Sarà davvero peggio?

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Sarà davvero peggio?

Messaggiodi Beta il ven giu 05, 20 13:06

Ciao ragazzi :hello:

So di essere molto evanescente ultimamente (ogni riferimento a band esistenti è puramente casuale :lol: :rotfl: ), ma, COVID o non COVID, c'é sempre tanto lavoro da fare, quindi ho poco tempo di stare sul forum (magari leggo, ma non rispondo). Approfitto dei giorni di ferie che mi sono presa per aprire questo topic che mi frulla nella testa da un po'. Sarà un topic serio, forse polemico, indubbiamente provocatorio, ma penso che possa venire fuori una discussione interessante e vorrei sentire cosa pensano varie persone di quanto vado ad esporre.

La domanda che è il titolo del topic riassume quello che poi vi andrò a chiedere: sarà davvero peggio? E cosa? Mi chiederete voi. Beh ... tutto. Dopo l'emergenza che ci siamo trovati ad affrontare, adesso dobbiamo affrontare il post-emergenza e un nuovo stile di vita. La reazione istintiva che tutti abbiamo (o, almeno, molti di noi hanno) avuto è stata di preoccupazione o sgomento o sentimenti affini per il doversi abituare a qualcosa di nuovo e per il dover giocoforza rinunciare alla nostra vita precedente e alle nostre abitudini. E qui arriva la mia domanda: ma siamo davvero sicuri che questi cambiamenti siano una cosa negativa? Siamo davvero sicuri che la nostra routine ed il nostro modo di fare le cose prima di marzo fosse "sano"? Io, personalmente, dico no. Non sono così sicura. Anzi, penso che tante cose saranno meglio da ora in poi e dovrebbero essere sempre così.
Mi spiego con qualche esempio.

Settimana scorsa sono andata in un centro commerciale per sbrigare delle commissioni e fare la spesa. Da un lato si entrava e dall'altro si usciva e il percorso da seguire all'interno era disegnato per terra da frecce direzionali. Disagio? Tutt'altro. Non c'era gente che ti veniva addosso col carrello perché doveva per forza uscire prima che tu entrassi, non c'erano sgomitate per passare e tutto perché la direzione era una sola. Ma c'era bisogno di una pandemia per differenziare l'entrata e l'uscita in modo da evitare che la gente si vada addosso a vicenda all'ingresso del centro commerciale?

Smart working: tanta gente può lavorare da casa. Mio padre fa un lavoro d'ufficio e spesso lavora con il suo pc anche in sede. Ovviamente, in questo periodo, è rimasto a casa in smart working. Ma per quale motivo fino a febbraio ha dovuto farsi due ore di coda all'andata e due al ritorno per utilizzare il suo stesso pc, che può utilizzare anche a casa? Ma non potevano arrivarci prima? Per non parlare dell'inquinamento.

Spiagge. O hai chilometri di spiaggia disponibile (tipo a Caorle, in provincia di Venezia) e riesci a tenere gli ombrelloni distanziati anche se sono in gran numero, oppure devi scegliere se mettere un gran numero di ombrelloni uno appiccicato all'altro (Jesolo, sempre provincia di Venezia) o se ridurre il numero di ombrelloni, ma tenerli ad una certa distanza, aumentando, di fatto, il comfort degli avventori (mi è capitato dalle parti di Orbetello). Era davvero bello essere appiccicati ai vicini di ombrellone? O forse è più gradevole avere un tot di spazio a disposizione? Certo, meno ingressi, meno soldi e più sbatta (passatemi lo slang, dai ;) ) di dover prenotare per assicurarsi un posto ... ma non è più piacevole il risultato finale?

