Non so voi, ma io sono un grande fan delle Olimpiadi, le seguo fin dall'edizione del 1988 a Seoul e da allora quando arrivano per me inizia un periodo magico, in cui lo sport è l'unica lingua che parla e che deve parlare il mondo.
E in questi giorni sono state dette e fatte tante bellissime cose, imprese che rimarranno per sempre nella memoria di ogni appassionato di sport.
Ovviamente il cuore e la mente volano subito a quegli incredibili, fantastici e immensi 10 minuti di puro delirio sportivo di 2 giorni fa.
Storico oro nel salto in salto, e neanche il tempo di fare un brindisi per onorare Tamberi, che la stratosferica prestazione di Jacobs mi ha letteralmente fatto impazzire davanti alla tv.
Non credo di esagerare se dico che quella di domenica è stata la cosa che più mi ha sconvolto a livello sportivo: io sono cresciuto con la consapevolezza/convinzione che Mennea sarebbe stato l'unica (ex)stella della velocità olimpionica italiana, ma quello che è successo domenica mi ha letteralmente stravolto questa convinzione, lasciandomi euforico ed incredulo allo stesso tempo.
Un italiano sul gradino più alto del podio nella disciplina regina della regina degli sport olimpici, anche solo a scriverlo mi sembra strano, e come ha detto Caressa, non credevo che avrei mai visto nella mia vita un italiano trionfare nei 100m alle Olimpiadi. Sembra banale dirlo, ma questa è storia dello sport, e non solo di quello italiano.
Grande merito per la tenacia e la voglia di primeggiare anche allo stoico Tamberi, che si riprende quello che il fato gli aveva strappato praticamente dalle mani 5 anni fa.
Ci sarebbe da scrivere centinaia di righe anche solo per riassumere tutte le grandi imprese dello sport italiano: da Irma Testa, prima donna italiana a vincere una medaglia nel pugilato; lo stesso dicasi per la (ormai) leggendaria Vanessa Ferrari nel corpo libero della ginnastica artistica; la prima medaglia nel tiro con l'arco femminile, nel sollevamento pesi. Insomma, questo sembra proprio essere l'anno in cui il nostro amato Paese stia raccogliendo frutti insperati dopo essere stato martoriato dalla pandemia. L'Italia quest'anno sta primeggiando come non mai un po' ovunque (ovviamente nel limite delle proprie possibilità, ma anche un po' oltre) e per questa è una cosa incredibilmente esaltante!
Peccato aver perso le certezze che negli anni ci aveva dato la scherma, che stavolta si deve inchinare ad una concorrenza che è diventata più agguerrita ed ha ridotto tantissimo il gap che c'era con la scuola italiana. Ma sono sicuro che torneremo ad essere i dominatori di questa bellissima disciplina.
Pieno di speranza in un futuro radioso, invece, per il fantastico gruppo del nuoto, letteralmente una fucina di grandi talenti che tra soli 3 anni potranno scrivere altre pagine importanti per lo sport italiano, dopo aver salutato la più grande nuotatrice nella storia del nostro Paese, la Divina Federica Pellegrini, entrata letteralmente nella leggenda partecipando alla sua quinta finale Olimpica nella sua specialità principale. Chapeau!
Poco fa, intanto, la nostra vela (catamarano con equipaggio misto) ha vinto un altro storico oro, a distanza di anni dall'ultimo trionfo della Sensini nel windsurf; e la squadra maschile di ciclismo (inseguimento su pista) ha stabilito il nuovo record mondiale di specialità andando a guadagnarsi la finale per l'oro che si disputerà domani.
Nel frattempo, sono scese (o stanno per scendere) in campo le nazionali di volley e basket maschile, speriamo bene!
Mi sono sintonizzato con RadioRai per provare a seguire dall'ufficio, sto facendo minimo le 3 tutte le notti e la mattina alle 8 il televisore è di nuovo acceso, perennemente sintonizzato su RaiDue!
VIVA LO SPORT E VIVA L'ITALIA!!!
E voi ragazzi, siete dei malati di Olimpiadi?