Off topic!

Attualità? Politica? Arte? Libri? Cinema? Film? Ogni discussione slegata dal concetto di musica sarà ben accetta in queste pagine... date sfogo alla vostra libertà!

Re: Off topic!

Messaggiodi Metal Shock il gio lug 11, 19 18:15

Minimizzare l'importanza della famiglia è quantomeno.....vabbè non uso termini forti.
La famiglia, quella vera una madre un padre, sono la base della società e della civiltà: i valori che ha ogni persona, uomo o donna, sono in primis trasmessi fin da piccoli dalla famiglia; poi da adulto ognuno si comporta come vuole, ma se alla base una persona cresce con sani principi ed educazione questa da adulta avrà comportamenti giusti. Evidentemente i ragazzi in giro per Catania hanno genitori dello stesso basso livello, se li hanno, come in qualsiasi altra parte d'Italia e del mondo.
Sinceramente certe parole mi fanno capire il degrado della società di oggi :?
Io continuo a ringraziare i miei genitori per avermi dato, anche involontariamente col loro comportamento, quei valori che ritengo fondamentali per essere descritto come essere UMANO.
Avatar utente
Metal Shock
Colonna del Forum
Colonna del Forum
 
Messaggi: 6076
Iscritto il: mar ago 02, 16 16:05

Re: Off topic!

Messaggiodi Carmine il gio lug 11, 19 19:03

i cancri di sto paese sono le scuole private. Non paragonatele nemmeno con quelle statali.
D'accordo con beta e Silvia comunque.
Sono quello sobrio!

"I don't know where I'm going from here, but I promise it won't be boring" - David Bowie
"There are no limits, you are only limited by however far you want to be limited" - Chuck Schuldiner
"It's not about what equipment you have, it's what you do with it" - Richard D. James
"Music drives you. It wakes you up, it gets you pumping. And, at the end of the day, the correct tune will chill you down." - Dimebag Darrell
"YEEEEEEEEEEEAAAH!!!" - James Hetfield

Letterboxd Profile
Avatar utente
Carmine
Colonna del Forum
Colonna del Forum
 
Messaggi: 7244
Iscritto il: sab set 17, 16 10:45
Località: Scafati (SA)

Re: Off topic!

Messaggiodi Silvia il dom lug 14, 19 0:08

Carmine ha scritto:i cancri di sto paese sono le scuole private

Non ho mai avuto esperienza di qualcuno che ci andasse.

Metal Shock non ho affatto minimizzato l'importanza della famiglia, ho semplicemente detto che la famiglia non sempre è responsabile dei comportamenti dei ragazzi.
Avatar utente
Silvia
The Old User
The Old User
 
Messaggi: 4898
Iscritto il: gio mag 11, 17 11:52
Località: South of Heaven

Re: Off topic!

Messaggiodi Beta il dom lug 14, 19 10:52

Silvia: secondo me la verità, come spesso accade, sta nel mezzo ;)