Al di là del fatto che a me la discoteca non piace di per sè, ma era bello stipare i locali tipo scatola di sardine che manco ci si poteva muovere e poi, se succedeva un disastro (Lanterna Azzurra) ci scappava il morto? Idem dicasi per i concerti. Ho provato ad essere in posti stipati oltre il numero e, ok, mi sono divertita lo stesso ... ma ve lo immaginate un corto circuito? Senza contare che, parlo personalmente, preferisco avere un certo spazio a disposizione per saltare, fare headbanging e muovermi un po' (sapete che prediligo il concerto piccolo a quello grande). E poi, non è così male la tribuna o il posto a sedere, pure in un concerto metal: ti puoi alzare, se proprio vuoi saltare un po'. E, in ogni caso, anche volendo organizzare un parterre in piedi, si potrebbe delimitare delle zone in modo da non stare appiccicati, anche senza i posti seduti. Sarebbe male? Io non credo. Ripeto: non sei incollato agli altri, ti puoi muovere e scatenare lo stesso e, soprattutto, scongiuri il lampione davanti a te che non ti fa vedere una cippa (perdonatemi, sono 1.70 m, questo problema ce l'ho :lol: ).

E tutto questo si può applicare anche a molti altri campi, penso che di esempi ve ne possano venire in mente molti altri. Certo, questo nuovo modo di fare le cose non sarà esente da criticità e, a fronte di indubbi vantaggi, ci saranno molti problemi gestionali (mi viene subito in mente il discorso dei trasporti: bene che non si stipi il pullman, ma le corse extra chi le garantisce? Chi paga gli autisti? E la gente che deve andare a lavorare? I pendolari? Tutti problemi che non saprei come risolvere, quindi non chiedetemi), ma in alcuni ambiti (tipo quelli che ho citato prima) penso che avremo dei netti vantaggi e sarà meglio rispetto al mondo che conoscevamo prima.

Ovviamente non voglio avere ragione a tutti i costi: semplicemente vi ho espresso un mio punto di vista. Vorrei sentire i vostri e vorrei discutere un po' di questo argomento (perdonate se non sarò presentissima :roll: ma leggerò di sicuro, anche se non potrò rispondere sempre puntualmente). Quindi, che ne dite? Sarà davvero peggio?
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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi Vic Rattlehead il ven giu 05, 20 13:32

Gente che ti monta sopra per entrare al supermercato - > Zero
Smart-Working per chi può non dico sarebbe obbligatorio ma perlomeno auspicabile. Un sacco di traffico in meno, meno stress e probabilmente rendimento superiore.
Al mare senza essere accalcati con il vicino che ti cammina sopra? Sembra un sogno più altro :roftl:
Per i concerti non saprei, sarebbe innanzitutto dovuto che i gestori dei diversi locali non facciano overbooking, che è generalmente la causa dell'essere stipati come sardine (ricordo un concerto al Tenax a firenze dei Blind Guardian, le pareti sudavano...)
Sarà peggio? Onestamente non credo, anzi...il rovescio della medaglia che per quanto riguarda alcuni settori ci sarà una perdita notevole di profitti e l'unica cosa veramente insopportabile saranno i soliti sceriffi di quartiere che sbraitano se non hai la mascherina nel bel mezzo del NULLA.
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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi SOM il ven giu 05, 20 14:05

Sarà peggio da un punto di vista economico in italia.
Molti hanno chiuso bottega è perso lavoro.
Quindi è già peggio di prima.

Poi scusami ma caorle e jesolo è la tipica meta degli austriaci per vedere un pezzo di mare. Io personalmente non ci andrei mai.

La cosa migliore è qui ti do ragione è la possibilità di lavorare da casa. Santa cosa questa.
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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi Muki97 il ven giu 05, 20 14:18

Riguardo il lavoro da casa non so, ma per me che faccio l'università la didattica online è stata una fatica immane, a dir poco alienante, e parlando anche con molti miei compagni (alcuni anche pendolari che normalmente si fanno diverse ore di treno tutti i giorni per venire a lezione) la stragrande maggioranza concorda con ne (c'è poi da dire che la mia facoltà prevederebbe anche molte ore di laboratorio, che quindi in modalità online vengono sacrificate e questo influisce molto sul mio parere, forse per corsi che non prevedono tale attività magari è diverso)
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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi Galilee il ven giu 05, 20 14:45

