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Sinceramente... Noia. Noia, peraltro, dalla quale si genera insofferenza, e per la situazione da cui tutto ciò è scaturito e per la qualità intrinseca della proposta (appiattimento sul versante nostalgico in vista di maggior riscontro rispetto agli ultimi fiaschi con Tate nell'organico - Tate che comunque si è scelto di scimmiottare ampiamente anche con artifici nella registrazione). Parliamoci chiaramente: se l'intento era quello di recuperare una dignità artistica, smarrita evidentemente per strada (insieme al midollo spinale), non ci stanno riuscendo - non basta evocare i bei tempi andati, per ritrovare l'appeal degli stessi; se l'intento era, più prosaicamente, quello di fare qualche soldino con un pupazzo che fosse all'altezza della vocalità di Tate, hanno fallito comunque - La Torre non ha né l'estensione né la sufficiente tecnica per sfruttare quella che ha e né, tantomeno, la ricchezza timbrica posseduta dal "modello" (se avessero avuto un briciolo di furbizia in più, avrebbero optato per Lance King che è, da questo punto di vista, mostruoso). E stiamo ancora a parlare, da una parte, di un megalomane che sforna dischi inconsistenti (sporcando la sua stessa eredità artistica, visto che ha deciso di usare per le sue scempiaggini il nome di un'opera dal valore pressoché universalmente riconosciuto, nell'ambiente di riferimento) e, dall'altra, di un manipolo di mediocri (almeno nei comportamenti) che stenta a ritrovare energia e visibilità - dico ma l'avete visto lo show a Wacken 2015!? Stiamo parlando della stessa band!? ... Mi si perdoni lo sfogo, non è mia abitudine; ma l'affetto e il tempo che ho dedicato a questa band, prima di vedermela sbriciolarsi da sé, sono stati importanti. E tutto ciò mi fa provare davvero tristezza... Noia... Insofferenza. Spero solo che, presto, tutto questo diventi semplice indifferenza. Al momento, mi capita di scaldarmici ancora. Saluti! |
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