Io penso che a determinare quello che una persona è nella sua globalità è un insieme di carattere ed educazione, fornita primariamente dalla famiglia. Io non penso che la famiglia possa tutto né che tutto dipenda dalla famiglia, perché ho provato a vedere gente scapestrata con un pessimo carattere avere una famiglia molto presente che, però, non risuciva ad arginare il carattere del figlio/figlia perché quest'ultimo se ne fregava di tutto e tutti (come si suol dire, se uno nasce quadrato, non muore rotondo ;) ) e ricordo una discussione che ho avuto con una mia amica che sosteneva che la gente che finisce male o che è maleducata (e tutto quello che possiamo accostarci) è solo perché alle spalle non ha una famiglia presente che l'ha raddrizzata (io non ero d'accordo perché, ripeto, se uno è quadrato, resta quadrato); purtuttavia, è vero anche il contrario, cioè che, esclusi i casi estremi "quadrati" di cui parlavo prima, una famglia è necessaria per indirizzare "sulla retta via" anche una persona con un carattere "mite", diciamo così. Il motivo è semplice: l'uomo è un animale che ha bisogno di essere cresciuto da qualcuno, noi non nasciamo imparati e i genitori servono proprio a questo. Faccio un esempio stupido: un bambino delle elementari è ovvio che voglia giocare e non studiare, pertanto serve almeno un genitore che gli insegni quello che i miei hanno insegnato a me: "prima il dovere, poi il piacere". Se nessuno mai te la insegna questa cosa, tu crescerai con l'idea che tu puoi fare tutto quello che vuoi quando vuoi e del dovere chi se ne frega, ma non perché sei scapestrato, semplicemente perché nessuno te l'ha insegnato e per te è normale così. Corroboro e mi spiego con un esempio: io ho un amico che è un ragazzo d'oro, mite, tranquillo, simpatico e gentile. Da quando era piccolo i suoi genitori lo hanno abituato a comprargli ogni cosa volesse, dal giocattolo, all'album di figurine, al videogioco ... poi da grande siamo passati alla chitarra e alla mimetica per giocare a paintball. Nessuna di queste cose gli interessava veramente, era solo un capriccio del momento, che i suoi assecondavano; poi lui mollava lì quella cosa che gli avevano comprato, ne chiedeva un'altra e l'aveva. E quando mia mamma chiedeva a sua mamma se le sembrasse giusto, lei rispndeva facendo spallucce. Lui attualmente è un ragazzo che ha iniziato l'università, che dopo due anni non aveva ancora dato un esame e che, alla fine, ha mollato. Perché? Perché è cresciuto in questa bolla in cui i genitori gli compravano tutto e lui bastava che aprisse bocca per ottenere ciò che voleva. Ovviamente il mondo non funziona così e adesso lui è quello che molti definirebbero come fallito. Ecco, è pur vero che c'entrava anche il suo carattere, perché se uno vuole fare le cose, ad un certo punto si sveglia (quindi, evidentemente, anche lui era di carattere "comodo", spero si capisca cosa voglio dire), però se i suoi lo avessero abituato non ad avere tutto gratis, ma che nella vita le cose bisogna guadagnarsele (basta dire: "Il giocattolo te lo prendo se prendi una bella pagella"), forse adesso non sarebbe sul divano a poltrire.
"Molti vogliono insegnare ad altri ciò che loro stessi non conoscono" - Cicerone
"Posso credere a tutto, purché sia assolutamente incredibile" - Oscar Wilde
"Mi hanno chiamato folle, ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto" - Edgar Allan Poe
"E l'agonia della mia anima trovò sfogo in un alto, lungo e ultimo grido di disperazione" - Edgar Allan Poe
Immagine

www.brianalandorf.wixsite.com/official
Avatar utente
Beta
Extreme User
Extreme User
 
Messaggi: 2909
Iscritto il: mer feb 01, 17 19:05
Località: Wonderland

Re: Off topic!

Messaggiodi Silvia il dom lug 14, 19 11:58

Sì Beta, come spesso capita sono d'accordo con te perché tendi sempre a guardare le cose da più punti di vista e se non ho frainteso stiamo dicendo un po' la stessa cosa.
Infatti ho scritto che non minimizzo l'importanza della famiglia ma che non sempre questa è responsabile dei comportamenti dei figli.
Non solo ma spesso x certi ragazzi gli amici diventano le persone più influenti e si creano anche grossi conflitti proprio con la famiglia.

Poi qui si parlava di scuola e io penso che un conto sia fare il proprio dovere (che i genitori possono pretendere, sempre fino ad una certa età) un conto è imparare con interesse che spetta solo al ragazzo.
In altre parole imparare correttamente una materia non c'entra con i valori della famiglia a mio avviso perché uno studente può fare il suo dovere ma restare ignorante in una materia (in italiano in questo caso).
Non so se mi sono spiegata F:-

Edit: X l'italiano poi è anche un po' diverso perché in molte realtà si parla il dialetto ovunque quindi l'italiano diventa una seconda lingua.
Avatar utente
Silvia
The Old User
The Old User
 
Messaggi: 4898
Iscritto il: gio mag 11, 17 11:52
Località: South of Heaven

Re: Off topic!

Messaggiodi Beta il dom lug 14, 19 13:41

Silvia ha scritto:Poi qui si parlava di scuola e io penso che un conto sia fare il proprio dovere (che i genitori possono pretendere, sempre fino ad una certa età) un conto è imparare con interesse che spetta solo al ragazzo.
In altre parole imparare correttamente una materia non c'entra con i valori della famiglia a mio avviso perché uno studente può fare il suo dovere ma restare ignorante in una materia (in italiano in questo caso).
Non so se mi sono spiegata F:-