Dopo millenni di storia, olocausti, epidemie, guerre etc siamo ancora qua e non è mai cambiato un cazzo.
E nemmeno questa volta cambierà nulla.
Dal canto mio poi continuerò a vivere come sempre secondo i miei valori e le mie idee.
Andrò ai concerti, andrò a ballare e non sarà certo una mascherina che dovrò indossare per qualche mese e un lavarsi le mani più sovente che cambieranno il mio style of life.
Se cercano di ottenere un distanziamento sociale per governarci meglio, sbagliano comunque metodo, quindi otterranno l'opposto. Se avete letto Hobbes, Jung o Huxley capirete il perché di questa affermazione.
Senza contare il totale contrasto con l'economia moderna. Che non funziona ma anche se fosse meno global, il distanziamento gli sarà sempre nemico.
Tra un anno quindi, sarà tutto come prima e continueremo a non far caso alle cose che ci costringono a cambiare sul serio il nostro modello di vita (smartphone), perchè imposte, e continueremo a dare importanza e ad avere paura di cose futili, perché indottrinati così dal sistema.
Il fatto è che non tutti sono dei babbei, e non tutti i governi sono dei pessimi esecutori.
Quindi? Non ce la faranno nemmeno stavolta.
È come direbbe Eddie Murphy, baciatemi il paccone nero brutti figli di puttana.

Parlando di liquidità in tempi brevi, credo che per un pò dovremo tutti tirare la cinghia.
È finché avremo gente così al governo, cioè che ha una cultura da terza media inferiore , e parlo di destra, sinistra, centro, in basso e in alto, ovviamente ce l'avremo nel gnaus.
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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi No Fun il ven giu 05, 20 15:34

No.
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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi Metal Shock il ven giu 05, 20 16:00

Ciao Beta :hello:
Purtroppo non cambierà un bel niente, e quel poco di buono che hai citato tra un'anno, a Covid sconfitto, si ritornerà alla solita vita di prima senza nessun cambiamento in positivo che certe persone si potevano augurare.
Oggi è pure la giornata mondiale dell'ambiente: ecco basta vedere le notizie di questi giorni, ed il solito malcostume italiano dell'abbandono di mascherine e guanti ovunque, per far vedere come non cambierà niente e questo virus ha fatto solo danni economici e nient'altro.
L'umanità non è cambiata, l'italiano medio non è cambiato, l'inciviltà non è cambiata, non trovo niente di positivo in quello che è successo, anzi.
Tirare poi fuori teorie governative, l'imporre determinati comportamenti eccetera lo trovo veramente di un ridicolo esasperante, evidentemente tante persone non hanno capito proprio un bel niente.
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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi Tatore77 il ven giu 05, 20 19:08

Al volo non so dare una risposta, vediamo dove vado a parare rispondendoti sui punti che hai evidenziato.

Centri commerciali e affini: io li ho sempre evitati e frequentati solo se e per il tempo strettamente necessario. In coppia ovviamente il tempo si dilata di più, io parlo solo per me :lol:
Quindi no, la vivibilità di certi posti migliora decisamente, anche perché una delle caratteristiche principali del nostro popolo è il disordine. Darci delle regole e, letteralmente, delle direzioni non la vedo una cosa negativa, anzi io mi ci trovo bene visto che sono un tipo abbastanza preciso, con delle fisse ben precise e non sopporto la calca e la gente che mi sta addosso.

Per i concerti il discorso è diverso, lì la folla non mi infastidisce, anche perché evito sempre la zona pogo; ma il distanziamento sociale rappresenta un problema (come già accennato poco sopra da un altro utente) in caso di vendita di troppi biglietti.
Delle discoteche me ne sbatto, detto proprio con il cuore.

