Er Trucido ha scritto:SambalzalzaL ha scritto:The Delirious Nomad ha scritto:Mi piacciono molto i libri di questo genere! Ho apprezzato molto Prog Metal di Jeff Wagner, molto completo, mentre "Black Metal - Il nero sague di Satana" o un titolo simile é interessante e pieno di curiosità ma scritto come se ogni capitolo fosse a sé, e alla ottava volta in cui ti parlano di "Euronymous, tenebroso mastermind del black e fondatore dei Mayhem" ucciso da "Varg Vikernes, mastermind della one-man band Burzum" cerchi di sparare al libro! Certamente altrettanto interessante ma ancora più odioso "Swedish Death Metal", che va bene che ti piaccia lo swedish puro e semplice ma "Nell'ultimo album gli At The Gates si commercializzano e SOTS é un disco mediocre" oppure "gli In Flames sono commerciali" così a prescindere mi fanno incazzare molto. Se non é swedish non analizzarlo! E se lo analizzi vedi di essere oggettivo!
Parli del libro scritto da quell'imbecille di Daniel Ekeroth ovviamente ahahahahahah!!!! Conosciuto dai più in Scandinavia come "l'esperto", inutile dire che questo appellativo è MOLTO sarcastico!!!
A me è piaciuto ed alla fine lo dice pure lui di essere di parte. Ci sono cose molto curate ed altre meno, simpatica la parte dei flyer.
Comunque libri musicali ne ho letti parecchi e ne ho pure recensito qualche d'uno.
Choosing Death, Il martello degli Dei, La sottile linea bianca, l'autobiografia di Johnny ROtten, Mustaine, il lbro su Cliff Burton, Slayer, And Justice FOr All ed altri ancora.
Ne ho 4/5 ancora da leggere con molta calma perché il tempo è quello che è, adesso ero sotto con Lords Of Chaos
Da qualche giorno ho iniziato a leggerlo. Per il momento non mi dispiace, fermo restando che un giudizio più esteso potrò darlo solo alla fine. Confesso che ad attirarmi, più che le idee personali dell'autore su un gruppo o sull'altro, sono i particolari (a me ignoti) riguardanti la scena del periodo e le vicende dei singoli protagonisti, senza disdegnare i loro punti di vista.
Di libri sulla musica non ne ho letti molti, ma ultimamente ho riscoperto questo piacere.
In precedenza (a dire il vero alcuni anni fa) avevo letto quelli su Miles Davis e John Coltrane scritti da Ashley Kahn, trovandoli molto belli.