Certo, benissimo! ;)
Allora, è vero che imparare con interesse spetta alla persona singola (ci mancherebbe) e sono d'accordo quando dici che uno può impegnarsi, ma restare ignorante in una materia (io sono una benemerita bestia in storia ... e non ho mai preso quella materia sottogamba, non ho mai preso un'insufficienza, quindi facevo il mio dovere, ma non mi rimanevano mai in testa gli argomenti a lungo e men che meno le date, quindi faccio tutt'ora delle pessime figure :rotfl: ), però secondo me c'è un enorme differenza tra questo quadro che abbiamo appena dipinto (dovuto fondamentalmente a limiti personali e/o poco interesse per una materia) e il non conoscere minimamente una materia (nel caso portato da Shock, l'italiano .... che poi è oltre la semplice materia, parliamo della lingua natìa) magari per menefreghismo totale e/o assenza genitoriale. Faccio un ulteriore esempio per spiegarmi meglio: se avessi un figlio che passa il tempo a giocare al computer, a chattare sul telefono, a giocare a pallone e poi mi arriva a casa con un 4, lo prendo a sberle e gli tolgo tutto fino a che non torna a casa con 6. Che non è per il voto in sé: un minimo di cose le devi sapere (nessuno pretende che diventiamo tutti scrittori ... ma sapersi esprimere in italiano mi sembra il minimo ... esattamente come io resto una capra in storia, ma almeno alla scoperta dell'America ci arrivo :rotfl: ). Se manca la figura genitoriale, questo va avanti a farsi gli affari suoi e poi resta una bestia; certo, può esistere il caso di quello che ha genitori che lo controllano, ma andrà avanti a fregarsene della scuola e resterà bestia nonostante tutti gli interventi genitoriali (esistono queste persone), però non sono tutti così e ci sono quelli che, con un giusto controllo, magari qualcosa in più imparano. Poi, ovvio, non ti piace questa materia? Non la vuoi imparare con interesse? Chi se ne frega, ma almeno imparare le cose fondamentali. La scuola dell'obbligo serve a dare un'infarinatura generale, poi se uno vuole smettere a 16 anni perché preferisce andare a lavorare, tanto di cappello, ma almeno l'italiano saperlo.

Silvia ha scritto:Edit: X l'italiano poi è anche un po' diverso perché in molte realtà si parla il dialetto ovunque quindi l'italiano diventa una seconda lingua.

Questo secondo me è un problema. La nostra lingua è l'italiano, quindi bisogna sapere quella, prima di tutto. Poi il dialetto è bellissimo e penso che sia un grosso patrimonio culturale da salvaguardare, nonché una particolarità che crea un'identità culturale e territoriale (io mi diverto molto ad usare alcune espressioni dialettali imparate dai miei nonni :D ), ma deve essere un qualcosa di più, non la sostituzione della nostra lingua.
"Molti vogliono insegnare ad altri ciò che loro stessi non conoscono" - Cicerone
"Posso credere a tutto, purché sia assolutamente incredibile" - Oscar Wilde
"Mi hanno chiamato folle, ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto" - Edgar Allan Poe
"E l'agonia della mia anima trovò sfogo in un alto, lungo e ultimo grido di disperazione" - Edgar Allan Poe
Immagine

www.brianalandorf.wixsite.com/official
Avatar utente
Beta
Extreme User
Extreme User
 
Messaggi: 2909
Iscritto il: mer feb 01, 17 19:05
Località: Wonderland

Re: Off topic!

Messaggiodi Metal Shock il dom lug 14, 19 19:22

Quoto in toto il discorso di Beta.
L'italiano diventa una seconda lingua più per ignoranza che altro: è evidente e lampante come in certe zone del paese neanche ci provano ad imparare l'italiano e purtroppo questo è un'altro di quei casi di come questo paese continui ad essere retrogrado rispetto all'Europa e al mondo intero.
Ma la famiglia fa tantissimo, il problema sorge quando i primi ad essere ignoranti sono proprio i genitori, cosa oramai conclamata.
Avatar utente
Metal Shock
Colonna del Forum
Colonna del Forum
 
Messaggi: 6076
Iscritto il: mar ago 02, 16 16:05

Re: Off topic!

Messaggiodi Silvia il dom lug 14, 19 23:38

Beta, come ho detto prima ovviamente concordo sul fatto che i genitori siano responsabili dei figli finché sono piccoli ed è naturale che in condizioni di "normalità" (famiglie medie o comunque non disagiate) siano in grado di pretendere che i figli studino (Il famoso 6) ma se al ragazzo non frega niente della materia studierà a sputo (si dice ancora così? :rotfl: ) e in poco tempo dimenticherà tutto (In questo senso intendevo che resta ignorante).