Lo smart working? Usato con regolarità e criterio può portare più benefici che disagi.
Per motivi che non sto quì a dire, non ho mai lavorato da casa, però l'effetto smart working l'ho sentito in maniera eclatante. Durante la quarantena eravamo veramente quattro gatti a girare per Roma, credetemi se vi dico che questa città vuota è impressionante, sembrava una scena di quei film apocalittici dove c'è solo il protagonista a girare per strada.
Da un lato dà una sensazione di disagio quasi; ma da motociclista non posso negare di aver goduto avendo tutte le corsie a disposizione :lol:
Ora che siamo tutti più o meno liberi l'effetto smart working è ancora molto presente, il traffico usuale di questa città sembra davvero un lontano ricordo, solo nel fine settimana è tornato ad essere più o meno quello di sempre, anche riguardo i pedoni, almeno nel mio quartiere. Di turisti in giro ce ne sono quasi zero.
In questi giorni nello studio dove lavoro sono tornati quasi tutti, solo alcuni casi particolari sono rimasti a lavorare da casa. Chi usa i mezzi conferma che il distanziamento sociale è ancora applicato senza difficoltà, e sto parlando della metro di Roma, un incubo, un vortice di migliaia di persone. E niente, anche autobus e tram sono praticamente vuoti.
Oggi sono andato a lavorare (stavolta da consulente esterno) nella banca dove ho lavorato fino allo scorso anno e praticamente tutti i miei ex-colleghi continuano a lavorare da casa, la dirigenza ha deciso che in tutte le sedi al massimo devono essere presenti il 30% degli impiegati che devono fare rotazione. Io dovrò andarci per 3 gg a settimana e li vedrò a puntate.
Ma preferisco l'ufficio alla casa come luogo di lavoro, anche perché con i colleghi con cui sono in confidenza mi diverto un sacco a dire e fare cazzate, a molestare le colleghe gnocche etc. Casa mia è il mio rifugio, dove non penso al lavoro, non accetterei di buon grado doverlo fare, ma i benefici sono piuttosto evidenti.

Spiagge? Mai frequentate quelle affollate e non sono uno che tutti i fine settimana va al mare, quindi il problema per ora non me lo pongo. Credo però che il rispetto del distanziamento sociale non sarà applicato allo stesso modo ovunque.

Personalmente trovo che il distanziamento sociale, come tutto il resto, abbia lati positivi e negativi.
I positivi li vedo nell'ordine che ne dovrebbe scaturire in modo che, una volta abituati, si potrebbe veramente vivere il quotidiano con molto meno stress.
D'altro canto questa cosa mi fa un po' soffrire perché, pur essendo di base un solitario che non ama tantissimo la gente, quando capita sono molto socievole e sono capace di raccontare i cazzi miei alla prima persona appena conosciuta se sento del feeling. Questo per dire che il dover stare lontani mi porta ad essere meno espansivo in occasioni in cui lo sarei di sicuro: parlo della colazione al bar, la spesa al supermercato, il negozio dove vai regolarmente per determinati articoli, lo spacciatore e pure il senzatetto cazzo!

E le mascherine? Certo, ora ho pure io quella con la scritta e quella coi denti da mostro famelico ed è pure vero che sto vedendo degli occhi in giro assolutamente niente male (minchia le commesse di OBI :love: ); ma quando parlo con una persona con la mascherina non sopporto non vedere la bocca e tutte le microespressioni che completano quello che sento. Non lo so, forse esagero, ma è la prima volta che siamo costretti ad indossarle, e se da un lato è davvero soddisfacente vedere quasi la totalità delle persone che hanno su la mascherina, dall'altro 'sta cosa mi sta proprio sui coglioni.
Evito di parlare delle ipocrisie ad esse legate, non se ne esce; però se tutti le portassimo con regolarità allora potremmo davvero arrivare a zero contagi per più di un giorno.

