contiene altresì, elementi della musica minimale, ma non solo poiché può essere un aggregato. Il concetto di MINIMALISMO è ben più ampio e tende a rivolgersi all'arte, alla letteratura e alla musica.
Mi auguro che, con queste poche righe, di essere riuscito ad offrire qualcosa di timidamente tecnico su di un genere musicale che molti confondono e a volte non apprezzano alcune peculiarità confondendo il tutto per definirlo semplicisticamente con musica ambient.
Un saluto.
"Non importa quanto sia stretta la porta quanto piena di castighi la vita, io sono il padrone del mio destino, io sono il capitano della mia anima" (William Ernest Henley da "Invictus") Jimi TG