Tutto questo però esula proprio dall'articolo che riguarda le prove invalsi perché queste sono test particolari x cui se non le si supera non significa necessariamente non saper parlare l'italiano correttamente.
I genitori c'entrano ben poco anche perché l'Invalsi nasce principalmente x valutare il livello della scuola più che dell'alunno.
L'interpretazione del testo secondo le prove Invalsi poi è molto complessa e le risposte sono in parte più legate alla logica che alla conoscenza della lingua in senso tradizionale (non so se hai mai fatto di recente test x le certificazioni delle lingue straniere, sono difficili anche x i madrelingua, stesso discorso ;)).

Quindi insomma prendere i dati Invalsi x criticare il ruolo della famiglia è forzato e fuorviante secondo me e infatti il ministero li interpreta come un'indicazione del lavoro da fare nella scuola, non a casa (senza contare che le prove sono sempre molto discusse e considerate inutili dagli insegnanti stessi).

Beta ha scritto:Questo secondo me è un problema. La nostra lingua è l'italiano, quindi bisogna sapere quella, prima di tutto. Poi il dialetto è bellissimo e penso che sia un grosso patrimonio culturale da salvaguardare, nonché una particolarità che crea un'identità culturale e territoriale (io mi diverto molto ad usare alcune espressioni dialettali imparate dai miei nonni :D ), ma deve essere un qualcosa di più, non la sostituzione della nostra lingua.

Invece in molte realtà avviene proprio questo e non si può non tenerne conto quando si fanno le valutazioni secondo me.
Idem x le lingue straniere. Ti faccio un esempio con l'inglese. Gli svedesi sono bravissimi mentre noi latini siamo messi male :lol:. Senza togliere niente alla bravura degli scandinavi è ovvio che partano avvantaggiati perché in TV i programmi non vengono doppiati x cui sono costantemente esposti all'inglese.

Concordo assolutamente col fatto che il dialetto "sia un grosso patrimonio culturale da salvaguardare, nonché una particolarità che crea un'identità culturale e territoriale" ;) :D

PS: menomale che volevo scrivere due righe :rotfl:
Avatar utente
Silvia
The Old User
The Old User
 
Messaggi: 4898
Iscritto il: gio mag 11, 17 11:52
Località: South of Heaven

Re: Off topic!

Messaggiodi Bassi il mar lug 30, 19 13:22

Beta ha scritto:In pratica, se uno in italiano ha 4, però è un atleta e ha 8 in ginnastica, va alla maturità perché la media fa 6. Poi fa niente se non sa nemmeno parlare in italiano. Assurdo.


Mi spiegate perche' pensiate che l'italiano abbia piu' dignita' di altre materie? Vorrei capire perche', a prescindere dal singolo caso e trascurando il contesto, la passione per le poesie del Boccaccio abbia maggiore rispetto della passione verso il salto in lungo.

Beta ha scritto: se avessi un figlio che passa il tempo a giocare al computer, a chattare sul telefono, a giocare a pallone e poi mi arriva a casa con un 4, lo prendo a sberle e gli tolgo tutto fino a che non torna a casa con 6


Se io avessi un figlio cosi', gli farei capire l'importanza di provare a prepararsi per trovare un lavoro basato sulle sue passioni, sulle cose che piu' lo incuriosiscono e lo intrattengono maggiormente, che sia un social network o la divina commedia.
Avatar utente
Bassi
The Great User
The Great User
 
Messaggi: 3673
Iscritto il: mar lug 13, 10 9:20
Località: Praga

Re: Off topic!

Messaggiodi Beta il mar lug 30, 19 14:28

Avevo abbandonato la conversazione e poi me la sono dimenticata :rotfl: allora, rispondo sia a Silvia che a Bassi.