La cosa che è peggiorata di brutto è l'economia, c'è poco da dire.
Il paese è in ginocchio e ancora non lo capiamo bene. Quì a Roma di negozi che non hanno riaperto ce ne sono a dozzine, ristoranti vuoti, pizzerie al taglio col banco sempre pieno solo a meno della metà perché sprecare adesso sarebbe ancora più devastante che in normali condizioni.
Sono riusciti a riconquistare una parvenza di normalità anche economica solo gli esercizi che prima avevano la folla. Ora neanche quella si vede, si è meno propensi a spendere, specie perché per tanti le entrate sono diminuite o si sono azzerate. E a lungo andare, senza manovre risolutive, questo può comportare dei seri disagi sociali, per dirlo con un eufemismo.

Io sono fortunato, ho un lavoro, pago l'affitto e posso ancora soddisfare i miei vizi del cazzo. Cambiare abitudini non è mai stato un problema per me; ma sento che c'è qualcosa che non va, ancora non recupero una certa serenità, tante cose ancora che sembrano sospese. Dalla palestra che non riapre, al non sapere se andare a trovare i miei che non vedo da gennaio, perché adesso mi capita di avere a che fare con più persone che in quarantena non sentivo neanche. Cose più o meno importanti che insieme danno qualche pensiero.
Però, ripeto, sono tra i fortunati che possono tornare più facilmente alla normalità e i disagi che vivo adesso sono tranquillamente gestibili e il cambiamento di certe abitudini non mi sconvolge.

Tirando le somme ancora non posso dare una risposta univoca, anche solo parlando per me, perché è abbastanza evidente che certe cose miglioreranno e altre peggioreranno. Il tutto sta nel sapere affrontarle
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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi Seventh Son il ven giu 05, 20 19:48

Per alcuni sarà una triste e patetica vita perchè non ragionano con la propria testa , hanno subito un lavaggio di cervello non indifferente e stanno subendo gli effetti di questa ipnosi mediatica di regime . Questo è alla base del nuovo indottrinamento. Mentre per altri sarà la solita cuccagne tutta italiana sulle speculazioni in caso di emergenza vedi alluvioni , terremoti , ecc. Ciò che descrivi lo vedi in un popolo in cui è vige l'ordine e disciplina e dovrebbe essere la normalità , anche sanificare locali pubblici , treni , metropolitane , ospedali , ecc. ma non esiste nella realtà al 100% . Tanto meno in questa demenziale nazione , basti vedere i miei compaesani per far la spesa nella nostra minuscola bottega di paese , si assiste ogni mattina la stessa scena . Allineati e coperti stile plotone in attesa del proprio turno , ormai so a memoria chi trovi e a che ora vanno . Son sempre uscito di casa per lavoro o per far un giro per i campi e li trovi li . Ma nessuno di loro gli è venuta in mente di organizzarsi con gli orari , visto che la maggior parte sono pensionati o casalinghe. Così non attendi fuori dalla bottega inutilmente o fai i giretti di controllo coda . Qui da noi non è successo nulla di grave , la maggior parte delle persone hanno la casa con il proprio cortile , quindi non hanno subito restrizioni a livello di aria e spazio , come chi vive chiuso in appartamento . Il problema da queste parti lo ha fatto "l'informazione" duale contraddittoria di politici e medici . Vediamo tra qualche mese se la loro mentalità e percezione della nostra realtà ritorna come prima o andranno avanti nella diffidenza e terrore , pur sapendo che non è successo nulla e conoscendo praticamente ogni singolo compaesano , non dovrebbero avere questa fobia. Spero che non iniziano a fare le spie di stato per invidia di chi vive ride e scherza , fa le grigliate con amici e/o parenti , solo perchè tu hai deciso di morire psicologicamente e di conseguenza tutti devono subire . Ho più paura di questo vile atteggiamento da vigliacco autorizzato da quei parassiti di stato , che la ragionevole morte . La vita ha una semplice regola chi è forte vive chi è debole muore è sempre stato così , solo che abbiamo accelerato il delirio di onnipotenza da una parte e degenerato dall'altra viviamo le conseguenze delle nostre singole inquinanti attività umane . Io continuo a vivere come prima ne più ne meno , visto che nessuno si mai posto il problema personale , io un giorno morirò ma resta l’icognita della modalità di morte. Tutto il resto è deliro e follia da entrambe le fazioni sia a livello di popolo sia a livello di stato.
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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi Metal Shock il ven giu 05, 20 19:52

