|
OPETH: il secondo estratto è ''Svekets prins / Dignity''
16/08/2019 - 10:28 (2267 letture)
|
Il nuovo singolo degli Opeth si intitola Dignity, nella versione svedese Svekets prins. Il 13° album in studio della band uscirà, difatti, con i brani cantati sia in Inglese che nella loro lingua madre. L'uscita di In Cauda Venenum è prevista per il 27 settembre tramite la Moderbolaget Records/ Nuclear Blast Entertainment, qui la tracklist. Il gruppo durante quest'autunno intraprenderà una tournée europea, suonando a Milano il 9 novembre: i dettagli.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
30
|
Tra un po' escono iq,flower Kings,pendragon e a ste cose trite e ritrite gli danno una spazzolata che se la ricordano,mai piaciuti piu'di tanto,vogliono fare gli snob ma copiano e stravolgiamo a destra e a manca
|
|
|
|
|
|
|
29
|
Mi associo ad altri commenti. Formalmente bello ma assolutamente senza anima. E cominciano a essere molto ripetitivi nelle strutture. E' una specie di collage fra 'cose' prog. Qui ci sento anche un po' di 'moon in june' di Wyatt/Soft Machine.
In sintesi, prevale la noia. E non perchè non usano più il vecchio stile. E' che con quello eramo spontanei, con questo no. Mi hanno fregato solo con Heritage, che cmq da anni non riesco più a sentire |
|
|
|
|
|
|
28
|
Che dire, sulla maestria e la genialita’ di questa band non si puo’ discutere.
Da Orchid a BLACK WP siamo nell’olimpo, da Dam a Water forse qualcosa nell’ispirazione era andato perduto, sia inteso grandi lavori ma personalmente inferiori alla prima penta uscita.
Da Heri a Sorce l’involuzione o l’evoluzione a seconda dei punti di vista e’ talmente drastica che e’ molto difficile dare un giudizio sereno senza pensare al passato.
Onestamente a me il prog anni 70 fa cagare e quindi con rammarico devo dire che questi ultimi 3 + 1... 4 lavori fanno cagare |
|
|
|
|
|
|
27
|
un emerita schifezza...... |
|
|
|
|
|
|
26
|
Da oggi in poi avrò un altro motivo per rosicare: pur avendo un padre svedese, che nulla mi ha insegnato, non potrò gustarmi l’edizione originale di questo disco, facendo il fico con i miei amici.... |
|
|
|
|
|
|
25
|
Dallo scorpione a 5 teste hanno preso spunto per il titolo dell'album, come è scritto sul loro sito ufficiale (tra l'altro lo scorpione lo ritroviamo anche nel video in svedese di Heart of Hand), ma info sul significato dell'artwork (molto bello è vero) non si trovano da nessuna parte. |
|
|
|
|
|
|
24
|
Che io sappia, non c'è nessun concept dietro al disco.. L'unica sua "peculiarità" è il cantato in Svedese: lingua con cui è stato concepito. L'edizione in Inglese arriva "solo" di default! Se, poi, questo sia l'ennesimo omaggio al prog "nostrano" (di cui Mikael è da sempre un patito..) questo non lo so. L'artwork lo trovo anch'io intrigante & misterioso..ma, l'idea pare sia partita da uno scorpione a cinque teste! (?) |
|
|
|
|
|
|
23
|
Se scoprite qualcosa fatemi un fischio allora... |
|
|
|
|
|
|
22
|
... delfino curioso!!! Sono sicuro che nonchalance è già in caccia di queste ulteriori info |
|
|
|
|
|
|
21
|
Altra curiosità: qualcuno ha una vaga idea o conosce il significato dell'art work? |
|
|
|
|
|
|
20
|
La mia era solo una semplice curiosità slegata da qualsivoglia retropensiero. Le tue riflessioni ci stanno tutte ci mancherebbe, benché trovo gli antipasti di "In Cauda Venenum" molto più appetitosi dei teasers delle precedenti 3 uscite della svolta. |
|
|
|
|
|
|
19
|
@Awake: se fosse un concept non cambierebbe molto, lo era l'ultimo Orphaned Land eppure i tre singoli estratti sono bei pezzi anche stand alone... il concept ed il messaggio ad esso correlato possono elevare un pochino la "serietà" dell'opera, la caratura da un punto di vista culturale -se mi passi l'espressione- ma mosciume e noia non sarebbero spazzati via da alcun concept.