Silvia: allora, non ho mai fatto le Invalsi, quindi non conosco la complessità. Il mio discorso era un po' più generale: non sono partita a criticare sui risultati delle prove invalsi, ma critico perché so che c'è molta gente che l'italiano non lo sa usare (e io di gente che parla e scrive ne vedo tanta tutti i giorni :rotfl: ), giovani compresi, quindi trovo che ci sia spesso una carenza nella conoscenza della nostra lingua. Poi so perfettamente che è il sistema scolastico in primis che va migliorato e potenziato e che le invalsi servono proprio a valutare tale sistema e ad esplorare modi per migliorarlo, però, siccome sono una persona che non vede tutto bianco o tutto nero, credo anche che il nodo non sia solo a livello scolastico, ma anche lal famiglia è importante. Ovvio, come ho appena detto, non è né tutto bianco né tutto nero, quindi non è che se uno ha una famiglia assente diventa una capra (esempio della amica di ... non ricordo chi l'ha scritto :rotfl: che si è laureata anche con una famiglia alle spalle poco compliante), esattamente come non è detto che se uno ha una famiglia presente, automaticamente diventerà bravo a scuola (c'è anche la variabilità individuale e torno sul discorso del quadrato e del tondo).
Per quanto riguarda quanto dici sul dialetto, cioè:
Silvia ha scritto:Invece in molte realtà avviene proprio questo e non si può non tenerne conto quando si fanno le valutazioni secondo me.

Non sono d'accordo. Questo atteggiamento che dici tu mi sa di "guistificazione", cioè mi dà l'idea che si voglia guistificare la non conoscenza dell'italiano perché in quel posto si parla dialetto. Va bene, ma in Italia si parla italiano e in un'altra regione quel dialetto non lo capiscono, quindi bisogna parlare una lingua che capiscono tutti. Cioè, faccio un esempio assurdo: se un torinese che parla solo dialetto torinese va a, che so, Venezia non capisce niente e non si fa capire perché tanto "io parlo torinese"? E il veneziano non si fa capire dal torinese perché "io sono veneziano"? No. Ognuno conoscerà il proprio dialetto, ma il torinese che va a Venezia col veneziano ci parla in italiano e viceversa. Al di là dell'accento, della cadenza e di altre cose (ripeto, ho solo fatto un esempio). L'italiano bisogna saperlo. Punto. IMHO ;)

Bassi ha scritto:Mi spiegate perche' pensiate che l'italiano abbia piu' dignita' di altre materie? Vorrei capire perche', a prescindere dal singolo caso e trascurando il contesto, la passione per le poesie del Boccaccio abbia maggiore rispetto della passione verso il salto in lungo.

Per "italiano" intendo la lingua italiana, non la letteratura italiana, Bassi :-H ;) quindi il tuo esempio non c'entra niente, perché io non dico che bisogna sapere le poesie di Boccaccio e del salto in lungo chi se ne frega, intendevo dire che anche un atleta dovrebbe saper parlare italiano, prima di saper saltare (mi pare che sia sotto l'occhio di tutti che ci sono degli atleti che, quando vengono intervistati, non sanno mettere in piedi una frase di senso compiuto perché non sanno l'italiano ... bella figura davanti alle telecamere :?). Con ciò non vuol dire essere Umberto Eco, basta saper mettere assieme soggetto-verbo-complemento per farsi capire. Vale anche per Miss Italia.
In ogni caso, sono una di quelle persone che pensa che Boccaccio valga più del salto in lungo, quindi ti rispondo anche se il mio discorso di cui sopra verteva su altri lidi ;) perché Boccaccio fa parte della tua cultura personale e della tua identità nazionale. Con ciò non voglio dire che bisogna sapere il Decamerone a memoria (io forse ricordo solo una novella, non era una delle mie letture preferite :lol: ), intendo dire che ci sono certe materie che fanno parte della nostra cultura e della nostra identità storica (esempio stupido: quanta gente secondo te sa da dove arrivano espressioni tipo "da far tremare i polsi", "Galeotto fu ...", "E' successo un quarantotto"?), quindi un minimo bisogna saperle e sono più importanti del salto in lungo; pertanto, a scuola, hanno la precedenza perché la scuola deve insegnare determinati valori e deve farsi portavoce di una cultura universale. Sarà poi il singolo a scegliere: se la letteratura ti fa schifo e in compenso sei bravissimo a saltare in lungo, sono io la prima a dirti di lasciar perdere la letteratura e dedicarti all'atletica a livello agonistico. Ognuno ha le sue inclinazioni naturali e non vedo perché uno deve fare una cosa che non gli piace/non gli viene bene. Però la scuola deve propugnare una cultura di base universale, come dicevo: quindi anche uno che è un bravissimo atleta, fino a che va a scuola un minimo sindacale dovrebbe impararlo (non per il voto, ma per se stesso ... perché un atleta deve essere per forza ignorante? Può anche conoscere la storia della propria nazione e della propria cultura ed essere uno da podio). E, in ogni caso, l'italiano saperlo parlare, grazie :rotfl:

Bassi ha scritto:Se io avessi un figlio cosi', gli farei capire l'importanza di provare a prepararsi per trovare un lavoro basato sulle sue passioni, sulle cose che piu' lo incuriosiscono e lo intrattengono maggiormente, che sia un social network o la divina commedia.