@Tatore:
Hai fatto un lungo post dove parli della situazione attuale, ma pensi che quello che vedi oggi tra un anno, una volta finita l'emergenza, sarà uguale?
Probabilmente, si spera, pure l'economia migliorerà e tornerà, si rispera, come prima del virus, quindi cosa cambierà?
Niente...
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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi Tatore77 il ven giu 05, 20 20:44

Metal Shock ha scritto:@Tatore:
Hai fatto un lungo post dove parli della situazione attuale, ma pensi che quello che vedi oggi tra un anno, una volta finita l'emergenza, sarà uguale?
Probabilmente, si spera, pure l'economia migliorerà e tornerà, si rispera, come prima del virus, quindi cosa cambierà?
Niente...

Ciao Metal, è un piacere tornare a parlare con te!
In parte ho risposto, per alcune cose in sottinteso, visto che penso siamo già alla fine dell'emergenza vera e propria.
Purtroppo davvero non sono in grado di dire se resterà tutto come ora, di certo il distanziamento sociale sarà difficile resti al livello attuale da quì a un anno, e sinceramente ne sarò felice qualora fossimo in situazione di zero contagi per oltre due cicli di incubazione del virus (la soglia minima dell'OMS per giudicare finita una pandemia). Allo stesso tempo credo fortemente nel potere dell'uso generalizzato delle mascherine, anche se le odio. Il fatto che ormai sono totalmente personalizzate e personalizzabili possono essere uno sprone per i giovani che magari le indosseranno anche come accessorio. Se tutti le indossano il distanziamento sociale non ha motivo di esistere.
Posso solo sperare che certe nuove sane abitudini (non solo le mascherine) diventino usi comuni per le nuove generazioni. Andrà veramente bene se le persone disposte al cambiamento lo faranno anche pensando che non resterà tutto come prima della pandemia, perché in caso contrario si torna di sicuro nel circolo vizioso di sempre: tutti se ne fregano, quindi me ne frego anche io.
Devo precisare, a malincuore, che sto parlando solo dal punto di vista sociale.
Dal punto di vista politico devo per forza venire dalla tua parte, non cambierà un cazzo; anzi, come ha anche ben detto il buon Seventh, certe disgrazie globali non fanno altro che rendere più potenti quelli che già lo sono e, per come la vedo io, rendono ancora più stronzo chi già lo è un bel po'
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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi Metal Shock il ven giu 05, 20 23:14

Tatore77 ha scritto:Ciao Metal, è un piacere tornare a parlare con te!


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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi Silvia il ven giu 05, 20 23:55

Beta ha scritto:Ciao ragazzi :hello:

So di essere molto evanescente ultimamente (ogni riferimento a band esistenti è puramente casuale :lol: :rotfl: ),

:rotfl:
Chissa' chi e' questa band!!! :P :heart:

Beta ha scritto:E qui arriva la mia domanda: ma siamo davvero sicuri che questi cambiamenti siano una cosa negativa?

Premessa: secondo me bisognerebbe prima sapere se e quando il virus cosi' com'e' andra' via " completamente". Arrivera' una seconda ondata? Mutera' in qualcosa di meno pericoloso? etc etc

A prescindere dal comportamento del virus nel futuro poi credo che all'orizzonte purtroppo si profili una brutta crisi economica x diversi settori, insomma (x rispondere alla tua domanda) "sarà peggio, e di molto!" x tutti quei settori che si sono dovuti fermare durante il lockdown, penso alle tante piccole/medie imprese o al trasporto aereo+indotto o al comparto spettacolo anche qui con tutto l'indotto etc etc, a fronte di altri settori che chiaramente che hanno fatto affari o comunque hanno saputo riconvertire la produzione.
(Tralascio l'aspetto medico di tutte quelle persone che (pur con altre patologie) sono ancora in attesa di visite mediche!)