Non li voglio stroncare, certo, ma qualunque grande band che ad un certo punto si rifà al sound dei 70, sta cortocircuitando futuro e passato. Ergo, così avanti non si va e sproloqui sul recupero di quel sound o sull'unicità di tal concept sono aria fritta. All of this In My Heavy Opinion |
|
|
|
|
|
|
18
|
Domandona: ma sto album è per caso un concept? No, vero? Cmq riascoltandolo più volte sto pezzo ha un suo perché… bisogna vedere (asoltare) la cosa nel suo insieme. |
|
|
|
|
|
|
|
|
16
|
Dovrebbero provare anche a cantarla in bergamasco...magari la terza e' la volta buona x farne un pezzone di sta canzone...boh |
|
|
|
|
|
|
15
|
Io la penso esattamente come drake |
|
|
|
|
|
|
14
|
@Letalzorker: e troppo tardi no? |
|
|
|
|
|
|
13
|
La classe non si discute... per i miei gusti hanno intrapreso una strada che non trovo interessante. Mi sarebbe piaciuto sentire cosa avrebbero composto se avessero mantenuto la componente death e quella seventies, cioè l'evoluzione di Ghost reveries |
|
|
|
|
|
|
12
|
Troppa classe, troppo talento!! I puerili commenti che leggo mi fanno sorridere! Questi sono di un'altra categoria...IMMENSI!! |
|
|
|
|
|
|
11
|
Io dopo Heritage mi sono fermato. Eppure, a ripensarci, il mio preferito degli Opeth è Damnation che di per sé è già un'anomalia nella loro discografia. Ma quello mi sembrava autentico, ispirato, genuino. Il nuovo corso, come dice @Awake, è scollegato, privo di passione. Formalmente buono, ma manca la fiamma. |
|
|
|
|
|
|
10
|
Certo mi riferivo proprio agli album precedenti (3). Sulla lunga distanza il più spontaneo e ispirato mi è diventato Heritage, pensa un pò. |
|
|
|
|
|
|
9
|
@Awake: certo, occorere giudicare l'album. I miei post e credo anche quelli di Rob vanno letti come il termometro medio dell'interesse verso la band... forse Personalmente gli ammanchi che attribuisci al pezzo nel tuo post 8 sono tranquillamente riproponibili sui due album porecedenti e quelli si che li abbiamo ascoltati |
|
|
|
|
|
|
8
|
Oltre alla spontaneità manca una robusta dose di passione, intesa come cuore, e di ispirazione, tranne che in alcuni episodi che non incidono in alcun modo sul complesso delle loro opere cosidette (ahimè) prog. Giudichiamo cmq l'album nella sua intierezza per un giudizio definitivo. |
|
|
|
|
|
|
7
|
@Rob: quel che dici implica che siano diventati prevedibili o che in qualche modo si ripetano.... che è un po' quello che è accaduto con gli ultimi album. Sarebbe il colmo non trovare almeno una buona song in un loro disco, ma è ben poca cosa al punto che di questi Opeth non c'è nessun bisogno, imho.
Mi ricollego al post di AleGargy, "...molte band metallare o ex che, dopo decenni di attività, padroneggiano gli strumenti a tal punto da decidere che urla, schitarrate schizofreniche e ultra batteria non possono essere per forza la via infinita e immutabile". Quindi in un certo senso, tutte queste band, hanno finito o quasi... |
|
|
|
|
|
|
6
|
Al di là del bello o brutto che sia, la sensazione che questo nuovo corso mi dà è mancanza di spontaneità. È come se avessero studiato le 10 regole su come scrivere una prog song. Il risultato c'è, ma è senz' anima. |
|
|
|
|
|
|
5
|
Scollato tra le parti, non omogeneo (pecca che si riscontra spessissimo negli album della svolta prog), benché ci siano dei colpi interessanti, in alcuni momenti si percepiscono sfumature "palecommuniane" passatemi il termine, sicuramente un passo indietro rispetto a "Heart in Hand". Anche l'assolo non rimarrà nella storia dei "guitar hero". Bene la chiusa acustica da film horror, bene l'intermezzo arioso. Il pezzo prende quota proprio nelle parti più soft che trovo molto intriganti, a discapito di quelle più hard in cui cala la tensione. |
|
|
|
|
|
|
4
|
Pessimismo cosmico a parte, questo pezzo è di una noia mortale
|
|
|
|
|
|
|
3
|
@AleGargy: anche io sposto indietro la deadline a Ghost Reveries, dopo riconoscerli è impossibile, apprezzarli ancora... magari si, ma la magia è finita. Il resto del tuo post è pessimismo ad ampio spettro, ma non riesco a non darti ragione. I social hanno rincoglionito la gente fino al non distinguere realtà e finzione, merda e cioccolata |
|
|
|
|
|
|
2
|
La rivisitazione degli anni 70 sembra il modo più naturale di evolversi di molte band metallare o ex che, dopo decenni di attività, padroneggiano gli strumenti a tal punto da decidere che urla, schitarrate schizofreniche e ultra batteria non possono essere per forza la via infinita e immutabile.
A loro modo anche gli Enslaved, gli Ulver , i Bork Nagar e lo stesso Burzum hanno voluto influenzare la loro musica con elementi "classici" anni 70-80.
Concordo: gli Opeth fino a watershed o , meglio, fino a Ghost reveies rimangono i migliori e dopo quei 4-5 dischi fatti tra la fine dei 90 e l'inizio dei 2000 rimangono nulla di meglio si poteva fare.Oggi viviamo un epoca di marketing e liberismo,il capolavoro musicale è avulso alla attuale sterilità creativa in tutti i campi e in tutti i generi.....meglio allora coverare gli anni 70, visto che tra latin pop, finto rap, disco music e rock che ripete le stesse formule vecchie e decotte all'infinito e social gossip usato per apparire migliori di quelklo che in realtà si è mi sembra di vedere questa stupenda arte in totale decadenza! |
|
|
|
|
|
|
1
|
In se’ bel pezzo, ben suonato e arrangiato, ma ormai sono su questa strada di ennesimo tributo agli anni 70, non ci siamo, hanno perso la loro carica innovativa, si sono snaturati, i veri Opeth per me finiscono con lo splendido Watershed. Molto triste |
|
|