Anche io, ma per farlo arrivare a questo punto ci vuole comunque un punto di partenza. Se passi tutto il giorno a chattare su FB e te ne freghi della scuola, non impari a fare una professione tipo quella di Zuckenberg, semplicemente butti la tua vita davanti ad un computer e ti rincoglionisci. Non significa che uno che studia letteratura è un genio e chi fa una startup un cretino: entrambi sono bravi e nessuno dei due si è rincoglionito passando le giornate davanti ai social network, anzi, tutti e due si sono tirati il mazzo quadro per arrivare dove sono arrivati. Se la tua passione sono i social media, mi sembra ovvio che per avviare un'attività in quel campo devi farti il mazzo e devi avere due/tre cognizioni di base; di certo non ci si arriva rincoglionendosi davanti al pc e fregandosene della scuola. Quindi sono due discorsi diversi ;)
"Molti vogliono insegnare ad altri ciò che loro stessi non conoscono" - Cicerone
"Posso credere a tutto, purché sia assolutamente incredibile" - Oscar Wilde
"Mi hanno chiamato folle, ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto" - Edgar Allan Poe
"E l'agonia della mia anima trovò sfogo in un alto, lungo e ultimo grido di disperazione" - Edgar Allan Poe
Immagine

www.brianalandorf.wixsite.com/official
Avatar utente
Beta
Extreme User
Extreme User
 
Messaggi: 2909
Iscritto il: mer feb 01, 17 19:05
Località: Wonderland

Re: Off topic!

Messaggiodi Skydancer il mar lug 30, 19 15:46

Bassi ha scritto:Mi spiegate perche' pensiate che l'italiano abbia piu' dignita' di altre materie? Vorrei capire perche', a prescindere dal singolo caso e trascurando il contesto, la passione per le poesie del Boccaccio abbia maggiore rispetto della passione verso il salto in lungo.


Secondo me è proprio sbagliato a prescindere dare i voti in ginnastica in base alla "prestazione" meramente numerica, non è che uno può abbassare nell'arco di un pomeriggio il suo tempo sui cento metri di due secondi, mentre a parità di tempo impiegato potrebbe riuscire ad acquisire le basi per prendere un 6 in matematica ( esempio a caso). Si parla sempre di professori di matematica/latino/chimica/etc che danno 4 a tappeto (e ci si accanisce contro di loro), ma non si parla mai del prof di ginnastica frustrato che si crede un sergente dei marines e fa fare robe improponibili agli studenti, mettendo votacci che magari abbassano la media del poveretto che studia sei ore al giorno e ha 8 in tutte le altre materie.

Detto ciò, quoto l'ultima parte del discorso di Beta. Non si pretende che lo studente conosca il Decamerone a memoria, ma che sappia almeno che siano esistiti Dante, Petrarca e Boccaccio, o che ti faccia in un istante l'analisi dettagliata di un periodo con sette subordinate, ma che almeno sappia dell'esistenza del fantomatico congiuntivo (usarlo in maniera appropriata poi è un altro discorso). Non si pretende che conosca a memoria le leggi di Keplero e relativa dimostrazione, ma che almeno sappia che la terra gira attorno al sole. Non si pretende che conosca nel dettaglio gli schieramenti della seconda guerra mondiale, ma almeno sappia che è esistito Hitler.
E potrei andare avanti per ore... Queste sono le basi che chiunque dovrebbe sapere anche solo per poter stare al mondo, indipendentemente dal 6 in italiano/scienze/storia o meno. E secondo me uno senza queste conoscenze un diploma non dovrebbe poterlo prendere.
Skydancer
Metal Kid
Metal Kid
 
Messaggi: 61
Iscritto il: gio apr 12, 18 19:11

Re: Off topic!

Messaggiodi Bassi il ven ago 02, 19 10:29

Il fatto e' che al liceo la grammatica italiana la si studia uno/due anni, il resto e' tutta letteratura. Se uno ha 4 in italiano, e poi ha 8 in ginnastica, puo' essere qualcuno che l'Italiano lo parla bene ma della letteratura non gliene frega nulla. Non ho scritto che l'italiano come lingua non sia importante. Non ho scritto che la letteratura non sia importante. Voglio dire che non e' bello che sia la scuola a dire che l'italiano (come materia a scuola) sia piu' importante di altre materie, perche' la cultura e' un insieme di tanti fattori ed il successo personale di un singolo individuo puo' essere basato su valori diversi da quelli che la scuola ci insegna essere prioritari rispetto ad altri.