Invece il resto x me dipende dalle restrizioni. Se rimangono, dal mio punto di vista è pesante, ingressi contingentati=fila ovunque e x me è uno stress, odio perdere tempo ad aspettare di entrare al supermarket (es) in cui fra l'altro ormai non c'è più "l'ora di punta" che prima evitavo, oggi è tutto random.

- Spiagge (come forse gia' sapete adoro il mare come ambiente naturale! :love: ). Stare accalcati di conseguenza è orribile dal mio punto di vista ma x me che sto soprattutto in acqua sarà peggio non poter accedere se veramente mettono gli sceriffi a contingentare gli ingressi anche nelle spiagge libere e ne consentono l'accesso a pochi.
Insomma sarà tutto un caos stressante, x la serie "chi tardi arriva male alloggia" e così anche nei trasporti, già tanta gente rimane appiedata causa autobus pieni (altro esempio).

- Concerti: il distanziamento x me va bene x generi che gia' prevedono una certa staticita' del pubblico piu' intento ad ascoltare (jazz, classica etc etc) ma x generi che fanno del movimento e del coinvolgimento del pubblico i loro punto di forza penso che "sara' peggio, molto peggio!", vedi rock, metal, pop etc e hardcore soprattutto.

- Smart working/didattica a distanza: x chi ha figli è molto complicato x il fatto che i bambini/ragazzini non possono stare 8 ore in casa senza interagire col resto della famiglia perche' questa deve lavorare o studiare. Quindi soprattutto x i genitori è un grande sacrificio barcamenarsi tra lavoro magari spostato in orari impensabili, gestione del bambino che giustamente ha necessità del contatto umano (gia' e' stato pesante stare lontano dai compagni e amici) e aiuto x i compiti, dal momento che la didattica a distanza si basa molto sul contributo delle famiglie.

Ovviamente x tutti gli altri secondo me il lavoro da casa è eccezionale perché dà la possibilità di autogestirsi senza stress :yeah: .

- Ci sarebbero comunque tanti altri esempi di attività influenzate dalla permanenza delle restrizioni (ma avete sentito dei banchi delle scuole col plexiglass??? o_O ) che anche a livello psicologico avranno ripercussioni negative. Fra questi purtroppo le persone spaventate, x dire oggi un signore anziano mi è venuto incontro x dirmi che dovevo indossare la mascherina (camminavo da sola e la avevo in mano perché appunto ero da sola e non c'è l'obbligo di portarla all'aperto)!!! Cioè, dico io, ma TI AVVICINI quando dovresti stare distante?! F:-
Non lo dico con livore, tutt'altro, ma con dispiacere nel vedere che c'e' ancora tanta preoccupazione in giro.


Quindi, in sintesi, speriamo di poter dire "è passata" del tutto e la gente allora dimentichera' come succede alla fin fine dopo ogni grosso evento se si ritorna alla normalita' (AIDS, anni di piombo, 11 settembre e cosi' via x restare in tempi moderni), altrimenti sì, in generale sarà dura.
Chiudo pero' con un aspetto positivo, mai come in questo periodo ho visto tanta solidarieta' x le persone bisognose (sia psicologicamente che sotto altri punti di vista) e tanta voglia del contatto fisico, della vicinanza con la natura e della liberta'. Spero che questi aspetti non vengano piu' messi in secondo piano, augurandoci chiaramente di non vivere piu' un periodo del genere!!!
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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi Metal Shock il sab giu 06, 20 2:00

Comunque bene o male si sono solo riportati esempi propri di vita quotidiana, mentre forse la domanda da porsi era un'altra cosa, ovvero se questo virus avrebbe portato ad un diverso approccio di tutti quanti alla vita, un'approccio basato più sull'umanità, sulla cooperazione, sulla salvaguardia dell'ambiente eccetera.
Mi pare di capire che invece generalmente ci si preoccupa di più delle proprie cose (ben legittimo sia chiaro) che sul porsi domande sul modo di vivere che avevamo prima se fosse così valido e fondato su un sistema di vita sociale che pensasse al bene comune oppure no.
Ecco, a me sembra che fondamentalmente non sia cambiato di una virgola l'approccio delle persone e quando tutto finirà (in riferimento al Covid) tutto sarà uguale a prima.
Cosa ha insegnato quindi la situazione di questi mesi? Niente, purtroppo.
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Re: Sarà davvero peggio?

