Il racconto del concerto di stasera ha bisogno di una premessa, o almeno di una piccola presentazione, che non ho fatto nell’apposita sezione. La musica heavy è entrata nella mia vita a 16 anni, ascoltando Ozzy, e poi via via con i classici Maiden, Metallica, Savatage, Helloween, ecc.
Ho passato la mia vita dai 17 anni ai quasi 30 (dal 1989 ai primi anni 2000) in “rockoteche”, fortunatamente presenti in toscana (all’epoca dove ho visto centinaia e centinaia di live, da Di Anno, ai Death SS, a quintali di cover band, a italiani Sadist Extrema, Broken Glazz. Ho fatto tutti i monsters e i gods of metal di quegli anni e devo dire, che all’età di 46 anni, ho visto quasi tutti i gruppi che mi interessavano. Ho visto i Manowar almeno 6 volte, dal 1989 in poi, Maiden non se ne parli, Sabbath, Savatage, Dream Theater ecc.
Mi è pure riuscito vedere chicche per me imprescindibili come i Pendragon, gli Arena e i Royal hunt di DC Cooper ai tempi di Paradox.
Ho il rimpianto di non aver visto i Queen con Freddie, i Journey con Perry e fino a stasera gli Helloween con Kiske. Paragone forte, lo ammetto, ma fa capire quanto amo quel cantante in quei 2 benedetti capolavori di un genere che a me ha sempre aperto il cuore e colpito nel segno, il power (se un po' epic è pure meglio).
Parto dalla mia Firenze da solo, la solita coppia di amici live (gli ultimi di una lunga serie ormai rimasti) mi da buca e arrivo a Milano alle quattro, un paio d’ore di relax in hotel e poi via verso il forum.
Negli ultimi dieci anni, lavoro, famiglia mi hanno distratto dalle cose metalliche e mi sono limitato a vedere solo pochi concerti come Kiske in germania nel 2010, gli Avantasia in germania e in italia, gli Edguy con gli unisonic e poco altro.
L’atmosfera da “grande evento” mi mancava e le premesse c’erano tutte, così come la lunga coda che mi aspetta per entrare. Sono le 18 passate e non ci si muove, il freddo punge e… cosa aspettano?
Nel frattempo inizio a notare il segno dei tempi e ricordo come cori tipo “c’avete rotto il ca…o” oppure “la disoccupazione ti ha dato un mestiere…. Ecc…” erano all’ordine del giorno negli anni 80 e 90, ora si aspetta tranquillamente senza inca@@rsi trastullandosi col cellulare… Altra cosa che noto, con piacere, è la presenza femminile, dico, saremo almeno 70/30… roba da matti!. Va bene che gli helloween saranno un gruppo da fighette/i, qualcuno dirà, mica siamo a vedere gli entombed, però ai miei tempi la percentuale non superava il 95/5.
Ultima cosa che noto fuori è l’abbigliamento, cavolo ma siamo a un concerto metal o cosa? Si va in divisa, per dindirindina
. Oh. Non si devono vedere cose che non sono nere e di pelle
Invece vedo un sacco, ma tanta, gente vestita, direi, normale, cavolo, ho cercato meza giornata negli armadi per trovare la divisa (maglietta dei gamma ray del tour del 1997 sigh…)!. Entro dentro il palazzetto e mi posiziono abbastanza vicino al palco sulla destra (visto che so che Weikath suona a sinistra).
Cerco di non sentire commenti sulle setlist e sulle prestazioni del gruppo nelle date precedenti e ci siamo… ma…. Cosa mettono per scaldare il pubblico? Robbie Williams? Ma nooooo… ai tempi sarebbe volato di tutto, ma tant’e’, nemmeno il tempo per deprimermi che il grande tendone scende giù e parte Halloween. Mi stupisco che parta il pogo… ma siamo a vedere gli Slayer? Il power per me non si poga… e tutta l’esperienza dei concerti passati e una ventina d’anni di arti marziali mi aiutano a far capire velocemente che intorno a me è meglio che non disturbino il mio modo di vivere un concerto: No foto, no video, headbanging, air guitar e canto (molto stonato, ma pace…) continuo.
Che dire? A parte qualche problema alla chitarra di weikath e i suoni non proprio perfetti, il gruppo funziona, le due voci funzionano, la ricetta è valida, altro che storie. Dr Stein prosegue la goduria, e si passa da If I could Fly a una bellissima versione di Are you Metal. Deris si conferma un animale da palco e canta benissimo, si “sposa” perfettamente con Kiske, anzi, nella prima parte del concerto lo aiuta. Non mi trovo con Angus71 perché siamo ai due lati opposti, ma sarà per la prossima. Le canzoni e le emozioni scivolano via senza problemi e le varie I’m Alive, Waiting for the thunder, Kids of the Century ci portanto al medley di Hansen veramente notevole con starlight, judas, ride the sky e heavy metal is the law. I suoni sono migliorati, la sezione ritmica è ottima, specie Markus e i tre chitarristi si incrociano molto bene, con ottimi soli e precisione. Hansen canta sempre da dio, secondo me, così come Deris e Kiske.
Una bellissima versione di A little time, pezzo che amo poco, ci porta verso la fine con una bella how many tears cantata da tutti e 3.
Le emozioni più grandi me le lasciano nei bis, quando parte Eagle Fly Free e’ l’apoteosi, Kiske e’ magistrale ed e’ veramente un momento per me speciale, ma non ancora speciale quando il successivo, quando inziano QUELLE note, quando parte Keeper of the Seven Keys.
Mi sembra veramente di chiudere un cerchio… quante volte, quante ho urlato in auto, in camera “Put on your armor ragged after fights, hold up your sword, you’re leaving the light….” Sentirla cantare da lui, suonare da loro…. Mi è scesa più di una lacrima, cosa che non succedeva dalla sempre buona per commuoversi, Believe dei Savatage, ed è stato un momento molto intenso, il pezzo è stato eseguito da tutti magistralmente e durante la chiusura viene anche ricordato Malcom Young, RIP.
Il finale è riservato alle classiche Future World con Kiske e I want out con tutti, con tanto di palloni colorati e coriandoli. Il pezzo nuovo non l’hanno fatto.
Che dire… un concerto bellissimo, una sequenza di ricordi e di emozioni che terrò in una delle mie tante bottiglie, che custodirò gelosamente, e che riaprirò, per riviverle e riassaporarle quando servirà.
Peccato per chi non c’era, si è perso uno spettacolo coi fiocchi. Per i presenti, alla fine ho visto dei gran sorrisi.
Gabriele