Se prendi a sberle un ragazzino appassionato di tecnologia, videogiochi, film, serie tv o fumetti, al fine di farlo tornare a casa col 6 in latino/italiano, quello non solo non ti porta al casa il 6 in latino/italiano ma gli fai avere pure forti dubbi sul suo futuro e le sue passioni. Se invece gli fai capire che per fare quello che vuole fare gli serve la matematica(sempre come esempio) e per avere la matematica deve andare all'universita' e per andare all'universita' gli serve il diploma, quello magari ti porta a casa l'8 in matematica ed il 5 e mezzo/6 in latino. Il punto di partenza e' un'obiettivo, verso cui puo' partire una strada. Se lo prendi a sberle per il 4 in italiano, gli dai una strada che nessuno sa dove porta.


Inoltre l'Italiano, inteso come il
Beta ha scritto:saper mettere assieme soggetto-verbo-complemento per farsi capire

non si impara solo durante le ore di italiano a scuola ma, ed aggiungo anche "specialmente", nelle ore tra una lezione di italiano e l'altra.

Ripeto: l'italiano a scuola non e' solo grammatica.
Avatar utente
Bassi
The Great User
The Great User
 
Messaggi: 3673
Iscritto il: mar lug 13, 10 9:20
Località: Praga

Re: Off topic!

Messaggiodi Beta il ven ago 02, 19 10:45

Bassi ha scritto:Se prendi a sberle un ragazzino appassionato di tecnologia, videogiochi, film, serie tv o fumetti, al fine di farlo tornare a casa col 6 in latino/italiano, quello non solo non ti porta al casa il 6 in latino/italiano ma gli fai avere pure forti dubbi sul suo futuro e le sue passioni.

Bassi, te l'ho scritto per ben due volte quello che intendevo dire. Ci riprovo per la terza, vediamo se funzia.
Non ho detto che prendo a sberle mio figlio se ha la passione per i videogame. Lo prendo a sberle se perde tempo (ovviamente, non al primo colpo ... ho detto più di una volta che una persona deve essere educata perché magari da sola non ci arriva, tradotto: è normale che un bambino preferisca guardare i cartoni animati che andare a scuola, ci deve essere un genitore presente che gli faccia capire l'ordine giusto delle priorità ... ovvio che se nessuno glielo spiega mai lo capisce e non lo si spiega a sberle, lo si fa capire). Ho fatto l'esempio dei videogame; visto che mi pare di capire che sia un esempio che ti dà fastidio, cambio: se mio figlio adolescente passa tutta la giornata in piazzetta con gli amici a fare un cazzo, la sera esce e poi arriva a casa con 4, non è che sta coltivando una passione, se ne sbatte e non è responsabile. Quindi, se io ho cercato di fargli capire che è importante la scuola (nelle modalità che dicevi tu) e questo va avanti a perdere tempo, lo metto in punizione e gli dico che da casa non esce fino a che non vedo impegno. Che non significa arrivare a casa con 6 perché è 6, significa capire che nella vita bisogna tirarsi il culo per ottenere qualcosa. E a volte non si può usare solo la carota, ci vuole anche il bastone (non a prescindere, ma solo se serve ... se uno ha cercato di far capire con le buone una cosa al proprio figlio e non ci è riuscito, magari una punizione è quello che ci vuole, così la capisce).
Mi sembra che tu faccia confusione tra la passione per una cosa e lo sbattersene di ciò che è dovere. La passione ti spinge a portare a casa dei risultati, indipendentemente dall'ambito. Uno che non ha voglia di fare un tubo non cerca nemmeno di coltivare la propria passione per i videogame per farne una professione, semplicemente passa le giornate a giocarci in modo fine a se stesso, buttando la sua vita. Ripeto: il videogame è un esempio, va bene qualsiasi altra cosa.