Messaggiodi Seventh Son il sab giu 06, 20 8:21

Metal Shock ha scritto:Comunque bene o male si sono solo riportati esempi propri di vita quotidiana, mentre forse la domanda da porsi era un'altra cosa, ovvero se questo virus avrebbe portato ad un diverso approccio di tutti quanti alla vita, un'approccio basato più sull'umanità, sulla cooperazione, sulla salvaguardia dell'ambiente eccetera.
Mi pare di capire che invece generalmente ci si preoccupa di più delle proprie cose (ben legittimo sia chiaro) che sul porsi domande sul modo di vivere che avevamo prima se fosse così valido e fondato su un sistema di vita sociale che pensasse al bene comune oppure no.
Ecco, a me sembra che fondamentalmente non sia cambiato di una virgola l'approccio delle persone e quando tutto finirà (in riferimento al Covid) tutto sarà uguale a prima.
Cosa ha insegnato quindi la situazione di questi mesi? Niente, purtroppo.


In sintesi l'umanità ama le cose , odia se stesso e il prossimo . Questo è ciò che emerge sempre di più , anche a causa dei martellamenti mediatici delle pubblicità , vedi telefonia con il suo mantra tutti connessi per i cazzi suoi anche in famiglia o la miriade di telefilm in cui vige solo odio e violenze , per non parlare della chirurgia plastica per vanità e non per necessità , o le infinite pubblicità dei vari farmaci in cui uno per ogni lieve sintomo devi prendere un inutile medicinale . Sono immagini che rimangono a livello subconscio plagiati dalla luce caleidoscopica dei meravigliosi full hd stazionari e portatili. Per questo incipt l'individuo ha serie difficoltà ad emergere un proprio e personale essere IO e non essere ciò che loro vogliono . Divisi ma connessi nella propria sociale solitudine , bulli e belli ma ipocondriaci. Questa è la società in cui vivo , io mi chiedo come hanno fatto i nostri precedessori a vivere senza tutto ciò . Ormai nessuno osserva la magnificenza del creato per rigenerare il corpo , l'anima e lo spirito .

P.s. : la cosa sconcertante che emerge anche qui , oltre alcuni amici e conoscenti è il lavoro da casa , quanti cazzo siete rinchiusi negli uffici e a "produrre" cosa alla fine ? Tonnellate di carta straccia ? Alla fine l'umanità si è ridotta così rinchiusi in fabbriche o in uffici per produrre cose inutili per una vita moderna inutile . Bisogna riformare l’essere umano ad una vita semplice e analogica . Bisogna esclusivamente produrre e coltivare solo cose essenziali per la vita , togliere ogni forma di denaro che sia contante o digitale , cooperare per il ripristino di nuove zone verdi , demolire e ricostruire nuove case senza cementificare nuove terre . Tutto il resto non serve a nulla è solo pia illusione e inganno .

Prendete come esempio le rondini e la costruzione del loro nido ora rapportate questa abilità all’uomo moderno , non è più capace di costruire la propria dimora perché gli manca la terra=risorse naturali o perché non ha soldi o ha perso la capacità di sporcarsi le mani ?

Il tema della questione non è il virus in se ma l’essere umano ancora schiavo della propaganda , non c’è ancora un risveglio , anzi da come si osservano le cose in questo momento siamo semplicemente spacciati , e vanno di mezzo anche chi non fa parte di questo mondo .
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