Alles klar?
"Molti vogliono insegnare ad altri ciò che loro stessi non conoscono" - Cicerone
"Posso credere a tutto, purché sia assolutamente incredibile" - Oscar Wilde
"Mi hanno chiamato folle, ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto" - Edgar Allan Poe
"E l'agonia della mia anima trovò sfogo in un alto, lungo e ultimo grido di disperazione" - Edgar Allan Poe
Immagine

www.brianalandorf.wixsite.com/official
Avatar utente
Beta
Extreme User
Extreme User
 
Messaggi: 2909
Iscritto il: mer feb 01, 17 19:05
Località: Wonderland

Re: Off topic!

Messaggiodi Bassi il ven ago 02, 19 13:04

Adesso ho capito il concetto, permettimi di aggiungere che esprimerlo in questo modo
Beta ha scritto:In pratica, se uno in italiano ha 4, però è un atleta e ha 8 in ginnastica, va alla maturità perché la media fa 6. Poi fa niente se non sa nemmeno parlare in italiano. Assurdo.


e' un po' strano F:-
Avatar utente
Bassi
The Great User
The Great User
 
Messaggi: 3673
Iscritto il: mar lug 13, 10 9:20
Località: Praga

Re: Off topic!

Messaggiodi Beta il ven ago 02, 19 14:00

Bassi ha scritto:Adesso ho capito il concetto, permettimi di aggiungere che esprimerlo in questo modo
Beta ha scritto:In pratica, se uno in italiano ha 4, però è un atleta e ha 8 in ginnastica, va alla maturità perché la media fa 6. Poi fa niente se non sa nemmeno parlare in italiano. Assurdo.


e' un po' strano F:-

Beh, questo è un altro concetto ancora, se vogliamo. Io non sono d'accordo con questo nuovo sistema, ma in generale, non nello specifico per le materie che ti ho citato. Generalizzando: non trovo giusto che uno abbia 4 in una materia X e poi compensi con l'8 in materia Y (per passare alla maturità, intendo, non per la media), primo perché magari le due materie non hanno la stessa "importanza" (come dicevo qualche post fa, non è che il salto in alto sia di nessun valore e la letteratura sia di valore assoluto, però è più importante conoscere la propria cultura che saper saltare, senza contare che educazione fisica tendenzialmente alla maturità non viene mai contemplata, chiediamoci perché), secondo perché così uno "fa il furbo", cioè in una materia che non gli piace non si impegna nemmeno perché tanto sa già che nell'altra in cui è bravo prende un voto che gli permette di compensare. E cose di questo genere succedevano già spessissimo quando io andavo al liceo e c'era l'obbligo del 6 in tutte le materie per accedere alla maturità, mi immagino adesso i conti che si fanno gli studenti. Diciamo che penso che il sistema scolastico si stia "alleggerendo", ma nel modo sbagliato, facendo sconti che non dovrebbero essere fatti perché incentivano al "non fare una mazza".

Poi su quello che penso di educazione fisica mi sono già espressa e sì, penso che non abbia lo stesso valore di altre materie. Ma è un mio punto di vista, non voglio assolutamente spacciarlo per verità assoluta ;) sta di fatto che sono convintissima della frase che ho scritto e che mi hai quotato qui sopra tu e per i motivi che ho spiegato già in precedenza: sarai anche un atleta e magari quella sarà la tua carriera nella vita, felice per te, ma due/tre cose di base bisogna saperle e non trovo giusto che un voto alto in ginnastica compensi un'insufficienza altrove. Possiamo anche cambiare esempio, se vogliamo: non troverei giusto nemmeno uno che va alla maturità perché è bravissimo in inglese, però in matematica ha costantemente un'insufficienza. Farai lingue e non te ne fregherà niente della matematica, ma, fino a che sei al liceo, almeno le nozioni base di matematica ce le devi avere e, se un minimo minimo ti impegni per imparare quelle cose lì, al 6 in matematica ci arrivi tranquillamente (salvo discalculie di base, ovviamente).
"Molti vogliono insegnare ad altri ciò che loro stessi non conoscono" - Cicerone
"Posso credere a tutto, purché sia assolutamente incredibile" - Oscar Wilde
"Mi hanno chiamato folle, ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto" - Edgar Allan Poe
"E l'agonia della mia anima trovò sfogo in un alto, lungo e ultimo grido di disperazione" - Edgar Allan Poe
Immagine

www.brianalandorf.wixsite.com/official
Avatar utente
Beta
Extreme User
Extreme User
 
Messaggi: 2909
Iscritto il: mer feb 01, 17 19:05
Località: Wonderland

PrecedenteProssimo

Torna a EXTRA MUSICA

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 34 ospiti

Creative Commons License CSS Valido!